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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Calciopoli bis
Questa l'ulteriore dimostrazione che il processo del 2006 è stata una farsa e si è chiuso più in fretta possibile per non scendere nei particolari che nessuno di noi mai saprà veramente..
L'ex segretario generale dell'Uefa e capo della Commissione dei tre saggi: «Per me sembrava normale non assegnare il titolo in quelle circostanze perchè c'erano dubbi sulla regolarità del campionato» MILANO, 14 aprile - «Noi non abbiamo deciso di dare il titolo all'Inter, noi tecnicamente abbiamo detto che era possibile farlo»: lo ha detto nel corso di 'Qui studio a Voi stadio' su Telelombardia, stasera, Gerhard Aigner, ex segretario generale dell'Uefa e capo della Commissione dei tre saggi che nel 2006 collaborarono con l'allora Commissario straordinario Guido Rossi nell'assegnazione dello scudetto 2005-06. «Il nome dell'Inter - ha continuato - non ci era stato proposto. Dovevamo per forza fare una classifica di quel campionato per via delle Coppe europee, ma non era necessario dare il titolo a qualche squadra. Per me sembrava normale non assegnare il titolo in quelle circostanze perchè c'erano dubbi sulla regolarità del campionato».
«NON SONO SORPRESO» - «C'era un malessere generale in quel campionato - ha concluso Aigner -, c'erano molte componenti implicate. Non sono sorpreso da ciò che è uscito in questi giorni. Allora la situazione in Lega Calcio era molto grave, ma tutti erano responsabili. Gli arbitri erano troppo esposti alla situazione della Lega Calcio e sono stati anche vittime. Tutti hanno contribuito a crearla e trovare chi è stato il più o meno colpevole è difficile».
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[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)
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giovedì 15 aprile 2010, ore 8:45 |
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dadaumpa
Regina del Forum
Data iscrizione: martedì 5 giugno 2007, ore 11:37 Messaggi: 2018 Località: Settefarini
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Re: Calciopoli bis
| | | | sanapuni ha scritto: ma scusati ma esiste sulu u palluni?!? pirkì surtanu sà quagghiò?!?ummi diti sulu pò palluni... se sinniu sulu pirkì l'inter avi i manu in pasta comu tutti i squatri i serie A allà un mi pari unu ki sta bonu aca testa...se ci sn altri motivi allora azzi loro... cmq forza giubentussssssssssss ma si pure forza interrrrrrrrr tanto perde scudetto champions e pure a coppa italia.... una risata cribbio.... è sport mica vita o morte... | | | | |
ti sbagghi, e puri assai , comu surtanu unni trovi gghiu surtanu torna sta casa aspetta teeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
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Regina del Forum Sono una delle meraviglie del monto! cu sugnu sugnu! crjdgpic!! sono come TU mi vuoi...
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venerdì 16 aprile 2010, ore 19:07 |
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Calciopoli bis
Domani ci sarà la prossima udienza!
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lunedì 19 aprile 2010, ore 21:08 |
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Calciopoli bis
Non male le dichiarazioni di De Santis: -Facchetti veniva sempre da me negli spogliatoi.. -Moratti sapeva che FAcchetti mi chiamava sempre..
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martedì 20 aprile 2010, ore 14:07 |
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Calciopoli bis
E' UFFICIALE RIAPRE CALCIOPOLI 2
Eh si.... si riparte... Calciopoli 2....ma cos'è questa Calciopoli 2, una bufera o un venticello... sarà una cosa vera o una bufala per dare un contentino a qualcuno alla luce delle nuove intercettazioni? Innanzitutto questa Calciopoli 2 ci devono dire se è un teatrino o una cosa vera. Ci devono spiegare chi non ha voluto acquisire quelle telefonate in questi quattro anni e chi le ha nascoste. Ma soprattutto ci devono dare una versione unica di come stanno le cose... La procura della Federcalcio ieri ha deciso di aprire un'altra indagine su Calciopoli, e di ottenere dal Tribunale di Napoli tutto il materiale probatorio e la perizia disposta dal Tribunale. Dopo l'analisi partiranno gli interrogatori di tutte le persone coinvolte... L'elemento più' interessante, ma certamente spinoso di queste intercettazioni che non differiscono molto da quelle che produssero lo scandalo 2006, e' la prescrizione. In teoria tutti i fatti sono prescritti e quindi non rischia nulla nessuno. Bello sarebbe comunicare ai tifosi bianconeri che alla fine hanno pagato solo loro per negligenza altrui, di coloro che non hanno saputo presentare all'epoca il quadro probatorio completo e che quindi si sono dovuti attendere quattro anni e i tempi di prescrizione passati... Se questo accadesse, sarebbe scandaloso se la Juventus non fosse risarcita per quello che ha subito, e uno scudetto revocato non potrebbe essere certamente sufficiente, in quanto quello scudetto non era neppure di loro appartenenza.
In ogni caso di questa vicenda ai tifosi rimarranno impresse le parole del PM Narducci: "Piaccia o non piaccia non esistono telefonate con Moratti, Campedelli, etc... salvo scoprire il contrario!
Piaccia o non piaccia a noi questo non processo non sembra equo.
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giovedì 22 aprile 2010, ore 12:32 |
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Calciopoli bis
MANCINI IL GRANDE ACCUSATORE ora testimonia davanti ai giudici dicendo che erano solo parole dettate dal nervosismo post partita.. è tutta una gran montatura quella che hanno fatto pagare SOLO alla juve!!
ROMA, 25 maggio - Mentre continua il lavoro di trascrizione delle 230 intercettazioni ammesse al fascicolo processuale, è proseguito oggi davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli il processo Calciopoli. È stato il giorno di Roberto Mancini e di quella verità rivelata agli inquirenti in uno degli interrogatori chiave per l’accusa: l’ex tecnico dell’Inter disse cose molto pesanti sul sistema Moggi, coinvolgendo con la sua deposizione arbitri mai entrati nella vicenda processuale in veste di indagati come Rosettie Trefoloni, descritti ai pm di Napoli come vicini al gruppo di potere juventino. Mancini nel suo interrogatorio ricordava anche uno scontro con l’arbitro italiano ai Mondiali in cui lo definisce amico di «quelli di Torino», intesi come Moggi e Giraudo. Mancini ebbe poi a soffermarsi in sede di deposizione davanti ai pm sulle circostanze in cui Moggi si muoveva negli spogliatoi prima e dopo le gare. Tutte accuse che il tecnico jesino oggi in aula non ha smentito, ma ha certamente molto ridimensionato, tanto che i difensori di Moggi, che pure erano pronti al controesame, non hanno ritenuto di fare domande.
LA DEPOSIZIONE - La deposizione di Mancini è durata poco più di 10 minuti. Con l'allenatore del Manchester City ed ex allenatore dell'Inter ha interloquito il pm Capuano, che si è soffermato anche sull'ormai celebre telefonata tra Facchetti e Bergamo, per ironia della sorte scovata dai difensori, segno che ormai anche l'accusa si avvale del lavoro della controparte. Ma sono state soprattutto le proteste per i presunti torti arbitrali quando era alla guida dell'Inter in alcune partite del campionato 2004-2005 l'argomento al centro della deposizione. In particolare, Mancini si è soffermato su Roma-Inter arbitrata da Rosetti e finita 3-3. «Io spesso ho avuto episodi di liti con arbitri - ha detto fra l'altro Mancini - ma a fine gara, presi dalla foga, se ne dicono tante. Nella foga della partita a Rosetti ho detto "pagherete tutto, tu e i tuoi amici di Torino" e alludevo a Moggi, perché pensavo che, essendo lui (Rosetti, ndr) di Torino, avesse a che fare con quelli della sua città. Ma non so niente di particolare a riguardo. Ho fatto un collegamento facile perché pensavo fossero amici. Conosco Moggi da sempre, ma nello specifico il collegamento con Rosetti era dovuto al fatto che l'arbitro è di Torino».
LE VISITE AGLI ARBITRI - Una delle accuse più pesanti rivolte da Mancini a Moggi nel maggio 2006 era quella di avere più volte visto il dg della Juventus negli spogliatoi degli arbitri. Ora il tecnico jesino fornisce una versione più morbida: «Ho visto Moggi più di una volta nello spogliatoio degli arbitri, ma quiesta era una prassi anche di altri dirigenti di società. Era una cosa che capitava. Magari negli altri casi si poteva trattare di dirigenti addetti agli arbitri, ma non so fornire il nome degli altri dirigenti che mi è capitato di vedere nella mia carriera». Altro match preso in esame dal pm, la finale di Supercoppa italiana Inter-Juve. In quell’occasione, disse Mancini quattro anni fa, Moggi scese quasi in campo, posizionandosi tra le due panchine durante i supplementari. Adesso il tecnico marchigiano specifica meglio: «Di sicuro era fuori dal terreno di gioco. Ricordo che è successo in quella occasione, non so se è successo in altre, non venne allontanato dall'arbitro». Il pm Capuano a questo punto contesta a Mancini la diversa versione fornita nel 2006: «Lei aveva detto di ricordarlo in altre circostanze. E poi aveva anche detto di non avere mai visto altri dirigenti entrare negli spogliatoi degli arbitri». Alla fine il pm pone un’altra domanda: «Ricorda di problemi con Bertini su Inter-Perugia? (in realtà si trattava di Perugia-Inter 4-1 con un gol segnato da Rapajc di mano, ndr)». Mancini questa volta proprio non può rispondere, perché all’epoca dei fatti era impegnato altrove: «Non ero l’allenatore dell’Inter in quella stagione e non ricordo comunque problemi particolari con Bertini». Eppure dalle telefonate Bergamo-Facchetti e Bergamo-Bertini, pubblicate in questi giorni, i lamentii per le designazioni dell'arbitro aretino da parte interista sono sotto gli occhi di tutti.
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martedì 25 maggio 2010, ore 16:14 |
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ryoga
City Soldier
Data iscrizione: sabato 7 ottobre 2006, ore 19:48 Messaggi: 20228 Località: Gela - Brescia
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Re: Calciopoli bis
_________________ O BRIGANTE O EMIGRANTE! ...per ora emigrante...
io AMO la mia città io ODIO la mafia, odio i mafiosi
http://www.ilportaledelsud.org
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martedì 25 maggio 2010, ore 17:22 |
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Calciopoli bis
Ora l'Inter è davvero nei GUAI! Ecco l'intercettazione SHOCK con Facchetti nello spogliatoio di Bertini! L'arbitro racconta a Bergamo delle pressioni del dirigente nerazzurro prima di un match a Cagliari. Spunta un'intercettazione davvero scottante sulle pagine di 'Tuttosport' che rischia di inguaiare l'Inter. I fatti risalgono al 12 maggio 2005, al termine della partita Cagliari-Inter (valida come semifinale d'andata della Coppa Italia e conclusasi 1-1), con l'arbitro della gara Paolo Bertini che chiama il designatore Paolo Bergamo per lamentarsi delle pressioni di Giacinto Facchetti prima dell'inizio dell'incontro. Parole gravi e pesanti, che non si spiega come siano sfuggite alla magistratura e alla giustizia sportiva.
BERGAMO: Pronto? BERTINI: Sei a letto, Paolo eh? BERGAMO: No, se. Allora? BERTINI: Com’è andata, che mi dici? BERGAMO: Mah, ho visto l’ultima mezz’ora perché m’avevano avvertito di questo fallo di mano che. No, non è mica espulsione comunque. BERTINI: Quella non è espulsione. BERGAMO: No, non è mica una chiara occasione da rete. BERTINI: Ma poi si può fare una disposizione di carattere tecnico su tutto ma non c’ha? Forse la mancata percezione di dove fosse come posizione ma non può essere ritenuta una occasione di? BERGAMO: No, assolutamente. BERTINI: È stato quello l’unica cosa. BERGAMO: Protestavano un po’ quelli dell’Inter, so’ un po’ insofferenti, quando? BERTINI: Eh, me ne so’ accorto. È stata una remata dal primo minuto, poi, eh? Non capisco, non capisco perché. Tra l’altro c’è stato Facchetti a inizio partita, è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare di sempre. “Ah, sa questa è la tredicesima partita, eh? Per ora siamo in perfetta parità: quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate. Eh, sa, per l’Inter non è che sia un grande score”, ha detto. Quindi l’abbiamo preparata in questo modo la partita. BERGAMO: Mh, mh. BERTINI: Eh, non è stato piacevole, non è stato piacevole. BERGAMO: E bisogna che ci parli, sì... più tranquillo in campo. C’avevo già parlato, gliel’avevo già detto, ma questo non capisce un ca**o. BERTINI: No, ma ho l’impressione. non so nemmeno l’interlocuzione più giusta quale possa essere perché questa veramente.. A volte è imbarazzante. Una premessa del genere. Ci siamo guardati tutti, ci siamo guardati tutti prima della partita. BERGAMO: Ascoltami, quando avrai buttato giù con me, dopo chiama Gigi (probabilmente Pairetto, ndr) che si è accorto che m’hai chiamato. BERTINI: Dici? Sì, sì certo. BERGAMO: Capiscimi. BERTINI: E quindi, niente, insomma, questa situazione te l’ho detta appunto. BERGAMO: Grazie, comunque la partita, a parte il clima. BERTINI: Al di là di questo, insomma la partita è poi andata bene. BERGAMO: Per quella parte lì che ti diceva, ti ci penso io, dai... BERTINI: Sì, perché tra l’altro non ha neanche senso. Non mi sembra di avere fatto. Anzi, anzi. Vabbuò. BERGAMO: Buonanotte, ci sentiamo. BERTINI: Ci sentiamo domani, va. BERGAMO: Vabbè grazie, ciao. BERTINI: Ciao.
A fine gara il presidente Cellino dirà: "Si vede che devono far vincere qualcosa all’Inter. A questo punto non so se serva andare a San Siro la prossima settimana".
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domenica 30 maggio 2010, ore 16:22 |
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Calciopoli bis
CONTINUA LA PRESA PER IL CULO ..leggete quanto trapela dal processo VERO
Ieri in udienza a Napoli, hanno parlato i testimoni di Pairetto. Il notaio e un giornalista spesso presente a Coverciano: «Mai notate anomalie». Gli arbitri Farina e Trentalange negano pressioni per favorire la Juve: «Non ci istruiva nessuno» NAPOLI, 2 giugno - Bastava chiedere, in fondo. Chiedere ai notai dei sorteggi attesi come taroccati, chiedergli notizie e certificazioni anche postume della presa delle palline da parte di 38 giornalisti 38, chiedere come facessero i prestidigitatori Bergamoe Pairetto a darla a bere a tutti a via Tevere e Coverciano. Bastava chiedere alla Lega Calcio il documento prodotto ieri in udienza da Massimo De Santis: mica il quarto segreto di Fatima, una circolare del 5 agosto 2004, alba dei giorni di Calciopoli, in cui si dettava il vademecum del perfetto rapporto arbitrodirigente e i limiti e le caratteristiche dei mitici “addetti agli arbitri”. E invece abbiamo dovuto attendere oltre quattro anni per farci un’idea magari diversa da quella delle informative dei carabinieri. Ebbene, il giorno è però arrivato: ieri udienza a Napoli parla il notaio Ioli, seguiranno una teoria di arbitri e assistenti ora quasi tutti dirigenti apicali dell’Aia ma allora sui campi da protagonisti nella stagione dei veleni: manca Collina, per l’8 giugno dovrà produrre convincente motivazione o presentarsi.
ATTO NOTARILE - Parte il giornalista Pesciaroli, grande esperto di statistiche arbitrali. «Ho preso parte a quasi tutti i sorteggi avvenuti all’Aia e qualcuno avvenuto a Firenze: speravo, una volta almeno, di portare a casa lo scoop di un sorteggio truccato. E invece niente: non ce n’erano motivi, la presenza del notaio lì vicino mi tranquillizzava. Non ho mai avuto sospetti, se avessi visto qualcosa di irregolare l’avrei scritta sul Corriere dello Sport. Le griglie? Era statistica, qualche volta ci azzeccavo, altre no. Come mi attivavo per capire se c’erano trucchi? Guardavo tutto con attenzione, ero lì. E pur avendo fatto anche l’estrazione di anomalie, non ho registrato al tatto alcuna anomalia nelle palline. Quando si aprivano, venivano richiuse e rimescolate». Passa e chiude, testimone al notaio Antonio Ioli. «I verbali da me redatti sono agli atti, quando la pallina e sarà capitato qualche volta nelle centinaia di estrazioni si apriva, provvedevo a farla richiudere: non era possibile leggere il foglietto all’interno perché ripiegato in quattro (da Manfredi Martino, ndr): il nome di arbitro o partita non si poteva leggere. Io non ho mai avuto sospetti di irregolarità di quelle estrazioni che io certificavo: non avevo bisogno di refertare sulla qualità delle palline, ero nel controllo della situazione». Narducci chiede se non avesse sentito il dovere di chiedere alla Figc palline nuove. «Dottore, mi parli del contenuto dei miei atti: io non consideravo anomale queste circostanze. Mai avuto il sentore di anomalie nella procedura».
FISCHIETTI E BANDIERE - Tocca a Trentalange: «Pairetto e Bergamo, che pure non mi trattava benissimo, non mi hanno mai chiesto favoritismi o fatto pressioni. Conosco da una vita anche il padre di Pierluigi Pairetto, Antonio che era un amico di Moggi di antica data. Se sono mai stato fermato? E’ toccato anche a me: 4 mesi senza serie A per aver espulso Capello. Ma allora allenava la Roma» Poi la giudice a latere Pandolfi ricorda la deposizione dell’ex dipendente Juve, Capobianco. «Ha avuto un’auto da Giraudo?» «Giraudo? No, ho comprato un’auto dalla Fiat con lo sconto che si faceva, non ricordo che auto, era nel 1995».
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giovedì 3 giugno 2010, ore 11:06 |
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Calciopoli bis
Vi è mai capitato quando andavate a scuola o vi capita se ci andate ancora di fare il tema e la professoressa vi corregge gli errori con la penna rossa. Vi è capitato mai di avere un compagno che commette il vostro stesso errore e notare lo stesso errore corretto con la penna blu, o magari con un altro colore, come a dire che l'errore per lui non contava, mentre per voi si. Ecco oggi sentendo le parole di Stagnoli, molti tifosi juventini si sentono così leggendo cosa dice Stagnoli "L'ANALISI DEGLI ERRORI OGGI UGUALE AD ALLORA". Stagnoli, ex assistente arbitrale e ora vice di Collina "Il clima nell'attuale Can è simile a quello del 2004-2005, gli errori sono studiati ora come lo erano allora, quando c'erano Bergamo e Pairetto. Io una grande differrenza non la vedo". L'analisi degli errori è ora come era allora". La penna rossa ha colpito qualcuno in un modo e diversamente altri. Per alcuni si è calcato la mano, per altri meno e per altri ancora il garantismo sussiste sempre. Gli errori di oggi sono gli stessi di allora, benissimo, allora perchè per quegli errori qualcuno è stato punito. Sembra paradossale, che nessuno se ne accorga...ma noi che non siamo ciechi lo sottolineamo e vorremmo che la penna rossa, cari professoroni, fosse usata per tutti o per nessuno, basterebbe correggere i voti in pagella... e risarcire chi è stato punito ingiustamente, se così sarà verificato.
Concludo segnalando il nervosismo di oggi della procura, chissà come mai così nervosi, quando un teste poi dice cose che aiutano la difesa è falsa testimonianza vero? Quante contraddizioni, piaccia o non piaccia alla prossima udienza ne vedremo delle belle, anche se quelle che abbiamo visto e sentito fino ad ora sarebbero sufficienti a cancellare quanto segnato con la penna rossa.
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martedì 8 giugno 2010, ore 17:19 |
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