l’Eni si rimette la cravatta

Jack Sparrow


	gianiro ha scritto: Da ottobre l’Eni si rimette la cravatta Si è conclusa con successo l’iniziativa lanciata negli uffici per risparmiare energia. Da ieri, lunedì primo ottobre, i “colletti bianchi” che si recano al lavoro negli uffici dell’Eni di San Donato Milanese e di Roma si sono rimessi giacca e cravatta.Si è infatti conclusa l’interessante iniziativa ecologico-ambientale dell’Ente nazionale idrocarburi ribattezzata “Eni si toglie la cravatta”, con la quale i dipendenti venivano invitati dall’azienda «all’adozione di uno stile di abbigliamento più informale durante l’estate». In concomitanza l’azienda avrebbe provveduto ad alzare di un grado centigrado il limite del condizionamento generando di fatto sia un risparmio energetico in termini economici che una diminuzione significativa delle emissioni di anidride carbonica(CO2). La proposta dell’Eni ai lavoratori fu lanciata tramite un “referendum” elettronico ed ottenne immediatamente un grande successo in termini di adesione. Ben 6.874 erano stati i votanti della consultazione aziendale con una vittoria schiacciante dei favorevoli con l’89,94 per cento dei suffragi, in pratica 6.186 lavoratori,contro il 6,12 dei contrari ed il 3,94 per cento che hanno preferito non esprimere un parere. Alla luce del largo consenso registrato, l’Eni da lunedì 2 luglio e per tutta l’estate, ha quindi dato il via all’iniziativa “Eni si toglie la cravatta”. Le “regole”adottate dai lavoratori Eni sono state molto semplici: pur mantenendo uno stile appropriato al luogo di lavoro, si è potuto optare per un abbigliamento più fresco e leggero,ad esempio evitando giacca e cravatta, se non per incontri fuori dall’azienda o con personale esterno. L’iniziativa rientrava nell’ambito dell’impegno della società Eni per l’efficienza energetica e la sostenibilità, un impegno testimoniato anche dalla campagna “30 per cento” volta a sensibilizzare le famiglie italiane ad un consumo più razionale delle risorse energetiche, che ha dato risultati molto positivi. A fronte di un aumento della temperatura interna degli edifici di 1 centigrado circa, il risparmio di energia elettrica è stato di 243mila chilowatt ora(Kwh), pari ad una diminuzione dei consumi di energia elettrica di climatizzazione del 9 per cento. Questo ha portato ad una riduzione delle emissioni di CO2, gas responsabile dell’effetto serra, di 141 tonnellate circa, equivalenti all’emissioni che verrebbero evitate se, nello stesso periodo, 525 dipendenti fossero venuti in ufficio ogni giorno con i mezzi pubblici, rinunciando alla propria auto. Il risparmio economico derivante dall’iniziativa verrà investito dall’Eni in progetti di sostenibilità.

tu te la sei tolta la cravatta?
io sul posto di lavoro l'ho portata per tutta l'estate..ovviamente

l’Eni si rimette la cravatta

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