scusate, non si sono svegliati oggi.
Lo vanno ripetendo da almeno 8 anni questo scenario ed io, come tuti i dipendenti dal l'ultimo operaio all'alto dirigente, sa queste cose.
Anch'io sono un ex dipendente eni che ha subito una esternalizzazione scritta 6 anni fa in un documento diffuso e firmato dai sindacati.
Più volte vi ho detto che saemmo arivat a questo punto e non perchè avevo informatori segreti, ma perchè era tutto scritto chiaro.
Poi c'erano quelli che si sentivano dipendenti Eni, quindi intoccabili, quelli che la prendevano seriamente (pochi).
Caso mai, vi dovete chiedere come mai i politii non vi ahnno detto niente o i sindcati hanno sottovalutato tutto.
Ma lo sapete che fine al giorno prima della vendita del nostro settore i sindacati ci dicevano che non c'era niente di sicuro? Il giorno dopo venduti.
Tutti i sindacalisti di riferimento nazionale sono speriti, chi spostato, chi ammalato grave, ecc..ecc...
E fatevi pigghiare ppò culu, che vi posso dire?

Ora, se lasciamo perdere Garibaldi e compagnia bella,
possiamo recuperare il nostro orgoglio gelese e siciliano.
Non è vero che se chiude lo stabilimento tutte le ditte metalmeccaniche dell'indotto falliscono.
Io ho a che fare con ditte metalmeccanche che lavorano in tutti gli stabilimenti d'Italia che non sono ubicati accanto una raffineria.
Occorre svegliarsi!
Fare l'imprenditore non significa stare attaccato ad una minnedda e sucare solo un tipo di latte.
Le imprese gelesi che hanno attuato una politica di diversificazione dei clienti, la crisi della chiusura la risento marginalmente.

Nel proprio piccolo ogni siciliano deve fare il proprio ruolo.
Dove lavoro io, prima tutte le forniture dei vari siti in italia dell'azienda in cui lavoro, arrivavano dal nord. A me sta cosa faceva incazzare.
Ho fatto una ricerca su internet, grande internet, sono andato a trovare un rivenditore specializzato di catania e gli ho fatto un discorso. Ora questo rifornisce tutta Italia!
Io cosa ci guadagno? SOlo soddisfazione e tanti pensieri perhè ovviamente mi attiro tante antipatie. Ma devo dire che sono assecondato dalla proprietà perhè anche essa appartiene al regno delle due sicilie.
Le ditte che lavorano da me sono solo siciliane e sto lottando perchè lo siano anche fuori dalla sicilia. A giugno un'impresa edile sale su a fare dei lavori per la nostra azienda.
Da un pò di giorni anche una grossa ditta gelese lavora per noi. Una ditta che sta dando grandi soddisfazione e sta portando alto il nome di gela in giro per il mondo.
Abbiamo professionalità che altri si sognano.
Dobbiamo convinerci che siamo come o meglio di altri.
Dobbiamo lottare per la nostra terra.

Ma con chi ce l'hai?

scusate le ripetizioni ma scrivo con mezzi di fortuna.

Con ci ce l'ho? cu nuddu!
Solo che ho letto, mi pare da Brazo, che non si possono svegliare da un giorno all'altro.
Sono ann che l'aziende ne parla a TUTTI.
Poi c'erano quelli dipendente e non che la pensavano "si vabbè, su tutti minkiati....figurati, è per ricatto, per le elezioni".....tutto il qualunquismo tipico di queste situazioni...il 90%.

PEr me hanno dato la notizia da un giorno all'altro.
Se tu mi dici che queste cose erano chiare ai dipendenti da diversi anni, non posso fare altro che fidarmi della tua parola, anche se altri dipendenti parunu caruti de nuvuli.. boh!

Brazo, si sentivano dipendenti Eni e quindo col posto sicuro.
Magari avevano ragione fino a qualche tempo fa.
L'Eni, proprio per non avevre rimorsi eccessivi, fa delle riunioni con tutti i dipendenti di ogni livello dette "Cascade".
Dove si veniva stantemente aggiornati.
Se poi si andava a queste riuioni senza sentre la necessità di stare attenti, ma come si fa a scuola, solo per perdere tempo l'importante non lavorare, è un altro discorso.
Chiedi a chi conosci di ueste riunioni Cascade a livello nazionale.
Chiedi se sapevano che Venezia era già chiusa per lo stesso motivo da 6 mesi.
Guarda che su la Sicilia 6 mesi fa dieva quello che sta vvenendo oggi.

dite la verità che anche voi eravate convinti che l'Eni non avrebbe chiuso mai perchè ci guadagnava troppo da Gela.
Mi ricordo che uno sul forum, ora non srive più, era certo dei guadagni stratosferici e quando gli dievo che era male informato mi rispondeva che avevo el bende agli occhi.
L'Eni in questi ultimi anni è spietata e non ovviamente solo a gela.

sicuramente non mi aspettavo 500 persone a casa da un giorno all'altro

Io di più.

Si ma forse non ci siamo capiti.. qui il problema non è se i dipendenti lo sapevano da 10 anni o l'hanno saputo ieri come me.
Anche se l'azienda è privata, quotata e tutto quello che vuoi, è inammissibile che possa togliere (con la complicità di sindacati e classe politica incapace) 500 posti di lavoro ad una città, che scusando l'espressione non proprio oxfordiana, c'ha datu puri u culu!!
Qui dovrebbe uscire un pò d'orgoglio gelese (sempre se esiste questo fantomatico orgoglio), e dire 500 per 500, chiudete tutta la baracca e mi ripristinate il tutto come 60 anni fà, con bonifiche, smantellamenti e tutto il necessario!

Questo è un altro discorsco che dovrebbe essere la politica a fare.
Ormai stampatevelo in testa, l'era industriale della nostra città volge al termine.
Occorre riconvertirsi già da ieri.

ma infatti le prime e più grandi responsabilità sono di sindacati e politici, fra cui ricordiamo 2 grandi esponenti dipendenti eni.
Ma ripeto è inammissibile permettergli di uccidere una città in questo modo e senza resistenza alcuna.
Che poi che scusa del ca**o è si vende meno benzina!!! calate il prezzo allora!!

Brazo, la verità è che il prezzo secondo me è solo una scusa.
Tutte le società stanno scappando dall'Europa dove i giusti vincoli ambientali rendono il lavoro troppo complicato.
Un direttore appena arriva a dirigere una raffineria, il giorno dopo ha già 5 avvisi di garanzia.
Ma chi si vuole mettere più in questi guai?
Si opta per andar ein posti dove la fame di lavoro gli fa sopportare anche l'inquinamento....coem noi in Europa 60anni fa.
Forse fra 60 anni saranno costretti a scappare anche da lì.
Se compagnie in kazachistan stanno costrunde raffinerie che da sole producono quanto tutte quelle presenti all'interno delle proprie nazioni messe assieme, senza vincoli ambientali. Con personale che lavora 12 ore al giorno, contenta anche di guadagnare una miseria, chi glielo fa fare a restare in Italia?
Giusto, non giusto, sono le regole del mercato.
La politica potrebbe intervenire, ma capisci che non puoi dire ad un'azienda di restare a produrre, ma ad ogni fumata nera ti invio i carabinieri.
Quelli se ne vanno e basta.
Noi avremo sempr ela nostra cara benzina, bella pulita, prodotta in zone dove altri subiranno l'inquinamento che serve a noi.
A me questo non piace, e ognuno dovrebbe essere vittima del proprio progresso, ma pazienza, siamo fortunati ad essere nati da questa parte del mondo.

infatti è ovvio e palese che la scusa non regga, ma ciò a dimostrazione che da noi non funzionano neanche i giornalisti, nessuno ha scritto 2 righe di ironia in risposta alla scusa del ca**o!!
Questi poi non ci hanno capito veramente niente:
http://www.quotidianodigela.it/index.ph ... Itemid=561

infatti io non ho fatto nessun commento al tuo post, perchè ripeto che per me il problema non è se lo sapevano o meno, ma ciò che ho ampiamente detto nei post precedenti.