gianiro ha scritto: Tranquilli è tutto sotto controllo!
Si fa realmente preoccupante la situazione a Gela. Ancora incendi dolosi squarciano il silenzio della notte. Piromani incalliti, senza scrupoli che lasciano il segno. Nei giorni scorsi vi abbiamo già riferito dello stillicidio.. Così come abbiamo fatto una settimana fa. Così come abbiamo fatto un mese addietro. Così come continuiamo a fare anche oggi. Nell’era multimediale potremmo adottare il sistema del copia ed incolla, cambiando solo i nomi delle vittime di turno. Scene già viste. La scorsa notte, la malavita ha colpito un rinomato bar in via Venezia e due vetture. Il primo episodio si è verificato poco prima dell’una. Ignoti malviventi hanno cosparso di liquido infiammabile la saracinesca del bar “Elegance” appartenente ad Antonio Cassarino, 50 anni, ed hanno appiccato il fuoco. E’ stato tempestivo, in questo caso, l’intervento dei pompieri del locale distaccamento che hanno scongiurato il pericolo che le fiamme si propagassero all’interno dell’attività commerciale. Gli stessi malviventi, poco prima, hanno sparato 6 colpi di pistola contro la porta dell’esercizio commerciale. L’ipotesi più accredita dalla Polizia, che indaga sul grave episodio, è quella riconducibile al racket delle estorsioni, che in questo periodo sta facendo sentire forte la propria presenza. Intanto, l’amministrazione comunale di Gela, tramite il vice sindaco, Elisa Nuara, ha rinnovato la richiesta al prefetto di convocazione urgente del comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico. A pochi passi dal bar, risiede il presidente della locale associazione antiracket, Renzo Caponetti. Il dato che più inquieta è che la zona dove ieri si è verificato l’incendio è video sorvegliata per la presenza proprio di Caponetti. Ma, come sottolineavamo in precedenza, si tratta di piromani incalliti, senza scrupoli, che non hanno paura di nulla e di nessuno. Comandano loro. E basta. Sulla stessa strada, alcuni giorni fa, il fuoco aveva interessato la farmacia Gennuso. In quel caso, il vetro antisfondamento dell’ingresso impedì che il rogo si estendesse a macchia d’olio. E qualche giorno prima, l’incendio di una pizzeria al lungomare Federico Secondo di Svevia. E prima ancora altri roghi. Oltre all’incendio della saracinesca del bar Elegance, la notte scorsa le fiamme sono state appiccate anche a due vetture, in sosta in via Amendola. Il fuoco ha interessato la Fiat Multipla di un infermiere di 42 anni e la Suzuki Wagon di un carpentiere di 47. Più volte è stato richiesto l’intervento massiccio delle forze dell’ordine in città. Più Carabinieri e poliziotti. Comprensibile da parte dei residenti sollecitare la presenza dei tutori dell’ordine. Ma c’è un dato sconcertante. Dalla Squadra Mobile di Caltanissetta, ogni giorno, potrebbe arrivare il nucleo prevenzione anticrimine con la presenza di una decina di agenti. Ma dal capoluogo nisseno ne arrivano soltanto tre, considerato che il Ministero degli Interni ha tagliato i fondi per le trasferte. E Gela continua a bruciare. |