E' da un pò di tempo che la curiosità di mio figlio (5 anni) lo induce a porsi e a pormi diversi perchè. Spesso è facile dargli delle risposte esaustive che lo soddisfino fino al punto di cambiare argomento. A volte, però, se non è soddisfatto appieno delle mie risposte e continua a tartassarmi di perchè....tipo interrogatorio....a papà.
Certo, per adesso la maggior parte delle sul domande sono banali come lo sono quelle che può porsi un bambino di 5 anni, però crescendo si faranno sempre più serie....in poche parole:
non è facile fare u papà, decidere quando è si e quando è no......questo si e quello no.
Mamme e papà come vi comportare?

Secondo me è proprio difficile cosa sia giusto dire e cosa no... io personalmente sarei mossa dalla paura di destabilizzare mio figlio. Però credo anche che stando a contatto col proprio bambino si riesca a capire da soli quando è il momento e quando no, quali sono gli argomenti su cui puoi essere esaustivo o meno. In bocca al lupo, consolati pensando che con Francesco sarà tutto più facile.

Grazie per il consiglio
E' vero, con Francesco sarà più facile in quanto meno tosto

anche se a volte possono essere insistenti o imbarazzanti, è un bene che tuo figlio, ti riempia di domande...
cresce dando peso alle parole e alla saggiezza del padre e in futuro si ritroverà delle risposte alle queli i coetanei saranno sprovvisti, magari anche alcune risposte di vita...

Indipendentemente dalla poca vivacità che Francesco ha rispetto a Giacomo, per te sarà più facile perché non sarà una novità.

Anch'io credo che sia un bene il fatto che si ponga tutte queste domande alle quali cerco sempre di rispondere in modo logico e coerente....ma a volte non è facile e mi scappa qualche min***ta

In effetti è vero, solitamente il primogenito fà da cavia.
Con Francesco siamo meno impacciati e insicuri di come lo eravamo con
Giacomo.

anche io sono nei tuoi stessi panni
anna tra l'altro chiede tutto e solo a me....si fida di piu delle risposte della mamma
e cmq io cerco di spiegarle in maniera facile tutti i dubbi che le vengono...facendole anche esempi infantili con riferimenti a personaggi delle favole o dei cartoni
cmq questa è l'eta dei "perche"

mi ricordo quando facevano la pubblicità:
di chi è questo?
è mio, è mio è mio...
profilattici control, liberi di amarsi...

il primo anno in assoluto che l'hanno fatta ero piccolino ed ho chiesto ai miei genitori cosa fossero i profilattici e dato che non mi ricordo cosa mi hanno risposto vuol dire chi si ne nisceru puliti

Adesso lo sai cosa sono?

dei palloncini per le feste del 18esimo compleanno

per fare scherzi ripempendoli d'acqua sono perfetti...

Un mio amico mi ha detto che alcuni li mettevano alle marmitte dei motorini

fortissimi i bambini che ti chiedono "... e perchè...?" a volte proprio le domande più facili sono quelle più complicate da soddisfare perchè noi grandi molte cose le diamo per scontate, sono così e basta, non ci facciamo troppe domande. Loro però scoprono il mondo e tutto é nuovo e affascinante

anch'io aspetto con una certa ansia il momento in cui fra qualche anno i miei figli inizieranno a tempestarmi di perchè...credo che il trucco stia nel mettersi sullo stesso piano del bambino, cercando di non dare delle spiegazioni scientifiche (che il bambino comunque non capirebbe e che incrementerebbero le domande) ma di metterla sul piano del gioco facendo riferimento ad esempi semplici e fantasiosi (come fa anami!!! )....non credo sia per niente facile...sicuramente per il genitore sarà un rimettersi in discussione su molti piani!!! L'importante credo sia comunque farlo sentire importante legittimando le sue richieste con l'attenzione che merita....sempre...
Cmq IN BOCCA AL LUPO.........mannaro