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| munnizza ha scritto: Poco fa alle 18 è terminata una seduta del tribunale per la causa in questione intrapresa dagli agricoltori contro l’eni per il danneggiamento delle loro colture. Da dire che oltre le parti in causa (eni ed agricoltori) erano presenti solo i rappresentanti di Aria nuova e durante tutto il giorno non si è visto un solo giornalista, neanche fosse capitato per sbaglio. Hanno testimoniato i periti del pm, due luminari romani docenti di chimica, che hanno relazionato su campionamenti fatti da una società terza per conto di eni. E’ emerso che dallo snox (durante il periodo del campionamento) fuoriscivano quantità e concentrazioni di SO2 e metalli pesanti superiori rispetto al quadricanne. I metalli come Vanadio e Nichel sono stati riscontrati pure nelle colture andate in necrosi nei terreni ad una distanza tra i 3 e i 5 km dalla raffineria, ovviamente in concentrazioni al di là dei limiti. Poi il dibattimento è continuato sulle torce che dovrebbero garantire uno smaltimento dei gas solo in caso di emergenza e senza filtri di abbattimento. I periti della difesa si sono spesso trovati in difficoltà nel rispondere a domande su queste anomalie, consultandosi e chiedendo la riformulazione delle domande, mentre i loro avvocati ne obiettavano l’ammissibilità, comunque per loro si trattava di errori della strumentazione, e tutto rientrava nei limiti stabiliti dalla legge.
Non voglio dilungarmi , sono comunque fiducioso nell’insabbiamento della questione , come è avvenuto in altre occasioni. | |
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sentenza di stamattina "Il fatto non costituisce reato"
nonostante sia stato riscontrato dai consulenti della difesa e del pm che su frutta e verdura si trovano polveri sottili e inquinanti vari.
adesso vorremmo sapere qual'è la verità ma non credo come dicono gli avvocati dell'eni che le ceneri sulla frutta provengono dell'etna,
sono stati gli stessi contadini ad inquinare le proprie colture continuamente da decenni.