potrebbe sembrare equa.

io alla potabilità dell'acqua non ci credo. posso aprire il rubinetto e bere?

paveremo!

però dal 2003 al 2009 ho fatto bene a pavare il 50% e nessuno vorrà l'altro 50!!

ho vinto io!

I gilisi su babbi e l'acqua a paino u stessu macari se ci riva
2 vote alla settimana

FORSE FINALMENTE ABBIAMO UN SINDACO SERIO

Gela -Il Comune non intende fare sconti a Caltaqua. Anzi, li pretende sulle bollette idriche antecedenti il 2010. Lo hanno confermato ieri mattina il sindaco Angelo Fasulo e l’assessore all’Ecologia, Orazio Maganuco, alla presenza dei responsabili tecnici e commerciali della società spagnola. È stato stabilito il principio secondo cui le bollette idriche nel periodo che vanno dal 2007 al 2009 vanno pagate al cinquanta per cento perchè l’acqua non era potabile. Chi lo ha fatto deve soltanto pagare le bollette per intero dal primo trimestre del 2010. Ci sono anche i casi di chi ha pagato l’intero importo, non fidandosi di una vertenza che non ha ancora fondamento.

Il sindaco Fasulo sostiene che i cittadini che hanno pagato per intero l’importo di bollette per acqua non potabile saranno rimborsati in futuro attraverso una operazione di conguaglio.
Non solo. Ieri mattina il direttore commerciale Angela Contino e il direttore della rete Salvatore Giuliana hanno confermato che fino al 20 settembre ogni intervento repressivo di Caltaqua verrà sospeso. Chi non ha però mai pagato deve provvedere subito altrimenti subirà il distacco dei contatori. I pagamenti relativi agli ultimi mesi del 2006 devono essere versati. Era il periodo in cui Caltaqua stava subentrando all’Eas. Si tratta in effetti di una integrazione sui consumi nel momento del passaggio fra Eas e Caltaqua da regolarizzare.
«Non è vero che Caltaqua interrompe l’erogazione a chi ha pagato la metà delle bollette - ha detto Giuliana - ma solo per chi non ha mai pagato nulla. Oggi Caltaqua ha eliminato quasi tutte le perdite. L’acqua che scorre arriva all’ottanta per cento da invasi e solo nell’ordine del 20 per cento dal dissalatore». I gelesi non bevono però l’acqua malgrado l’ordinanza del febbraio scorso. I parametri sanitari secondo l’Asp sono rispettati, ma neanche il sindaco usa l’acqua del rubinetto. Se a monte l’acqua è buona, in rete e nei serbatoi si carica di sostanze nocive.
CHAPEAU

si, appllaudiamo quanto vogliamo. fatto sta che il servizio di distribuzione è una me*da e continua a creare disagi.

nella rete idrica alta l'acqua non arriva da UDITE UDITE ...mercoledì scorso!! e siamo a domenica mattina mentre vi scrivo ci sono i miei che armeggiano con bidoni e secchi

ABBASTA CHI APPLAUDEMMU!! AUA!

E' un problema di fondo difficilmente risolvibile e per il quale ci vorrà tempo.
Questa città è cresciuta nell'abusivismo e senza un piano di espansione urbana, le condutture sono state messe alla bene meglio e per molti anni c'è stata poca cura di quelle già esistenti ... ci vorranno anni prima che la situazione si normalizzi e che i nuovi impianti comincino a funzionare per bene.

Noi paghiamo gli errori del passato, speriamo di costruire un futuro migliore ... cominciando dal municipalizzare l'acqua.

NUOVI SVILUPPI:

Bollette idriche e acqua inquinata: nessuna certezza
Caltaqua non accetta compromessi
"Il 50 per cento è solo sospeso"
di Fabrizio Parisi
Giovedì 02 Settembre 2010 - 12:46

Gela - Caltaqua raffredda l’entusiasmo di Comune e cittadini. Le bollette pagate al 50 per cento dal 2007 al 2009 restano in sospeso in attesa che vi sia un pronunciamento formale. Malgrado l’annuncio dell’avvenuto accordo e di una imminente possibile transazione da parte del sindaco Angelo Fasulo, la società spagnola ha chiarito gli aspetti della controversa vicenda. «Nei mesi scorsi il sindaco Angelo Fasulo e la sua amministrazione - spiegano a Caltaqua - hanno manifestato espressamente la volontà di portare a termine questa problematica con il nostro consenso.

Tuttavia la risoluzione deve essere intesa come una situazione temporanea, (che non riguarda il 2010). Infatti, caltaqua non può rinunciare a questi introiti, essendo tutte tariffe già approvate e applicate, incluso quanto già indicato nella gara, che prevedono l'incasso delle fatture di Gela al 100 per cento».
«Pertanto è bene precisare che qualora in tempi brevi nessuna Amministrazione -specifica l’ente - o ente si assumerà la responsabilità di farsi carico di questa differenza, a salvaguardia del servizio all'intera utenza della provincia, Caltaqua dovrà richiedere all'utenza gelese l'intero importo delle fatture, così come è confermato dalla legislazione vigente».
Caltaqua denuncia un ritardo di tre anni nell'incasso delle differenze, per cui il pagamento del 50 per cento delle bollette fino al 2009, «sta compromettendo la stabilità dell'ente gestore e pregiudicando gravemente la qualità del servizio in tutto il territorio della provincia, e non può quindi protrarsi per un tempo indefinito». Inoltre che il cosiddetto conguaglio di cui dovrebbero beneficiare gli utenti che attualmente hanno pagato interamente le bollette, sarà comunque subordinato «nei tempi e nei modi al momento in cui si giungerà alla soluzione definitiva della questione. È bene chiarire quindi che fino a quel momento caltaqua non procederà ad alcuna forma di rimborso».

è una vergogna! solo una vergogna!

questa questione non si risolverà mai, perchè la verità fino in fondo non la dice mai nessun politico...

inutile fare proclami se non c'è niente di vero o sicuro sotto....

update

l'acqua nella rete alta non arriva da martedì 31 agosto

per favore, dite anche questo al sindaco quando porterete lo speciale!