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problema acqua 
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ryoga ha scritto:
siciliano ha scritto:
ma quale legge vuoi abrogare?


a quanto ho capito non la vuole abrogare, la vuole scrivere!
:sisi:

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In attesa dell'estate gelese piena di sorprese...


La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha!!!


mercoledì 25 febbraio 2009, ore 13:40
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ryoga ha scritto:
siciliano ha scritto:
ma quale legge vuoi abrogare?


a quanto ho capito non la vuole abrogare, la vuole scrivere!

si! una che vieti la privatizzazione dell'acqua.


mercoledì 25 febbraio 2009, ore 20:50
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ci sono già raccolte firme in proposito se non ricordo male.

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Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa.
Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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mercoledì 25 febbraio 2009, ore 21:10
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siciliano ha scritto:
ci sono già raccolte firme in proposito se non ricordo male.

se è così informaimoci e facciamo una campagna di sensibilizzazione mirata! vi ricordo che possono pure firmare gli studenti che hanno più di 18 anni !


mercoledì 25 febbraio 2009, ore 21:14
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dionisio ha scritto:
da costituzione il potere dlegislativo spetta al parlamento, ai parlamentari e al POPOLO
un legge può essere abrogata con un referendum, e sempre con esso può esserne scritta e portata in votazione del popolo, e il parlamento e le due camere sono OBBLIGATE a votare questa determinata legge.
Per far si che una legge venga accettata ci vogliono cinquantamila firme.. a gela siamo ottantamila...


:shock:
Mi fa piacere che ti stai applicando sulla Costituzione, ma sul punto stai facendo un po' di confusione... :o

Non esistono referendum approvativi come nel caso da te ipotizzato: magari ci fossero. :(
La nostra Costituzione prevede solo 2 forme di referendum: abrogativo (art. 75) e confermartivo di una legge costituzionale (art. 138).
Le 50.000 firme servono per quella che si definisce iniziativa legislativa popolare: ad esempio Obiettivo Gela fa un disegno di legge (che deve rispondere a certi requisiti tecnici), la fa firmare a 50.000 elettori e la invia alle Camere: ma spetta solo a quest'ultime approvarlo nel medesimo testo e con tutte le modifiche che si vogliono apportare senza essere OBBLIGATE a votare una legge che peraltro, nella tua ipotesi, il POPOLO avrebbe già votato (a che serve il Parlamento se il popolo stesso già vota una legge?). Spero che tu capisca perchè le iniziative legislative popolari sono più uniche che rare (non servono a niente). Ad ogni modo, l'ipotesi da te evidenziata non esiste nella Costituzione: a meno che sia intervenuta una riforma passata assolutamente inosservata! 8)
Ti faccio i miei complimenti lo stesso per l'approccio e la curiosità: ce ne fossero di giovani come te :wink:

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mercoledì 25 febbraio 2009, ore 21:17
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ghelaspolis ha scritto:
dionisio ha scritto:
da costituzione il potere dlegislativo spetta al parlamento, ai parlamentari e al POPOLO
un legge può essere abrogata con un referendum, e sempre con esso può esserne scritta e portata in votazione del popolo, e il parlamento e le due camere sono OBBLIGATE a votare questa determinata legge.
Per far si che una legge venga accettata ci vogliono cinquantamila firme.. a gela siamo ottantamila...


:shock:
Mi fa piacere che ti stai applicando sulla Costituzione, ma sul punto stai facendo un po' di confusione... :o

Non esistono referendum approvativi come nel caso da te ipotizzato: magari ci fossero. :(
La nostra Costituzione prevede solo 2 forme di referendum: abrogativo (art. 75) e confermartivo di una legge costituzionale (art. 138).
Le 50.000 firme servono per quella che si definisce iniziativa legislativa popolare: ad esempio Obiettivo Gela fa un disegno di legge (che deve rispondere a certi requisiti tecnici), la fa firmare a 50.000 elettori e la invia alle Camere: ma spetta solo a quest'ultime approvarlo nel medesimo testo e con tutte le modifiche che si vogliono apportare senza essere OBBLIGATE a votare una legge che peraltro, nella tua ipotesi, il POPOLO avrebbe già votato (a che serve il Parlamento se il popolo stesso già vota una legge?). Spero che tu capisca perchè le iniziative legislative popolari sono più uniche che rare (non servono a niente). Ad ogni modo, l'ipotesi da te evidenziata non esiste nella Costituzione: a meno che sia intervenuta una riforma passata assolutamente inosservata! 8)
Ti faccio i miei complimenti lo stesso per l'approccio e la curiosità: ce ne fossero di giovani come te :wink:

ah...
allora ho fatto na picca di confusione.. pardon :(
ma allora non potremmo presentarlo noi un disegno di legge ?


mercoledì 25 febbraio 2009, ore 21:22
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su l'acqua..


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'E’ arrivato il nostro momento, il momento dei siciliani onesti, che vogliono lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra in un deserto, abbiamo l’obbligo morale di ribellarci'."giuseppe gatì


mercoledì 25 febbraio 2009, ore 23:23
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gianiro ha scritto:
ghelaspolis ha scritto:
dionisio ha scritto:
da costituzione il potere dlegislativo spetta al parlamento, ai parlamentari e al POPOLO
un legge può essere abrogata con un referendum, e sempre con esso può esserne scritta e portata in votazione del popolo, e il parlamento e le due camere sono OBBLIGATE a votare questa determinata legge.
Per far si che una legge venga accettata ci vogliono cinquantamila firme.. a gela siamo ottantamila...


:shock:
Mi fa piacere che ti stai applicando sulla Costituzione, ma sul punto stai facendo un po' di confusione... :o

Non esistono referendum approvativi come nel caso da te ipotizzato: magari ci fossero. :(
La nostra Costituzione prevede solo 2 forme di referendum: abrogativo (art. 75) e confermartivo di una legge costituzionale (art. 138).
Le 50.000 firme servono per quella che si definisce iniziativa legislativa popolare: ad esempio Obiettivo Gela fa un disegno di legge (che deve rispondere a certi requisiti tecnici), la fa firmare a 50.000 elettori e la invia alle Camere: ma spetta solo a quest'ultime approvarlo nel medesimo testo e con tutte le modifiche che si vogliono apportare senza essere OBBLIGATE a votare una legge che peraltro, nella tua ipotesi, il POPOLO avrebbe già votato (a che serve il Parlamento se il popolo stesso già vota una legge?). Spero che tu capisca perchè le iniziative legislative popolari sono più uniche che rare (non servono a niente). Ad ogni modo, l'ipotesi da te evidenziata non esiste nella Costituzione: a meno che sia intervenuta una riforma passata assolutamente inosservata! 8)
Ti faccio i miei complimenti lo stesso per l'approccio e la curiosità: ce ne fossero di giovani come te :wink:


però si potrebbe proporre un referendum per abrogare la legge che permette la concessione ai privati dell'acqua.
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giovedì 26 febbraio 2009, ore 9:22
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leggete la pagina di Gela della sicilia di oggi, guardate che cosa hanno trovato nell'acqua.
Poi non venitemi a dire che ARIA NUOVA non l'aveva detto.

Gela sta costruendo la sua ingloriosa storia per colpa di cittadini zombie, chiacchieroni, lamentosi e inattivi.
Gela sta ricevendo dai suoi figli sputi e maltrattamenti che non meirtava.
Gela è amministrata dai peggiori politici, dal più inutile sindaco della storia perchè anche questi sono figli dell'ozio mentale gelese.
Gela non ha giustizia perchè non c'è nemmeno la magistratura a portarla in qualche forma. !0 anni di denuncie senza nemmeno vedere uno spiraglio di cambiamento.
Vorrei vedere tanta gente il più lontano possibile dalla mia città. Lontano dove nessuno possa averne più notizie.
Ma questa, come altre battaglie, la perderò. Satrò io ad andarmene da Gela. Ma stranamente non mi sento sconfitto. Forse perchè ho lottato e ci ho messo il nome e la faccia!

vi confesso che da qualche giorno, soprattutto dopo una sentenza del tribunale di ieri mattina, mi sento mancare le forze. Mi accorgo che sono nel pieno dei funerali della gloriosa storia della mia città. Mi sento sempre più piccolo e incapace. Troppo grosso il nemico, troppo isolati noi.

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giovedì 26 febbraio 2009, ore 14:13
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gianiro ha scritto:
ghelaspolis ha scritto:
dionisio ha scritto:
da costituzione il potere dlegislativo spetta al parlamento, ai parlamentari e al POPOLO
un legge può essere abrogata con un referendum, e sempre con esso può esserne scritta e portata in votazione del popolo, e il parlamento e le due camere sono OBBLIGATE a votare questa determinata legge.
Per far si che una legge venga accettata ci vogliono cinquantamila firme.. a gela siamo ottantamila...


:shock:
Mi fa piacere che ti stai applicando sulla Costituzione, ma sul punto stai facendo un po' di confusione... :o

Non esistono referendum approvativi come nel caso da te ipotizzato: magari ci fossero. :(
La nostra Costituzione prevede solo 2 forme di referendum: abrogativo (art. 75) e confermartivo di una legge costituzionale (art. 138).
Le 50.000 firme servono per quella che si definisce iniziativa legislativa popolare: ad esempio Obiettivo Gela fa un disegno di legge (che deve rispondere a certi requisiti tecnici), la fa firmare a 50.000 elettori e la invia alle Camere: ma spetta solo a quest'ultime approvarlo nel medesimo testo e con tutte le modifiche che si vogliono apportare senza essere OBBLIGATE a votare una legge che peraltro, nella tua ipotesi, il POPOLO avrebbe già votato (a che serve il Parlamento se il popolo stesso già vota una legge?). Spero che tu capisca perchè le iniziative legislative popolari sono più uniche che rare (non servono a niente). Ad ogni modo, l'ipotesi da te evidenziata non esiste nella Costituzione: a meno che sia intervenuta una riforma passata assolutamente inosservata! 8)
Ti faccio i miei complimenti lo stesso per l'approccio e la curiosità: ce ne fossero di giovani come te :wink:


però si potrebbe proporre un referendum per abrogare la legge che permette la concessione ai privati dell'acqua.


A mio avviso rimproverare ad un privato di agire solo per massimizzare il profitto è un controsenso. Ma trattandosi di un bene pubblico, la tutela in nome dell'interesse collettivo la dovevano assicurare gli ATO: sono questi che non hanno funzionato più che la concessione ai privati.
Per chi volesse proporre il referendum, la legge che ha istuito gli ATO è la Legge Galli. Abrogarla, da noi in Sicilia significherebbe tornare all'Eas....
<a href="http://ghelaspolis.blogspot.com/2009/02/acqua-dalleas-caltaqua-e-cambiato.html">Acqua, dall'Eas a Caltaqua: è cambiato qualcosa?

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ghelaspolis ha scritto:
gianiro ha scritto:
ghelaspolis ha scritto:
dionisio ha scritto:
da costituzione il potere dlegislativo spetta al parlamento, ai parlamentari e al POPOLO
un legge può essere abrogata con un referendum, e sempre con esso può esserne scritta e portata in votazione del popolo, e il parlamento e le due camere sono OBBLIGATE a votare questa determinata legge.
Per far si che una legge venga accettata ci vogliono cinquantamila firme.. a gela siamo ottantamila...


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Mi fa piacere che ti stai applicando sulla Costituzione, ma sul punto stai facendo un po' di confusione... :o

Non esistono referendum approvativi come nel caso da te ipotizzato: magari ci fossero. :(
La nostra Costituzione prevede solo 2 forme di referendum: abrogativo (art. 75) e confermartivo di una legge costituzionale (art. 138).
Le 50.000 firme servono per quella che si definisce iniziativa legislativa popolare: ad esempio Obiettivo Gela fa un disegno di legge (che deve rispondere a certi requisiti tecnici), la fa firmare a 50.000 elettori e la invia alle Camere: ma spetta solo a quest'ultime approvarlo nel medesimo testo e con tutte le modifiche che si vogliono apportare senza essere OBBLIGATE a votare una legge che peraltro, nella tua ipotesi, il POPOLO avrebbe già votato (a che serve il Parlamento se il popolo stesso già vota una legge?). Spero che tu capisca perchè le iniziative legislative popolari sono più uniche che rare (non servono a niente). Ad ogni modo, l'ipotesi da te evidenziata non esiste nella Costituzione: a meno che sia intervenuta una riforma passata assolutamente inosservata! 8)
Ti faccio i miei complimenti lo stesso per l'approccio e la curiosità: ce ne fossero di giovani come te :wink:


però si potrebbe proporre un referendum per abrogare la legge che permette la concessione ai privati dell'acqua.


A mio avviso rimproverare ad un privato di agire solo per massimizzare il profitto è un controsenso. Ma trattandosi di un bene pubblico, la tutela in nome dell'interesse collettivo la dovevano assicurare gli ATO: sono questi che non hanno funzionato più che la concessione ai privati.
Per chi volesse proporre il referendum, la legge che ha istuito gli ATO è la Legge Galli. Abrogarla, da noi in Sicilia significherebbe tornare all'Eas....
<a href="http://ghelaspolis.blogspot.com/2009/02/acqua-dalleas-caltaqua-e-cambiato.html">Acqua, dall'Eas a Caltaqua: è cambiato qualcosa?

ma non sarebbe meglio ?
magari abrogarla e scrivere un disegno di legge che prevede la gestione comunale dell'acqua..


giovedì 26 febbraio 2009, ore 14:52
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dionisio ha scritto:
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da costituzione il potere dlegislativo spetta al parlamento, ai parlamentari e al POPOLO
un legge può essere abrogata con un referendum, e sempre con esso può esserne scritta e portata in votazione del popolo, e il parlamento e le due camere sono OBBLIGATE a votare questa determinata legge.
Per far si che una legge venga accettata ci vogliono cinquantamila firme.. a gela siamo ottantamila...


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Mi fa piacere che ti stai applicando sulla Costituzione, ma sul punto stai facendo un po' di confusione... :o

Non esistono referendum approvativi come nel caso da te ipotizzato: magari ci fossero. :(
La nostra Costituzione prevede solo 2 forme di referendum: abrogativo (art. 75) e confermartivo di una legge costituzionale (art. 138).
Le 50.000 firme servono per quella che si definisce iniziativa legislativa popolare: ad esempio Obiettivo Gela fa un disegno di legge (che deve rispondere a certi requisiti tecnici), la fa firmare a 50.000 elettori e la invia alle Camere: ma spetta solo a quest'ultime approvarlo nel medesimo testo e con tutte le modifiche che si vogliono apportare senza essere OBBLIGATE a votare una legge che peraltro, nella tua ipotesi, il POPOLO avrebbe già votato (a che serve il Parlamento se il popolo stesso già vota una legge?). Spero che tu capisca perchè le iniziative legislative popolari sono più uniche che rare (non servono a niente). Ad ogni modo, l'ipotesi da te evidenziata non esiste nella Costituzione: a meno che sia intervenuta una riforma passata assolutamente inosservata! 8)
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però si potrebbe proporre un referendum per abrogare la legge che permette la concessione ai privati dell'acqua.


A mio avviso rimproverare ad un privato di agire solo per massimizzare il profitto è un controsenso. Ma trattandosi di un bene pubblico, la tutela in nome dell'interesse collettivo la dovevano assicurare gli ATO: sono questi che non hanno funzionato più che la concessione ai privati.
Per chi volesse proporre il referendum, la legge che ha istuito gli ATO è la Legge Galli. Abrogarla, da noi in Sicilia significherebbe tornare all'Eas....
<a href="http://ghelaspolis.blogspot.com/2009/02/acqua-dalleas-caltaqua-e-cambiato.html">Acqua, dall'Eas a Caltaqua: è cambiato qualcosa?

ma non sarebbe meglio ?
magari abrogarla e scrivere un disegno di legge che prevede la gestione comunale dell'acqua..


purtroppo, come mi pare di averti già detto, la legge la riscrive il parlamento. In Italia votammo un referendum che diceva no al sistema elettorale proporzionale...oggi ci ritroviamo persino con le liste bloccate.

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giovedì 26 febbraio 2009, ore 15:08
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