A conegliano Veneto desta scalpore
...di contro penso che a Gela sia quasi la normalità, o meglio la triste normalità!
leggete qui di cosa sto parlando:
http://city.corriere.it/2010/07/15/mila ... 9496.shtmlVent’anni, maturità classica in tasca, e in cerca di un lavoro? Commessa a 200 euro al mese, compresi gli straordinari. È la proposta che si è sentita fare una ragazza di Conegliano Veneto (Treviso), nel cuore del ricco Nordest. Delusa e mortificata, ha detto addio ai suoi sogni di indipendenza economica e ha raccontato tutto al padre, un dirigente d’azienda che ha scritto al Gazzettino per denunciare l’episodio.
Sei giorni di lavoro su 7: duecento euro
Nei giorni scorsi la ragazza si è presentata in un’agenzia di lavoro interinale in cerca di un impiego. Superata una prima selezione fra una quindicina di candidate, le viene offerto un posto da commessa in un negozio di abbigliamento intimo della città: lavoro a tempo pieno per sei giorni su sette a 200 euro netti al mese e, in caso di bisogno, disponibilità a fermarsi a anche un po’ di più. Così per i primi tre mesi, poi si vedrà. Insomma uno stipendio da fame, anche per una ragazza pronta ad ad adattarsi pur di non diventare una “bambocciona”.
“Fuori legge”
A Conegliano la reazione di commercianti, sindacalisti e degli stessi operatori delle società di ricerca e offerta di lavoro è unanime: un contratto del genere è fuori legge, è un “caso estremo” che per fortuna rappresenta l’eccezione e non la norma, ma in tempi di crisi è un campanello d’allarme non va sottovalutato: “Spero che questo caso non sia il sintomo del ritorno ad una pratica in uso nei laboratori tessili negli anni ‘90 - sottolinea il segretario della Filcams Cgil di Treviso, Luigi Tasinato - quando versavano ai dipendenti lo stipendio previsto in contanti e se ne facevano restituire immediatemente una parte”.