Messaggi senza risposta | Argomenti attivi
|
Pagina 1 di 1
|
[ 8 messaggi ] |
|
Così ci guardano i media stranieri
Autore |
Messaggio |
Diego Livoti
City Keys Owner!
Data iscrizione: lunedì 24 novembre 2008, ore 11:16 Messaggi: 1284
Karma: 3 punti
|
Così ci guardano i media stranieri
The plot against Italy? Il complotto contro l'Italia, come un romanzo di Philip Roth? Il G8 è stato preceduto da giudizi severi e prese in giro. Prima i media internazionali si sono divertiti con minorenni ed escort, che ormai sbucano come finferli dopo la pioggia. Poi il "Guardian", senza citare una fonte rintracciabile, ha ventilato la nostra espulsione dal G8. Quindi il "New York Times" ha suggerito a Obama di prendere il volante. Il mondo ce l'ha con l'Italia? No. Ma un certo maligno godimento sembra evidente. Noi dimentichiamo di vivere nel luogo mitico per generazioni di viaggiatori colti - quelli che oggi scrivono e parlano nei media internazionali. Vedere ciò che avremmo potuto diventare, e non siamo diventati, dà il sapore amaro ai commenti. La delusione è il carburante della perfidia. Ogni nazione offre una narrativa al mondo: e la nostra, da tempo, non è delle migliori. L'Italia 2009 è il surgelato dell'Italia 1994. Max contro Walter, Lega scatenata, Quirinale preoccupato, debito che sale, corrotti in festa. Poi c'è Berlusconi, che noi italiani leggiamo con occhiali speciali, anche perché ci somiglia più di quanto vogliamo ammettere (entusiasmo e incoerenza, affabilità e inaffidabilità, difficoltà a distingere tra pubblico e privato). Ma le lenti italiane non vengono esportate: gli stranieri guardano gli affari nostri con occhi loro. Le ultime vicende sono strabilianti: sesso e potere, lusso e tivù, silenzi e bugie, famiglie difficili e ragazze facili. L'età della deferenza è finita con Diana, nelle cui lenzuola ha guardato il pianeta. Negli anni '60, Bob Kennedy poteva farsela con Jackie sotto il naso della moglie; negli anni '90 sarebbe finito sui giornali; negli anni Duemila si troverebbe il video su YouTube. Se Gordon frequentasse un'ipotetica Noemi inglese, i tabloid lo farebbero a fettine come il tacchino servito nei picnic di Ascot. Se Barack usasse la Casa Bianca come Palazzo Grazioli, i consiglieri lo fermerebbero (vero, Ghedini?). Se Nicholas si contraddicesse come Silvio, Carla l'appenderebbe alle finestre dell'Eliseo. Noi italiani siamo diversi? Elastici, spontanei, tolleranti? Cattolici libertini? Moralisti à la carte? Benissimo. Gridiamolo al mondo: siamo un ossimoro nazionale, il primo della storia! Silvio B. è l'autobiografia onirica del Paese: fa ciò che molti sognano! Invece, stiamo zitti: per pigrizia e pudore da una parte, per timore e servilismo dall'altra. La nostra TV - parliamo di prima serata, dopo siamo tutti liberali - complica le cose, mostrando riflessi di regime: le Istituzioni si scrivono con la maiuscola, e vanno protette, anche se ne combinano di tutti i colori. Poi è chiaro: il mondo ride, e noi ci restiamo male.
Beppe Severgnini,
_________________ 'Capo ha cosa fatta'
|
giovedì 9 luglio 2009, ore 9:43 |
|
|
dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
Karma: 111 punti
|
Re: Così ci guardano i media stranieri
italiani muccaminchia.. non abbiamo volto ribellarci al fascismo accogliendolo e non faremo lo stesso con berlusca..
_________________
|
giovedì 9 luglio 2009, ore 14:16 |
|
|
Ippocrate
City Keys Owner!
Data iscrizione: venerdì 9 gennaio 2009, ore 11:18 Messaggi: 1406 Località: Palermo
Karma: -1 punti
|
Re: Così ci guardano i media stranieri
ma' ... frasi alquanto discutibili
_________________ Quando il rancore è entrato dentro un’anima, chi ne è colpito ha un doppio dolore, quello di sentire il peso del proprio male, e quello di vedersi davanti il bene altrui.”
Il gioco Piu' bello del mondo è on-line .. http://www.warwide.com/ iscriviti anche tu !!!!
|
giovedì 9 luglio 2009, ore 14:57 |
|
|
dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
Karma: 111 punti
|
Re: Così ci guardano i media stranieri
è verissimo.. perchè non spodestiamo a quel nano in pantaloni ?
_________________
|
giovedì 9 luglio 2009, ore 15:04 |
|
|
Razio
City Soldier
Data iscrizione: venerdì 19 ottobre 2007, ore 16:12 Messaggi: 17206
Karma: 35 punti
|
Re: Così ci guardano i media stranieri
'Il buffone d'Europa': la stampa estera non fa sconti a Berlusconi La stampa estera non fa sconti. A Berlusconi e alla sue vicende private, ma soprattutto al suo modo di gestire il potere, la stampa internazionale dedica analisi che al premier sicuramente non faranno piacere. Dopo l'affondo del Guardian e del New York Times, tamponati dalle parole diplomatiche di Obama e di Barroso, il quadro non si è affatto schiarito, tanto che un lungo articolo di presentazione del vertice comparso sul settimanale francese Express si intitola "Inchiesta sul buffone d'Europa".
«Sotto gli scandali e le berlusconate - scrive il settimanale - lui si piega ma non si spezza. E una maggioranza di elettori sembra confermargli la fiducia». L'inchiesta descrive il presidente del Consiglio come personaggio che «cento volte dato per morto, cento volte è resuscitato. In un'Italia che non crede nella politica (il 25% associano la parola a 'disgustò e il 22% a 'rabbià) lui sfugge all'archetipo del potere: personaggio hollywoodiano, incantatore eccentrico, comico grossolano, coach della mente, amico del bar,illusionista poliglotta colpito dalla sindrome di Zelig - il potere di trasformarsi a seconda delle attese - Berlusconi ha inventato un nuovo modello di dirigente, un politico-people che buca lo schermo da 15 anni, e le cui farse soffocano, spesso, i veri problemi del paese».
«La vita privata di Berlusconi rivaleggia con un momento pubblico», titola lo statunitense LOS ANGELES TIMES, in un articolo che inizia così: «Nessuno accusi il presidente delConsiglio Berlusconi di essere un ospite riluttante». Secondo il giornale californiano «in Italia e all'estero ha destato sorpresa la disponibilità di Berlusconi a dare il benvenuto ad ospiti che siano donne giovani e fotogeniche». L'articolo ripercorre poi gli strascichi dell'inchiesta di Bari, evidenziando però che, secondo gran parte degli analisti, «il premier non corre l'imminente pericolo di essere estromesso. Le cose potrebbero cambiare se gli effetti della crisi economica globale si facessero sentire con più vigore inItalia, che finora ha fronteggiato la crisi meglio di altri Paesi».
THE WASHINGTON POST si sofferma sul rischio terremoto a cui è tuttora soggetta L'Aquila e titola «Lo sciame ismico nella sede del G8 in Italia accrescono la paure sulla sicurezza». Il quotidiano analizzando i disastrosi effetti del sisma nel capoluogo abruzzese, riporta alcuni commenti della popolazione sulla scelta di trasferire il vertice all'Aquila: «La ricostruzione era già abbastanza complicata senza calcolare i preparativi per il maggior vertice internazionale, si legge nel quotidiano.
Ampio spazio anche sulla stampa spagnola per l'apertura del G8. EL MUNDO parla del disagio degli abitanti di L'Aquila sotto il titolo »Vogliamo giustizia, non il letto di Obama« e aproposito delle polemiche di ieri scrive che "sorgono voci che propongono di sostituire l'Italia con la Spagna quale membro delclub". La rubrica polemica LA TRONERA (La Feritoia) sotto il titolo »carisma italiano« torna sulle vicende di Silvio Berlusconi e afferma che il premier »ha tutto ciò a cui tutti aspirano, e l'impunita«. Perchè la sinistra, in 15 anni, ha governato per sette ma appena si è notato. L'Italia, nazione giovane, ha bisogno di carisma».
Il giornale della sinistra PUBLICO titola che «Berlusconi arriva al G8 indebolito dagli scandali» e sostiene che «il vertice di L'Aquila può finire di affondare la pessima immagine internazionale del leader italiano». il pericolo che un forte sisma si ripresenti durante le riunioni e l'eventualità che le notizie scandalistiche sulla vita privata del premier si ripresentino nel corso degli incontri. Infine THE TIMES di Londra dedica oggi una vignetta a Silvio Berlusconi, un'immagine chiaramente caricaturale e pubblicata in un insolito formato che occupa mezza pagina nella sezione del quotidiano dedicata alle opinioni, in cui il presidente delconsiglio italiano è disegnato sorridente, in un suo classico doppiopetto blu, dalle cui tasche e taschino fuoriescono indumenti di biancheria intimsa femminile: reggiseni e slip. Nella vignetta il premier italiano compare accanto ad una scritta 'G8', dove però la cifra otto è sostituita da un reggiseno, che Berlusconi tiene per la spallina. L'immagine, dai tratti caricaturali, è pubblicata nella parte superiore di una pagina che ospita un commento, in cui si accenna al G8 ma che è centrato sul sistema bancario e l'azione del governo britannico a riguardo, a firma di Vince Cable, numero due del partito Liberal-democratico britannico. Ancora in Spagna in un articolo intitolato «Berlusconi: l'attacco mediatico non pregiudicherà il G8», ripercorre il botta e risposta tra il governo italiano e il Guardian con lerecenti dichiarazioni del premier. Poi il quotidiano, rilevando che con il trasferimento delle sede all'Aquila «non ha mai convinto i membri del G8», cita le ultime complicazioni logistiche e di sicurezza della sede abruzzese, a cui si aggiunge «il malcontento degli abitanti che, in buona parte alloggiati nella tendopoli, hanno rivendicato il diritto a vivere il lutto con calma, protestando contro la 'sfilatà di autorità e la perdita di tempo e denaro».
In Germania il FINANCIAL TIMES DEUTCHELAND dedica un articolo interno al capo della protezione civile Guido Bertolaso, dal titolo «Il risolutore dei problemi». Bertolaso, scrive il giornale, «deve garantire l'organizzazione del vertice dei G8 e la sicurezza dei capi di Stato e di governo. Egli e per ora il più importante alleato del capo del governo, Silvio Berlusconi».
La FRANKFURTER ALLGEMENIE ZEITUNG titola «Nuove rivelazioni?» e scrive nel sommario «Gli errori di Berlusconi». Il giornale commenta le «speculazioni» della stampa italiana, secondo cui durante il summit potrebbero arrivare nuove rivelazioni sulla «vita privata del primo ministro»: Berlusconi, osserva la Faz, «reagisce con nervosismo».
«Un G8 fra le rovine dell'Aquila»: titolo identico per i due principali giornali francesi del mattino, LE FIGARO e LIBERATION, che dedicano una corrispondenza e qualche commento al vertice in Abruzzo. Le Figaro titola a pagina 5 «Berlusconi ospita un G8 allargato e atipico» e afferma che «il ventaglio dei dossier e il numero importante dei partecipanti non dovrebbero facilitare impegni vigorosi e vincolanti». In basso nella stessa pagina, un articolo dall'Aquila dal titolo «Nei campi dei rifugiati del sisma la rabbia trasuda», in cui si legge: «se i soccorsi, all'indomani del sisma, sono stati rapidi ed efficaci come mai in Italia, i lavori di ripristino hanno tardato. Circa il 60% delle case non sono nemmeno danneggiate e tuttavia, tre mesi dopo, il ritorno degli abitanti si fa col contagocce, mentre il centro storico resta vietato».
Liberation scrive che le rovine dell'Aquila sono forse il «simbolo di questo G8 che vive, nel suo formato degli otto Paesi più ricchi, probabilmente gli ultimi istanti della suastori
_________________
|
giovedì 9 luglio 2009, ore 15:58 |
|
|
Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
Karma: 47 punti
|
Re: Così ci guardano i media stranieri
Perchè noi abbiamo giornali obiettivi? Tranne qualche mosca bianca io vedo solo giornalisti asserviti.
_________________ IL PALMARES NON SI PRESCRIVE
[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)
|
giovedì 9 luglio 2009, ore 16:27 |
|
|
matrix
City Lover
Data iscrizione: sabato 26 luglio 2008, ore 11:28 Messaggi: 560
Karma: 2 punti
|
Re: Così ci guardano i media stranieri
_________________ http://politichiamoinsieme.ilcannocchiale.it/
|
giovedì 9 luglio 2009, ore 19:26 |
|
|
Diego Livoti
City Keys Owner!
Data iscrizione: lunedì 24 novembre 2008, ore 11:16 Messaggi: 1284
Karma: 3 punti
|
Re: Così ci guardano i media stranieri
Eva Erman, sul quotidiano svedese «Dagens Nyheter», scrive: «la saga mafiosa di oggi, con Don Berlusconi nel ruolo principale, non ha lo stesso pathos nel racconto. Costui è semplicemente un 'padrinowannabe', un aspirante padrino. (...) Don Corleone per costruire il suo impero e proteggere la sua famiglia violava spesso la legge e corrompeva i politici, se non li ammazzava. Creava delle proprie regole e una propria morale. Don Berlusconi invece modifica la legge. Se è sotto processo per falso in bilancio fa modificare la legge sui tempi di prescrizione». Conclusione: «Forse è davvero giunto il momento di un parricidio per cercare di fare entrare un po' di aria fresca nello stivale dell'Europa e togliere l'odore del più puzzolente sudore del piede».
_________________ 'Capo ha cosa fatta'
|
venerdì 10 luglio 2009, ore 12:57 |
|
|
|
Pagina 1 di 1
|
[ 8 messaggi ] |
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|