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Nove domande su cui riflettere
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ghelaspolis
City Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 5 gennaio 2008, ore 18:06 Messaggi: 1427 Località: Gela
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![Messaggio Messaggio](./styles/hestia_blue/imageset/icon_topic_latest.gif) Re: Nove domande su cui riflettere
Questo referendum rafforza la partitocrazia? Questo referendum, se passa, è la negazione della partitocrazia! Cosa c'è di antidemocratico in una minoranza che prende il premio di maggioranza: non è già così a livello locale? E non sto parlando di un singolo partito, ma di un'intera coalizione che non riesce ad essere maggioranza neanche in una cittadina. SVEGLIA!!! Io mi accontento volentieri di una minoranza che governa, purchè governi caxxo! Anche se fosse Di Pietro, o Grillo! Che si governi, finalmente, in Italia! E possibilmente bene: altrimenti, a casa!!! Le minoranze nelle coalizioni servono solo a inciuciare, ricattare e non governare! Le elezioni europee non hanno detto no al bipartitismo, perchè bipartitismo non è presenza di soli due partiti, ma presenza almeno di due partiti a vocazione governativa e la vocazione la conferiscono gli elettori alle urne. MA COS'E' QUESTA PAURA DI BERLUSCONI: NESSUNO E' ETERNO E NON DEVONO ESISTERE UOMINI PER TUTTE LE STAGIONI: IL PDL SOPRAVVIVERA' A BERLUSCONI? IL PCI E' SOPRAVVISSUTO A BERLINGUER, SALVO POI DISSOLVERSI CON LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO! Queste elezioni hanno ribadito, ancora una volta, quello che la MAGGIORANZA degli italiani dice da quasi 20 anni: no al multipartitismo! CHI ERA RIMASTO FUORI DAL PARLAMENTO ITALIANO L'ANNO SCORSO E' RIMASTO FUORI ANCHE DAL PARLAMENTO EUROPEO! SVEGLIA!!! LA DEMOCRAZIA E' METODO! DARSI REGOLE E RISPETTARLE, RENDENDOLE UTILI! W IL PRAGMATISMO!
_________________ GELA URBAN BLOG IN ROCK
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giovedì 11 giugno 2009, ore 14:42 |
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Diego Livoti
City Keys Owner!
Data iscrizione: lunedì 24 novembre 2008, ore 11:16 Messaggi: 1284
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![Messaggio Messaggio](./styles/hestia_blue/imageset/icon_topic_latest.gif) Re: Nove domande su cui riflettere
Chi crede che i partiti italiani o alcuni di essi promuovano un referendum che possa in qualche modo dimunuire la loro egemonia o è un credulone o non ha capito il modus operandi di questa classe dirigente. Altro che negazione della partitocrazia. Se avessero intenzione di mettere ordine,come andrebbe fatto, avrebbero proposto un referendum abrogativo della porcata. Ma siccome intenzione di abolire la porcata non ne hanno, cosa fanno, escogitano un modo per prenderci per il culo. Questo referendum marcherà maggiormente il distacco tra l'elettore(fu) e la politica(fu anch'essa). Insegna il pragmatismo che per risolvere un problema si agisce sulla causa del problema e non sugli effetti causati dal problema. Può darsi che ci sarà più governabilità ma possiamo fidarci, sopratutto noi poveri c******i meridionali, di questa classe dirigente?
_________________ 'Capo ha cosa fatta'
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giovedì 11 giugno 2009, ore 19:01 |
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ghelaspolis
City Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 5 gennaio 2008, ore 18:06 Messaggi: 1427 Località: Gela
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![Messaggio Messaggio](./styles/hestia_blue/imageset/icon_topic_latest.gif) Re: Nove domande su cui riflettere
questo referendum è innanzitutto (parzialmente) abrogativo e non è stato promosso dai partiti politici in parlamento, nè da quelli fuori che già non ci riescono ad entrare in Parlamento. Questo referendum agisce su alcune cause determinanti che hanno reso il multipartitismo esasperato e la partitocrazia dell'Italia motivo di derisione da parte degli osservatori stranieri. La verità è che vogliamo bene a noi stessi ma non al nostro paese. La partitocrazia non farà passare il referendum, semmai. NESSUN CREDULONE E W IL PRAGMATISMO.
_________________ GELA URBAN BLOG IN ROCK
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giovedì 11 giugno 2009, ore 20:01 |
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Diego Livoti
City Keys Owner!
Data iscrizione: lunedì 24 novembre 2008, ore 11:16 Messaggi: 1284
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![Messaggio Messaggio](./styles/hestia_blue/imageset/icon_topic_latest.gif) Re: Nove domande su cui riflettere
Io, sarà colpa dell'operato di questa classe dirigente, vedo sempre dietrologia in tutte le iniziative prese per cambiare qualcosa nella cosidetta politica italiana. Gattopardismo, cambiare affinchè non cambi nulla. La domanda da fare è questa: C’è qualcuno che crede che, se vincesse il sì, i partiti o il partito vincente farebbero le riforme? Quali garanzie danno di questo? Non è che c'è già un tacito accordo che in caso di vittoria del sì troveranno il modo come spartirsi tutti la torta? Lo hanno già fatto con il referendum che abolì il finanziamento pubblico ai partiti lo farebbero di nuovo. Tutti conosciamo quali sono quelle riforme che andrebbero fatte e sicuramente non è con questo referendum che si dovrebbe iniziare. Avrebbero dovuto raccogliere le firme per un referendum abrogativo della legge porcata e invece preferiscono le mezze misure. Questo è quello che più mi insospettisce, con le mezze misure non si va da nessuna parte.
_________________ 'Capo ha cosa fatta'
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venerdì 12 giugno 2009, ore 10:01 |
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