Giovedì 16 luglio, ore 17, presso l'auditorium salesiano in piazza alemanna 2
incontro pubblico
Le indagini nella rea a rischio di Gela.

L'ssociazione ARIA NUOVA ha ricevuto l'invito direttamente dalla sede OMS di Roma anzichè, come sarebbe stato normale, dalle autorità locali .

Se vi interessa l'argomento, partecipate. Non mi aspetto molto, ma visti i nomi che relazioneranno, potrebbe essere interessante.

E' una ricerca che hanno fatto a gela finanziatA direttamente dal ministero sulla presenza nell'aria e nell'acqua di particolari sostanze nocive. Un campione di persone sono state analizzate per verificare il livello di presenza nell'organismo di tali sostanze nocive per la salute dell'uomo.
Inoltre E' stata anche fatta una indagine ambientale ad ampio raggio che include aspetti culturali storici e sociali della città.
Giovedì verranno dati i risultati di tale indagine che è stata effettuata direttamente dall'università di palermo ( se non ricordo male)

La ricerca è iniziata circa 2 anni fa e ne sono a conoscenza perchè hanno contattato anche noi riferimenti dei qurtieri che siamo stati intervistati dando il nostro contributo per questa costruzione politico-economica-sociale della città.

Io purtroppo non so se potrò andare perchè accompagno i miei bambini al parco acquatico con il grest , ma credo sarà interessante e potrebbe dare degli importanti spunti di riflessione e magari punti di partenza anche per " obiettivo Gela"

io farò notare che l'associazionje col curriculum più importante sul tema trattato non viene mai inviata dale istituzioni e poi ci si lamenta che non sappiamo confrontarci

per chi non avesse avuto l'occasione di assistere a tutta la conferenza,
durante il dibattito finale 4 interventi di diverse persone hanno accusato direttamente di negligenza Asl, comune e provincia che fino ad allora si era vantati per l'eccellente lavoro svolto durante la raccolta dati.
Invitati dal presidente a replicare non hanno dato alcuna risposta i vertici Asl presenti.

Questa conferenza mi ha personalmente dato la certezza della criminosa malafede di tali dirigenti aziendali.

comunque finalmente dati ufficiali, anche se parziali, inchiodano l'ENI.
bello l'ultimo intervento di carattere sociologico in cui si dimostra che l'incidenza economica esociale dell'ENI non è stata per niente quella sperata, anzi...

non sapevo dell'incontro, ma ho visto un servizio su tg10 oggi.....

se non fossi così legata a questa città....mi sarebbe scappato un:

SCAPPAMMUNINNI TUTTI I STU PAISI

gianni, la raffineria ha nascosto dai importanti, non collabora e questo è il risultato. L'OMS ha presentato un conto che è figlio anche della malafede.
la rffineria puà coesistere con la città, ma non in questo stato. Si diceva che Gela era una esempio di efficienza, i riecercatori che ieri hanno raccolto dati (e ricorda sempre che sono dati carenti perchè fatti in tempi ristretti e senza centraline ben posizionate) hanno parlato chiaro!
se la contropartita è la morte bisogna agire. L'eni deve pagare i danni, non può sottrarsi. Ma i cittadini devono sviluppare una coscienza diversa non sentirti sempre sotto ricatto occupazionale. finche c'è salute si trova lavoro.

il petcoke è un combustibile per la raffineria. gli impianti possono funzionare anche con altri combustibili.

allora si munisca di impianti per il trattamento del petcoke e lo smaltimento delle sostanze solforate. Il problema di questa raffineria non è solo il petcoke. tutte le emissioni dono fuori controllo, gli scarichi a mare sono fuori controllo, la produzione di acqua potabile non rispetta le norme, gli impianti sono ancora pieni di amianto che viene rimosso senza gli opportuni accorgimenti. Un azine da non si può permettere di fare ciò che vuole e ricattare una intera città con l'occupazione. Devono. Un azienda che dissangua Gela ed ha portato più soldi al nord che a noi adessodeve pagare. L'ora dei conti deve pur arrivare. Non può andarsene così, se deve chiudere deve pagare salatissimo

allora si munisca di impianti per il trattamento del petcoke e lo smaltimento delle sostanze solforate. Il problema di questa raffineria non è solo il petcoke. tutte le emissioni dono fuori controllo, gli scarichi a mare sono fuori controllo, la produzione di acqua potabile non rispetta le norme, gli impianti sono ancora pieni di amianto che viene rimosso senza gli opportuni accorgimenti. Un azine da non si può permettere di fare ciò che vuole e ricattare una intera città con l'occupazione. Devono. Un azienda che dissangua Gela ed ha portato più soldi al nord che a noi adessodeve pagare. L'ora dei conti deve pur arrivare. Non può andarsene così, se deve chiudere deve pagare salatissimo

allora si munisca di impianti per il trattamento del petcoke e lo smaltimento delle sostanze solforate. Il problema di questa raffineria non è solo il petcoke. tutte le emissioni dono fuori controllo, gli scarichi a mare sono fuori controllo, la produzione di acqua potabile non rispetta le norme, gli impianti sono ancora pieni di amianto che viene rimosso senza gli opportuni accorgimenti. Un azine da non si può permettere di fare ciò che vuole e ricattare una intera città con l'occupazione. Devono. Un azienda che dissangua Gela ed ha portato più soldi al nord che a noi adessodeve pagare. L'ora dei conti deve pur arrivare. Non può andarsene così, se deve chiudere deve pagare salatissimo

il problema è che non chiuderà mai!! C'è troppa gente che ci lavora (molto meno di qualche anno fà), e si rimetteranno nuovamente a protestare!!
Al massimo chiederanno di stanziare più soldi per inquinare meno, ma si inquinerà sempre!! L'errore è stato fatto a monte e cioè di costruire un industria simile a pochi passi dalla città

quoto, ma come hanno fatto quasi 50 anni fa' a farglielo fare cosi' vicino alla città mi chiedo? mah

Tutto si compra!

l'ignoranza è una brutta bestia...