ODDIO... è... LUNGO LUNGO IL RACCONTO... ... e ma sono troppo curioso.... mannaggia a te...

La domanda che mi frulla per la testa ora è... A che scopo hai questo "dono"?

Io racconterò una delle tante esperienze che mia madre ha avuto...

Una sera mia madre si sogna a un suo zio defunto che gli fa: lì, digli a to zia che smette di pigliarsi le pillole e si ni va invece a chiesa! diglielo,diglielo...
E mentre diceva queste parole sbatteva i pugni sulle ginocchia... e il sogno finì qui.
Tempo dopo,per natale, siamo andati a trovare questa zia che abitava e abita tutt'ora in piemonte... e in quella visita mia madre gli racconta il sogno e mimò anche il gesto.
Mia zia vedendolo ci fa a mia madre: e si,lo zio faceva così quando si innervosiva... mia madre restò scioccata perchè lei non lo sapeva questo dettaglio... e da questo particolare capì che il sogno non era stato poprio un semplice sogno...

Non è che capisca bene che cosa intendi per "sensibilizzato"... cmq...
Non penso che Dio non si sia accorto che ti ha lasciato questo "dono"... e quindi non penso che questo "dono" non abbia uno scopo più preciso e più importante, che magari ancora non afferri ma che ti sarà chiaro al momento che lui crederà più opportuno...

giany, ai mica sognato qualcosa, in riguardo alla gravidanza di tua moglie?sai perchè a me è successo che quando mia moglie era incinta dell'ultimo della ciurma, in sogno ho avuto una forte emozione, è o visto che era maschietto,ed è nato maschietto,meno male senò a questora avrei 4 figlie femmine, (un dramma), scherzo.

beh..jack e ryoga sanno che anche noi siamo testimoni di fatti del genere nella ns famiglia.....rimango scioccata ma so che questi doni esistono veramente!!!

Una curiosità.
A me, capitava a volte, da bambino;
mi succedevano momenti della giornata, in cui dentro la mia testa, sentivo una dolce voce femminile che mi sussurrava all'orecchio frasi spesso incomprensibili.
In quel determinato momento, era come se il volume del mio udito si abbassasse, quasi ignorando i suoni dell'ambiente circostante per far spazio a questa voce che prepotentemente si inseriva.
Nello stesso momento, avvertivo anche una sensazione di leggero stordimento, ma tutto andava via quando questa voce smetteva.
Ancor oggi, non ho saputo dare una spiegazione a questo fenomeno, anche se con il senno di poi, mi viene da pensare che si trattasse di un latente sintomo di schizofrenia.

Giani dormi kiu´picca ppi favuri,na stragi facisti.

ebbene quella voce femminile che ti sussurrava all'orecchio,era clara

Bestiale Gianì!!!!

vi voglio raccontare una storia che mi è capitata che non dimenticherò mai.
ero con la mia famiglia in un villino a manfria, che avevamo affittato x tutto il mese di agosto. era il 6 agosto del 2000.
me ne stavo tranquillo seduto nella veranda di questa villetta, e di fronte c'erano le auto dei nostri parenti e quelle di mio padre e mia sorella irene (ryoga). la macchina di ryoga è una panda vecchio modello, rossa, appartenuta a mio nonno materno, che non c'è più.
mentre me ne stavo seduto tranquillo sul muretto di questa veranda, primo pomeriggio, vedo distintamente un bambino seduto al volante della panda. mi sorrideva. aveva una camicia a mezze maniche a fantasia, sembravano fiori, molto colorata. guardai meglio e questo bambino sembrava avvolto da un aura splendente, aveva le labbra rossissime i capelli castani, e non si distingueva il sesso, sembrava a metà fra un bambino e una bambina. di questo ne sono sicuro.
rimasi scioccato da questa visione. avevo solo 13 anni, non bevevo ne facevo uso di sostanze stupefacenti, quindi non prendetemi in giro. entrando di corsa in casa dissi quello che avevo visto ai miei familiari. ma non mi credette nessuno.
sono assolutamente certo di aver visto questo "angelo custode", come piace chiamarlo a me.
inoltre non chiedetemi perchè, nello stesso istante, mentre guardavo questa visione che si dissolse quando cercai di avvicinarmi, qualcosa nella mia testa mi disse che questo bimbo era morto durante la seconda guerra mondiale, e più precisamente durante l'esplosione della bomba atomica a hiroshima, che avvenne il 6 agosto del 1945, stesso giorno e mese della mia visione.
mi tremano le mani mentre scrivo, è inspiegabile, ma io l'ho visto veramente, e tutto quello che ho provato è vero.

dovete sapere che dopo aver preso la patente ho usato spesso la panda rossa. all'interno di questa panda mi sono successi altri fatti inspiegabili sempre legati a questo bambino. non li ho mai raccontati a nessuno e penso mai lo farò...

...cmq x quella del bambino dentro alla panda, non puoi dire che nessuno ti ha creduto.....io ti ho dato fiducia...

"dovete sapere che dopo aver preso la patente ho abusato spesso della panda rossa" ....praticamente te la sei mangiata.....

altra questione: ma se accadono questi fatti incredibili dentro a quella panda, avrò mai il coraggio di usarla per gli incentivi alla rottamazione????

[quote="gianiro"][quote="città"][quote="ryoga"][quote="Jack Sparrow"]dovete sapere che dopo aver preso la patente ho usato spesso la panda rossa. all'interno di questa panda mi sono successi altri fatti inspiegabili sempre legati a questo bambino. non li ho mai raccontati a nessuno e penso mai lo farò...[/quote]

...cmq x quella del bambino dentro alla panda, non puoi dire che nessuno ti ha creduto.....io ti ho dato fiducia...

"dovete sapere che dopo aver preso la patente ho abusato spesso della panda rossa" ....praticamente te la sei mangiata.....

altra questione: ma se accadono questi fatti incredibili dentro a quella panda, avrò mai il coraggio di usarla per gli incentivi alla rottamazione???? [/quote]


[/quote]

A parte la storia del bambino, penso che Jack si riferisse ad altri fatti incredibili! [/quote]

ti riferisci a questi fatti incredibili???

Menu mali

[quote="gianiro"][quote="kpaxv.1"]Racconta... [/quote]

Vi racconterò quello che secondo me è accaduto.

Questo è quanto ho ricostruito negli anni perché ad un certo punto le coincidenze sono cominciate a trasformarsi in una presa di coscienza che tali non erano.
I particolari dei sogni erano troppo dettagliati per credere a episodi frutto del caso.
Questa è la spiegazione che ho dato all’intera vicenda e l’inizio della storia. Si, perché c’è un inizio che associo ad un intervento ultraterreno. Se non ci credete fate pure ma vi prego di non prendermi in giro perché ci credo fermamente che qualcosa sia realmente accaduta quella sera.
Una sera dell’estate del 1989 all’età di 13 anni, ebbi un alterco con mio padre. Da tempo aspettavo l’acquisto di una bici nuova, i miei amici l’avevano già tutti. Mio padre quella sera mi disse che non l’avrei avuta perché quell’anno a scuola non ero andato molto bene. Una normale forma di educazione che con l’età ho apprezzato ma che a 13 anni mi risuonò come un tradimento.
La conversazione durò un bel po’ fra pianti ed urla, ma mio padre rimase fermo sulla sua decisione.
A quel punto corsi in camera piangendo e certo di essere un ragazzo sfortunato, di essere figlio di un genitore che non lo capiva anzi che non lo voleva bene. Tutti gli altri miei amici erano fortunati ed io no e per questo chiedevo conto e ragione a Dio. Vi giuro che ero veramente convinto di essere sfortunato e deluso. Quante ne ho dette e quante ne ho pensate…..per una bicicletta.
A quel punto mi addormentai, saranno state le 21:00. Sdraiato nella mia stanza sul divano con le lacrime agli occhi.. Ad un certo punto mentre dormivo mi svegliò una luce fortissima. Pensavo che mia madre fosse entrata e avesse acceso la luce, ma non riuscivo ad aprire gli occhi, mi accecava, né riuscivo a muovermi. A quel punto cominciai a sudare dalla paura finché una voce di signora cominciò a parlare. Non era la voce di mia madre, era una voce tranquilla e convincente.
Non ricordo le parole esatte ma cerco di ricordarvele: “Nel mondo ci sono bambini che non hanno da mangiare, da bere, che non hanno genitori o che sono mutilati da guerre di cui non conoscono neanche il motivo. Eppure questi bambini non si sentono sfortunati, guardali.”
Ad un certo punto sono cominciati a comparire immerse in questa luce, come una finestra sulla loro vita, bambini di diverse razze. Bambini senza gambe, senza cibo, malformati che giocavano e si divertivano con niente.
A quel punto ero bloccato ed irrigidito e non riuscivo a non guardare quelle immagini, ero costretto a farlo. La voce mi disse queste ultime parole: “Ti senti ancora un bambino sfortunato”?
A quel punto gridai “Ho capito, ho capito…basta”!
La luce di colpo sparì, aprii gli occhi e non c’era niente. Di colpo mi sentivo sereno e non pensavo più che non avere la bici fosse un problema.
Con gli anni ho dato spiegazione che i miei sogni “premonitori” derivino proprio da questo episodio perché è da lì che partono. E’ come se mi fosse rimasta una sensibilizzazione particolare.
Tre giorni dopo feci un sogno strano, fu il primo ma non ho prove che fosse una premonizione. Sognai un astronauta che mi parlava con una voce fuori campo, spiegandomi in Inglese che però capivo perfettamente (io non parlavo inglese, conoscevo quello della terza media). Mi diceva che la sua vita era in pericolo ma che era un prezzo che doveva pagare per l’umanità, per lo sviluppo ed il benessere delle persone. Mi fece un discorso lunghissimo, complicatissimo e bellissimo, ma non ricordo un granché. La mattina appena sveglio sento la notizia che una missione Shuttle aveva rischiato l’ingresso nell’atmosfera ed era un caso che la missione fosse stata porta a termine.
La presi un po’ cosi, ma mi fece un po’ impressione la coincidenza.
Circa 3 anni dopo feci un sogno che per la prima volta mi fece avere il sospetto che forse normali sogni non erano. Sognai una anziana Zia di mio padre che viveva a casa del fratello di mio padre assieme a sua moglie e tre miei cugini. Questa zia era molto anziana, mai sposata perché cieca da un occhio da sempre per una banale cataratta non era considerata “maritabile” per la mentalità sicula di 90 anni fa. Una persona buonissima, squisita e dolce. Quella notte feci questo sogno.
Sognai mia zia all’ospedale, ma stava benissimo e soprattutto ci vedeva da tutte e due gli occhi. Era felice e sorridente come non l’avevo mai vista. Era contenta di vederci e aveva due splendidi occhi azzurri. Teneva in mano un bambino di 3 mesi….così mi disse. Io nel sogno ero felice di vederla cosi ma mi venne spontaneo chiederle chi fosse quel bambino e lei mi rispose: “Come chi è? Non lo riconosci? Questo è mio nipote, tuo cugino, stai tranquillo a lui ci penso io”!
Mah, io non lo conoscevo cmq continuò dicendomi:”Ora sto bene, sono felice”.
Alle 6 del mattino squillò il telefono e mio padre ci disse che era morta la zia Grazia.
Raccontai il sogno a mio padre. Resto sconvolto dalla coincidenza.
Ero certo che mia zia mi volesse comunicare qualcosa. Quel bambino chi era? Cosa aveva a che fare col sogno? Dopo 3 mesi ebbi la doloroso risposta: mio cugino di 28 anni, una roccia di ragazzo, pieno di salute, il nipote preferito di mia zia poiché vivevano in casa assieme, morì per una stupida bronchite che gli causò una fatale e rara complicazione. Ecco chi era quel bambino, il nipote, mio cugino di 3 mesi!
Qualche anno dopo sogno mio Zio Gino, fratello di mio nonno. Persona ammirevole, uno di quelle persone che tutti vorrebbero come nonno. Uno di quelli che giocava con i nipoti e che raccontava storie di vita e di guerra ma sempre adattate per i bambini. Lo avevo visto circa 6 mesi prima. Abitava a Palermo dove prestava servizio come carabiniere. Era malato di cuore e diabete. L’ultima volta era abbattuto. Non riusciva più a camminare e si affaticava anche a respirare. Mi colpi il fatto che una persona così vitale era rassegnata al fatto che la sua vita volgeva al termine.
Lo sognai, come per mia zia Grazia, felice di dimostrarmi che stava bene e che addirittura riuscisse a correre. Felice e bello come lo ricordavo io. L’indomani mia mamma mi disse: “Gianni, sai chi è morto stanotte”? Io le risposi:”Si, lo zio Gino”. Rimase di pietra a sentire il racconto del sogno soprattutto perché era simile a quello di mia zia Grazia e perché non potevo sapere che mio zio quella notte era morto perché se ne sono accorti solo la mattina.
Tempo dopo ho fatto un sogno che penso mi abbia salvato la vita o per lo meno mi ha evitato di farmi male sul serio.
In quel periodo ero fidanzato con una ragazza di Comiso. Una storia abbastanza seria visto che erano passati già 2 anni. Un po’ mi cominciavo a rompere i c******i ad andare ogni fine settimana a Comiso. L’unico divertimento che mi era rimasto era quello di competere con me stesso lungo la strada tortuosa che da Comiso porta a Gela. Visto che tornavo circa alle 2 del mattino, la strada era deserta. Attaccavo il cronometro all’uscita di Comiso e lo staccavo all’ingresso di Gela. Record 20 minuti. Stronzate che si fanno solo da giovani.
La sera prima del sabato, quindi venerdì notte, ho fatto questo sogno: mi trovavo a gareggiare nella folle corsa contro me stesso su quella strada. Ad un certo punto dietro una curva cieca un faro alto e potente mi accecava la vista. In un attimo vidi 2 macchine distrutte da un incidente in fondo. Le due macchine erano messe una sopra l’altra come se qualcuno le avesse poste di proposito con la gru. Accecato da quella strana e potente luce non mi accorsi che davanti a me c’era una fila di macchine ferma e correndo a folle velocità mi ci schiantai contro.
Sabato, trascorsa la serata a Comiso, attorno alle 2 come ogni Sabato salutai Marisa e mi incamminai verso il “circuito”. Cominciai come facevo sempre a correre come un folle (testa di ca**o oserei dire). Però dopo circa 8 minuti dallo start mi venne in mente il sogno e mi salì un brivido freddo, perché mi trovavo vicino alla zona dove avevo sognato ci fosse stato l’incidente. Decisi di rallentare, anche perché una macchina che veniva dal lato opposto mi fece due colpi di abbagliante. Percorsi le due curve che mancavano a velocità ridottissima. Girata la curva feci appena in tempo a frenare la macchina. Davanti a me una fila enorme di macchine ferme. Gente fuori a guardare avanti quell’assurdo incidente con 2 macchine sovrapposte. Accanto alle due macchine incidentate c’era un camion dei vigili del fuoco che stavano issando uno strano affare alto circa 10 metri. Non si capiva da lontano cosa fosse finché accesero i potenti fari per illuminare la zona del terribile incidente. La premonizione del sogno era ora completa: “Ecco la luce che mi abbaglia”.
Tornai a casa tremante e non riuscii neanche a dormire e ringraziai il signore per l’avvertimento.
Dopo qualche tempo cominciai a fare strani sogni di aerei che cadevano e che si schiantavano a terra anche all’interno delle città facendo fossi enormi. La cosa strana era che si schiantavano al suolo perché era cosi che doveva andare. Non so spiegarlo, ma si capiva che era il pilota a decidere di buttarsi giù. Ho fatto questi tipi di sogni per anni. Li raccontavo spesso anche a Dada. In uno di questi aerei in un sogno c’ero anch’io. Al momento dello schianto ho sentito la vera sensazione della morte, almeno penso che sia così. Il 9 settembre del 2001 feci uno di questi sogni ma gli aerei erano decine. L’indomani dissi a mio padre a cena che mi “sentivo” che nel mondo stesse per accadere qualcosa di grande. Mia sorella IO penso ricordi le risate che ci siamo fatti….risate però per sdrammatizzare. Tutti noi sappiamo cosa accadde l’11 settembre del 2001. Dal quel momento non ho più sognato disastri aerei.
Dopo qualche mese sognai di essere alla stazione a Gela. Sogno brevissimo. Sognai che ero lì fermo ad un tratto mi sveglia una forte esplosione. Mi fischiavano ancora le orecchie. Pensai che era veramente successo qualcosa fuori. Mi alzai di fretta ma tutto era tranquillo e i miei genitori dormivano. Pensai subito che era strano quel sogno di pochi secondi e le orecchie che ancora mi fischiavano dal boato. 2 giorni dopo attentato in Spagna alle stazioni.
Ora vi racconto il sogno della prova definitiva che quelli sopra non erano coincidenze. Anche perché qui ho i testimoni.
Nel sogno mi trovavo all’interno della Raffineria per fare dei rilievi come facevo spesso per lavoro. Ad un certo punto all’impianto Topping 1 vidi una nuvola bianca che non era il solito vapore. Un operaio in preda al panico manovrò una valvola che io nel sogno sapevo essere una manovra errata. Gli gridai di non farlo, ma io ero spettatore nel sogno, non potevo interagire. Chiudendo quella valvola ci fu un esplosione. Scappai, presi la macchina e correndo da via Venezia verso casa a Macchitella, sul cavalcavia, nello specchietto retrovisore vedevo le fiamme altissime.
Il giorno dopo preoccupato dal sogno lo raccontai a mio padre con queste parole: ”Papà, ho sognato che il Topping 1 prendeva fuoco a causa di una manovra errata”. Mio padre mi liquidò con uno “Stai tranquillo”.
Il giorno dopo a lavoro decisi di non andare in raffineria ma di restare in ufficio in via Venezia.
All’uscita, attorno le 17:15, un mio collega mi grida:”Guarda là”. Mi giro e vedo un muro di fiamme. Telefono a mio padre che non era a lavoro ma era a Catania con mia madre e mia sorella.
Gli dissi:”Papà, ha preso al fuoco il Topping”. Ovviamente nessuno me lo aveva detto, che era proprio il Topping. Mio padre che era di ritorno mi disse di andare a casa e di restare lì e se cambiava il vento, di chiudermi dentro. In effetti presi lo scooter e cominciai ad incamminarmi verso casa. Sul cavalcavia di via Venezia ricordandomi del sogno, buttai uno sguardo nello specchietto retrovisore…..stessa immagine di fiamme che avevo visto in sogno. Mi scappò un sorriso.
La sera dissi a mio padre:”Te lo avevo detto o no”? Lui mi rispose seriamente:”Si, mi ricordo, ma non dirlo a nessuno”.
Ne ho fatti altri di sogni premonitori ma di minor importanza come ad esempio quello accaduto ad un mio collega alle 5:15 del mattino (qui sotto un video amatoriale del dopo incidente). Praticamente mentre sognavo questo mio collega che si schiantava contro un’altra macchina ma restandone miracolosamente illeso, in pista in contemporanea si scontrava contro l’ala di un aereo in sosta che come potete vedere non si capisce come non sia morto…solo un graffio. Nella storia non era mai accaduto, nei due casi precedenti, che l’aviorifornitore rimanesse illeso: uno decapitato, l’altro gravemente ferito.

Ogni volta ho la stessa sensazione di stupore e meraviglia per una realtà che esiste ma che non conosciamo appieno.

Vi giuro che sono tutti fatti veri ed è la prima volta che rendo partecipe un gran numero di persone.
Scusate se mi sono dilungato, ma credetemi che potrei scrivere un libro.

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ragazzi credetemi che è tutto vero! Gianiro ha sempre avuto questa 'strana' sensibilità... le morti le ha predette davvero, così come l'11 settembre e tutto il resto (Giani li sapevo tutti tranne del bambino).
IO spero solo che non mi sogni mai felice con qualche mio parente ehehehe!!!