DONT TOUCH HIM
I maestri del colore: Antonio Insulla
Ho incontrato Antonio Insulla, subito dopo le festività natalizie, presso la sua Galleria di Gela ubicata in via Mallia. Ho potuto ammirare le opere più recenti del Maestro, quasi tutti oli su tela e qualche lavoro alla spatola. Al centro della sala due bellissimi ritratti posti ancora su altrettanti cavalletti, commissionati recentemente ed in attesa di essere ritirati. Un grande quadro, eseguito sempre con colori ad olio su tela, avente per soggetto un immaginario paesaggio bucolico, alcuni ritratti di scorci di vicoli gelesi ed ancora un lavoro realizzato alla spatola. Il bel lavoro, dal soggetto surreale “fantasia di colori” rappresenta certamente il tentativo dell’artista di fuggire dalla realtà, a tratti monotona, per raggiungere momenti di astrazione totale e di relativa sublimazione. Le opere presenti in galleria, rappresentano, in breve sintesi, la parte pittorica delle attività del Maestro. Insulla è molto noto per le sue eccezionali capacità di ritrattista ma è altrettanto bravo e raggiunge vette eccelse nella pittura paesaggistica e si cimenta in molte altre tecniche incluso la scultura.
Cerchiamo di conoscerlo meglio.
– Antonio, cosa ne pensava tuo padre della tua vocazione artistica?
“Mio padre, che ricordo con emozione, apprezzava molto le mie capacità, però temendo che la professione artistica non desse sufficienti risorse per sopravvivere, mi diceva: “a tia ti finisci comu Neli tistuni” (un pittore dell’epoca, bravo ma che si limitava ad eseguire immagini sacre con i gessetti per terra e le poche lire che racimolava, li spendeva in vino nella bettola da “Turuzza” – ndr). Del resto, a quel tempo, subito dopo la guerra, le condizioni socio-economiche erano disastrose ed era pensiero comune che d’arte non si poteva certo vivere; basti pensare al proverbio molto diffuso di quel tempo: “Tingituri e stampa santi vanu cchiu darreri chi davanti”!
– Maestro, quale episodio della tua carriera artistica ricordi volentieri?
“Ve ne sono tanti, come il momento dell’udienza con il papa Giovanni Paolo II nel corso della quale gli ho fatto dono di un suo ritratto, ovviamente, da me realizzato.
Ma il momento che ricordo più volentieri perché mi ha molto emozionato è stato l’incontro con la comunità gelese in America. Sono molto legato alla mia terra e alle sue tradizioni e difatti molti soggetti dei miei quadri sono momenti, scorci e personaggi di casa nostra, molto spesso i più umili. Nel 1985 sono stato ospite dei gelesi in America che vivono a Brooklyn e mi hanno portato nella sede del loro club intitolata “Nino ‘npopa”. Entrando in quel bel locale sono rimasto stupito. Appesi alle pareti vi erano molti dei ritratti di Nino (il famoso gelese a tutti caro) da me fatti ed acquistati da nostri concittadini d’America quando erano stati a Gela in visita ai parenti. Sono stato pervaso da una sincera emozione, mista ad un profondo sentimento di orgoglio per essere riuscito a dare, con le mie opere, a quei miei compaesani, un pezzo della loro Gela. Tutto questo li aiuta a superare la struggente melanconia che li assale vivendo lontani dalla loro terra”.
Il “Chi è” di Antonio Insulla. Antonio Insulla, ottavo di nove figli di una famiglia numerosa di Gela, nasce il 22 novembre 1939. Sin da piccolo mette in evidenza le sue doti di abile disegnatore. Predilige ritrarre volti che inizialmente esegue con rapidità e sicurezza del tratto, a matita (usa la famosa Faber n. 1,2). Frequenta l’Istituto per Geometri di Licata, dove conosce la bella signora Anna, che sposa e dalla quale ha due figli, Andrea ed Armando.
Antonio Insulla consegue il diploma di Maestro d’Arte presso l’Accademia di Palermo. Nel 1968 è assunto all’Eni, dove si occupa di formazione del personale. Date le sue eccezionali doti grafiche, viene chiamato a realizzare le illustrazioni del volume di presentazione dei processi dello stabilimento petrolchimico.
Il suo primo amore è l’arte pittorica ma subito dopo viene l’amore per la formazione delle giovani leve e si dedica all’insegnamento del disegno nelle sue varie espressioni: dal disegno tecnico a quello artistico. E’ preside dell’Istituto D’arte “Antonello da Messina”, prima scuola privata di Gela. Nel 1983 lascia l’Eni e diviene insegnante di ruolo di Disegno presso l’Itis di Gela; nel 2000 va in pensione. Dirige il corso di pittura presso l’Unitre di Gela e la scuola di pittura del Dopolavoro delle aziende Eni ove è tutt’ora impegnato.
In tutti questi anni, parallelamente all’attività lavorativa, realizza una intensa produzione artistica che lo vede cimentarsi in varie tecniche artistiche da quelle pittoriche a quelle scultoree. Plasma varie materie: la pietra, la creta; il bronzo; le materie plastiche moderne con la stessa maestria con la quale passa dall’acquerello alla china, dalla matita alla tempera ; all’olio su tela; su legno e alla spatola.
Opere più significative
1980. Riproduzione in terracotta della testa di cavallo ( attribuita a Finzia) il cui originale trovasi al Museo di Gela.
1984. Pannello mt 6x2 installato presso l’Aula consiliare del Comune di Gela “Allegoria geloa”
1996. Riproduzione in oro del Sileno per il premio omonimo
2001. Statua in bronzo a grandezza naturale riproducente l’on Salvatore Aldisio e sistemata in piazza Municipio
2001. Scultura in pietra e terracotta riproducente l’arula fittile del VI sec. a.A. raffigurante la medusa ubicata nell’atrio degli uffici direzionali del Nucleo di industrializzazione.
2002. Riproduzione in bronzo dell’Auriga di Delphi.
– Pala d’altare raffigurante il Cristo Misericordioso con santa Faustina Kovalaska presso la chiesa di San Sebastiano in Gela.
– Lavori in grafica ed acquerello per illustrare copertine e pagine di opere letterarie di diversi autori siciliani.
Curiosità. Il giovane gelese Franco Anzalone che frequenta l’accademia delle belle arti di Reggio Calabria, sta per conseguire la Laurea con una tesi sul maestro Antonio Insulla.
Mostre e riconoscimenti
Collettive. 1968. 2ª mostra collettiva d’arte “Scarantino” (Caltanissetta)
1969. Concorso internazionale di pittura (Taranto)
1970. Incontro con la pittura italiana (Acireale)
– Panorama della pittura contemporanea siciliana (Cefalù)
1981. 1ª mostra di pittura estemporanea (Piazza Armerina)
1984. Mostra estemporanea di pittura (Caltagirone)
1995. Mostra nazionale di pittura estemporanea “La spiga d’oro” (Assoro, EN)
2002. Collettiva dei soci del “Circolo artistico di Bologna” (Bologna)
2003. Collettiva dei soci del “Circolo artistico di Bologna” (Bologna)
Personali
1969. Personale di pittura e grafia galleria d‘arte “Scarantino” (Caltanissetta)
1970. Personale di pittura aula consiliare del comune di Gela
1978. Personale di pittura e scultura Banca Popolare sant’Angelo (Agrigento)
1981. Personale di pittura e scultura “al Parco” (Pordenone)
1986. Personale di pittura “acquerelli di Sicilia” Club Europa (Aci S. Antonio)
1994. Personale di pittura “Sala Maugeri” (Aci S. Antonio)
2004. Personale di pittura Associazione .culturale “La Vela” (Aci S. Antonio)
2005. Personale di pittura galleria d’arte “Il Punto” (Bologna)
2006. Personale di pittura “Pro Loco” (Aci S. Antonio)
Autore : Franco Città
Dal pezzo in grassetto noterai che NInu mpopa ha un avlore enorme per noi del forum ma soprattutto per tutta la comunità gelese nel mondo che è attaccata alle nostre tradizoni e al nome che porta:"GELESI"........Nino ci rappresenta tutti
occhio a sparare MINKIATE........A TUTTO C'È UN LIMITE