Oggi ho sentito un mio carissimo amico (Giammarco) che al momento si trova in Iraq con una societa' gelese che lavora anche nell'indotto ENI
La discussione mi ha riaperto un mondo che avevo quasi dimenticato (incredibile la sua testimonianza .. mi ha promesso un'interista al suo ritorno, vi faro' leggere); avevo dimenticato che dopo 8 anni c'è ancora una guerra in Iraq che ha provocato 700.000 (secondo alcune stime, chissa' quanti in realta') morti civili, tanti da far quasi rimpiangere Saddam!!!
Naturalmente questo vuole essere un topic di riflessione, che ha l'unico intento di riportare le nostre menti a problemi ben piu' seri, rispetto alle solite e quotidiane liti politiche che tanto ci distraggono dalla vita reale!!!

Evitate di dilungarvi in lunghe discussioni su berlusconi e compagnia bella (che tanto a sinistra c'è la stessa salsa) ...
Naturalmente questa non è una critica ma un consiglio spassionato...

Questa canzone credo si addica al topic


ps : naturalmente pensiamo anche alla nostra città!!!

ippocrate, per favore... ci indigneremo solo quando verranno aggrediti militari Italiani, fino a quel momento lasciaci in pace!

Gia', è proprio vero

Come si fa' ad essere liberi, quando nella tua citta' c'è il coprifuoco, vivi con la costante paura di bombardamenti o attentati, la maggior parte della tua famiglia è morta e sepolta e le guerre di religione dilaniano la tua cultura.
Per non parlare delle risorse petrolifere in mano agli europei/americani e un patrimonio storico culturale costantemente depredato e svenduto nei vari musei americani e mondiali!


Comunque per ritornare alla tua frase; ogni nazione vive il suo percorso storico, dove gli uomini determinano i cambiamenti e le svolte della prorpria nazione.
Spero sappiate cosa sia stato il Vietnam...

cos'è la libertà ?

detto da un msinno fa piacere

..e io che pensavo che la libertà fosse la possibilità di autoderminazione delle persone e dei popoli

Credo che la parola "AUTODETERMINAZIONE" si spieghi da sola

Esattamente 3 anni fa venne democraticamente impiccato l'unico capo dell'unico stato laico del medio oriente capace di governare un'area sottoposta da anni ad embargo e contrassegnata da conflitti interni volutamente alimentati dall'estero. Dopo di lui solo degradazione e morte.

hai leggermente esagerato.. ovviamente il leggermente è ironico

Quando la soluzione è peggio del problema che si intende risolvere.

il dittatore pazzo è sanguinario pare che sia riuscito, dati alla mano, a contenere il numero di morti per conflitti interni al paese rispetto alla democrazia made in west.
Non so davvero dove sta la pazzia a qesto punto.

si si, era quello che era pieno zeppo di armi chimiche che hanno motivato noi civili a portarlo a giusta e umana condanna dopo onesto processo, è lo stesso che era accusato di feroce dittatura di marchi religioso e aveva il primo ministro cattolico e permetteva la frequentazione delle sinagoghe a baghdad malgrado i pessimi rapporti con Israele, è quello che ha dovuto subire anni di embargo e far leva su forze proprie per tenere l'Iraq ai livelli in cui si trovava. Non dico che era un ottimo governatore, non ho strumenti per dirlo, ma in genere quello che conosciamo è un trasferimento di concetti dal foglio di un telegiornalista alle orecchie del telespettatore senza che passino dal cervello di nessuno dei due. A tal punto che non si vuole nemmeno ammettere che in IRAQ si muore molto di più e si sta peggio rispetto a quando c'era il regime. Anche noi Italiani che con i paesi Arabi abbiamo sempre dialogato siamo passati di colpo dalla parte dei nemici senza nemmeno chiedercene la ragione.
Ci hanno fatto vedere iraqueni festeggianti all'arrivo degli americani, non ci hanno mostrato ancora come mai gli americani in mezzo al popolo osannante non siano ancora riusciti a controllare baghdad. Detto che io ho pietà anche di una blatta schiacciata, da qualsiasi puto di vista la si voglia vedere mi pare che i dittatori pazzi e per di più incapaci ed imbroglioni siano quelli che sono venuti dopo Saddam.
Vi invito a leggere di più quei giornalisti, politici, pensatori che il nostro sistema "democratico" (ahahahaah) ha immediatamente messo fuori dai riflettori. Magari hanno torto, ma offrono chiavi di lettura diverse che non mi pare che emergano nelle pappette televisive premasticate pronte da ingoiare che i dibattiti televisivi ci offrono. (mi riferisco a massimo fini, mino rengaglia, giulietto chiesa, maurizio blondet)

La verità è che il petrolio iraqeno se lo sono già spartito da buoni compari i cosidetti esportatori di democrazia. Ipocrisia alla non calcolabile potenza. Ognuno ha avuto la sua fetta con buona pace dei popoli iraqeni massacrati da invasori stranieri.

le gobbe degli altri sono sempre più visibili.