Gela nel Mondo Indice del Forum Galleria Foto e Immagini di Gela Gela nel Mondo




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 79 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6  Prossimo
Cosa ne pensate...Si può guarire d' ignoranza? 
Autore Messaggio
Global Moderator
Global Moderator
Avatar utente

Data iscrizione: mercoledì 23 maggio 2007, ore 18:12
Messaggi: 7985
Karma: 69 punti  
Messaggio 
GelainB ha scritto:
Assodato che quello che dici succede e che le università italiane fanno molta accademia e poca "pratica" utile, ma, dai l'impressione di avercela con i laureati......non è che magari hai qualche rimpianto e ti da noia vedere gente, a tuo parere meno brava di te, passarti avanti??Non penso sia giusto che passi l'idea che ragazzi che hanno fatto enormi sacrifici siano considerati "presunti" ignoranti!!
Sostengo invece che le aziende italiane fanno fin troppo poca distinzione di trattamento economico tra le due categorie.....perchè supponendo che ci sia lavoro per entrambe, la differenza di salario nel tempo non ripaga gli anni di potenziale lavoro spesi a studiare e i soldi spesi per conseguire il titolo.
Certo che il personaggio che tu descrivi penso che non attecchirà da nessuna parte.....e se lo merita pure!!


Immaginavo che avresti pensato qualcosa del genere.......non voglio rispondere per conto di gianiro, ma voglio solo puntualizzarre che il suo discorso è basato sulla sua esperienza personale, su esempi isolati che stanno sì ad indicare che in certi casi la sola laurea non è garanzia di preparazione e capacità, ma non per questo bisogna generalizzare, affermando che i laureati siano degli ignoranti...indubbiamente non è questa l'idea che voleva far passare.
Per quanto riguarda l'umiltà (e qui parlo per MIA esperienza personale) se conseguire una laurea significa perdere la capacità di ammettere che qualcuno ne possa sapere più di te, pur con un titolo di studio inferiore, allora forse certi individui farebbero meglio a fermarsi al diploma, se non prima......sembra paradossale come ragionamento, ma avendo conosciuto persone che ancora prima di laurearsi o subito dopo si sentivano già arrivate e comunque superiori ai diplomati senza aver dimostrato ancora niente in campo lavorativo.....oppure altri che pensano di essere più dotati intellettivamente perchè laureati e considerano i diplomati mentalmente inferiori....ecc, ecc....traggo le mie conclusioni....

_________________
Great minds discuss ideas; average minds discuss events; small minds discuss people.
-Eleanor Roosevelt


lunedì 12 novembre 2007, ore 17:42
Torna a inizio pagina
Profilo
City Keys Owner!
City Keys Owner!
Avatar utente

Data iscrizione: sabato 16 giugno 2007, ore 16:14
Messaggi: 3482
Località: valsusa
Karma: 228 punti  
Messaggio 
ebbene lo confesso, sono ignorante, :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
viva la sincerità. 8)

_________________
Spirito libero


martedì 13 novembre 2007, ore 21:25
Torna a inizio pagina
Profilo
City Soldier
City Soldier

Data iscrizione: giovedì 5 aprile 2007, ore 14:05
Messaggi: 7168
Località: TRIESTE
Karma: 49 punti  
Messaggio 
Caro max l'ignorante è colui che crede di sapere tutto, tu pi mia nun si ignoranti.
A Trieste dicono " EL MONA SA TUTTO" :lol: :wink:


mercoledì 14 novembre 2007, ore 0:37
Torna a inizio pagina
Profilo
Milan Keys Owner!
Milan Keys Owner!
Avatar utente

Data iscrizione: martedì 18 settembre 2007, ore 0:33
Messaggi: 5815
Località: Gela
Karma: 55 punti  
Messaggio 
max ha scritto:
ebbene lo confesso, sono ignorante, :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
viva la sincerità. 8)


Mo frate max si u kkiù genuinu ccaddintra!!!!!!!!! =D> =D> =D> =D> =D> =D>

_________________
Vo fari moriri a un cuinnutu?? Statti mutu! :-# Immagine Immagine
Questa è ImmagineImmagine 8)
Immagine


mercoledì 14 novembre 2007, ore 1:28
Torna a inizio pagina
Profilo
City Lover
City Lover
Avatar utente

Data iscrizione: lunedì 16 luglio 2007, ore 14:50
Messaggi: 579
Karma: 16 punti  
Messaggio Re: trovato su wikipedia
gianiro ha scritto:
GelainB ha scritto:
gianiro ha scritto:
francesco ha scritto:
Secondo l'insegnamento dei suoi discepoli [1] Socrate sempre professò la propria ignoranza in contrapposizione a coloro che continuavano a sostenere di essere sapienti. Socrate ignorante si contrappone, perciò ai sapienti o, con termine greco i Sofisti da sophos=sapienza.

Socrate in loro risposta affermò che, essendo conscio della propria ignoranza, egli era più saggio di coloro che, essendo ignoranti, continuavano a professare la propria sapienza (teoria della dotta ignoranza). La consapevolezza del sapere di non sapere è una coscienza e una verità evidente e innegabile, che dimostra intanto che la verità e la coscienza esistono e sono possibili (essendovene una). Socrate pose il sapere di non sapere a fondamento di qualunque altra verità e conoscenza.

[1]Come è noto, Socrate non lasciò nessuna opera scritta direttamente da lui, ma il suo insegnamento ci è pervenuto attraverso le opere dei suoi dicepoli, in particolare di Platone che ha fatto Socrate protagonista di alcuni dei suoi Dialoghi


Sembra strano, ma quando studiai Socrate al Liceo, mi colpì subito. Non ero un appassionanto di filosofia, ma Socrate penso che mi abbia cambiato la vita con una semplice frase:"So di non sapere".
Ogni qualvolta affronto un problema al lavoro, mi pongo sempre in maniera umile e questo mi ha consentito negli anni di poter essere sempre più preparato dal punto di vista professionale e contemporaneamente rispettato da tutti.
Chi pensa di sapere tutto, anche solo in un determinato settore, non ha capito niente nella vita.
Ti porto un esempio d'ignoranza presuntuosa in più LAUREATA (quella peggiore).
Tempo fa lavoravo in una società di progettazione a Gela che tu conoci bene. Un giorno arrivò un giovane ingegnere da poco laureato. Il mio diretto capo di allora mi disse di far vedere al'ing. Txxxxxxa come si trovava il peso di una valvola. Questo ing. andò su tutte le furie, lui lo sapeva fare e certo non poteva essere un diplomato a spiegargli come si faceva. Allorchè io sempre educatamente e per evitare di mandarlo a fare in culo il primo giorno, gli spiegai che non era una questione di titolo di studio ma di esperienza. Lui mi rispose che quello che io avevo imparato in 5 anni, lui lo avrebbe imparato da solo in una settimana. A quel punto non ci fu più possibilità, lo mandai a fare in culo....educatamente però. Trascorse un giorno intero a fare schizzi, conti, calcoli, telefonate a colleghi universitari, sezioni, fotocopie. Dopo 11 ore, soddisfatto, venne da me e gettandomi le sue carte sulla mia scrivania mi disse: "Tieni, la volvola pesa 300 Kg". A quel punto presi lo standard delle valvole, col dito cercai quella che faceva al caso nostro e gli dissi testuali parole:"Bravo, ti sei avvicinato. Pesa 314 Kg. Ora vai a pesare queste altre 74 valvole". In 20 secondi gli era crollato il mondo. Se fosse stato più umile e avesse ascoltato di più, avrebbe perso meno tempo e nello stesso giorno avrebbe imparato molte più cose.
Poi dopo qualche settimana si dimise perchè era troppo intelligente per stare lì. So che ha cambiato 4 o 5 ditte ed ora è tornato da dove aveva cominciato ma sempre super convinto di se.....ovviamente quello non ha speranza di progredire.


Assodato che quello che dici succede e che le università italiane fanno molta accademia e poca "pratica" utile, ma, dai l'impressione di avercela con i laureati......non è che magari hai qualche rimpianto e ti da noia vedere gente, a tuo parere meno brava di te, passarti avanti??
Non penso sia giusto che passi l'idea che ragazzi che hanno fatto enormi sacrifici siano considerati "presunti" ignoranti!!
Sostengo invece che le aziende italiane fanno fin troppo poca distinzione di trattamento economico tra le due categorie.....perchè supponendo che ci sia lavoro per entrambe, la differenza di salario nel tempo non ripaga gli anni di potenziale lavoro spesi a studiare e i soldi spesi per conseguire il titolo.
Certo che il personaggio che tu descrivi penso che non attecchirà da nessuna parte.....e se lo merita pure!!


Per evitare equivoci non ce l'ho affatto con i laureati anzi, che ben vengano!
Come ha detto la mia mogliettina, parlo di episodi accaduti che fortunatamente per l'Italia non sono molti.
Per il lavoro che ho svolto e che svolgo ho a che fare sempre con gente laureata, prima più ingegneri, ora più commercialisti.
Ti assicuro che i laureati che mi sono passati avanti sono quello che in effetti avevano una marcia in più ed ovviamente era impossibile competere. Molti altri mi sono rimasti dietro e mai riusciranno a passare avanti te lo assicuro.
Ho imparato a fare un distinzione fra i "Laureati in Ingegneria" e gli "Ingegneri", fra i "Laureati Economia" e i "Commercialisti", fra i "Laureati in Medicina" e i Medici, ecc...ecc....
Un laureato in Ingegneria (per esempio) non è detto che riesca ad essere un Ingegnere. Essere abili nello studio non matematicamente significa essere abili allo stesso modo nel mondo del lavoro. Spesso accade che chi è stato abituato a trovare tutto sui libri, difronte ad un caso "non previsto" nei manuali universitari si blocca. A me è capitato spesso di vedere certa gente impantanata in problemi semplici da risolvere. Ovviamente l' "Ingegnere" il problema lo risolve meglio e più semplicemente di un diplomato o di uno che ha la terza media perchè ha dalla sua maggiori conoscenze.
MA TU SEI "INGEGNERE" O "LAUREATO IN INGEGNERIA"? :D


io credo che stiate dicendo tutti le stesse cose: dire che ci sono laureati e laureati, diplomati e diplomati etc è come scoprire l'acqua calda. Io sono laureta e penso di sapere qualcosa in più solo ed esclusivamente delle materie che ho studiato rispetto a chi magari non si è mai interessato alle ''mie materie'... la laurea non mi ha nè aperto la mente, nè arricchito di moralità e intelligenza, nè mi ha reso migliore di nessun altro. Allo stesso tempo ritengo di aver acquisito una certa stima di me stessa perchè ora sò che riesco a portare a termine ciò che comincio nonostante tutto (studiare non è sempre facile, ci vuole disciplina, concentrazione, autocontrollo etc)...ma sono solo ed esclusivamente arricchimenti personali. Una laurea, un master, qualsiasi cosa non ci rende migliori di nessun altro. Per portare un esempio... mio fratello, non laureato, legge molto più di me , si informa, è più curioso forse e ha senza ombra di dubbio una cultura superiore alla mia. di certo se facessimo una gara di linguistica, glottologia, o filologia io vincerei ma.... non vuol dire assolutamente nulla, non sono argomenti di cui si discute quotidianamente!! (per fortuna direi)

per quanto riguarda il titolo posso dire che, pur essendo laureata da poco più di 2 anni, non credo di essermi mai presentata come 'dottoressa' neanche quando sono andata a fare colloqui. sono stati sempre gli altri a darmi il titolo ma io non l'ho mai fatto. Fuori dal contesto lavorativo poi men che meno..... io sono la signorina/signora Di Dio .... preferisco portare il titolo di 'signora' meritatamente che dottoressa inutilmente!!!!


mercoledì 14 novembre 2007, ore 11:41
Torna a inizio pagina
Profilo
City Lover
City Lover
Avatar utente

Data iscrizione: lunedì 21 novembre 2005, ore 16:08
Messaggi: 669
Località: Pointe Noire Congo
Karma: 0 punti  
Messaggio Re: trovato su wikipedia
IO ha scritto:
gianiro ha scritto:
GelainB ha scritto:
gianiro ha scritto:
francesco ha scritto:
Secondo l'insegnamento dei suoi discepoli [1] Socrate sempre professò la propria ignoranza in contrapposizione a coloro che continuavano a sostenere di essere sapienti. Socrate ignorante si contrappone, perciò ai sapienti o, con termine greco i Sofisti da sophos=sapienza.

Socrate in loro risposta affermò che, essendo conscio della propria ignoranza, egli era più saggio di coloro che, essendo ignoranti, continuavano a professare la propria sapienza (teoria della dotta ignoranza). La consapevolezza del sapere di non sapere è una coscienza e una verità evidente e innegabile, che dimostra intanto che la verità e la coscienza esistono e sono possibili (essendovene una). Socrate pose il sapere di non sapere a fondamento di qualunque altra verità e conoscenza.

[1]Come è noto, Socrate non lasciò nessuna opera scritta direttamente da lui, ma il suo insegnamento ci è pervenuto attraverso le opere dei suoi dicepoli, in particolare di Platone che ha fatto Socrate protagonista di alcuni dei suoi Dialoghi


Sembra strano, ma quando studiai Socrate al Liceo, mi colpì subito. Non ero un appassionanto di filosofia, ma Socrate penso che mi abbia cambiato la vita con una semplice frase:"So di non sapere".
Ogni qualvolta affronto un problema al lavoro, mi pongo sempre in maniera umile e questo mi ha consentito negli anni di poter essere sempre più preparato dal punto di vista professionale e contemporaneamente rispettato da tutti.
Chi pensa di sapere tutto, anche solo in un determinato settore, non ha capito niente nella vita.
Ti porto un esempio d'ignoranza presuntuosa in più LAUREATA (quella peggiore).
Tempo fa lavoravo in una società di progettazione a Gela che tu conoci bene. Un giorno arrivò un giovane ingegnere da poco laureato. Il mio diretto capo di allora mi disse di far vedere al'ing. Txxxxxxa come si trovava il peso di una valvola. Questo ing. andò su tutte le furie, lui lo sapeva fare e certo non poteva essere un diplomato a spiegargli come si faceva. Allorchè io sempre educatamente e per evitare di mandarlo a fare in culo il primo giorno, gli spiegai che non era una questione di titolo di studio ma di esperienza. Lui mi rispose che quello che io avevo imparato in 5 anni, lui lo avrebbe imparato da solo in una settimana. A quel punto non ci fu più possibilità, lo mandai a fare in culo....educatamente però. Trascorse un giorno intero a fare schizzi, conti, calcoli, telefonate a colleghi universitari, sezioni, fotocopie. Dopo 11 ore, soddisfatto, venne da me e gettandomi le sue carte sulla mia scrivania mi disse: "Tieni, la volvola pesa 300 Kg". A quel punto presi lo standard delle valvole, col dito cercai quella che faceva al caso nostro e gli dissi testuali parole:"Bravo, ti sei avvicinato. Pesa 314 Kg. Ora vai a pesare queste altre 74 valvole". In 20 secondi gli era crollato il mondo. Se fosse stato più umile e avesse ascoltato di più, avrebbe perso meno tempo e nello stesso giorno avrebbe imparato molte più cose.
Poi dopo qualche settimana si dimise perchè era troppo intelligente per stare lì. So che ha cambiato 4 o 5 ditte ed ora è tornato da dove aveva cominciato ma sempre super convinto di se.....ovviamente quello non ha speranza di progredire.


Assodato che quello che dici succede e che le università italiane fanno molta accademia e poca "pratica" utile, ma, dai l'impressione di avercela con i laureati......non è che magari hai qualche rimpianto e ti da noia vedere gente, a tuo parere meno brava di te, passarti avanti??
Non penso sia giusto che passi l'idea che ragazzi che hanno fatto enormi sacrifici siano considerati "presunti" ignoranti!!
Sostengo invece che le aziende italiane fanno fin troppo poca distinzione di trattamento economico tra le due categorie.....perchè supponendo che ci sia lavoro per entrambe, la differenza di salario nel tempo non ripaga gli anni di potenziale lavoro spesi a studiare e i soldi spesi per conseguire il titolo.
Certo che il personaggio che tu descrivi penso che non attecchirà da nessuna parte.....e se lo merita pure!!


Per evitare equivoci non ce l'ho affatto con i laureati anzi, che ben vengano!
Come ha detto la mia mogliettina, parlo di episodi accaduti che fortunatamente per l'Italia non sono molti.
Per il lavoro che ho svolto e che svolgo ho a che fare sempre con gente laureata, prima più ingegneri, ora più commercialisti.
Ti assicuro che i laureati che mi sono passati avanti sono quello che in effetti avevano una marcia in più ed ovviamente era impossibile competere. Molti altri mi sono rimasti dietro e mai riusciranno a passare avanti te lo assicuro.
Ho imparato a fare un distinzione fra i "Laureati in Ingegneria" e gli "Ingegneri", fra i "Laureati Economia" e i "Commercialisti", fra i "Laureati in Medicina" e i Medici, ecc...ecc....
Un laureato in Ingegneria (per esempio) non è detto che riesca ad essere un Ingegnere. Essere abili nello studio non matematicamente significa essere abili allo stesso modo nel mondo del lavoro. Spesso accade che chi è stato abituato a trovare tutto sui libri, difronte ad un caso "non previsto" nei manuali universitari si blocca. A me è capitato spesso di vedere certa gente impantanata in problemi semplici da risolvere. Ovviamente l' "Ingegnere" il problema lo risolve meglio e più semplicemente di un diplomato o di uno che ha la terza media perchè ha dalla sua maggiori conoscenze.
MA TU SEI "INGEGNERE" O "LAUREATO IN INGEGNERIA"? :D


io credo che stiate dicendo tutti le stesse cose: dire che ci sono laureati e laureati, diplomati e diplomati etc è come scoprire l'acqua calda. Io sono laureta e penso di sapere qualcosa in più solo ed esclusivamente delle materie che ho studiato rispetto a chi magari non si è mai interessato alle ''mie materie'... la laurea non mi ha nè aperto la mente, nè arricchito di moralità e intelligenza, nè mi ha reso migliore di nessun altro. Allo stesso tempo ritengo di aver acquisito una certa stima di me stessa perchè ora sò che riesco a portare a termine ciò che comincio nonostante tutto (studiare non è sempre facile, ci vuole disciplina, concentrazione, autocontrollo etc)...ma sono solo ed esclusivamente arricchimenti personali. Una laurea, un master, qualsiasi cosa non ci rende migliori di nessun altro. Per portare un esempio... mio fratello, non laureato, legge molto più di me , si informa, è più curioso forse e ha senza ombra di dubbio una cultura superiore alla mia. di certo se facessimo una gara di linguistica, glottologia, o filologia io vincerei ma.... non vuol dire assolutamente nulla, non sono argomenti di cui si discute quotidianamente!! (per fortuna direi)

per quanto riguarda il titolo posso dire che, pur essendo laureata da poco più di 2 anni, non credo di essermi mai presentata come 'dottoressa' neanche quando sono andata a fare colloqui. sono stati sempre gli altri a darmi il titolo ma io non l'ho mai fatto. Fuori dal contesto lavorativo poi men che meno..... io sono la signorina/signora Di Dio .... preferisco portare il titolo di 'signora' meritatamente che dottoressa inutilmente!!!!


Sono daccordo in parte con ciò che affermi.
Se da un lato di arricchisci personalmente, dall'altro la cultura dovrebbe portare valore aggiunto sia nella società che nelle aziende in cui lavori, dunque l'arricchimento è collettivo, se hai poi la fortuna di lavorare in una azienda stimolante e piena di sfide in cui le doti intellettive e di sapienza possono esaltarsi ancora meglio.......
La questione del titolo la vedo in maniera diametralmente opposta, è meglio fregiarsi del proprio titolo, conquistato con impegno e spesso sacrifici che usufruire del generico titolo di signor/signora che viene attribuito a tutti anche a chi del signore non ha certo niente....per poi non parlare del significato del termine signore che come appellativo è il piu' alto che esista!! molto piu' di dottore ingegnere e qualsiasi altro titolo accademico che dir si voglia.....
Naturalmente le cosidette "competizioni" dovrebbero farsi ad armi pari....e il discorso non era incentrato sulla cultura personale generale ma della cultura riportata nell'ambiente lavorativo.....o meglio del titolo ........
In definitiva io penso che la formazione universitaria ti insegni a vedere le problematiche e a pensare alle soluzioni in modo completo e garantisce spesso maggiore successo rispetto a chi il titolo non c'è l'ha (e menomale che è cosi'), daltronde l'università è spietata e selettiva e qualche vantaggio deve pure averlo.
Quello che non mi piace è piuttosto lo spropositato numero di corsi di vario genere e dubbia validità che non fanno altro che ritardare il problema lavoro di qualche anno aumentando enormemente il numero di dottori disoccupati!!

_________________
LA MAFIA FA SCHIFO


mercoledì 14 novembre 2007, ore 12:27
Torna a inizio pagina
Profilo
City Lover
City Lover
Avatar utente

Data iscrizione: lunedì 21 novembre 2005, ore 16:08
Messaggi: 669
Località: Pointe Noire Congo
Karma: 0 punti  
Messaggio Re: trovato su wikipedia
IO ha scritto:
gianiro ha scritto:
GelainB ha scritto:
gianiro ha scritto:
francesco ha scritto:
Secondo l'insegnamento dei suoi discepoli [1] Socrate sempre professò la propria ignoranza in contrapposizione a coloro che continuavano a sostenere di essere sapienti. Socrate ignorante si contrappone, perciò ai sapienti o, con termine greco i Sofisti da sophos=sapienza.

Socrate in loro risposta affermò che, essendo conscio della propria ignoranza, egli era più saggio di coloro che, essendo ignoranti, continuavano a professare la propria sapienza (teoria della dotta ignoranza). La consapevolezza del sapere di non sapere è una coscienza e una verità evidente e innegabile, che dimostra intanto che la verità e la coscienza esistono e sono possibili (essendovene una). Socrate pose il sapere di non sapere a fondamento di qualunque altra verità e conoscenza.

[1]Come è noto, Socrate non lasciò nessuna opera scritta direttamente da lui, ma il suo insegnamento ci è pervenuto attraverso le opere dei suoi dicepoli, in particolare di Platone che ha fatto Socrate protagonista di alcuni dei suoi Dialoghi


Sembra strano, ma quando studiai Socrate al Liceo, mi colpì subito. Non ero un appassionanto di filosofia, ma Socrate penso che mi abbia cambiato la vita con una semplice frase:"So di non sapere".
Ogni qualvolta affronto un problema al lavoro, mi pongo sempre in maniera umile e questo mi ha consentito negli anni di poter essere sempre più preparato dal punto di vista professionale e contemporaneamente rispettato da tutti.
Chi pensa di sapere tutto, anche solo in un determinato settore, non ha capito niente nella vita.
Ti porto un esempio d'ignoranza presuntuosa in più LAUREATA (quella peggiore).
Tempo fa lavoravo in una società di progettazione a Gela che tu conoci bene. Un giorno arrivò un giovane ingegnere da poco laureato. Il mio diretto capo di allora mi disse di far vedere al'ing. Txxxxxxa come si trovava il peso di una valvola. Questo ing. andò su tutte le furie, lui lo sapeva fare e certo non poteva essere un diplomato a spiegargli come si faceva. Allorchè io sempre educatamente e per evitare di mandarlo a fare in culo il primo giorno, gli spiegai che non era una questione di titolo di studio ma di esperienza. Lui mi rispose che quello che io avevo imparato in 5 anni, lui lo avrebbe imparato da solo in una settimana. A quel punto non ci fu più possibilità, lo mandai a fare in culo....educatamente però. Trascorse un giorno intero a fare schizzi, conti, calcoli, telefonate a colleghi universitari, sezioni, fotocopie. Dopo 11 ore, soddisfatto, venne da me e gettandomi le sue carte sulla mia scrivania mi disse: "Tieni, la volvola pesa 300 Kg". A quel punto presi lo standard delle valvole, col dito cercai quella che faceva al caso nostro e gli dissi testuali parole:"Bravo, ti sei avvicinato. Pesa 314 Kg. Ora vai a pesare queste altre 74 valvole". In 20 secondi gli era crollato il mondo. Se fosse stato più umile e avesse ascoltato di più, avrebbe perso meno tempo e nello stesso giorno avrebbe imparato molte più cose.
Poi dopo qualche settimana si dimise perchè era troppo intelligente per stare lì. So che ha cambiato 4 o 5 ditte ed ora è tornato da dove aveva cominciato ma sempre super convinto di se.....ovviamente quello non ha speranza di progredire.


Assodato che quello che dici succede e che le università italiane fanno molta accademia e poca "pratica" utile, ma, dai l'impressione di avercela con i laureati......non è che magari hai qualche rimpianto e ti da noia vedere gente, a tuo parere meno brava di te, passarti avanti??
Non penso sia giusto che passi l'idea che ragazzi che hanno fatto enormi sacrifici siano considerati "presunti" ignoranti!!
Sostengo invece che le aziende italiane fanno fin troppo poca distinzione di trattamento economico tra le due categorie.....perchè supponendo che ci sia lavoro per entrambe, la differenza di salario nel tempo non ripaga gli anni di potenziale lavoro spesi a studiare e i soldi spesi per conseguire il titolo.
Certo che il personaggio che tu descrivi penso che non attecchirà da nessuna parte.....e se lo merita pure!!


Per evitare equivoci non ce l'ho affatto con i laureati anzi, che ben vengano!
Come ha detto la mia mogliettina, parlo di episodi accaduti che fortunatamente per l'Italia non sono molti.
Per il lavoro che ho svolto e che svolgo ho a che fare sempre con gente laureata, prima più ingegneri, ora più commercialisti.
Ti assicuro che i laureati che mi sono passati avanti sono quello che in effetti avevano una marcia in più ed ovviamente era impossibile competere. Molti altri mi sono rimasti dietro e mai riusciranno a passare avanti te lo assicuro.
Ho imparato a fare un distinzione fra i "Laureati in Ingegneria" e gli "Ingegneri", fra i "Laureati Economia" e i "Commercialisti", fra i "Laureati in Medicina" e i Medici, ecc...ecc....
Un laureato in Ingegneria (per esempio) non è detto che riesca ad essere un Ingegnere. Essere abili nello studio non matematicamente significa essere abili allo stesso modo nel mondo del lavoro. Spesso accade che chi è stato abituato a trovare tutto sui libri, difronte ad un caso "non previsto" nei manuali universitari si blocca. A me è capitato spesso di vedere certa gente impantanata in problemi semplici da risolvere. Ovviamente l' "Ingegnere" il problema lo risolve meglio e più semplicemente di un diplomato o di uno che ha la terza media perchè ha dalla sua maggiori conoscenze.
MA TU SEI "INGEGNERE" O "LAUREATO IN INGEGNERIA"? :D


io credo che stiate dicendo tutti le stesse cose: dire che ci sono laureati e laureati, diplomati e diplomati etc è come scoprire l'acqua calda. Io sono laureta e penso di sapere qualcosa in più solo ed esclusivamente delle materie che ho studiato rispetto a chi magari non si è mai interessato alle ''mie materie'... la laurea non mi ha nè aperto la mente, nè arricchito di moralità e intelligenza, nè mi ha reso migliore di nessun altro. Allo stesso tempo ritengo di aver acquisito una certa stima di me stessa perchè ora sò che riesco a portare a termine ciò che comincio nonostante tutto (studiare non è sempre facile, ci vuole disciplina, concentrazione, autocontrollo etc)...ma sono solo ed esclusivamente arricchimenti personali. Una laurea, un master, qualsiasi cosa non ci rende migliori di nessun altro. Per portare un esempio... mio fratello, non laureato, legge molto più di me , si informa, è più curioso forse e ha senza ombra di dubbio una cultura superiore alla mia. di certo se facessimo una gara di linguistica, glottologia, o filologia io vincerei ma.... non vuol dire assolutamente nulla, non sono argomenti di cui si discute quotidianamente!! (per fortuna direi)

per quanto riguarda il titolo posso dire che, pur essendo laureata da poco più di 2 anni, non credo di essermi mai presentata come 'dottoressa' neanche quando sono andata a fare colloqui. sono stati sempre gli altri a darmi il titolo ma io non l'ho mai fatto. Fuori dal contesto lavorativo poi men che meno..... io sono la signorina/signora Di Dio .... preferisco portare il titolo di 'signora' meritatamente che dottoressa inutilmente!!!!


Sono daccordo in parte con ciò che affermi.
Se da un lato ti arricchisci personalmente, dall'altro la cultura dovrebbe portare valore aggiunto sia nella società che nelle aziende in cui lavori, dunque l'arricchimento è collettivo, se hai poi la fortuna di lavorare in una azienda stimolante e piena di sfide in cui le doti intellettive e di sapienza possono esaltarsi ancora meglio.......
La questione del titolo la vedo in maniera diametralmente opposta, è meglio fregiarsi del proprio titolo, conquistato con impegno e spesso sacrifici che usufruire del generico titolo di signor/signora che viene attribuito a tutti anche a chi del signore non ha certo niente....per poi non parlare del significato del termine signore che come appellativo è il piu' alto che esista!! molto piu' di dottore ingegnere e qualsiasi altro titolo accademico che dir si voglia.....
Naturalmente le cosidette "competizioni" dovrebbero farsi ad armi pari....e il discorso non era incentrato sulla cultura personale generale ma della cultura riportata nell'ambiente lavorativo.....o meglio del titolo ........
In definitiva io penso che la formazione universitaria ti insegni a vedere le problematiche e a pensare alle soluzioni in modo completo e garantisce spesso maggiore successo rispetto a chi il titolo non c'è l'ha (e menomale che è cosi'), daltronde l'università è spietata e selettiva e qualche vantaggio deve pure averlo.
Quello che non mi piace è piuttosto lo spropositato numero di corsi di vario genere e dubbia validità che non fanno altro che ritardare il problema lavoro di qualche anno aumentando enormemente il numero di dottori disoccupati!!

_________________
LA MAFIA FA SCHIFO


mercoledì 14 novembre 2007, ore 12:28
Torna a inizio pagina
Profilo
City Lover
City Lover
Avatar utente

Data iscrizione: lunedì 16 luglio 2007, ore 14:50
Messaggi: 579
Karma: 16 punti  
Messaggio Re: trovato su wikipedia
GelainB ha scritto:
IO ha scritto:
gianiro ha scritto:
GelainB ha scritto:
gianiro ha scritto:
francesco ha scritto:
Secondo l'insegnamento dei suoi discepoli [1] Socrate sempre professò la propria ignoranza in contrapposizione a coloro che continuavano a sostenere di essere sapienti. Socrate ignorante si contrappone, perciò ai sapienti o, con termine greco i Sofisti da sophos=sapienza.

Socrate in loro risposta affermò che, essendo conscio della propria ignoranza, egli era più saggio di coloro che, essendo ignoranti, continuavano a professare la propria sapienza (teoria della dotta ignoranza). La consapevolezza del sapere di non sapere è una coscienza e una verità evidente e innegabile, che dimostra intanto che la verità e la coscienza esistono e sono possibili (essendovene una). Socrate pose il sapere di non sapere a fondamento di qualunque altra verità e conoscenza.

[1]Come è noto, Socrate non lasciò nessuna opera scritta direttamente da lui, ma il suo insegnamento ci è pervenuto attraverso le opere dei suoi dicepoli, in particolare di Platone che ha fatto Socrate protagonista di alcuni dei suoi Dialoghi


Sembra strano, ma quando studiai Socrate al Liceo, mi colpì subito. Non ero un appassionanto di filosofia, ma Socrate penso che mi abbia cambiato la vita con una semplice frase:"So di non sapere".
Ogni qualvolta affronto un problema al lavoro, mi pongo sempre in maniera umile e questo mi ha consentito negli anni di poter essere sempre più preparato dal punto di vista professionale e contemporaneamente rispettato da tutti.
Chi pensa di sapere tutto, anche solo in un determinato settore, non ha capito niente nella vita.
Ti porto un esempio d'ignoranza presuntuosa in più LAUREATA (quella peggiore).
Tempo fa lavoravo in una società di progettazione a Gela che tu conoci bene. Un giorno arrivò un giovane ingegnere da poco laureato. Il mio diretto capo di allora mi disse di far vedere al'ing. Txxxxxxa come si trovava il peso di una valvola. Questo ing. andò su tutte le furie, lui lo sapeva fare e certo non poteva essere un diplomato a spiegargli come si faceva. Allorchè io sempre educatamente e per evitare di mandarlo a fare in culo il primo giorno, gli spiegai che non era una questione di titolo di studio ma di esperienza. Lui mi rispose che quello che io avevo imparato in 5 anni, lui lo avrebbe imparato da solo in una settimana. A quel punto non ci fu più possibilità, lo mandai a fare in culo....educatamente però. Trascorse un giorno intero a fare schizzi, conti, calcoli, telefonate a colleghi universitari, sezioni, fotocopie. Dopo 11 ore, soddisfatto, venne da me e gettandomi le sue carte sulla mia scrivania mi disse: "Tieni, la volvola pesa 300 Kg". A quel punto presi lo standard delle valvole, col dito cercai quella che faceva al caso nostro e gli dissi testuali parole:"Bravo, ti sei avvicinato. Pesa 314 Kg. Ora vai a pesare queste altre 74 valvole". In 20 secondi gli era crollato il mondo. Se fosse stato più umile e avesse ascoltato di più, avrebbe perso meno tempo e nello stesso giorno avrebbe imparato molte più cose.
Poi dopo qualche settimana si dimise perchè era troppo intelligente per stare lì. So che ha cambiato 4 o 5 ditte ed ora è tornato da dove aveva cominciato ma sempre super convinto di se.....ovviamente quello non ha speranza di progredire.


Assodato che quello che dici succede e che le università italiane fanno molta accademia e poca "pratica" utile, ma, dai l'impressione di avercela con i laureati......non è che magari hai qualche rimpianto e ti da noia vedere gente, a tuo parere meno brava di te, passarti avanti??
Non penso sia giusto che passi l'idea che ragazzi che hanno fatto enormi sacrifici siano considerati "presunti" ignoranti!!
Sostengo invece che le aziende italiane fanno fin troppo poca distinzione di trattamento economico tra le due categorie.....perchè supponendo che ci sia lavoro per entrambe, la differenza di salario nel tempo non ripaga gli anni di potenziale lavoro spesi a studiare e i soldi spesi per conseguire il titolo.
Certo che il personaggio che tu descrivi penso che non attecchirà da nessuna parte.....e se lo merita pure!!


Per evitare equivoci non ce l'ho affatto con i laureati anzi, che ben vengano!
Come ha detto la mia mogliettina, parlo di episodi accaduti che fortunatamente per l'Italia non sono molti.
Per il lavoro che ho svolto e che svolgo ho a che fare sempre con gente laureata, prima più ingegneri, ora più commercialisti.
Ti assicuro che i laureati che mi sono passati avanti sono quello che in effetti avevano una marcia in più ed ovviamente era impossibile competere. Molti altri mi sono rimasti dietro e mai riusciranno a passare avanti te lo assicuro.
Ho imparato a fare un distinzione fra i "Laureati in Ingegneria" e gli "Ingegneri", fra i "Laureati Economia" e i "Commercialisti", fra i "Laureati in Medicina" e i Medici, ecc...ecc....
Un laureato in Ingegneria (per esempio) non è detto che riesca ad essere un Ingegnere. Essere abili nello studio non matematicamente significa essere abili allo stesso modo nel mondo del lavoro. Spesso accade che chi è stato abituato a trovare tutto sui libri, difronte ad un caso "non previsto" nei manuali universitari si blocca. A me è capitato spesso di vedere certa gente impantanata in problemi semplici da risolvere. Ovviamente l' "Ingegnere" il problema lo risolve meglio e più semplicemente di un diplomato o di uno che ha la terza media perchè ha dalla sua maggiori conoscenze.
MA TU SEI "INGEGNERE" O "LAUREATO IN INGEGNERIA"? :D


io credo che stiate dicendo tutti le stesse cose: dire che ci sono laureati e laureati, diplomati e diplomati etc è come scoprire l'acqua calda. Io sono laureta e penso di sapere qualcosa in più solo ed esclusivamente delle materie che ho studiato rispetto a chi magari non si è mai interessato alle ''mie materie'... la laurea non mi ha nè aperto la mente, nè arricchito di moralità e intelligenza, nè mi ha reso migliore di nessun altro. Allo stesso tempo ritengo di aver acquisito una certa stima di me stessa perchè ora sò che riesco a portare a termine ciò che comincio nonostante tutto (studiare non è sempre facile, ci vuole disciplina, concentrazione, autocontrollo etc)...ma sono solo ed esclusivamente arricchimenti personali. Una laurea, un master, qualsiasi cosa non ci rende migliori di nessun altro. Per portare un esempio... mio fratello, non laureato, legge molto più di me , si informa, è più curioso forse e ha senza ombra di dubbio una cultura superiore alla mia. di certo se facessimo una gara di linguistica, glottologia, o filologia io vincerei ma.... non vuol dire assolutamente nulla, non sono argomenti di cui si discute quotidianamente!! (per fortuna direi)

per quanto riguarda il titolo posso dire che, pur essendo laureata da poco più di 2 anni, non credo di essermi mai presentata come 'dottoressa' neanche quando sono andata a fare colloqui. sono stati sempre gli altri a darmi il titolo ma io non l'ho mai fatto. Fuori dal contesto lavorativo poi men che meno..... io sono la signorina/signora Di Dio .... preferisco portare il titolo di 'signora' meritatamente che dottoressa inutilmente!!!!


Sono daccordo in parte con ciò che affermi.
Se da un lato di arricchisci personalmente, dall'altro la cultura dovrebbe portare valore aggiunto sia nella società che nelle aziende in cui lavori, dunque l'arricchimento è collettivo, se hai poi la fortuna di lavorare in una azienda stimolante e piena di sfide in cui le doti intellettive e di sapienza possono esaltarsi ancora meglio.......
La questione del titolo la vedo in maniera diametralmente opposta, è meglio fregiarsi del proprio titolo, conquistato con impegno e spesso sacrifici che usufruire del generico titolo di signor/signora che viene attribuito a tutti anche a chi del signore non ha certo niente....per poi non parlare del significato del termine signore che come appellativo è il piu' alto che esista!! molto piu' di dottore ingegnere e qualsiasi altro titolo accademico che dir si voglia.....
Naturalmente le cosidette "competizioni" dovrebbero farsi ad armi pari....e il discorso non era incentrato sulla cultura personale generale ma della cultura riportata nell'ambiente lavorativo.....o meglio del titolo ........
In definitiva io penso che la formazione universitaria ti insegni a vedere le problematiche e a pensare alle soluzioni in modo completo e garantisce spesso maggiore successo rispetto a chi il titolo non c'è l'ha (e menomale che è cosi'), daltronde l'università è spietata e selettiva e qualche vantaggio deve pure averlo.
Quello che non mi piace è piuttosto lo spropositato numero di corsi di vario genere e dubbia validità che non fanno altro che ritardare il problema lavoro di qualche anno aumentando enormemente il numero di dottori disoccupati!!


ho infatti scritto: signora meritatamente....


mercoledì 14 novembre 2007, ore 12:42
Torna a inizio pagina
Profilo
Global Moderator
Global Moderator
Avatar utente

Data iscrizione: mercoledì 23 maggio 2007, ore 18:12
Messaggi: 7985
Karma: 69 punti  
Messaggio Re: trovato su wikipedia
IO ha scritto:
io credo che stiate dicendo tutti le stesse cose: dire che ci sono laureati e laureati, diplomati e diplomati etc è come scoprire l'acqua calda. Io sono laureta e penso di sapere qualcosa in più solo ed esclusivamente delle materie che ho studiato rispetto a chi magari non si è mai interessato alle ''mie materie'... la laurea non mi ha nè aperto la mente, nè arricchito di moralità e intelligenza, nè mi ha reso migliore di nessun altro. Allo stesso tempo ritengo di aver acquisito una certa stima di me stessa perchè ora sò che riesco a portare a termine ciò che comincio nonostante tutto (studiare non è sempre facile, ci vuole disciplina, concentrazione, autocontrollo etc)...ma sono solo ed esclusivamente arricchimenti personali. Una laurea, un master, qualsiasi cosa non ci rende migliori di nessun altro. Per portare un esempio... mio fratello, non laureato, legge molto più di me , si informa, è più curioso forse e ha senza ombra di dubbio una cultura superiore alla mia. di certo se facessimo una gara di linguistica, glottologia, o filologia io vincerei ma.... non vuol dire assolutamente nulla, non sono argomenti di cui si discute quotidianamente!! (per fortuna direi)

per quanto riguarda il titolo posso dire che, pur essendo laureata da poco più di 2 anni, non credo di essermi mai presentata come 'dottoressa' neanche quando sono andata a fare colloqui. sono stati sempre gli altri a darmi il titolo ma io non l'ho mai fatto. Fuori dal contesto lavorativo poi men che meno..... io sono la signorina/signora Di Dio .... preferisco portare il titolo di 'signora' meritatamente che dottoressa inutilmente!!!!


Condivido ogni parola :wink: :wink: :wink:

_________________
Great minds discuss ideas; average minds discuss events; small minds discuss people.
-Eleanor Roosevelt


mercoledì 14 novembre 2007, ore 13:05
Torna a inizio pagina
Profilo
Global Moderator
Global Moderator
Avatar utente

Data iscrizione: mercoledì 23 maggio 2007, ore 18:12
Messaggi: 7985
Karma: 69 punti  
Messaggio Re: trovato su wikipedia
GelainB ha scritto:
Sono daccordo in parte con ciò che affermi.
Se da un lato ti arricchisci personalmente, dall'altro la cultura dovrebbe portare valore aggiunto sia nella società che nelle aziende in cui lavori, dunque l'arricchimento è collettivo, se hai poi la fortuna di lavorare in una azienda stimolante e piena di sfide in cui le doti intellettive e di sapienza possono esaltarsi ancora meglio.......
La questione del titolo la vedo in maniera diametralmente opposta, è meglio fregiarsi del proprio titolo, conquistato con impegno e spesso sacrifici che usufruire del generico titolo di signor/signora che viene attribuito a tutti anche a chi del signore non ha certo niente....per poi non parlare del significato del termine signore che come appellativo è il piu' alto che esista!! molto piu' di dottore ingegnere e qualsiasi altro titolo accademico che dir si voglia.....Naturalmente le cosidette "competizioni" dovrebbero farsi ad armi pari....e il discorso non era incentrato sulla cultura personale generale ma della cultura riportata nell'ambiente lavorativo.....o meglio del titolo ........
In definitiva io penso che la formazione universitaria ti insegni a vedere le problematiche e a pensare alle soluzioni in modo completo e garantisce spesso maggiore successo rispetto a chi il titolo non c'è l'ha (e menomale che è cosi'), daltronde l'università è spietata e selettiva e qualche vantaggio deve pure averlo.
Quello che non mi piace è piuttosto lo spropositato numero di corsi di vario genere e dubbia validità che non fanno altro che ritardare il problema lavoro di qualche anno aumentando enormemente il numero di dottori disoccupati!!


"Fregiarsi del proprio titolo" che poi sia meritato, sudato, sofferto non importa, per me significa soltanto pavoneggiarsi di fronte a chi il titolo non ce l'ha o darsi importanza in ambito lavorativo e non.....penso che ciò che conta veramente sia la sostanza e soprattutto l'umiltà....
La fiducia nelle proprie conoscenze e capacità è certamente importante per raggiungere degli obiettivi, ma la superbia non serve proprio a niente.

_________________
Great minds discuss ideas; average minds discuss events; small minds discuss people.
-Eleanor Roosevelt


mercoledì 14 novembre 2007, ore 14:19
Torna a inizio pagina
Profilo
Global Moderator
Global Moderator
Avatar utente

Data iscrizione: giovedì 17 novembre 2005, ore 19:37
Messaggi: 3286
Località: Gela
Karma: 10 punti  
Messaggio 
rispetto ad altri paesi, evoluti come il nostro, la nostra laurea è una semplice somma di esami.
altra carenza delle nostre università: non esistono (checchè se ne pensi) centri di eccellenza tipo Cambridge, Harvard ecc.
quelli che noi riteniamo poli d'eccellenza universitaria tipo Bocconi o Luiss non assomigliano neanche lontanamente a quelli inglesi, francesi o americani. Sapete perchè? I docenti vengono scelti per meriti accademici e non perchè figli di qualcuno. Una testimonianza diretta: mio cugino Gianluca Li Puma is a Professor in Chemical Engineering at the University of Nottingham, dopo essere stato trombato nelle università italiane perchè figlio di un impiegato. Partecipa al concorso per la cattedra in chimica a Nottingham (grazie alle pubblicazionie alle ricerche effettuate) e lo assumono subito, assistente a 29 anni e professore a 34 anni. Immaginate una cosa del genere in Italia? impossibile.

alcuni link dove si parla di lui:
http://www.nottingham.ac.uk/chemenv/staff/staff-a-z.php?id=NjA0MzIy&page_var=personal
http://www.research-tv.com/stories/science/water/transcript/?textOnly=true
http://lists.peacelink.it/buone/msg00890.html
(Usare la luce del Sole per pulire l'ambiente da residui inquinanti. Serve aquesto un nuovo tipo di reattore ideato da un gruppo di ricercatori britannici dell'Universita' di Nottingham, guidato da Gianluca Li Puma. )

_________________
OBIETTIVO GELA

RIFONDIAMOLA.
Un grande passato merita un grande futuro.



Immagine
ribelle 2.0


mercoledì 14 novembre 2007, ore 20:53
Torna a inizio pagina
Profilo WWW
City Keys Owner!
City Keys Owner!
Avatar utente

Data iscrizione: sabato 16 giugno 2007, ore 16:14
Messaggi: 3482
Località: valsusa
Karma: 228 punti  
Messaggio 
cioffanni69 ha scritto:
Caro max l'ignorante è colui che crede di sapere tutto, tu pi mia nun si ignoranti.
A Trieste dicono " EL MONA SA TUTTO" :lol: :wink:


cioffa, sinceramente, non sò fino a quando resisterò a rimanere nel forum, però dico solo una cosa,

vi voglio bene a tutti, siete miei paesani, il resto un mi interessa.è non è una recità come può interpretare qualcuno.

_________________
Spirito libero


mercoledì 14 novembre 2007, ore 21:57
Torna a inizio pagina
Profilo
City Soldier
City Soldier
Avatar utente

Data iscrizione: giovedì 5 aprile 2007, ore 15:29
Messaggi: 6024
Località: Gela
Karma: 9 punti  
Messaggio 
max ha scritto:
cioffanni69 ha scritto:
Caro max l'ignorante è colui che crede di sapere tutto, tu pi mia nun si ignoranti.
A Trieste dicono " EL MONA SA TUTTO" :lol: :wink:


cioffa, sinceramente, non sò fino a quando resisterò a rimanere nel forum, però dico solo una cosa,

vi voglio bene a tutti, siete miei paesani, il resto un mi interessa.è non è una recità come può interpretare qualcuno.


oh max...dai...tu meriti di rimanere qui come tutti noi del resto..non dirlo neanche per scherzo...
mi arrabbio se no!!!!

_________________
Immagine


mercoledì 14 novembre 2007, ore 23:35
Torna a inizio pagina
Profilo
City Lover
City Lover
Avatar utente

Data iscrizione: lunedì 21 novembre 2005, ore 16:08
Messaggi: 669
Località: Pointe Noire Congo
Karma: 0 punti  
Messaggio 
francesco ha scritto:
rispetto ad altri paesi, evoluti come il nostro, la nostra laurea è una semplice somma di esami.
altra carenza delle nostre università: non esistono (checchè se ne pensi) centri di eccellenza tipo Cambridge, Harvard ecc.
quelli che noi riteniamo poli d'eccellenza universitaria tipo Bocconi o Luiss non assomigliano neanche lontanamente a quelli inglesi, francesi o americani. Sapete perchè? I docenti vengono scelti per meriti accademici e non perchè figli di qualcuno. Una testimonianza diretta: mio cugino Gianluca Li Puma is a Professor in Chemical Engineering at the University of Nottingham, dopo essere stato trombato nelle università italiane perchè figlio di un impiegato. Partecipa al concorso per la cattedra in chimica a Nottingham (grazie alle pubblicazionie alle ricerche effettuate) e lo assumono subito, assistente a 29 anni e professore a 34 anni. Immaginate una cosa del genere in Italia? impossibile.

alcuni link dove si parla di lui:
http://www.nottingham.ac.uk/chemenv/staff/staff-a-z.php?id=NjA0MzIy&page_var=personal
http://www.research-tv.com/stories/science/water/transcript/?textOnly=true
http://lists.peacelink.it/buone/msg00890.html
(Usare la luce del Sole per pulire l'ambiente da residui inquinanti. Serve aquesto un nuovo tipo di reattore ideato da un gruppo di ricercatori britannici dell'Universita' di Nottingham, guidato da Gianluca Li Puma. )



Bocconi e Luiss sono solo private, l'unica eccellenza che serve è quella del 740 e risolvi tutto, è la statale che ti forma!!
Tuo cugino ha studiato in Italia??? si vede che è stato ben formato....

_________________
LA MAFIA FA SCHIFO


giovedì 15 novembre 2007, ore 9:35
Torna a inizio pagina
Profilo
City Soldier
City Soldier

Data iscrizione: giovedì 5 aprile 2007, ore 14:05
Messaggi: 7168
Località: TRIESTE
Karma: 49 punti  
Messaggio 
città ha scritto:
max ha scritto:
cioffanni69 ha scritto:
Caro max l'ignorante è colui che crede di sapere tutto, tu pi mia nun si ignoranti.
A Trieste dicono " EL MONA SA TUTTO" :lol: :wink:


cioffa, sinceramente, non sò fino a quando resisterò a rimanere nel forum, però dico solo una cosa,

vi voglio bene a tutti, siete miei paesani, il resto un mi interessa.è non è una recità come può interpretare qualcuno.


oh max...dai...tu meriti di rimanere qui come tutti noi del resto..non dirlo neanche per scherzo...
mi arrabbio se no!!!!


Come dice giustamente città, non dirlo neanche per scherzo ( ti vegnu a picchiari unna si tu ) :lol: :wink: :wink: :wink:


giovedì 15 novembre 2007, ore 13:30
Torna a inizio pagina
Profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per      
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 79 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6  Prossimo


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron