Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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DDL intercettazioni
La marcia verso l’approvazione definitiva del cosìdetto Ddl intercettazioni è inarrestabile.
Le “straordinarie” sedute notturne della Commissione Giustizia del Senato (fino alle 4 del mattino!) equivalgono ad un’aperta dichiarazione di priorità. I salti acrobatici con cui questo Governo sta ultimando l’approvazione delle norme sulle intercettazioni sono al limite del democratico.
Gli editori rei di pubblicare le intercettazioni saranno sanzionabili fino a 464mila euro.
Si è parlato addirittura di carcere per i giornalisti che infrangono queste norme omertose.
Non si potranno più fare riprese televisive di un processo senza che ci sia il consenso di tutte le parti interessate. In questo modo basterà che una sola delle parti non dia il suo assenso che il processo non potrà più essere ripreso dalle telecamere anche se si tratterà di un procedimento rilevante per l’opinione pubblica.
a democrazia è andata a farsi banedire già da alcuni anni. Stiamo assistendo alla continua promulgazione di norme regimentali degne delle peggiori dittature della storia. Tra sorrisoni e proclami la medioevale Italia sta inconsapevolmente varcando la soglia di un’oscura era. L’ignoranza mista al menefreghismo e all’egoismo di massa ha consegnato il paese, e quindi il destino di tutti noi, nella mani di una oligarchia esclusivamente concentrata su se stessa. Essa mira a conservare e aumentare i propri privilegi, scavando un solco insormontabile tra un cerchia di super ricchi e un moltitudine di morti di fame. Le nostre libertà dovremmo difenderle strenuamente prima che ci siano tolte. Altrimenti, la storia insegna, si dovrà versare altro sangue per riaffermare diritti fondamentali, come quello della libertà di stampa. Siamo noi, oggi più che mai, gli unici difensori della nostra libertà. Nessun lotterà al posto nostro per affermare i nostri diritti.
_________________ IL PALMARES NON SI PRESCRIVE
[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)
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ellenico
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Data iscrizione: mercoledì 1 marzo 2006, ore 12:54 Messaggi: 7140 Località: Deserto algerino
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Re: DDL intercettazioni
Per me,Ciancimino jr è un oracolo. In una puntata di Annozero, diceva che invidiava Travaglio perchè riusciva a trovare una distinzione tra Prima e seconda Repubblica. inoltre parlava di un sistema messo in crisi e reso quasi poco credibile,e a lungo andare instabile,ma che ha dalla sua una grande energia ricostruttiva e vuole un'altra volta indossare un'altra maschera e garantirsi quakche altro decennio di nuova stabilità.
_________________ Adeu Clavell Morenet,adeu estrella del dia.
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: DDL intercettazioni
ROMA - Si fa sempre più calda la discussione in Aula al Senato sul Ddl sulle intercettazioni. I senatori dell'Idv hanno esibito dei post-it gialli contro la "legge bavaglio" 1 sul volto, nel corso della seduta. 'Bancarottieri liberi, giornalisti in galera', recita una maglietta esibita (ma non indossata) dal senatore Elio Lannutti. Le opposizioni insistono nella richiesta di rinviare in Commissione il provvedimento sulle intercettazioni e fanno partire l'ostruzionismo contro il calendario approvato ieri dalla Conferenza dei capigruppo che ha stabilito l'avvio dell'esame del Ddl a partire da lunedì 31 maggio. Con un veemente intervento, la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro ha chiesto che le modifiche al testo annunciate dal governo e dalla maggioranza non siano presentate in Aula: "Né i senatori dell'opposizione, né quelli della maggioranza né il Senato devono subire l'oltraggio di farsi dettare a che cosa dire signorsì. Se modifiche si devono fare a questo testo, allora si torni in Commissione. Non siamo disponibili a farci imporre da nessuno un testo". Poi, riferendosi al ministro Alfano, la Finocchiaro ha aggiunto: "Il presidente Berlusconi dovrà riflettere. Se avesse un ministro vero piuttosto che un portaordini e consiglieri che fossero innanzitutto parlamentari piuttosto che avvocati difensori, l'Italia avrebbe già una buona legge sulle intercettazioni, magari condivisa. Anche la prepotenza va sorretta da competenze politiche e istituzionali altrimenti, come in questo caso, si producono indecorosi pasticci".
Alla richiesta del Pd fa eco Felice Belisario, capogruppo dell'Idv al Senato, che ha accusato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, di essere "superficiale e improvvisatore" ed ha detto che "probabilmente il Governo vuole mettere una pietra tombale su criccopoli" e Francesco Pancho Pardi, sempre IdV, incalza: "Con il ddl sulle intercettazioni si vuole mettere in atto un progetto di vera e propria omertà di Stato". Giovanni Pistorio (Mpa), ha annunciato il voto contrario di tutto il Gruppo misto alla proposta di calendario. Dopo la richiesta dei Gruppi Pd e IdV, anche la senatrice dell'Udc, Dorina Bianchi, si è associata alla richiesta. Rispetto all'ordine del giorno previsto, la seduta del Senato ha preso tutt'altra piega e il clima politico si è infiammato.
Di Pietro: "Vediamo se Napolitano ha il coraggio di firmare". Si passerebbe 'dalla padella alla bracè se si tornasse al testo sulle intercettazioni della Camera. "Noi invece vogliamo che la legge venga approvata al più presto, anche perché intendiamo sapere se il capo dello Stato ha il 'coraggiò di firmare un provvedimento che imbavaglia l'informazione libera e blocca le indagini dei magistrati". Antonio di Pietro conferma, parlando a Montecitorio, l'intenzione di sottoporre il provvedimento a referendum abrogativo: "Chiediamo che questo provvedimento -rimarca Di Pietro- al più presto venga posto all'attenzione prima del capo dello Stato e poi dei cittadini e vogliamo mettere in condizione i cittadini, attraverso il referendum, di cancellare una legge vergogna che ci fa vergognare in tutto il mondo".
"Cerco sintesi, non scontro". Il presidente del Senato, rivolto alle opposizioni, ha ribadito che il suo impegno "è per cercare una sintesi, in un clima di serenità". Schifani, per evitare l'ostruzionismo, ha deciso di concedere due minuti a ciascun senatore e, di fronte al fatto che il Pd ha iscritto a parlare 84 senatori (cifra che arriva a circa cento con quelli iscritti da Idv e Udc) ha detto: "Se l'opposizione cerca uno scontro con la presidenza fatecelo sapere. Per me un impegno inderogabile è votare il calendario d'Aula entro le 14. Se poi volete parlare due minuti e mezzo o tre, non sto a fare il farmacista. Se siete d'accordo a sforare la seduta fino alle 14,30, si faccia pure. Ma rimane inderogabile la votazione del calendario d'Aula".
"A proposito della richiesta di ritorno in Commissione dell'intero testo - ha aggiunto Schifani -, ieri in conferenza dei capigruppo la presidenza si riserva, in presenza di emendamenti che dovessero modificare strutturalmente il testo di legge, di avvalersi della facoltà di trasmettere in Commissione, cosa che ha già fatto in questa legislatura, singoli articoli per emendamenti".
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[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)
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