naturalmente per fare queste cose servono i soldi (mi riferisco a tutte le proposte delle prime pagine di questa discussione)
io sono d'accordo con la tassa per l'estrazione del petrolio, ma dubito che qualcuno riuscirà mai a farla (a momenti sono + protetti i paesi arabi rispetto la sicilia). ci sono troppi interessi politici ed economici; una città come gela verrebbe spazzata via piuttosto che limitare anche solo di poco i guadagni di una multinazionale come l'eni.
in oltre temo che, con la globalizzazione e le nuove leggi sull'ambiente dell'UE (leggi tra l'altro sacrosante), presto il petrolchimico (è troppo lungo sto nome da ora lo chiamo PCh) potrebbe decidere di trasferire le attività di raffinazione in località meno costose e con meno leggi.
per gela sarebbe una tragedia, ci saranno migliaia di disoccupati (considerando anche quelli che non lavorano direttamente al PCh, ma che lavorano in aziende terze che basano le proprie attività sull'eni)e dubito che l'azienda effettuerà mai lavori di bonifica e smantellamento degli impianti abbandonati. Penso che la chiusura del PCh non aumenterà l'attrattiva turistica in quanto l'azione di disturbo della raffineria continuerà anche ben oltre la sua chiusura.
bisognerà nell'immediato futuro dipendere, dal punto di vista occupazionale ed economico, sempre meno dall'eni, diversificando l'economia della città (cosa tra l'altro che garantirebbe una migliore autonomia politica ed amministrativa.).puntare sul turismo è un ottima cosa, ma penso che per il momento ci possiamo anche scordare flussi turistici notevoli (cosa ottenibile solo tramite turismo balneare cioè il + colpito dal PCh), ma anche con flussi turistici notevoli non si potrebbe fare granchè infatti questi sarebbero limitate al solo periodo estivo.
la parola d'ordine per me è diversificare provando a detassare tutte le nuove attività (attività che senza la detassazione non ci sarebbero e che quindi non contribuirebbero comunque alle entrate cittadine), paradossalmente le entrate cittadine aumenterebbero perchè le nuove attività (anche se non contribuiscono direttamente) dovrebbero assumere del personale, che, ricevendo uno stipendio dovrebbero pagare le tasse.
a sua volta l'aumento di persone che ricevono uno stipendio farebbe diminuire la disoccupazione e la povertà cittadina, quindi aumenterebbe la ricchezza e dove aumenta la ricchezza aumentano anche i guadagni (quindi insediamento di nuove attività commerciali).
questo potrebbe dare luogo ad un ciclo virtuoso in grado veramente di creare un tessuto economico autonomo (cioè senza aiuti di stato).
che ne pensate?per voi una cosa del genere potrebbe accadere o lavoro troppo di fantasia?
PS:
limiterei anche la dipendenza della città di gela dall'energia prodotta dalla centrale termoelettrica del PCh (tra l'altro ricettacolo di tumori); personalmente sono contrario alle pale eoliche (che tra l'altro creeranno in servizio solo qualche decina di posti di lavoro) che trovo (sempre personalmente) come l'ennesimo tentativo per distruggere i sogni turistici della città
io consiglierei di puntrare sul solare termico e fotovoltaico (ma lo sapete che gela è tra le città + soleggiate d'europa). di sicuro molto efficienti e meno invasive dal punto di vista ambientale-paesaggistico.
VI PREGO CRITICATE LE MIE PROPOSTE, (o quanto meno, discutete) MI STÒ ANNOIANDO !