ANDREA PENSABENE, ALLENATORE DEL GELA, UNA DELLE SORPRESE NEL CAMPIONATO DI C1 GELA.
«Viva la Sicilia».

A gridarlo sono Gela ed Acireale, che rappresentano il vanto dell’Isola nell’importante campionato di Serie C1, anticamera immediata del grande calcio nazionale. Le due correggionali hanno già messo in bacheca un ottimo girone di andata e si apprestano a ripetere e, perché no, migliorare, il loro rendimento anche nella fase discendente del campionato di Terza Serie: «Sono più che convinto che Gela ed Acireale abbiano mezzi per mettersi ancora più in mostra in questo bel palcoscenico che è il girone B di C1».

A parlare così è Andrea Pensabene, nocchiero del sorprendente Gela. L’allenatore palermitano, alla sua prima esperienza in assoluto alla guida di una squadra in C1, è, come d’altronde la sua squadra, uno degli elementi emergenti di questa stagione agonistica.

«Finora ci è andato tutto secondo i nostri desideri - dice il tecnico del Gela - ma non mi sognerei mai di accreditare al caso questi buoni risultati. E’ solo il frutto di tanto duro lavoro. Di un impegno costante e quotidiano di un gruppo che si è rivelato davvero coeso e vincente».

A proposito di banchi di prova, che servono a testare quanto di buono Gela ed Acireale hanno sin qui ottenuto, ecco subito l’analisi di un turno assai impegnativo. Domenica riprende il campionato, dopo la lunga sosta di fine anno, e le due squadre siciliane sono chiamate a dare subito risposte concrete sul loro valore.

«Non c’è dubbio che l’appuntamento che attende l’Acireale è di quelli da ascrivere ai libri di storia calcistica delle nostre città - riprende Pensabene - perché certo non capita tutti gli anni di trovarsi a giocare al San Paolo contro il Napoli. Al di là, però, dell’aspetto enfatico che questo match comporta, va dato atto all’Acireale di avere trovato una quadratura importante al suo interno. Ed è per questo che non escluderei tanto facilmente un risultato utile per i granata di Guido Ugolotti. Il Napoli, secondo me, fa più paura per il blasone che si porta dietro che non per la sua reale forza, che comunque è indubbiamente al di sopra della media che propone il torneo.
Noi, ad esempio, quando l’abbiamo affrontato a Gela, ci abbiamo messo un tempo per capire che ce la potevamo giocare alla pari».

Voi sfioraste il successo sul Napoli.
«Nella prima frazione di gioco - continua Pensabene - credevamo che dovessero fare polpette di noi, ed invece, strada facendo, ci siamo accorti che non sono né marziani, né tantomeno imbattibili. Serve solo entrare in campo concentrati e, se possibile, cercare di correre più di loro».

E, allora, secondo Andrea Pensabene, pronostico per niente scontato su Napoli-Acireale. E per quanto riguarda Gela-Sassari Torres?

«Partita delicata e aperta a qualsiasi risultato - confida l’allenatore dei gelesi - non foss’altro perché di fronte si ritroveranno due squadre che si somigliano moltissimo. Sia noi che i sardi veniamo da una estate travagliata e salvata solo all’ultimo appello al Consiglio di Stato. Dopo essere stati letteralmente riesumati, ci siamo subito ritrovati di fronte e, via-via, abbiamo avuto un cammino molto similare.
Frutto di intelaiature che fanno perno su un’ossatura rimasta intatta, rispetto allo scorso anno. Non sarà facile per noi avere ragione dei rossoblù di Antonello Cuccureddu. Prima della sosta - ammonisce Pensabene - abbiamo registrato un lieve calo di rendimento.
Mi auguro fortemente che la la sosta ci abbia ritemprato. Sia sotto l’aspetto fisico, ma anche mentale».

Un’ultima battuta, infine, sulla campagna-trasferimenti appena iniziata.
«Spero solo che non distragga i giocatori di Gela ed Acireale».