io sono del parere che le pale eoliche non deturpino più dei tralicci dell'energia elettrica, però bisogna stare attenti alla collocazione. Purtroppo le aziende che installano questi impianti
spesso lo fanno coprando suolo pubblico e risorse pubbliche, e i comuni vendono solo per avere risorse economiche (vedi trivellazioni val di noto). E il prezzo vero che si paga, in temini di danni al territorio lo si valuta solo a fatto compiuto.
il dibattito non è semplice, ma secondo me ci sono margini per affrontare il problema da un altro punto di vista. Ridurre gli sprechi energetici.
si può fare!
anche per i termovalorizzatori vale lo stesso discorso. Anzichè incentivare la cultura del monouso si potrebbe incentivare il riutilizzo. Per esempio, come si faceva anni fa, col vuoto a rendere degli involucri in vetro. Il rivenditore potrebbe pagare il vetro restituito, o scontare il successivo acquisto se si restituisce il vuoto. E quel vuoto va riutilizzato migliaia di volte anzichè finire in discarica.
stessi discorso vale per mille altri prodotti. Il monouso ha vantaggi per il comercio, svantaggi per il mondo. questo, assieme ad una raccolta differenziata organizzata nel modo giusto, quanto meno per recuperare l'umido, avrebbe già un incidenza fortissima sul sovraccarico delle discariche. E poi pensate una cosa: le aziende che riciclano a Gela sono costrette a comprare munnizza da altri siti... perchè noi non riusciamo a fornire la nostra.
L'utilizzo di materiali per edilizia biocompatibili porterebbe meno problemi di smaltimento in caso di lavori, ma stranamente il mercato c'è ma non è spinto e non decolla.
l'illuminazione pubblica delle città con lampioni a LED farebberio risparmiare tantissimi soldi ai comuni, ma di questo non si parla.
Insomma, si vuole mantenere il problema per creare mercato, per attirare aziende che investoino sul nostro malessere, e creare nuovi malesseri in futuro per tenere aperto questo circolo.
scusate, sono stato lungo...