Camorra. Saviano: Lascio l'Italia per riavere una vita
Intervista a Repubblica: "Qui sono prigioniero di me stesso"
Roberto Saviano lascerà l'Italia. Lo scrittore napoletano, autore di 'Gomorra', annuncia a Repubblica la sua decisione. "Andrò via dall'Italia, almeno per un periodo e poi si vedrà. Penso di aver diritto a una pausa. Ho pensato, in questo tempo, che cedere alla tentazione di indietreggiare non fosse una gran buona idea, non fosse soprattutto intelligente. Ho creduto che fosse assai stupido, oltre che indecente, rinunciare a se stessi, lasciarsi piegare da uomini di niente, gente che disprezzi per quel che pensa, per come agisce, per come vive, per quel che è nella più intima delle fibre ma, in questo momento, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere in questo modo, come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. 'Fanculo il successo".
Saviano vive sotto scorta da due anni ormai. E' minacciato dalla Camorra in seguito al successo del suo libro in tutto il mondo. "Voglio una vita", dice ora, dopo che dal pentito Schiavone è arrivato un nuovo allarme. "Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. ca**o, ho soltanto ventotto anni!".
"E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché - spiega Saviano - è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri, oggi qui, domani lontano duecento chilometri, spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere. In uno stato di smarrimento e precarietà perenni che mi impedisce di pensare, di riflettere, di concentrarmi, quale che sia la cosa da fare. A volte mi sorprendo a pensare queste parole: rivoglio indietro la mia vita. Me le ripeto una a una, silenziosamente, tra me".

Fonte: APCOM

A volte non ci rende conto delle consegunze che le nostre azioni personali possono portare. A volte non riflettiamo sul "dopo.." non so se per coraggio o incoscienza. O forse un po' per entrambi. E se ce ne rendiamo conto questo avviene in un momento in cui non puoi piu' tornare indietro per tante ragioni.
Nel caso di Saviano, credo che lui non si aspettasse assolutamente di scatenare una guerra del genere, di dover essere costretto a cambiare totalmente la propria vita. Sia che voglia andare avanti, con tutti i rischi del caso, sia che voglia mollare tutto ed andare via, io lo capisco. Quando in ballo c'è la vita, la scelta è assolutamente personale e nessuno puo' giudicare.
Oggi ne parlavo con un amico e lui sosteneva che se Saviano mollasse adesso sarebbe solo una grande sconfitta e mancherebbe di coraggio. Io gli ho risposto che è troppo facile parlare cosi' quando esci di casa tranquillo che nessuno voglia spararti, quando non corri alcun rischio del genere. Sinceramente capirei entrambi le scelte, e se lui non se la sente piu' di andare avanti in questo modo e vuole tentare di riprendersi la sua vita, che lo faccia. E' giusto.

diciamo che ognuno prende le decisioni che vuole, ma nn mi si dica che nn immaginava le conseguenze percheè nn ci credo.....
ad ogni azione corrisponde una reazione di uguale forza, ma di verso contrario.....è fisica!

è umano avere paura per sè e i prorpi cari, ma ci doveva pensare prima....ha trattato un argomento troppo grosso per pensare di starsene a cas a godersi i soldi e il successo....

due nomi su tutti( nn perchè gli altri nn siano all'altezza): FALCONE e BORSELLINO; quest'ultimo sapeva cosa significava succedere a al suo amico Falcone...

"fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza"
XXVII canto dell'Inferno,Dante Alighieri vv: 118 - 119

ho postato quest'articolo perchè mi ha un po' emozionato, non lo nascondo. E' vero che c'è sullo sfondo la lotta alla camorra, ma ciò che mi hanno colpito sono alcune frasi che vanno oltre e che riguardano veramente il personale: sotto questo profilo, non riesco a dargli torto.

A prescindere dalla ricchezza (e chi la vorrebbe in cambio della liberta'?) come samo ridotti? questo e' il pensiero che mi martella, quattro mafiosi che uccidono la democrazia, che uccidono il pensiero umano, che uccidono l'Italia tutta, siamo prigionieri di un sistema che fa schifo, non riusciamo a disfarci della mafia, be io non ci credo, il punto e' NON VOGLIONO disfarsene perche' fa comodo a qualcuno, e allora come diceva qualcuno del forum w la rivoluzione,

durante un tg di oggi Saviano appare accanto Salman Rushdie( quello dei versetti satinici) riceve un premio dalla reale accademia di Svezia(quella che ha dato il nobel per la pace ad AL Gore), come sono carini tutti e due a fare i piagnucoloni..

Il libro di Saviano non penso sia qualcosa di tanto eccezionale da svelare i terribili misteri occulti della comorra che non si conoscessero già.
Avra fatto andare in galera qualcuno, non lo so ..
Avrà detto qualcosa in più rispetto a riportare articoli di giornale, incollare procedimenti o indagini giudiziare passate o in corso e descivere situazioni che conoscono tutti, ho i miei dubbi..

Ci sono delle certezze, che con un solo libro riesce a catturare l'attenzione di tutti i media, esce un film, si fanno i concerti di solidarietà e interviste nei talk show di mezzo mondo.
Lo scrittore vende molto bene la sua immagine di ragazzo dalla gioventu rubata
e vende pure un sacco di libri , spero almeno che come scrittore sia superiore rispetto alla mediocrità del personaggio

....e basta con questi eroi autoproclamati da prima pagina

si in effetti potrebbe gestire meglio la sua posizione saviano. spero che non ci speculi troppo su

Fallo tu un libro sugli stiddari, facendo nomi e cognomi e descrivendo determinate situazioni realmente accadute.. dai che me lo compro!

Stidda La quinta Mafia - i Boss, Gli Affari, I Rapporti con la politica" di Giuseppe Bascietto







cu sa se l'ave a scorta stu giornalista ?

Non per sminuire Bascietto, ma un conto è scrivere un libro, facendo una raccolta di fatti già archiviati nelle cronache, altra cosa è se tu mi scrivi di un tuo vicino di casa stiddaro, raccontantomi magari di episodi che non sono mai stati rilevati nè dalle forze dell'ordine, nè dalle cronache cittadine.

Già per quel poco che ha detto Bascietto (inerente ad episodi legati alla messa in onda, da parte di Striscia la notizia, di un servizio sul palio di Vittoria e sui maltrattamenti ai cavalli durante la manifestazione) ha subito un aggressione ..pensa te!

PS: la mia era una provocazione, non voglio certo esaltare Saviano perchè si sà che la strumentalizzazione è sempre li, pronta a mettere le mani ovunque, ma da qui a sminuire quello che ha raccontato, mi sembra esagerato.. hai letto il libro?

Ne ho letto solo qualche pagina a saltare, mi sembra una descrizione romanzata con un’impronta giornalismo forzato di episodi criminali realmente accaduti,.

Non voglio criticare il libro ,ma il personaggio che sta cavalcando l’onda; dice di non avere una vita privata, a chi lo va a raccontare? ai giornalisti e si fà altra pubblicità(mi ricorda un eroe di Gela
…Saro Crocetta per non fare nomi).

Preferisco il giornalista Bascietto che lo scrittore Saviano, almeno racconta cose di “cosa nostra”:wink:

Devi anche capire, che non può sottrarsi all'opinione pubblica, quando questi lo tartassano continuamente di domande, sta nel gioco delle parti, ha scritto un libro che ha avuto un successo allucinante, hanno fatto un film, lo invitano a questa e a quella manifestazione, ovviamente si è innescata anche senza il suo volere una catena pubblicitaria a cui è difficile sottrarsi, anche perchè si vendono molti + giornali parlando di Gossip che raccontando le verità su tutta l'inadeguatezza del sistema politico.. da questo pt. di vista credo che l'unico responsabile sia la disinformazione che regna nel nostro bel paese

un libro?????????

Non riesco proprio a capire e ti dico francamente cosa ne penso, Saviano è un’impostore ,è l’icona della società di oggi e rappresenta il nulla e mi sta sulle balle , un po’ come Saro,e mi va di prendermela con lui.

A quanto dicono alcuni critici(vedi il giornale on line)la sua opera letteraria vale pressacchè zero.
Certo, il libro resterà un cult come quelli di moccia, in bella mostra nelle librerie, un vero best seller.
Ora è uscita fuori una petizione che ha raccolto più di centomila firme, si va tutti a firmare perché il povero Saviano sia protetto.
Questo lo trovo di cattivo gusto, e ingeneroso verso poliziotti e carabinieri, mi dispiace che ne siano stati tirati dentro personaggi come Gorbacev.
L’unica cosa a cui servono quelle firme è di lavare la coscienza di chi le mette, come per qualcuno comprare(non leggere)questo libro servirà a sconfiggere le mafie.
Mi faccio un’altra domanda ,che danni a causato alla camorra, avrà mandato in galera qualcuno? Ho cercato su internet e sui blog campani la risposta che ho trovato è no.

Un merito incredibile gli spetta. Ha scoperto che esiste la camorra e che ci sono legami tra essa e il mondo degli affari, peccato che si sia scordato forse per distrazione dei legami con la politica,
(e in questo Bascietto che mi perdoni per il paragone lo batte 100 a zero).
comunque abbastanza per diventare un eroe che si affligge come martire davanti tutte le televisioni.
E pensare che i personaggi antimafia con le palle sono sempre sorridenti e non danno nessun peso alla loro condizione di chi rischia veramente la vita, ma forse loro sono gli unici normali.
Il resto della società ha necessità di eroi e si sceglie il modello che la rappresenta rispecchiandone mediocrità e ipocrisia.
Se vuole andare all’estero e stare tranquillo spero che si porti la compagnia di un altro eroe(quello di Gela) e rimangano li a fare le loro battaglie.

MA IO SAPEVO CHE C'ERA IN PROGETTO UN FILM A GELA (FATTO DA UN REGISTA FRANCESE C)CHE TRATTAVA DI MAFIA...NE SAPETE QUALOSA?