ahimè è il contrario.. la storia viene modificata in base al modo di pensare... posso scegliere di cuccarmi la favoletta di sinistra o quella di destra.

il problema è che noi pensiamo ai politici di quell'epoca come ai politici di oggi. niente di piu' sbagliato a quei tempi si faceva politica per passione e ideali non per soldi.

il discorso dell'unità fatta per pagarsi i debiti...neanche va presa in considerazione per quanto è delirante.

il discorso della superiorità del sud rispetto al nord...ma unnavima ghiri furriannu? nell'800 al sud c'erano 7 km di ferrovia la napoli portici che serviva al re per andare nella sua residenza balneare a portici appunto. il tasso di alfabetizzazione è impeitoso e non vorrei riscriverlo.

Premetto che quello che tu dici io l condivido in pieno.
Forzata o non forzata l'unità, occorre capire, in quel dato contesto storico, se fosse stata la scelta giusta.
Il discorso dell'unire l'Italia per pagarsi i debiti con i soldi dei Borboni, non ci credo...ma non posso neanche dire che non sia cosi...oppure, meglio ancora, non ci credo fino a prova contraria.
Riscrivere la storia per cercare ad una verità che si avvicini il iù possibile a ciò che accadde in quegli anni è giusto, sacrosanto e comunque gli storici questo fanno e di volta in volta la Storia viene aggiornata.
Riscrivere la storia per rivendicare qualcosa o per sbandierare una presunta superiorità nostra di 150 anni fa mi sa di quello che, siccome non riesce a realizzarsi, va sbandierando le sue origini nobili. Se le hai avute è giusto che tu lo sappia, ma una volta che l'hai saputo non serve a renderti migliore e il continuo sbandierarlo come se fosse una tua virtù ti rende ridicolo se non lo supporti con i fatti.
Come sempre ci ripetiamo che Gela era la più grande e meravigliosa colonia Greca. E quindi? Nu facemmu cco sucu.
Non critico il fatto che si voglia ricercare una verità storica che potrebbe, forse, coincidere o avvicinarsi a quella di Diego, ma i motivi per cui questa viene ricercata.
Detto questo, avrei molti dubbi che l'Italia divisa sarebbe stata migliore di quella di oggi. In iù penso che dividerla oggi sarebbe la cazzatapiù grande che si possa fare. Bisogna invece farla funzionare al meglio sfruttando le diverse caratteristiche e inclinazioni naturali delle vare aree geografiche.

Io ho l'impressione che coloro i quali hanno pensato ad unire l'italia 150 anni fa, i popoli del nord, oggi stiano tentando di fare l'operazione inversa cercando di far nascere anche al sud sentimenti secessionisti. I migliori amici dei secessionisti meridionali sono i leghisti.

Personalmente non vive in me nessuno spirito secessionista, ma se si parla di storia della mia terra mi piace guardare entrambe le facce della stessa medaglia e cercare di capire, anche da testimonianze che nessun libro di storia ha mai scritto, quale ipotesi possa essere più plausibile, ed anche se la mia scelta potrebbe pendere più da una parte che dall'altra, è solo per il piacere di conoscere e non di rivendicare.
Detto ciò, come sarebbe un eventuale secessione è un ipotesi e come tutte le ipotesi possono essere viste sia in via ottimistica che pessimistica, c'è pure chi rimpiange una sicilia americana.. figuriamoci!

che interesse materiale aveva mazzini? e garibaldi? e i mille?

il concetto secondo il quale l'uomo si fa prendere dai beni materiali sempre non lo posso accettare, non tutti gli uomini sono uguali, io non ruberei . questa visione è figlia del nostro tempo, nel quale il posto da deputato ad esempio viene visto come la sistemazione e lo si fa per i 25mila euro al mese.

la storia non è ne di destra ne di sinistra e non viene modificata, qui il problema è che c'è qualcuno che ci marcia a fare il revisionista, ci sono revisionisti su tutto anche sulle torri gemelle...ma la storia quella è se ne facciano una ragione

giustissimo questo post, ma quelle testimonianze vanno prese con le pinze, bisogno vedere chi le fa come le fa e perche lo fa, un esempio banale quanti anziani che lo hanno vissuto parlano bene del fascismo? dobbiamo dedurre che è stato un periodo buono?

purtroppo la questione meridionale nasce ben prima dell'unità d'italia, e se non saremmo entrati a far parte dell'italia sulu u signuri u sapi comu furrimu...come l'albania o la romania.

A oggi, nonostante internet, c'è gente di Bolzaneto che crede in Sicilia siamo ancora tutti lupara e mandolino e tu credi che 150 anni fà quando a stento conoscevano il proprio territerio, mille giovani volontari, con un tasso di cultura pari allo zero, erano pronti a dare la vita..per chi? per rendere compatriota un popolo che nemmeno sapevano come era fatto?
e poi, la poesia.. mille contro un esercito potente armato di cannoni!
ora lascio perdere la storia e guardo la matematica... non ci posso credere!!!

brazo mi dispiace dirtelo ma i mille non erano ''con un tasso culturale pari allo zero'' ma anzi giovani intelletuali settentrionali che partirono per un ideale, unificare lo stato. ovviamente i soli 1085 che erano non ce l'avrebbero fatta per questo cercarono e trovarono aiuto man mano che proseguivano nelle popolazioni (anche con la presa in giro delle terre date)

erano quasi tutti scrittori giornalisti ufficiali ricchi possedenti ingegneri avvocati medici notai ect ect