Clerics Cups: imposto il silenzio.
<b>'Clericus Cup', imposto il silenzio
'Curve' vaticane zittite dai cittadini</b>Tutti zitti, come in chiesa. D'ora in avanti questo sarà l'appropriato scenario delle gare della 'Clericus Cup', il torneo di calcio
promosso dal Csi e al quale prendono parte le rappresentative dello Stato Pontificio. La mancanza di tifo sarà dovuta
all'esposto degli abitanti del quartiere Aurelio, che hanno chiesto la sospensione dell'utilizzo di supporti sonori da parte
delle 'curve' per "disturbo della quiete pubblica".
Niente più "trombe, tamburi, megafoni e musica". Una sorta di cartello 'silenzio', come quelli affissi in alcune chiese, mostrato a
tutti i tifosi della 'Clericus Cup'. I cittadini romani che abitano nel quartiere limitrofo al vaticano hanno scelto di scendere in
campo per far cessare l'eccessivo frastuono causato dall'entusiasmo degli 'aficionados' delle formazioni che animano il campionato
di sacerdoti e seminaristi. Una situazione ritenuta insopportabile, resa più fastidiosa dalla conformazione dello stadio che ospita le
fasi del torneo e dalla sua posizione. La Direzione del Pontificio Oratorio San Pietro non ha potuto fare altro che piegarsi all'esposto
dei cittadini, confermando che d'ora in avanti non ci saranno più quelle manifestazioni estemporanee di tifo che hanno
accompagnato le gare della 'Clericus Cup'. Il Centro Sportivo Italiano, l'ente cattolico responsabile dell’organizzazione del
campionato ecclesiastico, ha accolto la richiesta e la 'reprimenda'.
Chiaramente non sarà necessario che l'Osservatorio dedichi una seduta di lavoro al 'caso' relativo alla Santa Sede: non ci saranno
indagini sul comportamento delle tifoserie, né analisi su eventuali divieti alle trasferte, tra l'altro lunghe qualche centinaia di metri.
Nessuna protesta, nessun parapiglia. Ma, dopo la 'polemica' legata ai troppi provvedimenti disciplinari comminati dagli arbitri ai
protagonisti del torneo, fa sorridere che proprio in Vaticano, territorio i cui abitanti sono dediti alla meditazione e al silenzio, sia
arrivata una ramanzina di questo tenore. La 'Clericus Cup' va avanti, magari in un'atmosfera più ecclesiastica
Giovanni Paolo II
era Romanista!!!
E' Verissimo!!!