mi sono espressa male: io non dico che non credo alla paralisi del sonno (perchè non dovrei credere ad una cosa che é realmente successa a molti di voi??)
sono le ulteriori affermazioni su mondi incredibili che mi lasciano scettica....
cmq la mia ovviamente era una battuta e credo valga anche per gli altri... se qualcuno si é offeso mi scuso

a cè...il nostro corpo è in realtà un semplice involucro....ciò che noi siamo è "Altro"

Ti si eripe il pistolino!

Ripeto quello che avevo scritto qualche post più sopra.
Ho sdentito una sensazione di leggerezza,vedevo la mia stanza, prima annebbiata, poi nitida e dietro di me sentivo un gran fragore...forse il rumore del mio respiro.
Poi ricordo di aver fatto una operazione di pull-down,e ho ricominciato a sentire la forza di gravità e mi sono vegliato.

Ieri sera con Dada ci siamo sparati una bella discussione ed io le ho esposto una mia teoria in cui credo fortemente.
Secondo me tutti siamo collegati in rete....una specie di WiFi.
CI sono cervelli dotati di dispositivo per capatre il segnale, altri non lo sanno usare, altri non ce l'hanno.
In teoria essenso in segnale di ognuno di noi sempre condiviso con tutti, potremmo comunicare, sentire e vedere senza avere l'interlocutore davanti e non solo, è possibile viaggiare indietro nel tempo perchè tutte le esperienze fatte da ognuno di noi vengono archiviate in questo grosso minestrone che è l'universo.
Alcune esperienze corporee, coem può essere la paralisi nel sonno, non fanno altro che aiutarci ad accedere alla connessione WiFi sempre presente. Pertanto penso che fare esperienze extracorporee sia possibile.
Così si spiega facilemente come può essere che ad esempio una persona lontana 5000 Km avverta una strana sensazione o faccia un sogno strano, proprio mentre le sue figlie subivano un gravissimo incidente, tanto da indurlo a telefonare a casa nonostante avesse chiamato il giorno prima e fosse solito chiare una volta a settimana.
In questo caso la connessione sempre attiva di cui noi non siamo abituati ad ascoltarla perchè ne ignoriamo l'esistenza, lo ha toccato in un punto debole quale può essere l'amore per le figlie.
Ma questo è solo un esempio se ne potrebbero fare a milioni.
Spiccata è la connessione WiFi fra gemelli, poichè hanno cominciato ad utilizzarla fra di loro dal primo istante di vita.
In poche parole, il nostro cervello non è altro che il terminale per potersi connettere ad un cervellone più grande (che può essere l'universo o Dio) dove risiede la conoscenza universale.
I filosofi greci scoprirono l'esistenza dell'atomo solo pensando (Leucippo e Democrito).
Una massa di informazioni così enormi ha delle falle che però non sono imperfezioni ma anchesse opportunità...ad esempio i déjà vu, quella sensazione che ci fa sembrare di aver vissuto quell'eseperienza che noi stiamo affrontando per la prima volta. In realtà non è detto che quell'eserienza l'abbiamo fatta noi ma è solo un segnale captato dal nostro cervello che magari riguarda un altro.

Ecc...ecc...ecc...