tradotto in soldoni?

ahahahha

se ci fosse un etica e una legge....

ben venga la chiusura.. però accompagnata da un risanamento e da un risarcimento miliardario !

se non c'è etica ne legge, intendo anche da parte dei gelesi non solo di ENI e ISTITUZIONI, c'è poco da fare. Le battaglie si fanno per far valere i diritti. è mio diritto vivere in un territorio risanato e riconvertibile. E' mio diritto conoscere le strategie aziendali in tempo utile e partecipare alle iniziative. SI chiama partecipazione, un concetto che la democrazia delle elezioni esaurisce dentro un urna. Termini imerese non ha insegnato nulla.
se il territorio non si risana, se l'eni non paga, se chi ci ha impoverito non risacice, abbiamo voglia puntare su agricoltura, turismo e pesca...
le leggi ci sono. spero che ci sia anche coscienza e volontà popolare. quella politica? dettagli...

aspetta, aspetta... forse non sono chiaro. vendite, acquisti, produzione, sfruttamenti, sono concetti che non possono prescindere dalla partecipazione popolare e dei lavoratori in primo luogo. non dovrebbe trattarsi solo di un cambio di padrone. questo è quello che si verifica in genere, ma se non si prende coscienza di questo non c'è nulla da fare. si deve aspettare quello coi soldi che compra noi, le nostre terre e decide quello che vuole fare di noi. E' questa l'etica di cui prendere coscienza. L'Eni ha contratto un debito col territorio, è stato ospite nostro, non poìroprietario. se un ospite crea un danno deve risarcirlo. I lavoratori non devono essere messi al corrente dele intenzioni dell'azienda ma partecipare alle decisioni dell'azienda. C'è l'errata concezione che chi mette i soldi comanda. Il capitale senza lavoro non produce. Ricordo che l'italia è una repubblica(???) fonsata sul lavoro (???????) non sul capitale!
le alternative vanno alimentate, è vero, ma non si passa da un tipo di economia ad un altra in 24 ore, e un azienda non può fare i propi porci comodi, compreso quello di andarsene, quando e come gli pare.

la raffineria di Gela verrà venduta ad un imprenditore russo.

vedrete, è solo questione di smussare gli ultimi dettagli e in meno di 2 anni l'affare sarà fatto.

cambiare padrone non può essere la medicina. è una continuazione del male
I gelesi devono rendersi conto di essere padroni di gela!

Passerà la folle logica di "cu ti duna a mangiari chiamalo papà". Mentalità da schiavo.

speriamo che sia roman abramovic...così si compra anche il Gela Calcio e andiamo in serie A

E' vero lo sostenevo ma con il beneficio del dubbio tanto è vero che sostenevo e sostengo che non credo che si mentiene aperta la raffineria solo per farci "beneficenza". Se è così, tante grazie chiudete bonificate e andatevene. Di voi ne possiamo fare a meno.
Adesso sempre con il beneficio del dubbio sti ventilati russi che vorrebbero comprare lo stabilimento sono pazzi o sono benefattori pure loro?

Meglio così. Che chiudano. Rosorgerà finalmente il sole a Gela.
Toltoci dalle palle la raffineria si potrebbe iniziare con il porto commerciale, il pontile lo è già solo che fino ad ora lo ha avuto in monopolio l'eni, con lo smantellamento degli impianti, le bonifiche la conversione della centrale a turbo gas e finalmente mettere mano alle infrastrutture per promuovere il turismo.
Tutto questo senza affidarci troppo ai politicanti isolani di cui c'è poco da fidarsi ma sotto la determinazione di una cittadinanza attiva. INSORGENZA-SCIATU ha questo tra i suoi obbiettivi.

hai ancora u bicchirinu cco cointreau vicinu?

la messe è molta......