Perchè chiudere le porte del Paradiso
Perchè esiliare il Leone in gabbia
Perchè Versare l'Oceano in un bicchiere,
Quando l'infinito ci apre gli occhi su nuovi sentieri
ancora da tracciare?

Non voglio guardare un giorno la mia immagine riflessa
sulla cheta superfice del lago,
e dire che potevo specchiarmi nel Potente incresparsi
dell'Oceano...

L'ho scritta io in un momento di riflessione sulla vita e sul futuro.
Capita anke a voi di avere momenti in cui volete solo prendere un pezzo di carta e scrivere le vostre emozioni?

Bella,complimenti,davvero bella!

PIACE MOLTO ANCHE A ME!!!!
COMPLIMENTI JACK!!!ANCHE A ME VENGONO QUESTI MOMENTI,MA ANZICHè SCRIVERE....DISEGNO!
KISS

si anche a me capita.....

e ne ho tante!!!

Anche a me piace dilettarmi con il disegno,ho dei bei ritratti dei bimbi
fatti a matita con tutti i chiaroscuri
non saranno capolavori ma mi piace passare il tempo disegnando
e mi diletto ogni tanto anche con gli aquarelli

Badate bene non l'ho scritta io e qualcuno di voi la conosce di sicuro,
è di trilussa e so che esula dalla poesia seria
a me ogni tanto piace rileggerla, ve la propino perchè è davvero divertente
buona lettura e alla prossima

Era d'Agosto e il povero uccelletto
Ferito dallo sparo di un moschetto
Andò per riparare l'ala offesa,
a finire all'interno di una chiesa.

Dalla tendina del confessionale
Il parroco intravvide l'animale
Mentre i fedeli stavano a sedere
Recitando sommessi le preghiere.

Una donna che vide l'uccelletto
Lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio
Pio pio, pio pio, pio pio.

Qualcuno rise a sto cantar d'uccelli
E il parroco, seccato urlò: "Fratelli!
Chi ha l'uccello mi faccia il favore
Di lasciare la casa del Signore!"

I maschi un po' sorpresi a tal parole
Lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
e: "Fermi - disse - mi sono espresso male!

Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l'uccello deve uscire!"
a testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte usciron pian piano.

Ma mentre andavan fuori gridò il prete:
"Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!"

Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzarono tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.

"Per tutti i santi - gridò il prete -
sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:
esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano.

Ben celata in un angolo appartato
Una ragazza col suo fidanzato,
in una cappelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male

e con il volto di un pallore smorto
disse: "Che ti dicevo? Se n'è accorto!"

bella jack!!!

io ho la voce originale nel telefonino......è troppo forte!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La voce originale di chi?

forte!!!

nel telefonino ho la voce dell'autore,credo che sia il tipo di zelig,quello che racconta le poesie con il leggio!!!
nn lo sapevi??

ma se è riferita alla mia poesia ,è di Trilussa morto e sepolto da un pezzo,
non a niente a che vedere e come dice mia madre (chi nicche e nicozzo ci trasi)
con quello di zelig

scusa,allora forse m sono sbagliata,ma comunque la ho davvero nel telefonino

Allora sei veramente un poeta....io prima riempivo pagine e pagine di quaderni con i miei pensieri...il classico diario, raramente scrivevo dei versi.....ora non più....forse col tempo ho perso la mia vena creativa