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L'elisir della giovinezza
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munnizza
City Keys Owner!
Data iscrizione: martedì 25 marzo 2008, ore 12:14 Messaggi: 2396 Località: unna vene vene
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Re: L'elisir della giovinezza
Mi sembra(mi pozzu sbagghiari) una lettura interessante Hermann Hesse pubblicò Siddharta nel 1922, ma il successo arrivò vent’anni dopo sulla scia del Premio Nobel conferito allo scrittore tedesco nel 1946. Narra la vita del giovane indiano Siddharta, figlio di un ricco bramino, alla ricerca della sua strada nei modi più disparati. Siddharta aveva sin dall’infanzia seguito gli insegnamenti del padre; era studioso e rappresentava l’orgoglio dei suoi genitori; suscitava l’ammirazione di tutti e in particolare del suo inseparabile amico Govinda. Ma non trovava la sua felicità, non si sentiva soddisfatto di sé. Per queste ragioni decise di abbandonare la casa dei genitori e di andare a vivere, insieme a Govinda, con un gruppo di pensatori che viveva di molto poco, i Samana. Da loro imparò ogni cosa della loro dottrina. Dopo questa esperienza i due amici andarono a vedere il Buddha Gotama e a questa setta Govinda decise di aggregarsi. Siddharta, rimasto solo, continuava a non essere soddisfatto, pensò alla sua vita, a come l’aveva fino a quel momento vissuta giungendo a credere che quello che aveva cercato era sempre stato alla sua portata, ma forse non era stato in grado di coglierlo. Forse tutto ciò che era necessario era conoscere se stesso, imparare dal proprio io, dal proprio credo. Con questa sua nuova consapevolezza partì per la città dove conobbe la bella cortigiana Kamala. Decise di apprendere da lei l’amore e in quel contesto imparò a lavorare, ad arricchirsi e a spendere. Hesse, pur non utilizzando mai un aggettivo negativo per descrivere Kamala, ha lasciato però intuire il tipo di “mestiere” che questa svolgeva. Dopo diversi anni trascorsi con Kamala, Siddharta, avendo capito che stava conducendo una vita che non avrebbe voluto, scappò via. Ma Kamala aspettava un bambino che avrebbe chiamato come il padre Siddharta. Questi era ormai prigioniero dei rimorsi per lo stile di vita degli ultimi anni al punto da meditare il suicidio. Ma il caso o il destino fece si che Siddharta incontrasse il vecchio amico Govinda il quale inizialmente non lo riconobbe e credette di aiutare uno sconosciuto. Un incontro davvero significativo. Siddharta, avendo riacquistato nuova fiducia, cercò ancora una nuova strada da percorrere. Si fermò così sulle sponde del fiume presso il vecchio barcaiolo Vasudeva da cui imparò moltissimo, proprio là dove avrebbe voluto porre termine alla sua vita. Qui incontrò anche Kamala in viaggio alla ricerca del Buddha, accompagnata dal figlio. A causa del morso di un serpente Kamala morì lasciando il piccolo Siddharta alle cure del padre. Ma il giovane era ribelle, non aveva voglia di lavorare e di apprendere: era l’opposto del padre. Dopo alcuni anni suo figlio decise di andare via e a Siddharta non restò che lasciarlo andare. Comprese perciò anche la sofferenza che aveva inflitto ai suoi, quando da giovane aveva preso la medesima decisione. E si giunge alla conclusione del libro con il nuovo incontro tra Siddharta e Govinda ormai anziani e saggi che si raccontano le loro esperienze, le loro conoscenze e le loro filosofie. E’ un libro adatto a chi si pone tante domande, a chi cerca risposte, a chi è alla ricerca di se stesso. Fondamentale per chi cerca il proprio stimolo a vivere pienamente, per chi vuole trovare la propria essenza e i propri valori. Una grande lezione di vita. www.my-libraryblog.com
_________________ 'E’ arrivato il nostro momento, il momento dei siciliani onesti, che vogliono lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra in un deserto, abbiamo l’obbligo morale di ribellarci'."giuseppe gatì
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domenica 19 luglio 2009, ore 17:34 |
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Sultano
City Soldier
Data iscrizione: mercoledì 19 dicembre 2007, ore 20:57 Messaggi: 5307
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Re: L'elisir della giovinezza
quello che conta nella vita é vivere non sopravvivere
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domenica 19 luglio 2009, ore 17:54 |
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munnizza
City Keys Owner!
Data iscrizione: martedì 25 marzo 2008, ore 12:14 Messaggi: 2396 Località: unna vene vene
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Re: L'elisir della giovinezza
_________________ 'E’ arrivato il nostro momento, il momento dei siciliani onesti, che vogliono lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra in un deserto, abbiamo l’obbligo morale di ribellarci'."giuseppe gatì
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domenica 19 luglio 2009, ore 18:01 |
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Sultano
City Soldier
Data iscrizione: mercoledì 19 dicembre 2007, ore 20:57 Messaggi: 5307
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Re: L'elisir della giovinezza
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domenica 19 luglio 2009, ore 20:01 |
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kpax
Heaven Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 22 settembre 2007, ore 16:26 Messaggi: 3009 Località: gela
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Re: L'elisir della giovinezza
| | | | munnizza ha scritto: Mi sembra(mi pozzu sbagghiari) una lettura interessante Hermann Hesse pubblicò Siddharta nel 1922, ma il successo arrivò vent’anni dopo sulla scia del Premio Nobel conferito allo scrittore tedesco nel 1946. Narra la vita del giovane indiano Siddharta, figlio di un ricco bramino, alla ricerca della sua strada nei modi più disparati. Siddharta aveva sin dall’infanzia seguito gli insegnamenti del padre; era studioso e rappresentava l’orgoglio dei suoi genitori; suscitava l’ammirazione di tutti e in particolare del suo inseparabile amico Govinda. Ma non trovava la sua felicità, non si sentiva soddisfatto di sé. Per queste ragioni decise di abbandonare la casa dei genitori e di andare a vivere, insieme a Govinda, con un gruppo di pensatori che viveva di molto poco, i Samana. Da loro imparò ogni cosa della loro dottrina. Dopo questa esperienza i due amici andarono a vedere il Buddha Gotama e a questa setta Govinda decise di aggregarsi. Siddharta, rimasto solo, continuava a non essere soddisfatto, pensò alla sua vita, a come l’aveva fino a quel momento vissuta giungendo a credere che quello che aveva cercato era sempre stato alla sua portata, ma forse non era stato in grado di coglierlo. Forse tutto ciò che era necessario era conoscere se stesso, imparare dal proprio io, dal proprio credo. Con questa sua nuova consapevolezza partì per la città dove conobbe la bella cortigiana Kamala. Decise di apprendere da lei l’amore e in quel contesto imparò a lavorare, ad arricchirsi e a spendere. Hesse, pur non utilizzando mai un aggettivo negativo per descrivere Kamala, ha lasciato però intuire il tipo di “mestiere” che questa svolgeva. Dopo diversi anni trascorsi con Kamala, Siddharta, avendo capito che stava conducendo una vita che non avrebbe voluto, scappò via. Ma Kamala aspettava un bambino che avrebbe chiamato come il padre Siddharta. Questi era ormai prigioniero dei rimorsi per lo stile di vita degli ultimi anni al punto da meditare il suicidio. Ma il caso o il destino fece si che Siddharta incontrasse il vecchio amico Govinda il quale inizialmente non lo riconobbe e credette di aiutare uno sconosciuto. Un incontro davvero significativo. Siddharta, avendo riacquistato nuova fiducia, cercò ancora una nuova strada da percorrere. Si fermò così sulle sponde del fiume presso il vecchio barcaiolo Vasudeva da cui imparò moltissimo, proprio là dove avrebbe voluto porre termine alla sua vita. Qui incontrò anche Kamala in viaggio alla ricerca del Buddha, accompagnata dal figlio. A causa del morso di un serpente Kamala morì lasciando il piccolo Siddharta alle cure del padre. Ma il giovane era ribelle, non aveva voglia di lavorare e di apprendere: era l’opposto del padre. Dopo alcuni anni suo figlio decise di andare via e a Siddharta non restò che lasciarlo andare. Comprese perciò anche la sofferenza che aveva inflitto ai suoi, quando da giovane aveva preso la medesima decisione. E si giunge alla conclusione del libro con il nuovo incontro tra Siddharta e Govinda ormai anziani e saggi che si raccontano le loro esperienze, le loro conoscenze e le loro filosofie. E’ un libro adatto a chi si pone tante domande, a chi cerca risposte, a chi è alla ricerca di se stesso. Fondamentale per chi cerca il proprio stimolo a vivere pienamente, per chi vuole trovare la propria essenza e i propri valori. Una grande lezione di vita. http://www.my-libraryblog.com | | | | |
Grazie mille munnizza per aver postato un riassunto del libro.
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domenica 19 luglio 2009, ore 22:59 |
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Jack Sparrow
City "pirate" Soldier
Data iscrizione: lunedì 19 febbraio 2007, ore 10:23 Messaggi: 8903 Località: Orlando, United States
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Re: L'elisir della giovinezza
savè ppi ttia chi beve fuma e gli piacciono le donne è per forza e necessariamente ERBA TINTA?? gghià finemminilla con questi pregiudizi
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domenica 19 luglio 2009, ore 23:42 |
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munnizza
City Keys Owner!
Data iscrizione: martedì 25 marzo 2008, ore 12:14 Messaggi: 2396 Località: unna vene vene
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Re: L'elisir della giovinezza
bravu Jack
_________________ 'E’ arrivato il nostro momento, il momento dei siciliani onesti, che vogliono lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra in un deserto, abbiamo l’obbligo morale di ribellarci'."giuseppe gatì
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domenica 19 luglio 2009, ore 23:52 |
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munnizza
City Keys Owner!
Data iscrizione: martedì 25 marzo 2008, ore 12:14 Messaggi: 2396 Località: unna vene vene
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Re: L'elisir della giovinezza
| | | | kpax ha scritto: | | | | munnizza ha scritto: Mi sembra(mi pozzu sbagghiari) una lettura interessante Hermann Hesse pubblicò Siddharta nel 1922, ma il successo arrivò vent’anni dopo sulla scia del Premio Nobel conferito allo scrittore tedesco nel 1946. Narra la vita del giovane indiano Siddharta, figlio di un ricco bramino, alla ricerca della sua strada nei modi più disparati. Siddharta aveva sin dall’infanzia seguito gli insegnamenti del padre; era studioso e rappresentava l’orgoglio dei suoi genitori; suscitava l’ammirazione di tutti e in particolare del suo inseparabile amico Govinda. Ma non trovava la sua felicità, non si sentiva soddisfatto di sé. Per queste ragioni decise di abbandonare la casa dei genitori e di andare a vivere, insieme a Govinda, con un gruppo di pensatori che viveva di molto poco, i Samana. Da loro imparò ogni cosa della loro dottrina. Dopo questa esperienza i due amici andarono a vedere il Buddha Gotama e a questa setta Govinda decise di aggregarsi. Siddharta, rimasto solo, continuava a non essere soddisfatto, pensò alla sua vita, a come l’aveva fino a quel momento vissuta giungendo a credere che quello che aveva cercato era sempre stato alla sua portata, ma forse non era stato in grado di coglierlo. Forse tutto ciò che era necessario era conoscere se stesso, imparare dal proprio io, dal proprio credo. Con questa sua nuova consapevolezza partì per la città dove conobbe la bella cortigiana Kamala. Decise di apprendere da lei l’amore e in quel contesto imparò a lavorare, ad arricchirsi e a spendere. Hesse, pur non utilizzando mai un aggettivo negativo per descrivere Kamala, ha lasciato però intuire il tipo di “mestiere” che questa svolgeva. Dopo diversi anni trascorsi con Kamala, Siddharta, avendo capito che stava conducendo una vita che non avrebbe voluto, scappò via. Ma Kamala aspettava un bambino che avrebbe chiamato come il padre Siddharta. Questi era ormai prigioniero dei rimorsi per lo stile di vita degli ultimi anni al punto da meditare il suicidio. Ma il caso o il destino fece si che Siddharta incontrasse il vecchio amico Govinda il quale inizialmente non lo riconobbe e credette di aiutare uno sconosciuto. Un incontro davvero significativo. Siddharta, avendo riacquistato nuova fiducia, cercò ancora una nuova strada da percorrere. Si fermò così sulle sponde del fiume presso il vecchio barcaiolo Vasudeva da cui imparò moltissimo, proprio là dove avrebbe voluto porre termine alla sua vita. Qui incontrò anche Kamala in viaggio alla ricerca del Buddha, accompagnata dal figlio. A causa del morso di un serpente Kamala morì lasciando il piccolo Siddharta alle cure del padre. Ma il giovane era ribelle, non aveva voglia di lavorare e di apprendere: era l’opposto del padre. Dopo alcuni anni suo figlio decise di andare via e a Siddharta non restò che lasciarlo andare. Comprese perciò anche la sofferenza che aveva inflitto ai suoi, quando da giovane aveva preso la medesima decisione. E si giunge alla conclusione del libro con il nuovo incontro tra Siddharta e Govinda ormai anziani e saggi che si raccontano le loro esperienze, le loro conoscenze e le loro filosofie. E’ un libro adatto a chi si pone tante domande, a chi cerca risposte, a chi è alla ricerca di se stesso. Fondamentale per chi cerca il proprio stimolo a vivere pienamente, per chi vuole trovare la propria essenza e i propri valori. Una grande lezione di vita. http://www.my-libraryblog.com | | | | |
Grazie mille munnizza per aver postato un riassunto del libro. | | | | |
ora mi è venuta la curiosità e voglio leggerlo
_________________ 'E’ arrivato il nostro momento, il momento dei siciliani onesti, che vogliono lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra in un deserto, abbiamo l’obbligo morale di ribellarci'."giuseppe gatì
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domenica 19 luglio 2009, ore 23:54 |
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anami
City Soldier
Data iscrizione: domenica 9 dicembre 2007, ore 3:13 Messaggi: 10858 Località: roma...ma Gela nel cuore e nella mente!
Karma: 207 punti
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Re: L'elisir della giovinezza
anche a me
_________________ è iniziato tutto nel silenzio e finirà nella stessa maniera...in silenzio...anche se le grida,le urla saranno solo dentro...
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domenica 19 luglio 2009, ore 23:55 |
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dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
Karma: 111 punti
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Re: L'elisir della giovinezza
vi dico solo una cosa.. è un libro pieno di retorica, di significati nascosti e di parole difficcili da capire, ma nonostante ciò è un libro bellissimo! spiega molte cose !
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lunedì 20 luglio 2009, ore 1:52 |
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Jack Sparrow
City "pirate" Soldier
Data iscrizione: lunedì 19 febbraio 2007, ore 10:23 Messaggi: 8903 Località: Orlando, United States
Karma: 75 punti
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Re: L'elisir della giovinezza
ma che stai a dì.....io l'ho trovato molto scorrevole e semplice tant'è che l'ho letto in pochi giorni.....
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lunedì 20 luglio 2009, ore 5:53 |
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Giga
Super user
Data iscrizione: lunedì 11 febbraio 2008, ore 19:04 Messaggi: 462 Località: catania
Karma: 6 punti
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Re: L'elisir della giovinezza
Posto che vivere a lungo è fondamentalmente una questione di fortuna....fortuna ad avere nel tuo DNA i geni giusti,fortuna a non morire per incidente o malattia prima del tempo,fortuna a nascere in una zona del mondo piuttosto che in un altra e in una famiglia piuttosto che in un altra. Credo che fare (o non fare) qualcosa per allungarla o meglio non accorciare la vita sia la cosa piu intelligente che un essere umano possa fare nel corso della sua esistenza.E non credo che una vita senza sigarette,enza alcol,con un minimo di attiva fisica sia una vita neccesariamente sprecata La speranza di vita sta crecendo molto rapidamente...e ormai si arriva ai 90anni con relativa facilità....per i 30enni di oggi non è utopistico pensare che si vivrà in media 120 anni...ma il problema è:si sta allungando la vita o la vecchiaia???Se fosse solo la seconda(come mi sembra) sarebbe un problema sociale non iddiferente
_________________ [url=http://www.TickerFactory.com/]
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lunedì 20 luglio 2009, ore 13:35 |
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didi79
Global Moderator
Data iscrizione: domenica 4 giugno 2006, ore 12:14 Messaggi: 10407 Località: gela o catania
Karma: 100 punti
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Re: L'elisir della giovinezza
Ecco il sociologo che emerge ammmmore, ma ci pensi stare con me fino ai 120 anni?
_________________ C'é più tra zero e 1 che non tra 1 e 100" C. Baglioni
http://www.comeicavoliamerenda.splinder.com
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lunedì 20 luglio 2009, ore 14:08 |
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dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
Karma: 111 punti
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Re: L'elisir della giovinezza
io l'ho letto in un giorno, intendo difficile per le parole specifiche indiane che usa hesse, cioè ci sonoo delle parole che devi cercarle su wikipedia per capire a che cosa si riferisce o di cosa sta parlando
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lunedì 20 luglio 2009, ore 14:53 |
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Razio
City Soldier
Data iscrizione: venerdì 19 ottobre 2007, ore 16:12 Messaggi: 17206
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Re: L'elisir della giovinezza
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lunedì 20 luglio 2009, ore 14:55 |
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