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uso di alcool sempre più precoce 
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io non capisco una cosa..
pirki' sti giovincelli, se a casa, mentre si mangia, gli offrono un bicchiere di vinello sincero, non lo bevono manco sotto costrizione..
... e poi a sira si stoninu com i scimmie?? :roll: :roll:
basti ka sinpararu.. tutt ku sta redbull e vodka..
pari ki ciu scrissi u dutturi! :lol:

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IL PALMARES NON SI PRESCRIVE

[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)


giovedì 23 ottobre 2008, ore 0:44
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date ai giovani qualcosa in cui credere... e non avranno tutto sto bisogno di bere o drogarsi.
Minchi io mi ricordo di amici che se la sera non bevevano o non fumavano erano il VUOTO fatta persona. Scusate adesso, è l'ora del chivas

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"Le masse popolari in Europa,non sono contro le masse popolari in Africa.
Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa.
Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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giovedì 23 ottobre 2008, ore 9:28
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siciliano ha scritto:
date ai giovani qualcosa in cui credere... e non avranno tutto sto bisogno di bere o drogarsi.
Minchi io mi ricordo di amici che se la sera non bevevano o non fumavano erano il VUOTO fatta persona. Scusate adesso, è l'ora del chivas


Tu dici che i ragazzi bevono perchè non hanno ideali in cui credere e dici che la stssa cosa succedeva a dei tuoi amici. Se ho ben capito tu non facevi parte di quellli che "se la sra non bevevano o non fumavano erano il VUOTO..." allora non é un problema di epoche e i generazione... come ci spieghiamo che tra coetanei ci sono (e ci sono sempre stati) quelli che hanno e quelli ce non hanno valori in cui credere? Allora non è un problema di società etc... ma delle singole famiglie... allora non sono problemi nuovi? E le soluzioni?

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giovedì 23 ottobre 2008, ore 11:31
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didi79 ha scritto:
siciliano ha scritto:
date ai giovani qualcosa in cui credere... e non avranno tutto sto bisogno di bere o drogarsi.
Minchi io mi ricordo di amici che se la sera non bevevano o non fumavano erano il VUOTO fatta persona. Scusate adesso, è l'ora del chivas


Tu dici che i ragazzi bevono perchè non hanno ideali in cui credere e dici che la stssa cosa succedeva a dei tuoi amici. Se ho ben capito tu non facevi parte di quellli che "se la sra non bevevano o non fumavano erano il VUOTO..." allora non é un problema di epoche e i generazione... come ci spieghiamo che tra coetanei ci sono (e ci sono sempre stati) quelli che hanno e quelli ce non hanno valori in cui credere? Allora non è un problema di società etc... ma delle singole famiglie... allora non sono problemi nuovi? E le soluzioni?
riscrivi tutto con un pò di ordine. forse non ho non ho capito, ero ubriaco...
in ogni caso ti invito a fare un giro per la città. A parte gli ideali che mancano e che anzi tutti si guardano bene dall'offrirti, vivi in una società figlia di stereotipi studiati a tavolino, in cui l'individuo è solo un numero. Io non condanno la sbornia occasionale perchè può starci, ma temo che la sbornia oggi sia la soluzione più facile per uscire fuori dagli ingranaggi. anche a me è capitato di vivere la sbornia come unico motivo di interesse quando, nel lavoro, nella scuola, nella società, non trovo quasi motivi di partecipazione, ma solo di presenza passiva.

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giovedì 23 ottobre 2008, ore 12:37
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siciliano ha scritto:
didi79 ha scritto:
siciliano ha scritto:
date ai giovani qualcosa in cui credere... e non avranno tutto sto bisogno di bere o drogarsi.
Minchi io mi ricordo di amici che se la sera non bevevano o non fumavano erano il VUOTO fatta persona. Scusate adesso, è l'ora del chivas


Tu dici che i ragazzi bevono perchè non hanno ideali in cui credere e dici che la stssa cosa succedeva a dei tuoi amici. Se ho ben capito tu non facevi parte di quellli che "se la sra non bevevano o non fumavano erano il VUOTO..." allora non é un problema di epoche e i generazione... come ci spieghiamo che tra coetanei ci sono (e ci sono sempre stati) quelli che hanno e quelli ce non hanno valori in cui credere? Allora non è un problema di società etc... ma delle singole famiglie... allora non sono problemi nuovi? E le soluzioni?

riscrivi tutto con un pò di ordine. forse non ho non ho capito, ero ubriaco...
in ogni caso ti invito a fare un giro per la città. A parte gli ideali che mancano e che anzi tutti si guardano bene dall'offrirti, vivi in una società figlia di stereotipi studiati a tavolino, in cui l'individuo è solo un numero. Io non condanno la sbornia occasionale perchè può starci, ma temo che la sbornia oggi sia la soluzione più facile per uscire fuori dagli ingranaggi. anche a me è capitato di vivere la sbornia come unico motivo di interesse quando, nel lavoro, nella scuola, nella società, non trovo quasi motivi di partecipazione, ma solo di presenza passiva.


Quello che non capisco é come mai tutti diciamo che nella società non ci sono più valori e ideali, pur essendo prte della medesima società e ritenendo di avere dei valori (altrimenti non potremmo accorgerci della loro mancanza negli altri)
Quello che non capisco é perchè si dice sempre che i giovani di oggi non hanno più convinzioni e idee per cui lottare: é una frase che si sente dire in tutte le epoche per le generazioni più giovani e che, come mi dava fastidio quando ero più giovane e la frase era riferita a me, mi da fastidio anche oggi.

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giovedì 23 ottobre 2008, ore 12:53
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didi79 ha scritto:
siciliano ha scritto:
didi79 ha scritto:
siciliano ha scritto:
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Minchi io mi ricordo di amici che se la sera non bevevano o non fumavano erano il VUOTO fatta persona. Scusate adesso, è l'ora del chivas


Tu dici che i ragazzi bevono perchè non hanno ideali in cui credere e dici che la stssa cosa succedeva a dei tuoi amici. Se ho ben capito tu non facevi parte di quellli che "se la sra non bevevano o non fumavano erano il VUOTO..." allora non é un problema di epoche e i generazione... come ci spieghiamo che tra coetanei ci sono (e ci sono sempre stati) quelli che hanno e quelli ce non hanno valori in cui credere? Allora non è un problema di società etc... ma delle singole famiglie... allora non sono problemi nuovi? E le soluzioni?

riscrivi tutto con un pò di ordine. forse non ho non ho capito, ero ubriaco...
in ogni caso ti invito a fare un giro per la città. A parte gli ideali che mancano e che anzi tutti si guardano bene dall'offrirti, vivi in una società figlia di stereotipi studiati a tavolino, in cui l'individuo è solo un numero. Io non condanno la sbornia occasionale perchè può starci, ma temo che la sbornia oggi sia la soluzione più facile per uscire fuori dagli ingranaggi. anche a me è capitato di vivere la sbornia come unico motivo di interesse quando, nel lavoro, nella scuola, nella società, non trovo quasi motivi di partecipazione, ma solo di presenza passiva.


Quello che non capisco é come mai tutti diciamo che nella società non ci sono più valori e ideali, pur essendo prte della medesima società e ritenendo di avere dei valori (altrimenti non potremmo accorgerci della loro mancanza negli altri)
Quello che non capisco é perchè si dice sempre che i giovani di oggi non hanno più convinzioni e idee per cui lottare: é una frase che si sente dire in tutte le epoche per le generazioni più giovani e che, come mi dava fastidio quando ero più giovane e la frase era riferita a me, mi da fastidio anche oggi.
tu puoi accorgerti che nessuno sta in piedi pur sapendo che nemmeno tu non nstai in piedi. I valori ce li abbiamo ma non amergono. Timore, paura di perdere, benessere illusorio, incapacità di andare contro, ci freneno, ci immobilizzano. Speriamo solo che qualcuno, non noi, agisca anche per conto nostro. E li saremo pronti a sostenerlo coi nostri incitamenti e con mille email. Non vedo in nessuno la voglia di mettersi in gioco, a meno che non si abbia più di una garanzia di avere il culo parato. e allora tutto quello che vorremmo, quello che sogniamo, quello che non possiamo avere trova comprensibile sfogo nello sballo, nel non vedere, nellìaiuto di una bottiglia.

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giovedì 23 ottobre 2008, ore 13:17
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krili ha scritto:
io non capisco una cosa..
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giovedì 23 ottobre 2008, ore 18:01
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gianiro ha scritto:
Io faccio parte della società ma non la sento mia.
Non tollero il buonismo eccessivo e il voler a tutti i costi trovare una giustificazione a certi comportamenti.
Nelle nostre società ci sono troppi filosofeggiatori e pochi educatori.
Ci sono troppi pensatori di mestiere che stanno confendendo gli obiettivi.
Ad esempio se ci sono i bulli nelle scuole, la colpa non è della società, ma della istituzione scuola che non funziona e delle leggi troppo garantiste.
La legge la fa la società?....ebbene, allora non mi sento partecipe e per niente rappresentato da questi politici fanfaroni.
O mi adegueo e ci bevo sopra, o m'inkazzo e finisco per diventare pazzo!
Mi ricordo quando accaddè il caso di Erika e Omar, un noto psicologo cercava di giustificare quel comportamento come un malessere sociale dei giovani.
MA CHE ca**o DICI? I GIOVANI NON DANNO 50 COLTELLATE ALLA MAMMA E AL FRATELLINO! QUELLI DEVONO STARE IN CARCERE A VITA E CHI LI GIUSTIFICA PURE O PER LO MENO SPUTATI IN FACCIA IN PUBBLICA PIAZZA!



Concordo con Siciliano quando parla di sballo occasionale (tipo andarsi a bere un bidione da 10 lt di vino di casa in compagnia sul ponte interrotto dove si vede in lontananza i cimitero farello e poi pisciare giù dal ponte e sentire il rumore della pipì dopo qualche secondo :wink: ).


SOno quasi del tutto d'accoro con te (ed é già un risultato :lol: ) ma dopo l'analisi delle case e della situazione, quali le soluzioni?

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giovedì 23 ottobre 2008, ore 18:47
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siciliano ha scritto:
didi79 ha scritto:
siciliano ha scritto:
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date ai giovani qualcosa in cui credere... e non avranno tutto sto bisogno di bere o drogarsi.
Minchi io mi ricordo di amici che se la sera non bevevano o non fumavano erano il VUOTO fatta persona. Scusate adesso, è l'ora del chivas


Tu dici che i ragazzi bevono perchè non hanno ideali in cui credere e dici che la stssa cosa succedeva a dei tuoi amici. Se ho ben capito tu non facevi parte di quellli che "se la sra non bevevano o non fumavano erano il VUOTO..." allora non é un problema di epoche e i generazione... come ci spieghiamo che tra coetanei ci sono (e ci sono sempre stati) quelli che hanno e quelli ce non hanno valori in cui credere? Allora non è un problema di società etc... ma delle singole famiglie... allora non sono problemi nuovi? E le soluzioni?

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in ogni caso ti invito a fare un giro per la città. A parte gli ideali che mancano e che anzi tutti si guardano bene dall'offrirti, vivi in una società figlia di stereotipi studiati a tavolino, in cui l'individuo è solo un numero. Io non condanno la sbornia occasionale perchè può starci, ma temo che la sbornia oggi sia la soluzione più facile per uscire fuori dagli ingranaggi. anche a me è capitato di vivere la sbornia come unico motivo di interesse quando, nel lavoro, nella scuola, nella società, non trovo quasi motivi di partecipazione, ma solo di presenza passiva.


Quello che non capisco é come mai tutti diciamo che nella società non ci sono più valori e ideali, pur essendo prte della medesima società e ritenendo di avere dei valori (altrimenti non potremmo accorgerci della loro mancanza negli altri)
Quello che non capisco é perchè si dice sempre che i giovani di oggi non hanno più convinzioni e idee per cui lottare: é una frase che si sente dire in tutte le epoche per le generazioni più giovani e che, come mi dava fastidio quando ero più giovane e la frase era riferita a me, mi da fastidio anche oggi.
tu puoi accorgerti che nessuno sta in piedi pur sapendo che nemmeno tu non nstai in piedi. I valori ce li abbiamo ma non amergono. Timore, paura di perdere, benessere illusorio, incapacità di andare contro, ci freneno, ci immobilizzano. Speriamo solo che qualcuno, non noi, agisca anche per conto nostro. E li saremo pronti a sostenerlo coi nostri incitamenti e con mille email. Non vedo in nessuno la voglia di mettersi in gioco, a meno che non si abbia più di una garanzia di avere il culo parato. e allora tutto quello che vorremmo, quello che sogniamo, quello che non possiamo avere trova comprensibile sfogo nello sballo, nel non vedere, nellìaiuto di una bottiglia.


sono contenta che dopo un pò di ilarità si è preso il discorso sul serio.

io ritengo i giovani l'anello debole della società. debole non perchè li considero in negativo come spesso si fa quando si parla di essi , ma perchè sono quelli che più pagano l'incompetenza del mondo adulto di fare il proprio dovere e non solo di educatori ma di dispensatori di amore, di fiducia.
Alcool , droga , così come altre manifestazioni psicologiche che oggi si manifestano sempre più in anticipo come età di insorgfenza quali depressione, anoressia ( per dirne alcuni e non tediarvi ulteriormente) sono tutte aspetti pragmatici del disagio cioè le manifestazioni visibili di esso. e questo disagio nei giovani nasce dal fatto che l'adulto con loro ha fallito già nella prima infanzia.
Il mio non è un discorso di critica verso gli adulti ma sono fortemente convinta che oggi risulta più difficile agli adulti il loro compito nei confronti delle nuove generazioni. Non è una mancanza di volontà ma penso sia necessario che essi vengano guidati nei loro compiti educo-formativi.
Ma per fare questo prima è necessario che l'adulto si renda conto delle sue difficoltà e che sia disposto a chiedere umilmente aiuto.

scusate il mio intervento, non volevo fare la maestrina è solo che questi argomenti mi prendono nell'anima

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pantarei:tutto scorre, non puoi bagnarti nelle acque di uno stesso fiume


sabato 25 ottobre 2008, ore 21:21
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