Data iscrizione: martedì 19 settembre 2006, ore 22:52 Messaggi: 3423 Località: gela
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Germania anno zero
"Germania anno zero "di Roberto Rossellini è un film del 1948 , narra la storia del bambino Edmund che lotta per mantenere la famiglia , il padre invalido , la sorella e il fratello che è ricercato perché è un ex nazista.
,Affascinato dalle idee estremiste di un suo professore pedofilo , Edmmund ucciderà il padre, preso dal rimorso si toglie la vita.
Un film triste che chiude la trilogia sulla guerra iniziata con “Roma Città aperta” del 1945 e “ Paisà” del 1946
Rossellini ci offre la Berlino del dopoguerra devastata dai bombardamenti con immagini vere , e la gente moralmente sfinita con sentimenti crudi , una visione che anche Polansky porterà nel “Pianista” ( l’ufficiale tedesco che chiede aiuto dopo la liberazione dei campi di sterminio nazista) .
La figura del “bambino” che camnina nella città interrogandosi il perché della guerra , è qualcosa di sublime , con la sua ingenuità cerca di dare risposte ma il mondo lo ucciderà.
Rosselini tratta di temi ancora attuali come L’estremismo , la pedofilia , l’eutanasia , ma c’è una luce di speranza nel film , che è quella di costruire un nuovo mondo e di dimenticare il passato e le guerre ( il padre di Edmund che condanna il regime di Hitler ed esorta il figlio maggiore a costituirsi ) questa è è la visione cattolica del regista Roberto Rosselini.
Non ebbe molto successo nei cinema italiani ma resta un grandissimo capolavoro
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