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Diego Livoti
City Keys Owner!
Data iscrizione: lunedì 24 novembre 2008, ore 11:16 Messaggi: 1284
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Ammazza quanto siete permalosi!!!!
Ragazzi non è successo niente. Una parola ho detto e si è scatenato un pandemonio. E se ne avessi dette due cosa sarebbe successo? Abbiamo detto tutti la nostra e questo è utile, serve a farci conoscere meglio e a mettere un pò di grinta necessaria per andare avanti.
Ippocrate il tuo lavoro andrà avanti tranquillamente ognuno darà quello che potrà come è giusto che sia.
Sono convinto che d'ora in poi ci sarà più collaborazione tra di noi tutti.
_________________ 'Capo ha cosa fatta'
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venerdì 30 gennaio 2009, ore 21:16 |
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didi79
Global Moderator
Data iscrizione: domenica 4 giugno 2006, ore 12:14 Messaggi: 10407 Località: gela o catania
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| | | | Ippocrate ha scritto: | | | | didi79 ha scritto: Approfitto per scrivere qui un po' di cose che mi sono venuto in mente leggendo altri interventi du forum cafè. Premetto che non ce l'ho con Ippocrate e la frase che ho evidenziato mi serve più per prendere spunto che per puntare il dito contro chiunque.
io capisco l'atteggiamento di Diego che vorrebbe che tutti i membri di obiettivo Gela avessero il suo stesso entusiasmo e la sua stessa disponibilità. Capisco un po' meno quando punta il dito verso le persone che secondo lui hanno meno impegni (non lavorando e non essendo padri di famglia) e perciò dovrebbero essere più pronti di altri a dare una mano. Il movimento non é la scuola in cui gonuno deve sentirsi obbligato a svolgere un compitino. Avevamo assegnato le deleghe tenendo presenti le attitudini e competenze di ciascuno perciò é anche in base a quelle che si decide come partecipare. Non a tutti può piacere raccogliere materiale storico, magari c'é chi preferisce armeggiare con videocamera e pc, chi preferisce distribuire i volantini che si realizzeranno, chi preferisce essere più coinvolto nel momento in cui si parlerà direttamente con la gente, chi preferisce fare solo lavori più pratici (ad esempio allestire i gazebo, mettere a disposizione la macchina per dare passaggi e trasportare il materiale, fare un termos di caffè per tutti etc...) Io credo che ogni contributo vada apprezzato e che tutti, anche chi fino ad ora ha contribuito di meno, troveranno il momento e il modo giusto per attivarsi. Secondo me puntarci il dito contro non ha senso. Impegnarsi tanto per "rinfacciarlo" (termine esagerato ma non me ne vieni in mente un altro) agli altri e PRETENDERE lo stesso impegno a tutti é sbagliato! Perciò non ha senso dire "se siamo in 2 che ci incontriamo a fare". Ippocrate, molti di noi ti hanno disponibilità per le fasi di ripresa e montaggio; per l'arrangiamento delle parti testuali e per ciò che si può fare a distanza. Diego é venuto personalmente e si é reso disponibile per tutto. Forse non é ancora chiaro chi chiamerà il prof. Mulè, ma quello dipende dal grado di conoscenza o dalla competenza ad illustrargli le questioni tecniche di questo argomento (io non ho nessuno dei 2 requisiti). Per qualsiasi cosa dovesse servirti man mano, continua a chiedere e sono sicura che la partecipazione ci sarà. Ricorda però che "lo storico" sei tu, quindi le cose più "tecniche" probabilmente toccherano a te
Scusate se mi sono dilungata | | | | |
1) non ho rinfacciato nulla a nessuno 2) ho solo chiesto se qualcuno poteva aiutare .. se non si puo' è inutile anche scrivere qualcosa 3) mi sembrava inutile che c'incontrassimo in 2 , preferivo piu' partecipazione , ma alla fine ci siamo incontrati lo stesso ocn ottimi risultati 4) anchio sono una persona molto impegnata tra studio e lavoro , eppure cerco di trovare almeno 2 ore al giorno per dedicarmi ad un'altro compit quale obbiettivo Gela .... questo non deve sicuramente essere una costrizione per nessuno , ma io lo faccio e mi pice farlo e non critico nessuno se non lo fa' Questa specie di "richiamo" mi ha dato molto fastidio , evidentemente ho sbagliato ambiente ed evidentemente non si tollera' un certo tipo di entusiasmo .. entusiasmo che è praticamente scemato. Ho gia' tollerato una volta il tuo intervento per quanto riguarda una risposta di Enzo Leopnardi ... alla fine ytra i vari impegni non gli costa nulla mettee una risposta favorevole o contraria che sia ... e non credo abbia bisogno di messaggeri che dicano chge è tropo impegnato Anche perche' lo becco spesso online Pertanto abbandono il progetto .. spero venga preso da persone piu' valide | | | | |
Ippocrate spero che la tua risposta dipenda solo da un malinteso.
Nel mio intervento ho evidenziato due parti fondamentali per chiarire l'equivoco. Ho iniziato l'intervento dicendo che partivo da una tua frase per fare un discorso in generale (riferito soprattutto a delle frecciatine che si erano scambiati due utenti su form cafè). Poi in grassetto ho evidenziato cosa era rierito a te, ma capisco che si possa leggere con un tono diverso da quello con cui io l'ho scritto. L'ultima parte dell'intervento era solo per consigliarti di continuare con il tuo entusiasmo e che una presenza non numerosa non significa disinteresse nel tuo lavoro.
Io non voglio rimproverare nessuno e se anche volessi farlo non sono nessuno per arrogarmi questo diritto. Obiettivo gela é un movimento in cui tutti abbiamo lo stesso valore e non lo dico per cortesia, é davvero così.
Riguardo l'intervento che ho fatto su Enzo, non capisco se ti ha dato fastidio la mia risposta o la sua non risposta, ma ti do un consiglio (l'ultimo che mi sto facendo antipatia da sola ); visto che Enzo non legge sempre tutto il forum, se vuoi rivolgergli una domanda in modo diretto, mandagli un mp
_________________ C'é più tra zero e 1 che non tra 1 e 100" C. Baglioni
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venerdì 30 gennaio 2009, ore 22:17 |
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Diego Livoti
City Keys Owner!
Data iscrizione: lunedì 24 novembre 2008, ore 11:16 Messaggi: 1284
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Io non capisco per quale motivo avete trovato nel mio intervento solo il senso della pretesa a tutti da parte mia lo stesso impegno che ci metterei io(occhio al condizionale).
Non si potrebbe invece vedere, come era mio proposito sbagliando, anche il senso scherzoso?
La polemica è nata dal fatto che il jack lo stesso che ora lo invidia "sono un poco invidioso di raffaele!! " si è meravigliato come qualcuno(che sarei io) potesse ammirare un tipo del genere con seguente risata e il mah. Riporto:"qualcuno ha detto di ammirarlo!!!! ahahahah..... mah"
Io credo di aver risposto altrettanto scherzosamente. Riporto: “Ammiro più una persona che ha il coraggio di proporsi con la sua faccia e il suo nome che una persona che sa solo parlare usando un soprannome” e tutto il resto. Un paragone infelice lo ammetto ma scaturito da quel “qualcuno ha detto di ammirarlo!!!! ahahahah..... mah" risposta altrettanto infelice.
A questo punto mi è venuto il dubbio che si tratti del pretesto che forse volevate per quanto segue: Se per voi vecchi amici e compagni di consolidata amicizia il sottoscritto viene visto come un virus, come un elemento disturbatore del vostro idilliaco rapporto, come chi non c'entra nulla con voi e come quello che sarebbe meglio se non ci fosse, in poche parole tutti contro o foristeri non mi resta che salutarvi e augurarvi tanta buona fortuna e scusate il disturbo.
Sono sicuro che riuscirete a realizzare il progetto anche senza il mio contributo anzi ci riuscirete meglio dal momento che il virus si auto elimina. Se ritenete che mi stia sbagliando non avete altro da fare che dirmelo.
Resterò in contatto con Enzo per poter pubblicare di tanto in tanto qualche mio articolo. Se vorrà. Altrimenti sopravviverò ugualmente in questa degradata città le cui sorti vi stanno tanto a cuore a parole, con i fatti staremo a vedere.
Un saluto a tutti.
_________________ 'Capo ha cosa fatta'
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sabato 31 gennaio 2009, ore 13:22 |
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ryoga
City Soldier
Data iscrizione: sabato 7 ottobre 2006, ore 19:48 Messaggi: 20228 Località: Gela - Brescia
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ma perchè si sta degenerando in questo modo? diego, penso di interpretare il pensiero di molti dicendo che il tuo impegno, come quello di ippocrate, come quello di tutti è importante per obiettivo gela. e puoi stare certo che nessuno ti vede come un virus....anzi! ce ne fossero di gelesi così .
chiudo dicendo che il tutto è esagerato e nato da sciocche prese di posizione e/o malintesi...secondo me. quindi, calma ragazzi....in ogni gruppo che nasce c'è la fase del sospetto.... e noi ci siamo dentro sino al collo!
_________________ O BRIGANTE O EMIGRANTE! ...per ora emigrante...
io AMO la mia città io ODIO la mafia, odio i mafiosi
http://www.ilportaledelsud.org
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sabato 31 gennaio 2009, ore 13:43 |
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didi79
Global Moderator
Data iscrizione: domenica 4 giugno 2006, ore 12:14 Messaggi: 10407 Località: gela o catania
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Forse é il caso che TUTTI (me compresa) cerchiamo di distinguere nettamente il forum e i rapporti tra utenti con obiettivo gela.
Dovremmo tenere fuori obiettivo gela dalle altre sezioni del forum. Fare battutine in altri topic, seppure scherzose (non ho motivo di non credere che l'intento fosse scherzoso) forse ha un po' indispettito.
Obiettivo gela é "ospitato" dal forum solo per dare la possibilità ai membri del movimento di confrontarsi e progredire nelle organizzazioni anche a distanza.
E' possibile che degli utenti del forum non vogliano partecipare su questa sezione dedicata come é possibile che qualcuno voglia attivarsi nel movimento senza entrare (o sentirsi parte integrante) della community (cazzeggiando nelle altre sezioni, andando ai meeting etc...).
Che per una discussione in due abbiano già pensato di andarsene mi pare eccessivo.
Se ho offeso Ippocrate mi scuso pubblicamente perchè non era mia intenzione farlo.
Se Diego si é sentito attaccato dal gruppo come se lui non ne facesse parte, mi scuso a nome mio (pur essendo possibile che obiettivo gela e community non vadano di pari passo).
Chiedo ad entrambi di rimanere e sono sicura che anche gli altri pensino che il vostro contributo sia importante
_________________ C'é più tra zero e 1 che non tra 1 e 100" C. Baglioni
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sabato 31 gennaio 2009, ore 14:37 |
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Razio
City Soldier
Data iscrizione: venerdì 19 ottobre 2007, ore 16:12 Messaggi: 17206
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e quando hai attaccato me con il discorso delle ore e ore al pc? ma meglio lasciare stare va'
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sabato 31 gennaio 2009, ore 15:22 |
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Ippocrate
City Keys Owner!
Data iscrizione: venerdì 9 gennaio 2009, ore 11:18 Messaggi: 1406 Località: Palermo
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Mi pare che in questo topic si parli solo di storia e cultura .. quindi scio scio
Adesso vediamo di creare un gruppodi 4 persone per andare fino in fondo
Qualcuno se puo' si faccia avanti ...
Vorrei chiedere sefosse fattibile usare la sala in cui abbiamo fatto la riunione , per discutere e portare a termine queto progetto.
Grazie
ps: anche se arriviamo a 5 o 6 non sarebbe male
Cmq Diego ha gia' un parte del lavoro molto interessate
_________________ Quando il rancore è entrato dentro un’anima, chi ne è colpito ha un doppio dolore, quello di sentire il peso del proprio male, e quello di vedersi davanti il bene altrui.”
Il gioco Piu' bello del mondo è on-line .. http://www.warwide.com/ iscriviti anche tu !!!!
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sabato 31 gennaio 2009, ore 18:09 |
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Ippocrate
City Keys Owner!
Data iscrizione: venerdì 9 gennaio 2009, ore 11:18 Messaggi: 1406 Località: Palermo
Karma: -1 punti
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Dai ragazzi ragazze !!
Due persone piene di buona volonta' , potremmo riunirci anche in casa mia .. nessun problema ..
Didi , diego , citta' ecc ecc ... se potete datemi qualche conferma
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martedì 3 febbraio 2009, ore 10:07 |
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didi79
Global Moderator
Data iscrizione: domenica 4 giugno 2006, ore 12:14 Messaggi: 10407 Località: gela o catania
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Come ti dicevo, io sto a Catania e torno a Gela solo un fine settimana ogni 15 giorni. A seconda di cosa ti serve che faccia, possiamo vedere cosa posso fare anche da Catania e per cosa serve invece incontrarsi. Per vederci però mi rendo conto che la mia disponibilità é molto vincolata e vincolante...
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martedì 3 febbraio 2009, ore 12:57 |
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Caravigghiaro
City Keys Owner!
Data iscrizione: lunedì 27 ottobre 2008, ore 10:07 Messaggi: 4048 Località: Gela,Milano,...e me fermu cà..
Karma: 7 punti
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non discriminiamo chi è fuori sede e vorrebbe collaborare
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martedì 3 febbraio 2009, ore 14:30 |
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Ippocrate
City Keys Owner!
Data iscrizione: venerdì 9 gennaio 2009, ore 11:18 Messaggi: 1406 Località: Palermo
Karma: -1 punti
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No percarita .. ma questo tipo di lavoro ha bisogno di una presenza
Mi chiedevo dunque se fosse possibile riunirci a cesvop prossima settimana
Ho raccolto molto materiale ....
Qurllo che mi manca è la parte che interessa la storia di Gela tra il 1700 sino alla fine dell'800
Hop solo qualche notizia poco approfondita
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martedì 3 febbraio 2009, ore 14:48 |
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dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
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in biblioteca ci sono centinaia di libri su quell'epoca.. li ho letti tutti.. facci un salto!
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martedì 3 febbraio 2009, ore 15:17 |
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città
City Soldier
Data iscrizione: giovedì 5 aprile 2007, ore 15:29 Messaggi: 6024 Località: Gela
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io vivo alla giornata...per una serie di circostanze....
quindi se sarò libera mi unirò a voi...ma a priori ora nn posso darti conferma......
_________________
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martedì 3 febbraio 2009, ore 17:34 |
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max
City Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 16 giugno 2007, ore 16:14 Messaggi: 3482 Località: valsusa
Karma: 228 punti
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Antò, ma!! chi succirìu, ti capisco vero!! ma non siamo esclusi, siamo partecipi nel nostro piccolo, molto partecipi
_________________ Spirito libero
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martedì 3 febbraio 2009, ore 20:33 |
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Ippocrate
City Keys Owner!
Data iscrizione: venerdì 9 gennaio 2009, ore 11:18 Messaggi: 1406 Località: Palermo
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x Diego
Questa è una dimostrazione del fatto0 che Gela non è mai stata abbandoata e rifondata
magari possiamo basarci anche su questo
Fu fondata nel 689 a. C. (44 anni dopo Siracusa) da una colonia formata da Rodiesi, comandati da Antifemo, e da Cretesi guidati da Entimo. Questi, attirati dalla bellezza del luogo, vi si accamparono e fondarono la città, allora abitata da nuclei di indigeni, i Siculi, e la chiamarono Gela dal nome del fiume che vi scorreva. Antifemo ed Entimo incontrarono l'ostilità degli abitanti del luogo, ma in breve tempo riuscirono a sopraffarli e a cacciarli sulle montagne. La città di Gela cominciò a svilupparsi tanto che, dopo appena un secolo, una colonia di geloi comandati da Pistilo e Aristomo si spostò sul fiume Akragas e fondò nel 580 a. C. la città di Agrigento. Divenuta potente, Gela iniziò una politica espansionistica, ma nel VI sec.a.C. avvenne, per motivi economici, la secessione della plebe che, abbandonata la città, si recò nella vicina Maktorion (Butera o Mazzarino?). Teline, Gran Sacerdote e Pontefice del culto di Cerere, riuscì a sedare il contrasto e a far rientrare i fuggiaschi a Gela. Dai primi due secoli di vita dalla sua fondazione nulla si sa di preciso dell'ordinamento politico e amministrativo della città. Il primo tiranno di Gela di cui si ha notizia fu Cleandro che regnò dal 505 al 498 a.C. Dopo la sua morte, avvenuta per mano di Sabello, cittadino gelese, il potere passò al fratello Ippocrate, il quale continuò la politica espansionistica sottomettendo le città di Callipoli, Leontini, Nasso, Ergezio e Zancle (Messina). In tal modo Ippocrate realizzò il suo progetto di fondare uno stato forte di cui Gela divenne la metropoli. Soltanto Siracusa era scampata al pericolo della dominazione geloa grazie all'aiuto dei Corinzi dei Corcioresi, ma la sua conquista era di vitale importanza per Ippocrate che avrebbe avuto la possibilità di controllare i territori conquistati e, per la sua presenza a Siracusa di un florido porto, si sarebbe assicurato le comunicazioni con l'oriente dove intratteneva scambi commerciali, mentre il porto di Messina, allora Zancle gli assicurava il controllo sul movimento delle navi. L'occasione per muovere guerra ai siracusani si presentò quando Camarina, colonia di Siracusa, si ribellò alla madrepatria, ma l'esercito camarinese fu sconfitto e fatto prigioniero. Ippocrate allora prese lo spunto dal fatto che dell'esercito sconfitto facevano parte dei geloi, mosse guerra a Siracusa e, dopo avere sconfitto i siracusani presso il fiume Eloro, cinse d'assedio la città che sarebbe capitolata se non fossero intervenuti Corinto e Corcira a fare da pacieri. Ippocrate accettò le condizioni proposte e, in cambio di Camarina, rilasciò i prigionieri e abbandonò Siracusa. Mentre Ippocrate era impegnato nella guerra contro Siracusa, i Siculi, che non avevano sopportato l'usurpazione delle loro terre da parte dorica, minacciarono di rompere il patto d'alleanza con Gela, costringendo il tiranno ad attaccarli nella loro roccaforte di Ibla dove, a causa della molte ferite, perse la vita. Alla morte di Ippocrate (491) prese il potere Gelone che continuò la politica espansionistica del predecessore. Nel 484 a. C. conquistò Siracusa, dove si trasferì, lasciando Gela nelle mani del fratello Gerone. Intanto Terone, tiranno di Agrigento, che mirava ad ingrandire il suo stato, conquistò Himera nel 480 a. C. Terillo, signore di Himera, chiamò in suo aiuto i Cartaginesi, che, guidati da Amilcare, accorsero con un forte esercito e assediarono la città. Nel frattempo, Terone, avvertito il pericolo di una sconfitta, chiese aiuto alle città di Gela e di Siracusa. Gelone, allora, riunito un esercito di cinquemila uomini, insieme ai fratelli Gerone, Polizelo e Trasibulo, partì alla volta di Himera. Con una geniale mossa strategica, fece penetrare un drappello di suoi uomini nell'accampamento cartaginese, che incendiarono le navi nemiche e fecero entrare il grosso dell'esercito siceliota. Durante la cruenta battaglia che ne seguì perse la vita il condottiero cartaginese Amilcare. In breve tempo l'esercito cartaginese, rimasto senza guida, fu sconfitto. Le condizioni di pace offerte dal vincitore Gelone furono piuttosto miti. Egli impose il pagamento delle spese di guerra e l'abolizione dei sacrifici umani nei loro riti religiosi. Alla morte di Gelone, avvenuta nel 478 a.C., il fratello Gerone abbandonò, a sua volta, il governo di Gela per prendere possesso di Siracusa e lasciò la città geloa a Polizelo. Durante questo periodo della sua storia non si hanno più notizie certe; si pensa tuttavia che Gela si sia liberata della tirannide di Polizelo e si sia data un governo democratico. Intanto i siracusani cacciarono Trasibulo che, dopo la morte di Gerone, tiranneggiava la città, e molti geloi tornarono nella madre patria che riacquistò la floridezza di un tempo. Nel 424 si affacciarono sulla scena gli Ateniesi che intendevano conquistare la Sicilia, e pertanto Gela si mise alla testa delle città sicule e ricacciò gli Ateniesi. Ma il pericolo non era scongiurato in quanto l'isola era tormentata da lotte cittadine per il sopravvento per cui si rese necessario riunire a Gela i rappresentanti delle città sicule e fare un trattato di pace con lo scopo di unificare i popoli della Sicilia contro il pericolo straniero e in questa occasione il siracusano Ermocrate pronunciò la sua mirabile orazione concludendo col grido: "Noi non siamo né Joni né Dari, noi siamo Siciliani! La Sicilia deve essere dei Sicelioti, stretti in un unico patto d'alleanza". Nel 406 a.C. i Cartaginesi conquistarono Agrigento e la rasero al suolo e Gela, non volendo fare la stessa fine, chiese aiuto a Dionigi tiranno di Siracusa che, per ragioni non conosciute, non arrivò in tempo a dare man forte al popolo di Gela. Pertanto, dopo alterne vicende che videro atti di eroismo anche di donne e bambini. la città fu presa e rasa al suolo dopo essere stata depredata di tutti i tesori (405 a.C.). I cittadini superstiti intanto si erano rifugiati a Siracusa. Nel 397 a. C. tornarono in patria e si unirono a Dionigi II nella lotta per la liberazione e nel 383 ebbero riconosciuta la loro indipendenza. Dal 338 al 317 Gela sentì l'influenza benefica di Timoleonte, tiranno di Siracusa. Sotto il governo di Agatocle (317-289 a.C.) fu nuovamente angosciata e combattuta da lotte interne tra il popolo e gli aristocratici che non sopportavano il governo democratico. Quando nel 311 i Cartaginesi ritornarono nella città trovarono il popolo debilitato e, aiutati dagli aristocratici, la occuparono nuovamente e la saccheggiarono uccidendo un gran numero di cittadini. Gela subì un'ulteriore distruzione da parte di Finzia, tiranno agrigentino, il quale, avendo fondato la città di Finziade (Licata), per paura che questa non potesse svilupparsi a causa della vicinanza con Gela da cui distava soltanto 30 Km. occupò la città di Gela e con ferocia fece abbattere le mura e i palazzi. portando i materiali demoliti nella nuova città. Dopo questa immane distruzione, per diversi secoli, non si parlò più di Gela. Sotto i Romani di Gela esisteva ancora un piccolo nucleo. Ne parlano infatti Virgilio (che cita i "Campi Geloi" nell'Eneide), Plinio, Cicerone e Strabone. Dopo i Romani in Sicilia e quindi anche a Gela si stabilirono i Bizantini, ma della città non si hanno notizie importanti. In seguito fu occupata dagli Arabi che la chiamarono "Città delle colonne" e il fiume "Fiume delle colonne" per le numerose colonne sparse nel suo territorio. La storia medievale di Terranova presenta ancora molti periodi oscuri perché l’attenzione degli studiosi di storia patria si è sempre appuntata soprattutto sulla Gela greca, come se solo il mondo classico potesse farci conoscere la storia della nostra città. Fino a qualche tempo fa, facevamo ciò che gli umanisti fecero nel Rinascimento, cioè fare un salto di secoli perché il Medioevo era il periodo dell’oscurantismo e quindi da dimenticare o, comunque, da sottovalutare. La storia gloriosa di Gela aveva fine con la distruzione di essa ad opera di Finzia e dei Mamenrtini nel 282 a.c. circa. I nostri studiosi non sono d’accordo con questa linea spartiacque, perché ritengono che se anche molti Geloi emigrarono in Gela-Finzia, alcuni gruppi sono rimasti e nel periodo romano i vari casali sono stati abitati da Geloi che non hanno dimenticato la loro madre-patria, come si è accertato attraverso scavi recenti. Dopo la distruzione cartaginese del 405 a.c.. Gela continuò ad essere abitata prima che Timoleonte la ripopolasse con coloni provenienti da Ceo.. Basta osservare ciò che di medievale ancora resiste in questa città e nel suo territorio, ancora non sufficientemente studiato. Chi di noi non ha sentito parlare del Castelluccio? La sua costruzione da molti viene data per volontà di Federico II, ma non è così. La menzione più antica del Castelluccio è contenuta in un atto di donazione del 1143 con il quale Simone, Conte di Butera, dona all’abate di San Nicolò l’Arena di Catania alcune terre site nell’area meridionale della contea ed il Castelluccio viene citato come termine di confine all’estremità orientale dei beni assegnati al monastero. Quindi nel 1143 il Castelluccio già esisteva, cosi come si ritiene che il contrada Grotticelle, ove esiste una necropoli, indica senz’altro che vi erano degli insediamenti. Si ritiene dunque che la città ed il suo territorio non siano mai stati del tutto abbandonati. Nel 1230 Federico Il di Svevia fece ricostruire, a ovest dell'antico abitato. la città che volle chiamare Terranova e la fortificò con un'ampia cerchia muraria. Terranova fu demaniale fino al 1369, quando il re Federico III la donò a Manfredi Chiaramonte, ma già la città si era messa spontaneamente sotto la tutela della potente famiglia. La situazione non piacque ad Artale Aragona che lo cinse d'assedio e, dopo una strenua difesa la città si consegnò alle truppe dell'Aragona. La famiglia Chiaramonte tenne il governo di Terranova fino al 1392 quando l'ultimo discendente, Andrea, fu giustiziato per essersi messo a capo della congiura dei baroni siciliani contro re Martino e i suoi beni furono confiscati. La città fu affidata a Pietro de Planellis fino al 1401 anno in cui re Martino I la concesse a Ludovico de Rayadello al quale succedette la nipote Giovanna sposa di Arnaldo Villademanio. Nel 1432 donna Beatrice, vedova di Gabriele de Faulo acquistò la città di Terranova e la donò alla figlia Costanza che la portò in dote al marito Berengario de Cruillas. Quindi, Beatrice, figlia di Costanza con il marito Giovanni d'Aragona nel 1453 entrarono in possesso della città. Nel 1507 il loro figliolo Carlo acquistò per sé e per i suoi discendenti il "mero e misto impero". A Carlo succedette la figlia Antonia che portò in dote la città allo sposo Giovanni Tagliavia Aragona che nel 1530 chiese e ottenne dal re il titolo di marchese di Terranova. Nel 1561 il figlio Carlo ricevette il titolo di duca. La famiglia Terranova Aragona tenne il possesso della città fino al 1640 fino a quando cioè la figlia di Diego Tagliavia Aragona, Giovanna, la portò in dote al marito Ettore Pignatelli la cui famiglia la tenne fino all'abolizione della feudalità in Sicilia (1812). Nel 1799 la città di Terranova insorgeva insieme ad altri paesi siciliani al grido di: "Morte ai giacobini". Durante la rivolta popolare vennero uccisi alcuni cittadini, ma i responsabili vennero facilmente identificati e impiccati. Nel 1927 la città riprese il suo glorioso nome: Gela. Durante la seconda grande guerra fu crudelmente bombardata dagli alleati che ne occuparono il porto e la cittadina. Gela dista 77 Km. da Agrigento, 82 Km. da Caltanissetta, alla cui provincia appartiene, 100 Km. da Catania, 76 Km. da Enna, 203 Km. da Messina, 216 Km. da Palermo, 60 Km. da Ragusa, 135 Km. da Siracusa, 250 Km. da Trapani. Il comune conta 76.520 abitanti e ha una superficie di 27.737 ettari per una densità abitativa di 276 abitanti per chilometro quadrato.
Sorge in una zona pianeggiante litoranea, posta a 45 metri sopra il livello del mare. L'economia è sostenuta da un grosso complesso petrolchimico, numerosi sono anche i giacimenti di petrolio presenti nel sottosuolo. Notevole importanza ha anche l'agricotura, con particolare riferimento alla produzione di primizie ortofrutticole, cereali e carciofi. È presente inoltre un grosso mercato ittico.
Fonte: Nuccio Mulè
_________________ Quando il rancore è entrato dentro un’anima, chi ne è colpito ha un doppio dolore, quello di sentire il peso del proprio male, e quello di vedersi davanti il bene altrui.”
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martedì 3 febbraio 2009, ore 22:00 |
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