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l'organo a cui deve affidarsi il politico per le gestione delle risorse energetiche deve essere un organo che sia rappresentativo di tutte le categorie coinvolte, compresi i consumatori. Produttori, Gestori, Utenti, distributori conoscono il problema e devono partecipare allo sviluppo del settore compatibilmente con le esigenze di ogni categoria.
allo stesso modo il settore Agricoltura deve essere gestito da chi l'agricoltura la pratica e la conosce, e conosce le esigenze vere. Idem per la scuola, non si impongono le riforme, si creano con la partecipazione dal basso di tutte le categorie.


Quindi per decidere, ad esempio, sull'annosa questione dell'acqua il Politico, "rappresentativo" dei cittadini, deve "affidarsi" ad un organo "rappresentativo" di Produttori, nella fattispecie Regione Sicilia, Gestori, nella fattispecie Siciliacque, distributori, nella fattispecie Caltacqua, utenti ossia cittadini? Cosa ti fa pensare che un organo del genere decida efficacemente, efficientemente ed economicamente?
no, per i servizi "primari", unico gestore è lo stato. nessuna altro intermezzo


Lo Stato? Cosa intendi per Stato? Il Presidente? Il Premier? Il Parlamento Nazionale? La Regione? Insomma, chi fisicamente prenderebbe la decisione?
Enti pubblici: stato, regioni, Comuni o consorzi se il servizio serve più comuni dello sttesso territorio. Io ti ho fatto l'esempi scuole per essere più chiaro. Il settore scuola deve prendere parte all'eleaborazione delle riforme. Il vertice non percepisce sempre il bisogno della base, la realizzazione della politica della scuola deve coivolgere tutte le parti.


Siccome rimani nel vago, senza specificare in concreto come debba essere presa una decisione, mi sembra che non ci sia alcuna rivoluzione da fare. Siciliacque non è un ente pubblico?
ti ho menzionato gli enti pubblici.


OK! Vedo che sai distinguere tra un ente pubblico ed un'impresa pubblica: ma se tanto mi da tanto, per te era meglio l'EAS?
perchè ti stai impantanando in questi capricci tecnici, il comune, o i comuni, direttamente programmano la gestione e le condizioni di servizio. non deve essere solo un sorvegliante il comune o gli altri enti. A me non importa se era meglio l'eas o altro, ma so che la captazione delle risorse, le fasi di trattamnento, la gestione dei disservizi, sono stati gestiti da ciscun organo (cos' dichiarano ASL, EAS e CALTAQUA per iscritto) secondo regolamenti interni (pazzesco), provocando vuoti di competenze e anche difficoltà di informazione e di intervento. E poi si mandano operatori di caltaqua, che pure mi stanno tanto sulle scatole, a prendere insulti e rischiare legnate (come stava per succedere un paio di settimane fa a settefarine) per colpa di un impostazione politica della gestino del servizio che non tiene conto delle difficoltà di ciascuno dei protagonisti della gestione. Ci sono aziende private oggi in Italia, che operano secondo la filosofia che sto cercando di suggerirti, con la base che oltre a fare il lavoro di produzione o vendità, è parte attiva nella scelta delle strategie aziendali proprio perchè ha contatto diretto col mercato!


Non sono capricci. Perchè ti scaldi? Continui a divagare. Non è così difficile vedere distorsioni. M'interessano le soluzioni: a te no? Esempi concreti, please. Chi sono queste aziende private e come operano?
la riunione dell'amministrazione è preceduta da riunioni di operatori locali. Ogni area d'Italia ha caratteristiche di mercato proprio, ciò che funziona in trentino non è detto che abbia successo in sardegna o in calabria. esponenti di queste mini assemblee hanno posto al consiglio di amministrazione. non sono oragnismi ufficiali dll'azioenda ma di fatto operano così. Lo so perchè mio padre lavorava in una azienda che fino a pochi anni fa aveva questa filosofia, poi il cambi ai vertici ha rovinato tutto, ed ora opera in un altra azienda che addirittura cerca di diversificare la produzione a seconda delle esigenze locali, compatibilmente sempre coi costi di produzione. l'agente si sente parte della società, protagonista.

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"Le masse popolari in Europa,non sono contro le masse popolari in Africa.
Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa.
Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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allo stesso modo il settore Agricoltura deve essere gestito da chi l'agricoltura la pratica e la conosce, e conosce le esigenze vere. Idem per la scuola, non si impongono le riforme, si creano con la partecipazione dal basso di tutte le categorie.


Quindi per decidere, ad esempio, sull'annosa questione dell'acqua il Politico, "rappresentativo" dei cittadini, deve "affidarsi" ad un organo "rappresentativo" di Produttori, nella fattispecie Regione Sicilia, Gestori, nella fattispecie Siciliacque, distributori, nella fattispecie Caltacqua, utenti ossia cittadini? Cosa ti fa pensare che un organo del genere decida efficacemente, efficientemente ed economicamente?
no, per i servizi "primari", unico gestore è lo stato. nessuna altro intermezzo


Lo Stato? Cosa intendi per Stato? Il Presidente? Il Premier? Il Parlamento Nazionale? La Regione? Insomma, chi fisicamente prenderebbe la decisione?
Enti pubblici: stato, regioni, Comuni o consorzi se il servizio serve più comuni dello sttesso territorio. Io ti ho fatto l'esempi scuole per essere più chiaro. Il settore scuola deve prendere parte all'eleaborazione delle riforme. Il vertice non percepisce sempre il bisogno della base, la realizzazione della politica della scuola deve coivolgere tutte le parti.


Siccome rimani nel vago, senza specificare in concreto come debba essere presa una decisione, mi sembra che non ci sia alcuna rivoluzione da fare. Siciliacque non è un ente pubblico?
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OK! Vedo che sai distinguere tra un ente pubblico ed un'impresa pubblica: ma se tanto mi da tanto, per te era meglio l'EAS?
perchè ti stai impantanando in questi capricci tecnici, il comune, o i comuni, direttamente programmano la gestione e le condizioni di servizio. non deve essere solo un sorvegliante il comune o gli altri enti. A me non importa se era meglio l'eas o altro, ma so che la captazione delle risorse, le fasi di trattamnento, la gestione dei disservizi, sono stati gestiti da ciscun organo (cos' dichiarano ASL, EAS e CALTAQUA per iscritto) secondo regolamenti interni (pazzesco), provocando vuoti di competenze e anche difficoltà di informazione e di intervento. E poi si mandano operatori di caltaqua, che pure mi stanno tanto sulle scatole, a prendere insulti e rischiare legnate (come stava per succedere un paio di settimane fa a settefarine) per colpa di un impostazione politica della gestino del servizio che non tiene conto delle difficoltà di ciascuno dei protagonisti della gestione. Ci sono aziende private oggi in Italia, che operano secondo la filosofia che sto cercando di suggerirti, con la base che oltre a fare il lavoro di produzione o vendità, è parte attiva nella scelta delle strategie aziendali proprio perchè ha contatto diretto col mercato!


Non sono capricci. Perchè ti scaldi? Continui a divagare. Non è così difficile vedere distorsioni. M'interessano le soluzioni: a te no? Esempi concreti, please. Chi sono queste aziende private e come operano?
la riunione dell'amministrazione è preceduta da riunioni di operatori locali. Ogni area d'Italia ha caratteristiche di mercato proprio, ciò che funziona in trentino non è detto che abbia successo in sardegna o in calabria. esponenti di queste mini assemblee hanno posto al consiglio di amministrazione. non sono oragnismi ufficiali dll'azioenda ma di fatto operano così. Lo so perchè mio padre lavorava in una azienda che fino a pochi anni fa aveva questa filosofia, poi il cambi ai vertici ha rovinato tutto, ed ora opera in un altra azienda che addirittura cerca di diversificare la produzione a seconda delle esigenze locali, compatibilmente sempre coi costi di produzione. l'agente si sente parte della società, protagonista.


E secondo te è possibile apllicare logiche organizzative di tipo informale anche nell'organizzazione burocratica di un ente pubblico gestore di una risorsa primaria come l'acqua?


giovedì 24 luglio 2008, ore 16:25
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allo stesso modo il settore Agricoltura deve essere gestito da chi l'agricoltura la pratica e la conosce, e conosce le esigenze vere. Idem per la scuola, non si impongono le riforme, si creano con la partecipazione dal basso di tutte le categorie.


Quindi per decidere, ad esempio, sull'annosa questione dell'acqua il Politico, "rappresentativo" dei cittadini, deve "affidarsi" ad un organo "rappresentativo" di Produttori, nella fattispecie Regione Sicilia, Gestori, nella fattispecie Siciliacque, distributori, nella fattispecie Caltacqua, utenti ossia cittadini? Cosa ti fa pensare che un organo del genere decida efficacemente, efficientemente ed economicamente?
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Lo Stato? Cosa intendi per Stato? Il Presidente? Il Premier? Il Parlamento Nazionale? La Regione? Insomma, chi fisicamente prenderebbe la decisione?
Enti pubblici: stato, regioni, Comuni o consorzi se il servizio serve più comuni dello sttesso territorio. Io ti ho fatto l'esempi scuole per essere più chiaro. Il settore scuola deve prendere parte all'eleaborazione delle riforme. Il vertice non percepisce sempre il bisogno della base, la realizzazione della politica della scuola deve coivolgere tutte le parti.


Siccome rimani nel vago, senza specificare in concreto come debba essere presa una decisione, mi sembra che non ci sia alcuna rivoluzione da fare. Siciliacque non è un ente pubblico?
ti ho menzionato gli enti pubblici.


OK! Vedo che sai distinguere tra un ente pubblico ed un'impresa pubblica: ma se tanto mi da tanto, per te era meglio l'EAS?
perchè ti stai impantanando in questi capricci tecnici, il comune, o i comuni, direttamente programmano la gestione e le condizioni di servizio. non deve essere solo un sorvegliante il comune o gli altri enti. A me non importa se era meglio l'eas o altro, ma so che la captazione delle risorse, le fasi di trattamnento, la gestione dei disservizi, sono stati gestiti da ciscun organo (cos' dichiarano ASL, EAS e CALTAQUA per iscritto) secondo regolamenti interni (pazzesco), provocando vuoti di competenze e anche difficoltà di informazione e di intervento. E poi si mandano operatori di caltaqua, che pure mi stanno tanto sulle scatole, a prendere insulti e rischiare legnate (come stava per succedere un paio di settimane fa a settefarine) per colpa di un impostazione politica della gestino del servizio che non tiene conto delle difficoltà di ciascuno dei protagonisti della gestione. Ci sono aziende private oggi in Italia, che operano secondo la filosofia che sto cercando di suggerirti, con la base che oltre a fare il lavoro di produzione o vendità, è parte attiva nella scelta delle strategie aziendali proprio perchè ha contatto diretto col mercato!


Non sono capricci. Perchè ti scaldi? Continui a divagare. Non è così difficile vedere distorsioni. M'interessano le soluzioni: a te no? Esempi concreti, please. Chi sono queste aziende private e come operano?
la riunione dell'amministrazione è preceduta da riunioni di operatori locali. Ogni area d'Italia ha caratteristiche di mercato proprio, ciò che funziona in trentino non è detto che abbia successo in sardegna o in calabria. esponenti di queste mini assemblee hanno posto al consiglio di amministrazione. non sono oragnismi ufficiali dll'azioenda ma di fatto operano così. Lo so perchè mio padre lavorava in una azienda che fino a pochi anni fa aveva questa filosofia, poi il cambi ai vertici ha rovinato tutto, ed ora opera in un altra azienda che addirittura cerca di diversificare la produzione a seconda delle esigenze locali, compatibilmente sempre coi costi di produzione. l'agente si sente parte della società, protagonista.


E secondo te è possibile apllicare logiche organizzative di tipo informale anche nell'organizzazione burocratica di un ente pubblico gestore di una risorsa primaria come l'acqua?
non sarebbero informali

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allo stesso modo il settore Agricoltura deve essere gestito da chi l'agricoltura la pratica e la conosce, e conosce le esigenze vere. Idem per la scuola, non si impongono le riforme, si creano con la partecipazione dal basso di tutte le categorie.


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Lo Stato? Cosa intendi per Stato? Il Presidente? Il Premier? Il Parlamento Nazionale? La Regione? Insomma, chi fisicamente prenderebbe la decisione?
Enti pubblici: stato, regioni, Comuni o consorzi se il servizio serve più comuni dello sttesso territorio. Io ti ho fatto l'esempi scuole per essere più chiaro. Il settore scuola deve prendere parte all'eleaborazione delle riforme. Il vertice non percepisce sempre il bisogno della base, la realizzazione della politica della scuola deve coivolgere tutte le parti.


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ciò che posto in neretto, come lo definiresti se non informale? O vorresti istituzionalizzarli? Perchè in tal caso, te lo dico sin d'ora, verrebbe a mancare la loro ratio.


giovedì 24 luglio 2008, ore 19:31
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nell'azienda privata in questione è una procedura di buon senso ma informale. In uno stato organizzato secondo un sistema partecipartivo l'iter verrebbe istituzionalizzato

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venerdì 25 luglio 2008, ore 8:48
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siciliano ha scritto:
nell'azienda privata in questione è una procedura di buon senso ma informale. In uno stato organizzato secondo un sistema partecipartivo l'iter verrebbe istituzionalizzato


Operando quel salto che ti ostini a non fare, cioè passare dalla dimensione teorica a quella empirica, l'istituzionalizzazione di una procedura informale burocratizzerebbe la stessa (rigidità, routines, ecc.) tradendone da subito la ragione originaria e quasi subito dopo anche la sua efficacia originaria.


venerdì 25 luglio 2008, ore 12:21
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