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Sicilia e Italia due cose distinte e separate. 
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
Qua nessuno sta processando garibaldi si sta semplicemente dicendo che tanti fatti accaduti in quell' evento non sono stati riportati dai testi scolastici.


Scommetto che per voi sono cazzate anche queste:
Il Regno delle Due Sicilie costituiva la piú grande e importante entità statale autonoma che la penisola italiana abbia mai avuto prima dell’Unità.
Di seguito elencherò alcuni dei primati che le Due Sicilie conseguirono mentre, nello stesso periodo di tempo, il resto della penisola era una zona semi sviluppata in cui gli abitanti emigravano verso le Americhe o (e oggi può apparire paradossale) verso le nostre regioni.

1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino
1751: Il piú grande palazzo d’Europa a pianta orizzontale, il Real Albergo dei Poveri a Napoli
1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi
1762: Accademia di Architettura, una delle prime e piú prestigiose in Europa
1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse", nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)
1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)
1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare
1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)
1789: Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta).
Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)
1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)
1801: Primo Museo Mineralogico del mondo
1807: Primo "Orto botanico" in Italia a Napoli di concezione moderna
1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo
1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)
1818: Prima nave a vapore del Mediterraneo "Ferdinando I"
1819: Primo Osservatorio Astronomico in Europa, a Capodimonte
1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte "Real Ferdinando" sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale
1833: Prima Nave da crociera in Europa "Francesco I"
1835: Primo istituto italiano per sordomuti
1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo
1837: Prima Città d’Italia ad avere l’illuminazione a gas (primo esperimento nei portici di San Francesco di Paola)
1839: Prima Ferrovia italiana, tratto Napoli-Portici, poi prolungata sino a Salerno e a Caserta e Capua.
1839: Prima galleria ferroviaria del mondo.
Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade
1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli
1841: Primo Centro Vulcanologico nel mondo presso il Vesuvio. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843: Prima Nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare.
Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia
1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa. Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio
1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d’Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell’intera piazza in occasione della festa patronale.
1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 luglio). Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).
1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (Il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati).
Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta.
Esposizione Internazionale di Parigi, premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale.
Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi)
Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri
1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)
1860: Prima Flotta Mercantile d’Italia (seconda flotta mercantile d’Europa) e prima Flotta Militare (terza flotta militare d’Europa).
Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare.
Piú grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai).
Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione.
Istituzione di Collegi Militari (La Scuola Militare Nunziatella è il piú antico Istituto di Formazione Militare d’Italia, ed uno dei più antichi del mondo.
Prime agenzie turistiche italiane.
La piú bassa percentuale di mortalità infantile d’Italia.
La piú alta percentuale di medici per abitanti in Italia.
Prima città d’Italia per numero di Teatri (Napoli), il Teatro San Carlo è il piú antico teatro operante in Europa, costruito nel 1737.
Prima città d’Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli).
Primo "Piano Regolatore" in Italia, per la Città di Napoli.
Prima città d’Italia per numero di Tipografie (113, in Napoli).
Prima città d’Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste.
Primi Assegni Bancari della storia economica (polizzini sulle Fedi di Credito).
La piú alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120% alla Borsa di Parigi).
Il Minore carico Tributario Erariale in Europa.
Maggior quantità di Lire-oro nei Banchi Nazionali (dei 668 milioni di Lire-oro, patrimonio di tutti gli Stati italiani messi insieme, 443 milioni erano del regno delle Due Sicilie).
Monopolio mondiale dello zolfo, avendo oltre 400 miniere di zolfo, copriva circa il 90% della produzione mondiale di zolfo e affini.

Questi impressionanti dati non si riferiscono agli Stati Uniti d’America, ma si riferiscono alle nostre Regioni Meridionali.
Se le nostre scuole ci insegnassero la verità sulla grandezza del Regno, se riuscissimo ad inculcare ai nostri bambini che non è vero che siamo sempre stati poveri ma che anzi eravamo tra i piú ricchi d’Europa, forse i nostri ragazzi crescendo capirebbero che possiamo cambiare la nostra situazione.
Purtroppo da 150 anni siamo la colonia dello Stato italiano e non è piú accettabile questa situazione.
Ogni giorno vediamo treni pieni di persone che sono state presenti nella nostra vita, costrette ad emigrare per "campare".
Queste persone sono i nostri amici, i nostri fratelli e i nostri parenti che rivedremo 2 volte all’anno.
La consapevolezza che deve essere inculcata è quella che hanno tutti gli altri abitanti della penisola da Roma in su, nel senso che in quei luoghi un uomo nasce, vive la sua vita e le sue esperienze e al 99% sa di morire nello stesso luogo, noi, invece, sappiamo dove nasciamo, sappiamo dove svolgiamo la nostra adolescenza ma, purtroppo, non sappiamo in quale luogo trascorreremo il resto della nostra vita.
Il "Rinascimento" meridionale può fondarsi solo sulla consapevolezza di quello che è il nostro passato.
Ma mi pare che c' è sempre qualcuno che rifiuta di conoscerlo accettando come oro colato la qualsiasi mezza verità che ci rifilano.

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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
come detto egregiamente da ''aury88'':
4)il regno delle due sicilie prima dell'unità di italia era una zona arretrata...l'agricoltura sfruttava ancora metodi antiquati ed era caratterizzata dal latifondo..di industrializzazione neanche un accenno ecc ecc.
5)erano i borboni i ricchi, il popolo era povero e suddito (di stranieri)...


ai nostri bambini dobbbiamo ''inculcare'' non queste cose scritte da chissachi' e prive di fondamento ma la verità storica.

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domenica 28 giugno 2009, ore 18:21
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
Razio ha scritto:
come detto egregiamente da ''aury88'':
4)il regno delle due sicilie prima dell'unità di italia era una zona arretrata...l'agricoltura sfruttava ancora metodi antiquati ed era caratterizzata dal latifondo..di industrializzazione neanche un accenno ecc ecc.
5)erano i borboni i ricchi, il popolo era povero e suddito (di stranieri)...


ai nostri bambini dobbbiamo ''inculcare'' non queste cose scritte da chissachi' e prive di fondamento ma la verità storica.

E la verità storica è la tua? Questa è presunzione.
E' evidente che non hai letto tutto ma ti posso capire leggere un altra versione dei fatti è fuori discussione.
Se riflettessi un pò sulle cazzate scritte da aury88 ti farebbe bene.
Già allora erano più bravi i polentoni dei terroni però avevano le pezze al culo e lo stato sabaudo aveva più debiti che capelli in testa (v.e.II non era calvo).
La condizione di tutti i popoli d'Europa era pessima non solo quella delle Due Sicilie con la differenza che gli altri popoli erano governati da connazionali mentre noi ci tolsero ai borboni e ci consegnarono ai sabaudi con il risultato attuale che anche tu puoi apprezzare.
O forse tu consideri i savoia nostri connazionali?

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domenica 28 giugno 2009, ore 19:05
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
Diego Livoti ha scritto:
Razio ha scritto:
come detto egregiamente da ''aury88'':
4)il regno delle due sicilie prima dell'unità di italia era una zona arretrata...l'agricoltura sfruttava ancora metodi antiquati ed era caratterizzata dal latifondo..di industrializzazione neanche un accenno ecc ecc.
5)erano i borboni i ricchi, il popolo era povero e suddito (di stranieri)...


ai nostri bambini dobbbiamo ''inculcare'' non queste cose scritte da chissachi' e prive di fondamento ma la verità storica.

E la verità storica è la tua? Questa è presunzione.
E' evidente che non hai letto tutto ma ti posso capire leggere un altra versione dei fatti è fuori discussione.
Se riflettessi un pò sulle cazzate scritte da aury88 ti farebbe bene.

come sempre quele scritte dagli altri sono ''ca**zate'' complimenti.
la verità storica non è un'opinione caro diego livoti, ne' io ne' tu possiamo dare la nostra versione dei fatti. la verità storica è quella degli storici di tutti il mondo . e smettetela di dire che gli altri non leggono perche' i libri non li avete solo voi.

io sono italiano e quindi dalle alpi fino a pachino sono miei connazionali.

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domenica 28 giugno 2009, ore 19:07
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
argomento intressantisimo...

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O BRIGANTE O EMIGRANTE! ...per ora emigrante...

io AMO la mia città
io ODIO la mafia, odio i mafiosi

http://www.ilportaledelsud.org


domenica 28 giugno 2009, ore 20:48
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
gianiro ha scritto:
Si, ma quindi?
Dobbiamo riesumare la salma di Garlibaldi e pigliarlo a schiaffi?

Un topic quasi assurdo....oserei dire! :lol:


MA io non avevo aperto il topic per parlare dei mille! :cry: :cry:

Il mio titolo in sintesi voleva indicare come spesso anzi come sempre veniamo trattati diversamente dal resto dell'Italia.
MAgari MArchionne riesce a non far perdere un posto di lavoro in USA e se ne fotte di quelli che si possono perdere in Sicilia, proprio perchè noi non contiamo, non abbiamo infrastrutture che ci collegano agevolmente all'Italia e di conseguenza siamo visti come una palla al piede più che come una rsorsa Italiana.

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IL PALMARES NON SI PRESCRIVE

[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)


lunedì 29 giugno 2009, ore 8:58
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
Il "Rinascimento" meridionale può fondarsi solo sulla consapevolezza di quello che è il nostro passato.

Caro razio anche questa è storia scritta da tutti gli storici del mondo.
Fin dall'Unità i governi sabaudi trapiantarono in tali province un sistema statale centralizzato e burocratico sul modello piemontese (di derivazione francese e prussiana), che per di più nel meridione d'Italia venne poggiandosi sulle classi agiate del latifondo di origine feudale, del clero e della borghesia cittadina non produttiva. Questo, insieme con altri gravami (abolizione degli usi e delle terre comuni, esose imposte in denaro, coscrizione obbligatoria a ferma quinquennale, regime di occupazione militare con i carabinieri e i bersaglieri), creò nel sud una situazione critica. Ne derivarono fenomeni di rigetto (vedi brigantaggio, mafia, camorra), poi anche di fuga (vedi emigrazione italiana), utilizzati dal governo centrale per rafforzare il controllo sul territorio e per mascherare in parte la miseria delle popolazioni meridionali, godendo al contempo sul piano economico nazionale dei vantaggi delle [1]rimesse degli emigranti.
[1]Invii di denaro alle famiglie in patria. Effettuate in valuta dei paesi ricchi, costituiscono un prezioso contributo al riequilibrio della bilancia dei pagamenti dei paesi poveri che da quelli devono importare materie prime e macchinari. Fondamentali per il primo decollo industriale italiano furono le rimesse nel decennio giolittiano (1903-1914).

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lunedì 29 giugno 2009, ore 10:25
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
ma alla fine di tutto, tu sei convinto che la sicilia da sola oggi starebbe meglio di come è oggi? i vari lombardo la russa nania schifani alfano non ci sarebbero stati? ma vero dite?

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lunedì 29 giugno 2009, ore 11:32
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
Tu fraintendi sempre, nessuno qui ha detto che oggi staremmo meglio o peggio nessun potrebbe dirlo.
Chi ha mai detto che " i vari lombardo la russa nania schifani alfano non ci sarebbero stati"? caso mai si è detto che sono il prodotto di 160 anni di mala politica per il meridione e per la Sicilia in particolare. Si può anche ipotizzare che staremmo peggio o il contrario ma sono discorsi vuoti senza senso.
Partiamo dalla presa di coscienza del fatto che le cose stanno così perchè è da 160 anni che il meridione viene abusato.Partiamo dal presupposto cosa possiamo fare ora per stare meglio, per non subire più questa mala politica.
Se si vuole fare qualcosa per cambiare porsi le tue domande è estremamente riduttivo anche perchè nessuno può dargli una risposta.

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lunedì 29 giugno 2009, ore 12:17
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
ma ci vuole na pazienza. e io fraintendo sempre ok.
io con quella domanda volevo dire, perche' ve la prendete con garibaldi? perche' ve la prendete con l'unitò d'italia?

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lunedì 29 giugno 2009, ore 12:20
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
Nessuno se la sta prendendo con i protagonisti ne con quegli eventi, sarebbe come lottare con i mulini a vento di Don Chisciotte.
Se poi io ho una mia personale idea di garibaldi giusta o sbagliata che sia questo non influisce su come siano andate le cose allora.
Si è semplicemente detto che i testi scolastici non hanno mai raccontato tutti i retroscena ne i motivi che hanno spinto i Savoia ad assoldare garibaldi ne tutti quei fatti che sono accaduti a partire da Catalafimi fino a Napoli ma hanno inculcato una idea di rinascimento del sud e di garibaldi eroe.
Ma risorgimento di chi, eroe di chi o per chi? Per noi meridionali alla luce dei fatti non di sicuro.
Noi non siamo ne "revisionisti" ne tanto meno "estremisti" vogliamo semplicemente raccontare tutto quello che è avvenuto dalla venuta di garibaldi in poi.
E' estremismo questo?
E a scanso di equivoci non sarà la nostra verità sarà la verità accertata dagli storici.
Spero sia sufficiente.

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lunedì 29 giugno 2009, ore 12:40
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
ma ti sei chiesto perche' mai i testi scolastici non scrivono quello che riportate voi? un motivo ci sara'! ma no' sono tutti bastardi piemontesi...ma mi faccia il piacere.
''revisionista'' non è un'offesa, voi fate revisionismo storico, ribaltando la realtà.
ripeto a dire che le vostre tipo quella degli interessi ignlesi di nelson della presunta ricchezza siciliana, sono tutte cose prive di fondamento.
''inculcare'' che bel termine. ma cosa dovrebbero inculcare una storia mai esistita?

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lunedì 29 giugno 2009, ore 12:49
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
Non c'è più sordo di chi non vuole sentire.
Ritengo chiusa questa discussione.

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lunedì 29 giugno 2009, ore 13:32
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
Diego Livoti ha scritto:
Non c'è più sordo di chi non vuole sentire.
Ritengo chiusa questa discussione.


Con chi ha i paraocchi e vede solo quello che dice lui è inutile.

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lunedì 29 giugno 2009, ore 13:36
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Messaggio Re: Sicilia e Italia due cose distinte e separate.
@Diego Livoti
mi spiace se ho scritto "cazzate" (usando il tuo termine ;) ), ma non te la devi prendere con me, ma con i libri di storia che questi polentoni mi forniscono e l'istruzione (a quanto pare di scarso livello) che quel professore di storia mi ha dato (un catanese)
@Razio 6 su 7 non è male, né?
@diego livoti...non le ho lette tutte le tue argomentazioni...vorrei farti però una correzione, da ignorante che tu, probabilmente, credi che io sia, e che io so di essere :shock: : tu affermi che il meridione avesse il "Monopolio mondiale dello zolfo, avendo oltre 400 miniere di zolfo, copriva circa il 90% della produzione mondiale di zolfo e affini"
1) a me risultano solo 200 miniere in tutta italia, che fornivano i 4/5 della produzione mondiale (80%cioè 10% in meno con 200 fabbriche in meno), sono daccordo comunque sul monopolio.
2) credi che siano stati i savoia o i garibaldini, o i nostri politici corrotti a volere che la produzione di zolfo (con relativo guadagno) venisse bloccata?forse siccome i savoia avevano il naso sensibile e raffinato non tolleravano l'odore dello zolfo?o è perché la concorrenza del metodo di estrazione dello zolfo con il processo Frasch ha reso obsoleto il metodo estrattivo applicato in sicilia?
un altra precisazione, pochi degli esempi che hai portato attestano un effettiva capacità industriale del meridione...
i tuoi dati, ho la presunzione di affermare e mene scuso, sono spesso inutili, cioè non utilizzabili per fare un confronto tra nord e sud...per esempio quando affermi :
1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli
o
Piú grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai).non sono confrontabili...sono solo primati
più utile secondo me sarebbe stato sapere quanti operai nel metalmeccanica o nella cantieristica navale IN TOTALE ci fossero nel meridione e confrontarli con quelli TOTALI nel settentrione.
l'affermare che non ci fossero neanche accenni di industrializzazione nel meridione è stato un po' azzardato da parte mia, non ho difficoltà ad ammetterlo...ma lo è altrettanto dire che il meridione fosse avanzato quanto il nord italia (se non di più) in campo industriale portando questi come esempi...
è risaputo come il regno delle due sicilie avesse percentuali di occupati nel secondario molto inferiori a quelle del settentrione...forse ce lo vogliono far credere gli storici...ma fino a quando non ci sono prove del contrario continuerò a credere nei libri di storia.
una cosa che i tuoi dati affermano, e di cui ero consapevole ben prima che me lo dicessi tu, è che nonostante il cuore economico fosse al nord , quello intellettuale e colturale era al sud. una cosa che dico spesso ai leghisti che mi infastidiscono è :"mentre voi eravate occupati ad arrampicarvi sulle vostre alpi per cacciare la selvaggina con frecce di pietra in sicilia parlavano di filosofia e di commerci marittimi"
ecco cosa affermano i tuoi dati...molte scoperte scientifiche hanno avuto luogo e/o applicazione nel meridione...ma se non vengono applicate in un contesto produttivo non indicano la ricchezza economica raggiunta o prodotta da una regione...solo la sua ricchezza intellettuale (che personalmente considero e stimo di più)
in una società come quella in cui viviamo si tende a dare un valore eccessivo ai beni materiali, è forse questo il vero motivo per cui al sud non vengono riconosciuti i giusti meriti pre e post unificazione che si merita.
come hai detto tu: 160 anni (e forse più) di mala gestione non hanno aiutato...sta di fatto che in questi 160 anni verrebbero compresi anche i borboni. se gestivano così male perchè i siciliani non hanno preso i forconi e non li hanno cacciati.
perchè abbiamo dovuto aspettare 1000 nordici perchè i siciliani si liberassero dall'aristocrazia? il vero problema non è solo se staremmo meglio o peggio...ma quando ci saremo liberati!

@tutti: i siciliani possono solo essere orgogliosi del proprio passato...la sicilia ha una storia ed una cultura da far sembrare nulla quella di diversi paesi "civilizzati" messi assieme.sapendo quante cose sono riusciti a fare i nostri antenati non posso che avere fiducia nelle capacità dei siciliani di plasmare a proprio piacimento non solo la regione, ma tutta l'italia.

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« Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo. »(Lirio Abbate, Peter Gomez)
« La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.»(Giovanni Falcone)
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lunedì 29 giugno 2009, ore 14:01
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