Messaggi senza risposta | Argomenti attivi
Autore |
Messaggio |
lukeman83
City Keys Owner!
Data iscrizione: venerdì 17 ottobre 2008, ore 15:59 Messaggi: 2472 Località: Gela-Catania
Karma: 0 punti
|
Re: scampato dramma
_________________ In attesa dell'estate gelese piena di sorprese...
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha!!!
|
martedì 31 marzo 2009, ore 8:35 |
|
|
animapienadamore
Super user
Data iscrizione: domenica 26 agosto 2007, ore 8:58 Messaggi: 377 Località: Gela/Viterbo&dintorni
Karma: -4 punti
|
Re: scampato dramma
ihihihih non posso dirtelo cioè non mi sembra giusto fare nomi però era un'attività commerciale. Che poi penso ci sia poco da stupirsi: le attività sono quelle che sono e qualsiasi gelese, comprese le persone che hanno arrestato, ci sarà andato almeno una volta o no
_________________
|
martedì 31 marzo 2009, ore 17:56 |
|
|
ryoga
City Soldier
Data iscrizione: sabato 7 ottobre 2006, ore 19:48 Messaggi: 20228 Località: Gela - Brescia
Karma: 87 punti
|
Re: scampato dramma
| | | | gianiro ha scritto: Spero che i pm non si siano avvalsi solo delle intercettazioni telefoniche e abbiano fatto indagini e trovato prove per supportare l'ipotesi di reato. Se non si legge bene....leggete qui: | | | |
Sequestri di persona, rapine, armi ed esplosivo? Nulla di tutto questo. Si parlava di lavoro, di attrezzatura, di fuochi d'artificio e di materiale bibliografico da reperire per la stesura di un libro sulla nobiltà e sul capitalismo siciliano. Queste le argomentazioni addotte a sostegno della propria difesa da 4 dei 5 indagati dell'inchiesta "Cayman" comparsi ieri davanti al Gip, dott. Alessandra Giunta, per l'interrogatorio di garanzia. Era presente anche il Pm della Dda Nicolò Marino che ha coordinato le indagini dei carabinieri della locale compagnia relative all'inchiesta "Cayman" i cui esiti - si ritiene - hanno permesso di sventare due sequestri di persona: quelli del presidente della Banca agricola popolare di Ragusa, Giovanni Cartia, e dell'imprenditore gelese Vincenzo Cavallaro. Ad essere interrogato per primo è stato Calogero La Mantia, 56 anni originario di Sommatino, indicato dagli inquirenti come ex brigatista ed ideatore, con Vincenzo Pistritto, del sequestro del banchiere ragusano Giovanni Cartia. Ma La Mantia ha negato tutto. Alla presenza del suo difensore, avv. Giuseppe D'Aleo, l'indagato ha raccontato che i suoi interessi verso la famiglia Cartia avevano scopi meramente culturali: era intenzionato, insomma, a redigere un libro sulla nobiltà e sul capitalismo siciliano. Per lui - che respinge il marchio di brigatista, dichiarandosi invece comunista della prima ora - quello del capitalismo era un argomento allettante. Prima di lui ci aveva pensato Karl Marx e La Mantia, ispirandosi al padre del comunismo voleva tornare sull'argomento. Ma focalizzando i suoi interessi su quello isolano e sugli uomini più rappresentativi e di nobili origini della Sicilia. Di qui - secondo il suo racconto - i suoi interessi verso i Cartia le cui tradizioni familiari avrebbe voluto raccontare nella sua "opera prima". Solo che, non avendo finanze a sufficienza da investire nel suo "progetto letterario", aveva scelto di effettuare delle trasferte nel capoluogo ibleo al fine di reperire in biblioteca il materiale necessario. E La Mantia ha negato di avere progettato sequestri di persona anche Vincenzo Pistritto, l'unico dei sette arrestati con l'operazione "Cayman" a cui è stato contestato il reato associativo mafioso. Nel sottolineare di non essere uno stiddaro e di non conoscere esponenti della Stidda, Pistritto (difeso dagli avv. Francesco Enia e Flavio Sinatra) si è detto estraneo alle accuse. Ha dichiarato di essere titolare di una società a Bari, di non avere orchestrato né rapine né sequestri di persona. Ha detto peraltro di essere anche amico dell'imprenditore Vincenzo Cavallaro col quale si sarebbe incontrato qualche giorno prima di finire in manette. Ed hanno respinto gli addebiti anche Salvatore Ganci e Carmelo Di Pietro (difesi dagli avv. Boris Pastorello e Salvo Macrì). Ganci ha riferito di avere parlato solo di lavoro con Pistritto il quale, a suo dire, gli aveva prospettato un'occupazione sicura in una ditta che si accingeva a mettere in piedi. Ha negato di avere parlato di rapine con Pistritto ed ha spiegato che quando parlavo di biciclette e di esplosivo, facevano riferimento ad attrezzi da lavoro ed ai fuochi d'artificio. Di Pietro, infine, nel predere le distanze da tutte le accuse, ha detto di essere stato contattato da Pistritto per dei favori, ma di averne intuito le intenzioni e di avere preso sempre tempo. Dei cinque indagati interrogati ieri, solo Graziano Russello (difeso dall'avv. Flavio Sinatra) ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. D. V. |
| | | |
| | | | |
bha...
_________________ O BRIGANTE O EMIGRANTE! ...per ora emigrante...
io AMO la mia città io ODIO la mafia, odio i mafiosi
http://www.ilportaledelsud.org
|
mercoledì 1 aprile 2009, ore 7:05 |
|
|
lukeman83
City Keys Owner!
Data iscrizione: venerdì 17 ottobre 2008, ore 15:59 Messaggi: 2472 Località: Gela-Catania
Karma: 0 punti
|
Re: scampato dramma
| | | | ryoga ha scritto: | | | | gianiro ha scritto: Spero che i pm non si siano avvalsi solo delle intercettazioni telefoniche e abbiano fatto indagini e trovato prove per supportare l'ipotesi di reato. Se non si legge bene....leggete qui: | | | |
Sequestri di persona, rapine, armi ed esplosivo? Nulla di tutto questo. Si parlava di lavoro, di attrezzatura, di fuochi d'artificio e di materiale bibliografico da reperire per la stesura di un libro sulla nobiltà e sul capitalismo siciliano. Queste le argomentazioni addotte a sostegno della propria difesa da 4 dei 5 indagati dell'inchiesta "Cayman" comparsi ieri davanti al Gip, dott. Alessandra Giunta, per l'interrogatorio di garanzia. Era presente anche il Pm della Dda Nicolò Marino che ha coordinato le indagini dei carabinieri della locale compagnia relative all'inchiesta "Cayman" i cui esiti - si ritiene - hanno permesso di sventare due sequestri di persona: quelli del presidente della Banca agricola popolare di Ragusa, Giovanni Cartia, e dell'imprenditore gelese Vincenzo Cavallaro. Ad essere interrogato per primo è stato Calogero La Mantia, 56 anni originario di Sommatino, indicato dagli inquirenti come ex brigatista ed ideatore, con Vincenzo Pistritto, del sequestro del banchiere ragusano Giovanni Cartia. Ma La Mantia ha negato tutto. Alla presenza del suo difensore, avv. Giuseppe D'Aleo, l'indagato ha raccontato che i suoi interessi verso la famiglia Cartia avevano scopi meramente culturali: era intenzionato, insomma, a redigere un libro sulla nobiltà e sul capitalismo siciliano. Per lui - che respinge il marchio di brigatista, dichiarandosi invece comunista della prima ora - quello del capitalismo era un argomento allettante. Prima di lui ci aveva pensato Karl Marx e La Mantia, ispirandosi al padre del comunismo voleva tornare sull'argomento. Ma focalizzando i suoi interessi su quello isolano e sugli uomini più rappresentativi e di nobili origini della Sicilia. Di qui - secondo il suo racconto - i suoi interessi verso i Cartia le cui tradizioni familiari avrebbe voluto raccontare nella sua "opera prima". Solo che, non avendo finanze a sufficienza da investire nel suo "progetto letterario", aveva scelto di effettuare delle trasferte nel capoluogo ibleo al fine di reperire in biblioteca il materiale necessario. E La Mantia ha negato di avere progettato sequestri di persona anche Vincenzo Pistritto, l'unico dei sette arrestati con l'operazione "Cayman" a cui è stato contestato il reato associativo mafioso. Nel sottolineare di non essere uno stiddaro e di non conoscere esponenti della Stidda, Pistritto (difeso dagli avv. Francesco Enia e Flavio Sinatra) si è detto estraneo alle accuse. Ha dichiarato di essere titolare di una società a Bari, di non avere orchestrato né rapine né sequestri di persona. Ha detto peraltro di essere anche amico dell'imprenditore Vincenzo Cavallaro col quale si sarebbe incontrato qualche giorno prima di finire in manette. Ed hanno respinto gli addebiti anche Salvatore Ganci e Carmelo Di Pietro (difesi dagli avv. Boris Pastorello e Salvo Macrì). Ganci ha riferito di avere parlato solo di lavoro con Pistritto il quale, a suo dire, gli aveva prospettato un'occupazione sicura in una ditta che si accingeva a mettere in piedi. Ha negato di avere parlato di rapine con Pistritto ed ha spiegato che quando parlavo di biciclette e di esplosivo, facevano riferimento ad attrezzi da lavoro ed ai fuochi d'artificio. Di Pietro, infine, nel predere le distanze da tutte le accuse, ha detto di essere stato contattato da Pistritto per dei favori, ma di averne intuito le intenzioni e di avere preso sempre tempo. Dei cinque indagati interrogati ieri, solo Graziano Russello (difeso dall'avv. Flavio Sinatra) ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. D. V. |
| | | |
| | | | |
bha... | | | | |
_________________ In attesa dell'estate gelese piena di sorprese...
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha!!!
|
mercoledì 1 aprile 2009, ore 8:50 |
|
|
Caravigghiaro
City Keys Owner!
Data iscrizione: lunedì 27 ottobre 2008, ore 10:07 Messaggi: 4048 Località: Gela,Milano,...e me fermu cà..
Karma: 7 punti
|
Re: scampato dramma
mah!
_________________
|
mercoledì 1 aprile 2009, ore 12:39 |
|
|
ryoga
City Soldier
Data iscrizione: sabato 7 ottobre 2006, ore 19:48 Messaggi: 20228 Località: Gela - Brescia
Karma: 87 punti
|
Re: scampato dramma
_________________ O BRIGANTE O EMIGRANTE! ...per ora emigrante...
io AMO la mia città io ODIO la mafia, odio i mafiosi
http://www.ilportaledelsud.org
|
sabato 21 luglio 2012, ore 9:46 |
|
|
gianiro
City Keys Owner!
Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
Karma: 56 punti
|
Re: scampato dramma
| | | | rscaru ha scritto: Che sviluppi ci sono stati? Se era una cosa seria perché diffondere biografie del tutto false come quella di Lillo La Mantia? Al Nord, a quello che lui mi disse ex-post, operava per i fatti suoi e divenne "comunista" in detenzione. All'epoca scrissi sulla inverosimilità della cosa, o magari la hanno ingigantita... http://forum.radicali.it/content/scusat ... socialistaOra che ne è stato? Non li hanno processati subito se avevano prove tanto schiaccianti? | | | | |
Non mi pare di aver sentito mai più parlare di questa cosa. la solito inchiesta show all'italiana dissolta in una bolla di sapone.
_________________
Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto. (John Hedgecoe)
|
sabato 21 luglio 2012, ore 13:13 |
|
|
gianiro
City Keys Owner!
Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
Karma: 56 punti
|
Re: scampato dramma
In Italia la giustizia funziona così, per questo è ridotta com'è. Uno stato senza giustizia è destinato a morire. Chi è onesto non ha certezza di essere considerato innocente, chi è delinquente non è detto sia considerato tale. In poche parole chi è onesto deve avere paura di finire nei meadri della giustizia perchè potrebbe uscirne con le ossa rotta. UNO SCHIFO.
_________________
Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto. (John Hedgecoe)
|
sabato 21 luglio 2012, ore 18:00 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|