stando alla parola del padre, qualche tempo prima che succedesse a lei una cosa simile era successa ad una sua conoscenza, e la ragazza disse esplicitamente al padre che se un giorno malauguratamente le fosse successa una cosa del genere avrebbe voluto farla finita.

Come hai detto tu, questo "stando a quello che racconta il Padre" e poi diciamoci la verità, una cosa è dirlo in un asituazione esterna, un'altra è dirlo quando ci sei dentro fino al collo..
Per me (opinione personale) quella dichiarazione non vale niente, perchè ammesso e concesso fosse vera, se ne dicono tante cose quando vediamo una situaazione da fuori..

Effettivamente su questo sono d'accordo con te...e anche il caso di Terry Schiavo fa molto riflettere...ma come ha detto Augias poco fa alle Invasioni barbariche, su questo argomento non ci dovrebbero essere regole fisse, ma libertà di scelta individuale, trattandosi sempre di casi troppo diversi e specifici per essere giudicati con un unico metro...

quoto

A me personalmente quello che più di tutto dà fastidio è l'interferenza da parte del Vaticano
che puntualmente mette il becco negli affari di un altro stato
e che cerca sempre di condizionare le decisioni del governo
per quanto riguarda la povera ragazza e come lei tante persone nella
sua stessa condizione dico che sarebbe ora di parlare seriamente
del testamento biologico,io stesso non vorrei nessun tipo di accanimento terapeutico
in caso di coma irreversibile e per si schiera a favore del mantenimento in vita a tutti i costi
e guai a staccare la presa che andassero a fare un giro in certi reparti o strutture dove
questi poveretti ridotti a larve umane gonfi come dei palloni a forza di cortisonici
e con tanto di sonde su è giù per gli orifizi
vegetano attaccati a delle macchine ...ma che vita di m***a è!

provate solo un attimo a mettervi non dico nei panni del paziente ma di un padre,una madre
che deve accudirlo e vederlo in quello stato per mesi o anni

come ha detto appunto augias in una trasmissione televisiva ieri sera
in uno stato che si rispetti io devo essere libero di decidere se la mia vita vale la pena
interromperla o meno,perchè cmq sono solo affari miei e se anche metto fine
alla mia esistenza non vengo di sicuro ad interferire con quella di chi è contrario

Il Vaticano è tirato per la giacca quando si pubblicizza un fatto privato rendendolo un caso di coscienza collettivo e non si tratta più di interferire in affari di Stato ma di parlare all'umanità perchè la Chiesa è un'istituzione universale. Ciò non ha impedito ad altri Stati di intervenire: è solo volontà politica quella che latita nell'Italiozia e non volontà ecclesiastica che s'impone. Il testamento biologico esiste in altri paesi e sarebbe l'ora di parlarne anche da noi affinchè la morte torni ad essere un fatto esclusivamente privato a tutela del malcapitato di turno non dall'ingerenza della Chiesa ma di quella del povero genitore o del povero coniuge costretto, fino a prova contraria, ad una interpretazione presuntiva della volontà.

ziupeppi, questa non l'ho capita! parlo del grassetto...
purtroppo, lo stato città del vaticano, non è uno stato come tutti gli altri...deve e dico deve mettere il becco su questioni che riguardano l'etica, la vita o la morte degli esseri umani: sono li apposta! lo sai perchè lo DEVE fare? perchè c'è una questione spinosa che si chiama COSCIENZA...con cui loro devono costantemente fare i conti....hanno qualcuno a cui rendere conto delle loro azioni e, per chi ci crede, questo qualcuno non è un uomo, no....è Dio (o allah, o essere supremo o chi volete voi) in persona! la Chiesa non può tradire assolutissimamente il suo Capo, un certo Gesù di Nazareth....morto....e tornato alla vita! vivo tutt'ora...
io capisco benissimo lo strazio di prendere una decisione del genere....per dei genitori poi credo sia la cosa in assoluto più brutta da fare....io stessa, lo confesso, non lo so se riuscirei a resistere (sia da una parte che dall'altra)........
credete davvero che al Papa, ai vescovi, o ai sacerdoti non interessi dello stato d'animo dei genitori di eluana? o non soffrano vedendo la gente soffrire? o non soffrano quando devono dire certe cose??? vi assicuro che soffrono e anche molto (uomini come noi)....
MA NON POTREBBERO DIRE O FARE ALTRIMENTI......

è una cosa difficilissima.....

io ricordo in piccolo la nostra esperienza.....a confronto nn è niente ma rispecchia un pò la situazione abbastanza delicata....

uomo forte...fortissimo...ancora giovane e in forma....ma la sua malattia è stata più forte.....
mio nonno negli ultimi suoi mesi di vita...nn faceva altro che avere attacchi di crisi respiratorie....durante i suoi attacchi a volte mi sono trovata presente....e le sue parole le ricordo ancora...nn accettando l'idea di essere servito e accudito...sentendosi più volte morire ci implorava di nn essere aiutato....ci spingeva via per evitare di mettere l'ossigeno....e nn appena si riprendeva l'unica cosa che diceva era: mi dovete lasciare morire.....basta poco....lasciatemi morire....
ecco....come potevamo noi lasciarlo morire?.....per noi ogni attimo era importante.....pur nella disperazione....per mia mamma era sempre suo papà....nn poteva nn fare tutto il possibile per dargli ancora un altra possibilità.....
è difficile....molto difficile...si soffre..si piange...si spera........

ecco appunto.. hai reso bene l'idea.

@ città: io capisco le tue parole, ho vissuto qualcosa di simile... però bisogna anche distinguere tra l'amore di chi amiamo e sta soffrendo e ha deciso come vuole vivere o morire e """"l'egoismo"""" dei suoi cari che lo vogliono tenere con sè più tempo possibile... E' dura, sono problemi di coscienza che secondo me nessuna legge può predeterminare; io credo che la legge migliore in questi temi dovrebbe essere quella che lascia libertà di scelta...

@ ryoga: sono d'accordo con te sul fatt che la Chiesa si senta in dover diitnervenire su questioni etiche che riguardano il valore della vita, ma é anche vero che il nostro é uno stato aconfessionale che riconosce la libertà di religione e l'obiezione di coscinza... Io credo che ognuno di noi debba vivere secondo le proprie convinzioni, la propria visione della vita e, quindi, della morte...

ma perchè, hai visto mai il Papa o i cardinali promulgare una legge dello stato italiano?? forse ci condiziona il fatto che il Vaticano sta dentro il territorio italiano.....ma credetemi che se si trovasse in papua nuova guinea, direbbe ed affermerebbe le medesime cose!!!

Irè perdonami, ma quando vengono a parlarmi di etica delle persone che vivono nel lusso in barba alla povertà di tante anime innocenti (a cui VERAMENTE è negata la vita), non posso fare a meno che sorvolare su ciò che cianciano.
Da questo punto di vista mi sembrano più coerenti i testimoni di geova... assecondano il volere del loro dio e non fanno nulla per cambiare le loro condizioni (vedi il loro rifiuto delle trasfusioni e della donazione di organi). Sono convinta che "infrangiamo" le leggi di Dio ogni volta che con mezzi moderni strappiamo alla morte un nostro fratello... rassegnarsi alla morte o decidere di non avere le forze per lottare e soffrire senza che ciò possa riportarti a una vita dignitosa per me non è infrangere una legge divina.

Ma secondo te è una cosa normale?
Faccio un esempio:
se mio padre ha bisogno di sangue compatibile,e ce l'ho io che faccio?
No papà,tranquillo,puoi morire xkè tanto è così...................
Ma che stai a dire?mettiti tu al mio posto..............

HO FATTO SOLO UN ESEMPIO

sono d'accordo su ogni singola parola

Dico solo che se il vaticano fosse in nuova guinea in italia da parte del governo
certi argomenti si affronterebbero in maniera più serena e tranquilla
e alcuni molto spinosi come questo che riguarda la povera eluana
sarebbero già stati sistemati,invece parte dei nostri politici
sono condizionati e non poco dalle sortite giornaliere del cardinale tal dei tali di turno
che dice la propria su questo e su quell'argomento

e per quanto riguarda il soffrire o meno nessuno lo mette in dubbio che
provino dolore per questa storia,come un po tutti del resto,ma a soffrire
veramente in questa storia è il papà della povera ragazza che deve fare
i conti con la propria coscienza e
che si batte affinchè la figlia trovi finalmente un pò di pace