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siciliano ha scritto:
il problema è che negli altri siti italiani la magistratura indaga e porta a conclusione le indagini. Qui la Procura è completamente inestistente.
ARIA NUOVA non è mai stata contro la raffineria ma ha cercato l'unico modo per farla sopravvivere: metterla a norma.
perchè non si fa un referendum come nella democraticissima Vicenza per sapere se la gente vuole che le cose restino cosi o cambino?
dopo l'incidente dell'altro ieri nessuno, nessuno, ne politici, ne magistratura, ne sanitari, hanno chiesto rilevamenti straordinari per valutare l'entità del danno in termini di inquinamento e di ricaduta di sostanze sulle colture della piana. LA raffineria ha detto che è tutto apposto, e questo basta!


Quando inneggia al nazionalismo, Siciliano non è più credibile ai miei occhi, ma sullo stato delle indagini a Gela nei confronti del petrolchimico non racconta fandonie. Il problema è che il Tribunale di Gela non ha la forza per fare un'indagine seria sul petrolchimico dopo quella sul Pet-Coke chiusa dal decreto-legge del governo di centro-destra. Del resto, il Lodo Alfano, ancora del centro-destra, peggiorerà le cose. I magistrati, per quanto bravi, vanno e vengono e la lotta alla mafia ha assoluta priorità. Non c'è continuità in quanto a tempo materiale e risorse umane per un'indagine seria e a lunga gittata.


mercoledì 8 ottobre 2008, ore 9:47
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guarda che le dimensioni non c'entrano per niente
ci sono raffinerie in Sicilia (Milazzo e Priolo mi sembra) che raffinano molti più barili al giorno di Gela.
E il polo di Siracusa con 3 petrolchimici ha fatto in un anno meno incidenti del solo petrolchimico gelese.

Del turbogas tanto decantato ci sono notizie ufficiali?


mercoledì 8 ottobre 2008, ore 10:32
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ghelaspolis ha scritto:
siciliano ha scritto:
il problema è che negli altri siti italiani la magistratura indaga e porta a conclusione le indagini. Qui la Procura è completamente inestistente.
ARIA NUOVA non è mai stata contro la raffineria ma ha cercato l'unico modo per farla sopravvivere: metterla a norma.
perchè non si fa un referendum come nella democraticissima Vicenza per sapere se la gente vuole che le cose restino cosi o cambino?
dopo l'incidente dell'altro ieri nessuno, nessuno, ne politici, ne magistratura, ne sanitari, hanno chiesto rilevamenti straordinari per valutare l'entità del danno in termini di inquinamento e di ricaduta di sostanze sulle colture della piana. LA raffineria ha detto che è tutto apposto, e questo basta!


Quando inneggia al nazionalismo, Siciliano non è più credibile ai miei occhi, ma sullo stato delle indagini a Gela nei confronti del petrolchimico non racconta fandonie. Il problema è che il Tribunale di Gela non ha la forza per fare un'indagine seria sul petrolchimico dopo quella sul Pet-Coke chiusa dal decreto-legge del governo di centro-destra. Del resto, il Lodo Alfano, ancora del centro-destra, peggiorerà le cose. I magistrati, per quanto bravi, vanno e vengono e la lotta alla mafia ha assoluta priorità. Non c'è continuità in quanto a tempo materiale e risorse umane per un'indagine seria e a lunga gittata.
L'imcompetenza e il servilismo di qlcuni giudici è fortemente sospetto. Il tanto maledetto giudice Pinatto, insieme ad altri bravi magistrati, portavano egregiamente avanti le battaglie su tutti i fronti. stakanovisti competenti che nulla hanno a che fare con i pivellini di oggi.

_________________
"Le masse popolari in Europa,non sono contro le masse popolari in Africa.
Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa.
Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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mercoledì 8 ottobre 2008, ore 12:24
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siciliano ha scritto:
ghelaspolis ha scritto:
siciliano ha scritto:
il problema è che negli altri siti italiani la magistratura indaga e porta a conclusione le indagini. Qui la Procura è completamente inestistente.
ARIA NUOVA non è mai stata contro la raffineria ma ha cercato l'unico modo per farla sopravvivere: metterla a norma.
perchè non si fa un referendum come nella democraticissima Vicenza per sapere se la gente vuole che le cose restino cosi o cambino?
dopo l'incidente dell'altro ieri nessuno, nessuno, ne politici, ne magistratura, ne sanitari, hanno chiesto rilevamenti straordinari per valutare l'entità del danno in termini di inquinamento e di ricaduta di sostanze sulle colture della piana. LA raffineria ha detto che è tutto apposto, e questo basta!


Quando inneggia al nazionalismo, Siciliano non è più credibile ai miei occhi, ma sullo stato delle indagini a Gela nei confronti del petrolchimico non racconta fandonie. Il problema è che il Tribunale di Gela non ha la forza per fare un'indagine seria sul petrolchimico dopo quella sul Pet-Coke chiusa dal decreto-legge del governo di centro-destra. Del resto, il Lodo Alfano, ancora del centro-destra, peggiorerà le cose. I magistrati, per quanto bravi, vanno e vengono e la lotta alla mafia ha assoluta priorità. Non c'è continuità in quanto a tempo materiale e risorse umane per un'indagine seria e a lunga gittata.
L'imcompetenza e il servilismo di qlcuni giudici è fortemente sospetto. Il tanto maledetto giudice Pinatto, insieme ad altri bravi magistrati, portavano egregiamente avanti le battaglie su tutti i fronti. stakanovisti competenti che nulla hanno a che fare con i pivellini di oggi.


Presumibilmente sei spazientito delle continue lotte e ti viene naturale calcare la mano, ma Pinatto è ingiustificabile: senza se e senza ma. Altrimenti possiamo dire tutto ed il contrario tutto e fare della confusione una regola.


mercoledì 8 ottobre 2008, ore 13:52
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ghelaspolis ha scritto:
siciliano ha scritto:
ghelaspolis ha scritto:
siciliano ha scritto:
il problema è che negli altri siti italiani la magistratura indaga e porta a conclusione le indagini. Qui la Procura è completamente inestistente.
ARIA NUOVA non è mai stata contro la raffineria ma ha cercato l'unico modo per farla sopravvivere: metterla a norma.
perchè non si fa un referendum come nella democraticissima Vicenza per sapere se la gente vuole che le cose restino cosi o cambino?
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Quando inneggia al nazionalismo, Siciliano non è più credibile ai miei occhi, ma sullo stato delle indagini a Gela nei confronti del petrolchimico non racconta fandonie. Il problema è che il Tribunale di Gela non ha la forza per fare un'indagine seria sul petrolchimico dopo quella sul Pet-Coke chiusa dal decreto-legge del governo di centro-destra. Del resto, il Lodo Alfano, ancora del centro-destra, peggiorerà le cose. I magistrati, per quanto bravi, vanno e vengono e la lotta alla mafia ha assoluta priorità. Non c'è continuità in quanto a tempo materiale e risorse umane per un'indagine seria e a lunga gittata.
L'imcompetenza e il servilismo di qlcuni giudici è fortemente sospetto. Il tanto maledetto giudice Pinatto, insieme ad altri bravi magistrati, portavano egregiamente avanti le battaglie su tutti i fronti. stakanovisti competenti che nulla hanno a che fare con i pivellini di oggi.


Presumibilmente sei spazientito delle continue lotte e ti viene naturale calcare la mano, ma Pinatto è ingiustificabile: senza se e senza ma. Altrimenti possiamo dire tutto ed il contrario tutto e fare della confusione una regola.
a parte che io attendo ancora la presentazione del ricorso, su pinatto, tolto l'episodio di cui si parla e che è sicuramente grave, nessuno puà dire che sia un lavativo, e basta fare un giro per il tribunale e leggere per capire quello che sto dicendo.
in ogni caso è stato il primo ad occuparsi di ambiente al tribunale di Gela senza trascurare il resto del lavoro. Adesso quattro pivellini, magistrati e pm, vengono qui a fare esperienza e poi ci lasciano senza lasciare alcun segno.

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mercoledì 8 ottobre 2008, ore 14:31
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Razio ha scritto:
IO ha scritto:
poi siamo sempre la.... se tu sai di norme non rispettate (vorrei sapere come...) perchè non denunci???????????'


solo questa precisazione poi lascio questo topic che mi ha stufato. andare solo a controbbatere contro 3 non è possibile...

che le nrome non vengono rispettate non lo so solo io, basta googlare un po' basta leggere i giornali basta parlare con le persone che si sono beccati i tumori o con familiari di morti a causa dello stabilimento (e sono moltissimi). se per caso uno di questi ultimi si abattesse in questo topic io penso si incazzerebbe non poco...


Daglie...ripeto per l'ennesima volta...io non sono coalizzata con o contro nessuno...forse sei tu che cerchi ad ogni costo la contrapposizione e lo scontro...si sta discutendo normalmente non vedo il perchè di questa insofferenza...a me piace il confronto, anche acceso, ma non voglio essere etichettata come quella pro Eni o che odia Gela...perchè non è assolutamente vero...e comunque io ero intervenuta solo per i paragoni inutili tra Gela e altre città non per fare il mostro a tre teste (e sei zampe :P ) con IO e gianiro :asd:


mercoledì 8 ottobre 2008, ore 15:44
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mariaaaaaaaaa ma perche' cerco sempre lo scontro e la contrapposizione? io non volevo dire che vi siete coalizzati tutti contro uno ma che essendo delle stesse idee io dovevo in quel momento contrabbattere a 3 persone da solo...capito ? :wink:

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mercoledì 8 ottobre 2008, ore 15:54
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Razio ha scritto:
mariaaaaaaaaa ma perche' cerco sempre lo scontro e la contrapposizione? io non volevo dire che vi siete coalizzati tutti contro uno ma che essendo delle stesse idee io dovevo in quel momento contrabbattere a 3 persone da solo...capito ? :wink:



:wink:


mercoledì 8 ottobre 2008, ore 16:11
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dada ha scritto:
Razio ha scritto:
mariaaaaaaaaa ma perche' cerco sempre lo scontro e la contrapposizione? io non volevo dire che vi siete coalizzati tutti contro uno ma che essendo delle stesse idee io dovevo in quel momento contrabbattere a 3 persone da solo...capito ? :wink:



:wink:


avanti carusi tranquillezza e manna dumani a gianiro a iucari ou palluni...tantu du voti a stessa cosa un succeri... :roll:

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mercoledì 8 ottobre 2008, ore 16:13
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Razio ha scritto:
dada ha scritto:
Razio ha scritto:
mariaaaaaaaaa ma perche' cerco sempre lo scontro e la contrapposizione? io non volevo dire che vi siete coalizzati tutti contro uno ma che essendo delle stesse idee io dovevo in quel momento contrabbattere a 3 persone da solo...capito ? :wink:



:wink:


avanti carusi tranquillezza e manna dumani a gianiro a iucari ou palluni...tantu du voti a stessa cosa un succeri... :roll:


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mercoledì 8 ottobre 2008, ore 16:17
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mjrko gelous ha scritto:
Vorrei rispondere a chi dice o pensa che Gela senza petrolchimico sarebbe stata un paese del terzo mondo e non si sarebbe mai sviluppata turisticamente.

1) Innanzi tutto mi pare che già attualmente per condizioni di inquinamento, sporcizia, mancanza d'acqua e altre cose Gela si avvicina molto a certe città dell'Africa, dove ci sono centri molto più civili e vivibili di Gela.

2) Chi dice queste cose (ad esempio che non c'è la mentalità o che i gelesi bruciano macchine, sono litigiosi, ecc...) non conosce bene la realtà sociale gelese nella sua evoluzione degli ultimi 50 anni. Gela prima che arrivasse il petrolchimico, carissimi, era una delle città più tranquille della Sicilia, LA MAFIA NON ESISTEVA. Quanto al turismo forse non conoscete un pò di cosine: il Museo Nazionale di Gela (già Antiquarium) tra fine anni '50 e inizi anni '60 ha registrato per più di un'anno quasi 100.000 visitatori annui (contro i neanche 15.000 attuali) e DOVE OGGI SORGE IL PETROLCHIMICO era ubicato un piccolo villaggio turistico della catena Mediterranèe, il primo in Sicilia, dove in estate si recavano un sacco di stranieri, soprattutto francesi. Gela prima di essere famosa per il petrolio e poi per mafia, abusivismo e tutto il resto era famosa per la sua STORIA, ARCHEOLOGIA e per i suoi PAESAGGI decantati da alcuni tra i più famosi poeti e cantori di tutti i tempi. Perfini il RE GUSTAVO DI SVEZIA si recava in vacanza a Gela (La Conchiglia).

3) Ve lo siete mai chiesto perchè Gela col suo petrolchimico non ha un economia più florida di quella di città vicine come Licata, Vittoria, Modica, ecc... che petrolchimici non ne hanno?

Lo so bene che i gelesi non sono mai stati nobili ma state attenti a dire che i gelesi di oggi sono gli stessi di 40, 50 anni fa: una volta c'era un grado di rispetto per il prossimo, per le cose di tutti, dettato anche da situazioni di inferiorità economica purtroppo, che oggi è in parte scomparso. Ricordatevi che le menti migliori di Gela sono andate fuori e sono persone di alto livello, in tutti i campi.

E poi volevo rispondere a Gianiro che parla del nostro petrolchimico come "gioiellino" rispetto agli altri della Sicilia: peccato negli altri stabilimenti siciliani succedono 1 massimo 3 incidenti all'anno, a Gela anche 5 o 6 (cioè il doppio)!!!! come lo spieghi??? guarda che lo sanno tutti che gli impianti di Gela sono tra i più vecchi...


Le tue considerazioni sono interessanti e condivisibili...ma nonostante ciò che hai elencato non si può dire con certezza che Gela sarebbe diventata una ambita meta turistica...neanche il contrario, ovvio...
ma se tu prendi come paragone Licata...beh non mi sembra esattamente il prototipo di città economicamente sviluppata, a parte i progressi degli ultimi anni...
Se poi consideriamo altre città della Sicilia che sono sedi di stabilimenti, Siracusa su tutte, non possiamo fare a meno di notare che si sono sviluppate alla grande malgrado e forse grazie proprio alla presenza di raffinerie e petrolchimici...
Quindi, a mio avviso, forse dovremmo cercare le cause delle condizioni in cui versa Gela altrove ,o per lo meno, non dar la colpa soltanto allo stabilimento.


mercoledì 8 ottobre 2008, ore 16:45
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dada ha scritto:
mjrko gelous ha scritto:
Vorrei rispondere a chi dice o pensa che Gela senza petrolchimico sarebbe stata un paese del terzo mondo e non si sarebbe mai sviluppata turisticamente.

1) Innanzi tutto mi pare che già attualmente per condizioni di inquinamento, sporcizia, mancanza d'acqua e altre cose Gela si avvicina molto a certe città dell'Africa, dove ci sono centri molto più civili e vivibili di Gela.

2) Chi dice queste cose (ad esempio che non c'è la mentalità o che i gelesi bruciano macchine, sono litigiosi, ecc...) non conosce bene la realtà sociale gelese nella sua evoluzione degli ultimi 50 anni. Gela prima che arrivasse il petrolchimico, carissimi, era una delle città più tranquille della Sicilia, LA MAFIA NON ESISTEVA. Quanto al turismo forse non conoscete un pò di cosine: il Museo Nazionale di Gela (già Antiquarium) tra fine anni '50 e inizi anni '60 ha registrato per più di un'anno quasi 100.000 visitatori annui (contro i neanche 15.000 attuali) e DOVE OGGI SORGE IL PETROLCHIMICO era ubicato un piccolo villaggio turistico della catena Mediterranèe, il primo in Sicilia, dove in estate si recavano un sacco di stranieri, soprattutto francesi. Gela prima di essere famosa per il petrolio e poi per mafia, abusivismo e tutto il resto era famosa per la sua STORIA, ARCHEOLOGIA e per i suoi PAESAGGI decantati da alcuni tra i più famosi poeti e cantori di tutti i tempi. Perfini il RE GUSTAVO DI SVEZIA si recava in vacanza a Gela (La Conchiglia).

3) Ve lo siete mai chiesto perchè Gela col suo petrolchimico non ha un economia più florida di quella di città vicine come Licata, Vittoria, Modica, ecc... che petrolchimici non ne hanno?

Lo so bene che i gelesi non sono mai stati nobili ma state attenti a dire che i gelesi di oggi sono gli stessi di 40, 50 anni fa: una volta c'era un grado di rispetto per il prossimo, per le cose di tutti, dettato anche da situazioni di inferiorità economica purtroppo, che oggi è in parte scomparso. Ricordatevi che le menti migliori di Gela sono andate fuori e sono persone di alto livello, in tutti i campi.

E poi volevo rispondere a Gianiro che parla del nostro petrolchimico come "gioiellino" rispetto agli altri della Sicilia: peccato negli altri stabilimenti siciliani succedono 1 massimo 3 incidenti all'anno, a Gela anche 5 o 6 (cioè il doppio)!!!! come lo spieghi??? guarda che lo sanno tutti che gli impianti di Gela sono tra i più vecchi...


Le tue considerazioni sono interessanti e condivisibili...ma nonostante ciò che hai elencato non si può dire con certezza che Gela sarebbe diventata una ambita meta turistica...neanche il contrario, ovvio...
ma se tu prendi come paragone Licata...beh non mi sembra esattamente il prototipo di città economicamente sviluppata, a parte i progressi degli ultimi anni...
Se poi consideriamo altre città della Sicilia che sono sedi di stabilimenti, Siracusa su tutte, non possiamo fare a meno di notare che si sono sviluppate alla grande malgrado e forse grazie proprio alla presenza di raffinerie e petrolchimici...
Quindi, a mio avviso, forse dovremmo cercare le cause delle condizioni in cui versa Gela altrove ,o per lo meno, non dar la colpa soltanto allo stabilimento.


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c'è solo un però..
Non bisogna dar colpa allo stabilimento x quello che Gela è o poteva essere, ma con il tuo stesso ragionamento, non bisogna dire GRAZIE allo stabilimento per quello che Gela è o poteva essere.

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[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)


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dada ha scritto:
mjrko gelous ha scritto:
Vorrei rispondere a chi dice o pensa che Gela senza petrolchimico sarebbe stata un paese del terzo mondo e non si sarebbe mai sviluppata turisticamente.

1) Innanzi tutto mi pare che già attualmente per condizioni di inquinamento, sporcizia, mancanza d'acqua e altre cose Gela si avvicina molto a certe città dell'Africa, dove ci sono centri molto più civili e vivibili di Gela.

2) Chi dice queste cose (ad esempio che non c'è la mentalità o che i gelesi bruciano macchine, sono litigiosi, ecc...) non conosce bene la realtà sociale gelese nella sua evoluzione degli ultimi 50 anni. Gela prima che arrivasse il petrolchimico, carissimi, era una delle città più tranquille della Sicilia, LA MAFIA NON ESISTEVA. Quanto al turismo forse non conoscete un pò di cosine: il Museo Nazionale di Gela (già Antiquarium) tra fine anni '50 e inizi anni '60 ha registrato per più di un'anno quasi 100.000 visitatori annui (contro i neanche 15.000 attuali) e DOVE OGGI SORGE IL PETROLCHIMICO era ubicato un piccolo villaggio turistico della catena Mediterranèe, il primo in Sicilia, dove in estate si recavano un sacco di stranieri, soprattutto francesi. Gela prima di essere famosa per il petrolio e poi per mafia, abusivismo e tutto il resto era famosa per la sua STORIA, ARCHEOLOGIA e per i suoi PAESAGGI decantati da alcuni tra i più famosi poeti e cantori di tutti i tempi. Perfini il RE GUSTAVO DI SVEZIA si recava in vacanza a Gela (La Conchiglia).

3) Ve lo siete mai chiesto perchè Gela col suo petrolchimico non ha un economia più florida di quella di città vicine come Licata, Vittoria, Modica, ecc... che petrolchimici non ne hanno?

Lo so bene che i gelesi non sono mai stati nobili ma state attenti a dire che i gelesi di oggi sono gli stessi di 40, 50 anni fa: una volta c'era un grado di rispetto per il prossimo, per le cose di tutti, dettato anche da situazioni di inferiorità economica purtroppo, che oggi è in parte scomparso. Ricordatevi che le menti migliori di Gela sono andate fuori e sono persone di alto livello, in tutti i campi.

E poi volevo rispondere a Gianiro che parla del nostro petrolchimico come "gioiellino" rispetto agli altri della Sicilia: peccato negli altri stabilimenti siciliani succedono 1 massimo 3 incidenti all'anno, a Gela anche 5 o 6 (cioè il doppio)!!!! come lo spieghi??? guarda che lo sanno tutti che gli impianti di Gela sono tra i più vecchi...


Le tue considerazioni sono interessanti e condivisibili...ma nonostante ciò che hai elencato non si può dire con certezza che Gela sarebbe diventata una ambita meta turistica...neanche il contrario, ovvio...
ma se tu prendi come paragone Licata...beh non mi sembra esattamente il prototipo di città economicamente sviluppata, a parte i progressi degli ultimi anni...
Se poi consideriamo altre città della Sicilia che sono sedi di stabilimenti, Siracusa su tutte, non possiamo fare a meno di notare che si sono sviluppate alla grande malgrado e forse grazie proprio alla presenza di raffinerie e petrolchimici...Quindi, a mio avviso, forse dovremmo cercare le cause delle condizioni in cui versa Gela altrove ,o per lo meno, non dar la colpa soltanto allo stabilimento.


Ci sono città in Sicilia che hanno trovao altrove la loro fonte di ricchezza. Penso alla zona del trapanese, penso alla provincia di ragusa, alcune zone dell'agrigentino. lì si è puntato sul turismo non sull'industria e sono quelle le immagini della Sicilia apprezzate e quelli sono i luoghi visitati dai turisti. Parlando di Siracusa poi, io non penso all'industria ma ai suoi reperti storici, al mare di noto e dintorni...
Anche gela avrebbe potuto sfruttare altre risorse se non ci fosse stato l'Eni, fosse stato anche solo per la mancanza di alternative. O forse non saremmo stati in grado e ci saremmo tutti trasferiti a priolo per lavorare...
con i se e con i ma non si fa la storia. Dobbiamo pensare alla nostra realtà e cercare di milgiorarla, cercare di convivere con lo stabilimento finchè ci sarà, ma nel rispetto delle leggi vigenti in materia di inquinamento

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C'é più tra zero e 1
che non tra 1 e 100" C. Baglioni
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krili ha scritto:
dada ha scritto:
mjrko gelous ha scritto:
Vorrei rispondere a chi dice o pensa che Gela senza petrolchimico sarebbe stata un paese del terzo mondo e non si sarebbe mai sviluppata turisticamente.

1) Innanzi tutto mi pare che già attualmente per condizioni di inquinamento, sporcizia, mancanza d'acqua e altre cose Gela si avvicina molto a certe città dell'Africa, dove ci sono centri molto più civili e vivibili di Gela.

2) Chi dice queste cose (ad esempio che non c'è la mentalità o che i gelesi bruciano macchine, sono litigiosi, ecc...) non conosce bene la realtà sociale gelese nella sua evoluzione degli ultimi 50 anni. Gela prima che arrivasse il petrolchimico, carissimi, era una delle città più tranquille della Sicilia, LA MAFIA NON ESISTEVA. Quanto al turismo forse non conoscete un pò di cosine: il Museo Nazionale di Gela (già Antiquarium) tra fine anni '50 e inizi anni '60 ha registrato per più di un'anno quasi 100.000 visitatori annui (contro i neanche 15.000 attuali) e DOVE OGGI SORGE IL PETROLCHIMICO era ubicato un piccolo villaggio turistico della catena Mediterranèe, il primo in Sicilia, dove in estate si recavano un sacco di stranieri, soprattutto francesi. Gela prima di essere famosa per il petrolio e poi per mafia, abusivismo e tutto il resto era famosa per la sua STORIA, ARCHEOLOGIA e per i suoi PAESAGGI decantati da alcuni tra i più famosi poeti e cantori di tutti i tempi. Perfini il RE GUSTAVO DI SVEZIA si recava in vacanza a Gela (La Conchiglia).

3) Ve lo siete mai chiesto perchè Gela col suo petrolchimico non ha un economia più florida di quella di città vicine come Licata, Vittoria, Modica, ecc... che petrolchimici non ne hanno?

Lo so bene che i gelesi non sono mai stati nobili ma state attenti a dire che i gelesi di oggi sono gli stessi di 40, 50 anni fa: una volta c'era un grado di rispetto per il prossimo, per le cose di tutti, dettato anche da situazioni di inferiorità economica purtroppo, che oggi è in parte scomparso. Ricordatevi che le menti migliori di Gela sono andate fuori e sono persone di alto livello, in tutti i campi.

E poi volevo rispondere a Gianiro che parla del nostro petrolchimico come "gioiellino" rispetto agli altri della Sicilia: peccato negli altri stabilimenti siciliani succedono 1 massimo 3 incidenti all'anno, a Gela anche 5 o 6 (cioè il doppio)!!!! come lo spieghi??? guarda che lo sanno tutti che gli impianti di Gela sono tra i più vecchi...


Le tue considerazioni sono interessanti e condivisibili...ma nonostante ciò che hai elencato non si può dire con certezza che Gela sarebbe diventata una ambita meta turistica...neanche il contrario, ovvio...
ma se tu prendi come paragone Licata...beh non mi sembra esattamente il prototipo di città economicamente sviluppata, a parte i progressi degli ultimi anni...
Se poi consideriamo altre città della Sicilia che sono sedi di stabilimenti, Siracusa su tutte, non possiamo fare a meno di notare che si sono sviluppate alla grande malgrado e forse grazie proprio alla presenza di raffinerie e petrolchimici...
Quindi, a mio avviso, forse dovremmo cercare le cause delle condizioni in cui versa Gela altrove ,o per lo meno, non dar la colpa soltanto allo stabilimento.


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c'è solo un però..
Non bisogna dar colpa allo stabilimento x quello che Gela è o poteva essere, ma con il tuo stesso ragionamento, non bisogna dire GRAZIE allo stabilimento per quello che Gela è o poteva essere.


Certamente...io credo che lo stabilimento abbia portato sì posti di lavoro...ma non uno sviluppo culturale o sociale...ma neanche lo ha impedito.


mercoledì 8 ottobre 2008, ore 17:08
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didi79 ha scritto:
dada ha scritto:
mjrko gelous ha scritto:
Vorrei rispondere a chi dice o pensa che Gela senza petrolchimico sarebbe stata un paese del terzo mondo e non si sarebbe mai sviluppata turisticamente.

1) Innanzi tutto mi pare che già attualmente per condizioni di inquinamento, sporcizia, mancanza d'acqua e altre cose Gela si avvicina molto a certe città dell'Africa, dove ci sono centri molto più civili e vivibili di Gela.

2) Chi dice queste cose (ad esempio che non c'è la mentalità o che i gelesi bruciano macchine, sono litigiosi, ecc...) non conosce bene la realtà sociale gelese nella sua evoluzione degli ultimi 50 anni. Gela prima che arrivasse il petrolchimico, carissimi, era una delle città più tranquille della Sicilia, LA MAFIA NON ESISTEVA. Quanto al turismo forse non conoscete un pò di cosine: il Museo Nazionale di Gela (già Antiquarium) tra fine anni '50 e inizi anni '60 ha registrato per più di un'anno quasi 100.000 visitatori annui (contro i neanche 15.000 attuali) e DOVE OGGI SORGE IL PETROLCHIMICO era ubicato un piccolo villaggio turistico della catena Mediterranèe, il primo in Sicilia, dove in estate si recavano un sacco di stranieri, soprattutto francesi. Gela prima di essere famosa per il petrolio e poi per mafia, abusivismo e tutto il resto era famosa per la sua STORIA, ARCHEOLOGIA e per i suoi PAESAGGI decantati da alcuni tra i più famosi poeti e cantori di tutti i tempi. Perfini il RE GUSTAVO DI SVEZIA si recava in vacanza a Gela (La Conchiglia).

3) Ve lo siete mai chiesto perchè Gela col suo petrolchimico non ha un economia più florida di quella di città vicine come Licata, Vittoria, Modica, ecc... che petrolchimici non ne hanno?

Lo so bene che i gelesi non sono mai stati nobili ma state attenti a dire che i gelesi di oggi sono gli stessi di 40, 50 anni fa: una volta c'era un grado di rispetto per il prossimo, per le cose di tutti, dettato anche da situazioni di inferiorità economica purtroppo, che oggi è in parte scomparso. Ricordatevi che le menti migliori di Gela sono andate fuori e sono persone di alto livello, in tutti i campi.

E poi volevo rispondere a Gianiro che parla del nostro petrolchimico come "gioiellino" rispetto agli altri della Sicilia: peccato negli altri stabilimenti siciliani succedono 1 massimo 3 incidenti all'anno, a Gela anche 5 o 6 (cioè il doppio)!!!! come lo spieghi??? guarda che lo sanno tutti che gli impianti di Gela sono tra i più vecchi...


Le tue considerazioni sono interessanti e condivisibili...ma nonostante ciò che hai elencato non si può dire con certezza che Gela sarebbe diventata una ambita meta turistica...neanche il contrario, ovvio...
ma se tu prendi come paragone Licata...beh non mi sembra esattamente il prototipo di città economicamente sviluppata, a parte i progressi degli ultimi anni...
Se poi consideriamo altre città della Sicilia che sono sedi di stabilimenti, Siracusa su tutte, non possiamo fare a meno di notare che si sono sviluppate alla grande malgrado e forse grazie proprio alla presenza di raffinerie e petrolchimici...Quindi, a mio avviso, forse dovremmo cercare le cause delle condizioni in cui versa Gela altrove ,o per lo meno, non dar la colpa soltanto allo stabilimento.


Ci sono città in Sicilia che hanno trovao altrove la loro fonte di ricchezza. Penso alla zona del trapanese, penso alla provincia di ragusa, alcune zone dell'agrigentino. lì si è puntato sul turismo non sull'industria e sono quelle le immagini della Sicilia apprezzate e quelli sono i luoghi visitati dai turisti. Parlando di Siracusa poi, io non penso all'industria ma ai suoi reperti storici, al mare di noto e dintorni...
Anche gela avrebbe potuto sfruttare altre risorse se non ci fosse stato l'Eni, fosse stato anche solo per la mancanza di alternative. O forse non saremmo stati in grado e ci saremmo tutti trasferiti a priolo per lavorare...
con i se e con i ma non si fa la storia. Dobbiamo pensare alla nostra realtà e cercare di milgiorarla, cercare di convivere con lo stabilimento finchè ci sarà, ma nel rispetto delle leggi vigenti in materia di inquinamento


Quoto.


mercoledì 8 ottobre 2008, ore 17:14
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