Kapax, non sono ne testimone, e mancu imputatu sono solo uno che a letto la bibbia, e molte cose non condivido, con la maggior parte delle religioni monoteiste, ed ho fatto la scelta di non schierarmi con nessuno, sono libero nel credere e nel pregare, ho la mia conoscenza, e sto molto attento a chi pregare
anche se lo faccio molto poco, anzi non lo faccio

cosa non condividi della bibbia?..
manco io credo a sta csa dei messaggi ma la Bibbia è un altra cosa

Zio max... voglio essere franco con te...
vedo con timore questa tua scelta di non schierarti con nessuno... non è la prima volta che lo dici... anzi, è da quando ti conosco che sento queste parole...
e puntualmente quando le sento mi vengono in mente dei versi della divina commedia... che sarà pure una commedia,un racconto... ma che fa riflettere per certi versi.
Dante nella sua finzione letteraria colloca la gente che ha questo comportamento nell' affrontare la religione... o la vita...
poco prima dell'inferno... (antinferno) con questa motivazione:
"Per Dante la vita è azione, responsabilità e rischio di scelta, battaglia.
E se la vita è azione... il più fiero disprezzo nel romanzo,cade su coloro che non hanno speso il dono della vita,mantenendosi, per esitazione, per calcolo, per paura, neutrali tra il bene e il male, in una posizione di tenace non-scelta.
Su costoro dante fa scendere non solo la condanna dal cielo, ma anche quella dell'inferno coniandone terribili parole... "alcuna gloria i rei avrebber d'elli"
Dinanzi a loro, i dannati possono vantarsi, benchè posti più in basso nell'inferno,di aver scelto, di aver usato il dono della vita, di aver agito.
Qui il poeta si trova concorde col detto evangelico " non chi dice <<Padre>> avrà la vita eterna, ma chi fa la volontà del Padre mio" che indica risolutamente il primato dell'azione, sia con l'opinione di molti teologi del suo tempo,secondo i quali la vita è un dono tale che è preferibile vivere e dannarsi, che non non vivere affatto.
degli ignavi dante dice: sciaurati che mai fur vivi.
i due concetti ,di Dio come luce di verità e della vita come azione, sono strettamente collegati.
se l'uomo riceve la luce per Grazia, a questo dono deve corrispondere con l'azione,camminando cioè nella luce stessa.
( tratto dal libro: la divina commedia, antologia dei canti di mario soli e gilda sbrilli)

I versi dove dante mette in risalto questo suo pensiero sono famosissimi... li riporto in italiano.

"e io che avevo la testa piena di confusione,dissi: maestro,che cos'è ciò che io odo? e che gente è questa che appare così abbattuta dal dolore?
Ed egli a me : questo contegno miserevole tengono le anime sciagurate di coloro che visssero senza biasimo nè lode. Sono unite a quella malvagia schiera degli angeli che non si ribbellarono nè furono fedeli a Dio, ma fecero parte per se stessi. I cieli li respingono per non perdere la propria bellezza, ma neanche il più profondo inferno li accoglie, perchè i dannati si vanterebbero,davanti a loro.
e io: maestro,cos'è tanto insopportabile per loro?da spingerli a lamentarsi così forte?
Mi rispose: Costoro non possono sperare di morire e la loro vita oscura è tanto ignobile che invidiano ogni altra condizione.
Il mondo non permette che resti memoria di loro, la misericordia e la giustizia divina li disprezzano : non parliamo di loro, ma guarda e passa oltre.

Con tutto questo non voglio mica condannarti zio max... sono solo versi letterari e pensieri pur sempre di un uomo... dante alighieri...
e tu sei una bravissima persona e come te ce ne vorrebbero molti nel mondo...
solo che tutto questo mi fa realmente riflettere che non avere nè arte nè parte in questa battaglia... veramente può non piacere a Dio...
che ne pensi zio max?
è da tanto che volevo farti sto discorso ma ..... spero che non te la prenderai.
pace e bene... eh

Non schierarsi con una o l'altra religione, può non voler dire non essere schierato tra bene e male.

Ogni uomo possiede in ogni caso il libero arbitro e può seguire la legge morale anche senza seguire una religione, scusa l'intrusione e il gioco di parole.

no,non a quello mi riferisco... conosco quanto basta zio max.... e la sua non è una non scelta tra vari tipi di religione... ma si astiene dal prendere parte alla fede o meno e non capisco bene il perchè... fa sempre riferimento a un certo marchio... ma io non capisco.

Zio max... voglio essere franco con te...
vedo con timore questa tua scelta di non schierarti con nessuno... non è la prima volta che lo dici... anzi, è da quando ti conosco che sento queste parole...
e puntualmente quando le sento mi vengono in mente dei versi della divina commedia... che sarà pure una commedia,un racconto... ma che fa riflettere per certi versi.
Dante nella sua finzione letteraria colloca la gente che ha questo comportamento nell' affrontare la religione... o la vita...
poco prima dell'inferno... (antinferno) con questa motivazione:
"Per Dante la vita è azione, responsabilità e rischio di scelta, battaglia.
E se la vita è azione... il più fiero disprezzo nel romanzo,cade su coloro che non hanno speso il dono della vita,mantenendosi, per esitazione, per calcolo, per paura, neutrali tra il bene e il male, in una posizione di tenace non-scelta.
Su costoro dante fa scendere non solo la condanna dal cielo, ma anche quella dell'inferno coniandone terribili parole... "alcuna gloria i rei avrebber d'elli"
Dinanzi a loro, i dannati possono vantarsi, benchè posti più in basso nell'inferno,di aver scelto, di aver usato il dono della vita, di aver agito.
Qui il poeta si trova concorde col detto evangelico " non chi dice <<Padre>> avrà la vita eterna, ma chi fa la volontà del Padre mio" che indica risolutamente il primato dell'azione, sia con l'opinione di molti teologi del suo tempo,secondo i quali la vita è un dono tale che è preferibile vivere e dannarsi, che non non vivere affatto.
degli ignavi dante dice: sciaurati che mai fur vivi.
i due concetti ,di Dio come luce di verità e della vita come azione, sono strettamente collegati.
se l'uomo riceve la luce per Grazia, a questo dono deve corrispondere con l'azione,camminando cioè nella luce stessa.
( tratto dal libro: la divina commedia, antologia dei canti di mario soli e gilda sbrilli)

I versi dove dante mette in risalto questo suo pensiero sono famosissimi... li riporto in italiano.

"e io che avevo la testa piena di confusione,dissi: maestro,che cos'è ciò che io odo? e che gente è questa che appare così abbattuta dal dolore?
Ed egli a me : questo contegno miserevole tengono le anime sciagurate di coloro che visssero senza biasimo nè lode. Sono unite a quella malvagia schiera degli angeli che non si ribbellarono nè furono fedeli a Dio, ma fecero parte per se stessi. I cieli li respingono per non perdere la propria bellezza, ma neanche il più profondo inferno li accoglie, perchè i dannati si vanterebbero,davanti a loro.
e io: maestro,cos'è tanto insopportabile per loro?da spingerli a lamentarsi così forte?
Mi rispose: Costoro non possono sperare di morire e la loro vita oscura è tanto ignobile che invidiano ogni altra condizione.
Il mondo non permette che resti memoria di loro, la misericordia e la giustizia divina li disprezzano : non parliamo di loro, ma guarda e passa oltre.

Con tutto questo non voglio mica condannarti zio max... sono solo versi letterari e pensieri pur sempre di un uomo... dante alighieri...
e tu sei una bravissima persona e come te ce ne vorrebbero molti nel mondo...
solo che tutto questo mi fa realmente riflettere che non avere nè arte nè parte in questa battaglia... veramente può non piacere a Dio...
che ne pensi zio max?
è da tanto che volevo farti sto discorso ma ..... spero che non te la prenderai.
pace e bene... eh [/quote

kapax, vero!!! te lo dico, il fatto che non mi schiero con nessuno ed è anche una mia scusa, ma oltre a questo, cè il problema del dubbio, ogni religione mi lascia nel dubbio, ed io nel dubbio non sto con nessuno, però non vuol dire che non creda, credo, e ho la conoscenza del Dio di abramo, ed anche di qualche altro credo, sai la parabola del figliol prodico? bè magari lo sarò anchìo bbò, intanto l'importante che ho la mia di conoscenza, e un sugnu malacarni
il resto si vedrà.

Kapax, per favore non chiamarmi ziomax, mi fai sentire un vecchio, invece sono più criaturu di tia

Siciliano, non condivido il fatto che, le tre religioni monoteiste, anche se adorano lo stesso Dio, ci sono delle cose che loro non ondividono esemp.
Gli ebrei non riconoscono in Gesù il salvatore, ed anzi ancora sono li ad aspettarlo il salvatore, i musulmani credono in Gesù come un grande profeta, e non come il figlio di Dio, nonchè il salvatore, i cristiani, sono suddivisi in molti crededenze, infatti ci sono, cattolici, pendecostali, ortodossi, testimoni di geova, metodisti, chiesa anglicana, ecc. ecc.
A chi debbo credere!!

avevo capito che non condividessi la Bibbia...
ma forse ho letto male.
non devi credere per forza a qualcuno o a qualcosa, io ho avuto diversi passaggi prima di arrivare dove sono adesso...
sono fuori dalle tre grandi religioni monoteiste e mi sono proiettato verso la religione atea, ma so0no scelte intime frutto di maturazioni personali e di conosceinza. La felicità è l'obiettivo, e se la tua astinenza dalla ricerca spirituale ti consente di essere felice e forte, vai avanti...

Ogni bota sta faccina... ghià sfogati,parrà,cosa c'è che non ti convince?!

nooo caravigghia' un sa finisci cchiu appo' su guai to!

Se pò fà.... max...

stavi per farmi ammaccare il mio monitor con quell'insetto che gironzola nella tua firma! levalooo! e fatti i fatti tò sto babbiando eh...

è quello l'intento