O.T. abbiamo risposto contemporaneamente e la mia risposta (caso Spagna) stà sopra.

la spagna era solo un esempio il primo stato venuto in mente, ma stai sicuro che non è cosi' le pressioni come le chiami tu ci sono solo qua perche' sentono di avere potere, e i politici glielo danno

finalmente ci rrivasti

vabbene va' tagliamola qua, perche' questi atteggiamenti paternali dove c'è sempre quello piu' intelligente dell'altro solo perche' ha qualche anno in piu' mi hanno stancato a dir poco. sapevo perfettamente che trattarebcerti argomenti qui è impossibile.

democrazia a metà visto che molte elezioni sono taroccate....però sempre democrazia è

Ok...specificavo soltanto le diverse democrazie

La vita finisce non appena gli organi vitali (CUORE - POLMONI) cessano di funzionare...
Ma fino ad allora,non ha importanza se si è attaccati a delle macchine o a quant'altro,
la persona interessata è ancora in vita,e quando arriverà la sua ora,non ci sarà nessuna macchina che la possa tenere in vita,
altrimenti tutti vivremo in eterno.....

NESSUNO può decidere se continuare o far finire la propria vita o quella degli altri,
a meno che non sia il Nostro Dio Onnipotente ad avere l'ultima parola su ognuno di noi.....

FINCHE' C'E' VITA,C'E' SPERANZA E I MIRACOLI ESISTONO
se si ci crede veramente a DIO,nello Spirito Santo e alla Vita Eterna...e si prega come si deve...

ora sì.. questo è parlare...

quoto!

la vita va vissuta come tale,avendo coscienza di quello che ti succede intorno e con consapevolezza
e non come un vegetale attaccato a macchine piene di lucine e beep vari e con sonde che ti escono da
tutti i buchi naturali e non.....e ognuno deve essere libero in tutta libertà di decidere quando è ora
di tirarsi via dai cabasisi visto che ne deve rispondere alla sua di coscienza e non agli altri
e se è vero che ci sta un dio la sua anima ne renderà conto al suo cospetto quando sarà ora
e non in terra a prelati in panciolle che pretendono di essere nel giusto
solo perchè indottrinati per quel verso

[quote="gianiro"]Devo essere sincero, vi invidio.
Vi invido sia a quelli che siete favorevoli sia quelle contrari.
Vi invidio perchè in una cosa così delicata avete le idee così chiare.
Io non le ho e mi perdo nei pensieri e nei ragionamenti e non riesco ad arrivare al dunque.
Ieri sentivo che lo stato vegetativo non si può mai definire irreversibile, tanto è vero che non si dice più "stato vegetativo irreversibile" ma "in stto vegetativo da...1 anno, 2 anni".
Quindi la speranza c'è come non potrebbe esserci mai........poi dicono che è certo che è mai, ma non si può dire. (grandie confusione anche fra gli scienziati).
Poi sento che i pazienti in stato vegetativo avvertono le sensazioni, infatti i medici ed infermieri si accorgono di un malessere o di una piaga perchè sentono lamenti o li vedono contorcere.
Quindi se avvertono le sensazioni di sofferenza, avvertono anche quelle positive? Alcuni dicono di no ma non è detto, altri dicono di si ma non è detto.

Il caso in questione di Eluana, non è assistita da alcuna macchina e non gli vengono somministrati medicinali, solo cibo comune frullato ed inserito tramite sondino. Respira autonomamento come tutti noi. Quindi non è accanimento terapeutico. Eluana è viva. In uno stato difficile da comprendere e difficile da accettare.

Qui si è sentenziato che Eluana aveva espresso il desiderio, che nel caso si fosse trovata in questa situazione avrebbe voluto morire. Penso che ognuno a ognuno di noi venga spontaneo dire questo.
Ma mi chiedo: una volta in quello stato "ignoto", la penseremmo allo stesso modo?
Quante volte vedendo uno ridotto male, con arti amputati, costretto a vivere sulla sedia a rotelle pensiamo: "megghiu morto". Ma poi invece non è cosi?

Ora, ammettiamo che si esaudisca in questo modo il desiderio di Eluana e dei suoi cari, diciamo che sia cosa giusta porre fine a questo tipo di esistenza.
Interrompiamo l'alimentazione.
Se chiediamo ai medici: ma soffrirà? La risposta è SI. offrirà, morirà di fame e sete coem morirebbe di fame e sete qualunque essere umano.

Non lo posso accettare, perchè allora invece di interrompere solo l'alimentazione non le si fa un iniezione per accompagnarla delicatamente all'altro mondo?
Mi rispondono che poi diventerebbe eutanasia, perchè si pone fine ad una vita in maniera artificiosa.
La domanda è: ma allora è vita? E la risposta è: certo che è vita, ma che vita è?

Sono confuso e non penso che riuscirò mai a darmi una risposta.
A voi vi invidio....ma sinceramente.


A me Terry schiavo mi pareva coscente. boh
immagini forti.
[/quote]

Non posso accettare che per fare un "bene" (porre fine alla vita di questa ragazza per non farla più "soffrire(?)" ) si deva commettere un male.
Fare il bene compiendo il male... è una cosa che è divisa in se stessa e non può a mio parere... portare il bene sperato.
Mi pare di averlo letto in uno di questi post... del fatto che s'ipotizzava che il padre ha fatto tutto questo casino mediatico perchè sperava che a staccare la spina fossero le decisioni di qualcun'altro e non una sua strettissima scelta; perchè un eventuale senso di colpa.... vista la situazione( come se questa ragazza avesse scritto un biglietto con scritto: forse torno) per me, se lo mangerebbe vivo finchè campa...
Ma quando uno fa una cosa giusta... i sensi di colpa non esistono... non esistono proprio...
Che questo signore sappia infondo infondo che è sbagliato staccare la spina?anche se dietro c'è una buona intenzione? con questo gesto mette la parola fine a ogni possibilità,ogni speranza...
mi sale una tristezza.
ieri leggendo i vari post... non so quante volte ho letto la parola "morire"... fatela "morire"...
avvolte era impreziosito da un altro termine più dolce... "pace"... "fatela morire in pace... "
Ma La morte non è mai bella... ci puoi girare come vuoi e vuoi ... è sempre uno schiaffo duro per tutti... e dopo lo schiaffo ... il silenzio.non torni più indietro.
Molti hanno criticato Gesù .... offendendolo... (perchè non pensiate che offendendo la sua chiesa non si offenda lui in prima persona).
e Io m'incavolo quando la si critica perchè si batte per la tutela della vita.
M'incavolo quando gli si dice di starsi zitta per gli aborti,per l'eutanasia,per la pena di morte... ma non ci si rende conto che queste non sono cose malvage?ma cose buone e giuste avvolte non per il singolo,ok, ma per l'umanità intera si ? no eh... sempre a metterla\o in croce...
sempre a dirgli: fatti i cazzi tò... che io sono padrone di me stesso, faccio quel che voglio,di te non ne ho bisogno...
Sempre la solita storia...

non riesco a capire se è giusto o sbagliato.

rispetto la decisione della famiglia qualunque sia.

sarà dura.

[quote="gianiro"]Devo essere sincero, vi invidio.
Vi invido sia a quelli che siete favorevoli sia quelle contrari.
Vi invidio perchè in una cosa così delicata avete le idee così chiare.
Io non le ho e mi perdo nei pensieri e nei ragionamenti e non riesco ad arrivare al dunque.
Ieri sentivo che lo stato vegetativo non si può mai definire irreversibile, tanto è vero che non si dice più "stato vegetativo irreversibile" ma "in stto vegetativo da...1 anno, 2 anni".
Quindi la speranza c'è come non potrebbe esserci mai........poi dicono che è certo che è mai, ma non si può dire. (grandie confusione anche fra gli scienziati).
Poi sento che i pazienti in stato vegetativo avvertono le sensazioni, infatti i medici ed infermieri si accorgono di un malessere o di una piaga perchè sentono lamenti o li vedono contorcere.
Quindi se avvertono le sensazioni di sofferenza, avvertono anche quelle positive? Alcuni dicono di no ma non è detto, altri dicono di si ma non è detto.

Il caso in questione di Eluana, non è assistita da alcuna macchina e non gli vengono somministrati medicinali, solo cibo comune frullato ed inserito tramite sondino. Respira autonomamento come tutti noi. Quindi non è accanimento terapeutico. Eluana è viva. In uno stato difficile da comprendere e difficile da accettare.

Qui si è sentenziato che Eluana aveva espresso il desiderio, che nel caso si fosse trovata in questa situazione avrebbe voluto morire. Penso che ognuno a ognuno di noi venga spontaneo dire questo.
Ma mi chiedo: una volta in quello stato "ignoto", la penseremmo allo stesso modo?
Quante volte vedendo uno ridotto male, con arti amputati, costretto a vivere sulla sedia a rotelle pensiamo: "megghiu morto". Ma poi invece non è cosi?

Ora, ammettiamo che si esaudisca in questo modo il desiderio di Eluana e dei suoi cari, diciamo che sia cosa giusta porre fine a questo tipo di esistenza.
Interrompiamo l'alimentazione.
Se chiediamo ai medici: ma soffrirà? La risposta è SI. offrirà, morirà di fame e sete coem morirebbe di fame e sete qualunque essere umano.

Non lo posso accettare, perchè allora invece di interrompere solo l'alimentazione non le si fa un iniezione per accompagnarla delicatamente all'altro mondo?
Mi rispondono che poi diventerebbe eutanasia, perchè si pone fine ad una vita in maniera artificiosa.
La domanda è: ma allora è vita? E la risposta è: certo che è vita, ma che vita è?

Sono confuso e non penso che riuscirò mai a darmi una risposta.
A voi vi invidio....ma sinceramente.


A me Terry schiavo mi pareva coscente. boh
immagini forti.
[/quote]

io quoto tutto..ancora non mi ero pronunciata in merito.,ma anche io ho delle incertezze!
la si può pensare come si vuole,ma se nn ci si passa in certe situazioni è difficile prendere una posizione!anche da parte di chi nn può esprimersi!
Io prego solo a Dio di nn farmi mai provare o non farmi mai trovare davanti ad una scelta del genere!