ma l'italia è unita o no?

si! se gli insegnanti del sud "possono" trasferirsi al nord per lavoro (mai il contrario, purtroppo), è chiaro che una proposta del genere si può fare, ma dovrebbe necessariamente tener conto delle competenze oggettive di ciascun insegnante.
per es. nella mia scuola siamo una decina del sud, ma il grosso è personale locale! tutti bresciani doc...è chiaro e palese che il dialetto bresciano toccherebbe insegnarlo a chi è "madrelingua"

.. se si insegna la lingua siciliana si deve insegnare anche la cultura, la letteratura, il teatro altrimenti è solo un azione di propaganda politica

è inteso che se studi una lingua studi pure cultura e letteratura..
quando studi francese studi pure il teatro, la cultura etc.. lo stesso per l'inglese, il latino e il greco e per tutte le lingue del mondo !

caro dionisio, mi sono fermato alla seconda elementare, e riporto gli stessi dubbi che hanno anche illustri sicilianisti

non credo che faranno solo la grammatica, magari negli esercizi ci sararanno estretti da opere famose come si fa nelle altre lingue..

quoto

Io penso che sia inutile.
I siciliani saranno fieri di esserlo, si commuoveranno pensando alla propria terra, sempre, anche in posti lontanissimi e parlando il mandarino o il castigliano..........insegnare il siciliano a scuola non ha senso.....
Io se parlo in italiano o in francese o in siciliano...sempre siciliano rimango.
Meglio imparare cose più utili, altre lingue sicuramente, il siciliano lo impariamo nella nostra quotidianità.
A che serve insegnarlo a scuola se non per rubare tempo ad altre cose più importanti.....o per far credere ai siciliani che Lombardo è un autonomista convinto.......e per allinearsi con la moda della Lega....chi è Siciliano lo rimane e lo sente fin dentro il sangue anche esprimendosi in perfetto italiano.
Se si vuole l'autonomia, la si faccia ma non su queste ca**ate........mi sembra solo una perdita di tempo e di DENARO PUBBLICO.

a me della politica non me ne frega niente!
a me interessa la valenza culturale di questa decisione, che è importantissima!
i siciliani, nei secoli,hanno perso la memoria storica da cui si deve partire per una rinascita, per un cambiamento radicale!
molti giovani sanno solo che Sicilia= mafia perchè è quello che si son sentiti dire dalla nascita, quello gli è stato inculcato sin da piccoli...e così non ce ne usciamo più.
"lingua e cultura siciliana" a scuola è un'operazione profondamente culturale e come tale,dignitosamente, può e deve stare a scuola!

quoto in pieno!
piuttosto colmino il gap con gli altri paesi europei in fatto di lingue straniere..
anch'io sono un romantico in fatto di sicilianità, ma dobbiamo essere pragmatici e oggi un insegnamento del genere non serve a nulla, se non a fare propaganda!
La sicilianità me la facciano capire, spendendo i milionari contributi europei, modernizzando le infrastrutture della nostra isola e aiutando concretamente lo sviluppo del nostro territorio.
No che devo ancora vedere cadere ponti!
Nel 2011 i ponti cadono solo nel 3 mondo e da noi! rendiamoci conto!!

l'uno non deve necessariamente escludere l'altro

Stefano Protonotaro (metà del XIII sec.)

PIR MEU CORI ALLIGRARI

Pir meu cori alligrari,

chi multu longiamenti[17]

senza alligranza e joi d'amuri è statu,

mi ritornu in cantari[18],

ca forsi levimenti[19]

da dimuranza turniria in usatu[20]

di lu troppu taciri;

e quandu l'omu ha rasuni di diri[21],

ben di' cantari e mustrari aligranza[22],

ca senza dimustranza

joi siria sempri di pocu valuri:

dunca ben di' cantar onni amaduri. 12


E si ben amari

cantau jujisamenti

omu chi avisii in alcun tempu amatu,

ben lu diviria fari

plui dilittusamenti

eu, chi son di tal donna inamuratu,

dundi[23] è dulci placiri,

preju e valenza e jujusi pariri

e di billizzi cutant'abundanza

chi illu m'è pir simblanza,

quandu eu la guardu, sintir la dulzuri

chi fa la tigra in illu miraturi[24];

trad.


Per rallegrare il mio cuore,

che molto a lungo

senza allegria e gioie d'amore è stato,

me ne ritorno a scivere canzoni,

perché forse facilmente

il restare in un lungo tacere potrebbe

trasformarsi in abitudine;

e quando l'uomo ha motivi per poetare,

giustamente deve cantare e mostrar gioia,

perché senza manifestarla

la gioia sarebbe sempre di poco valore:

perciò deve davvero cantare ogni amante.



E se per ben amare

cantò gioiosamente l'uomo

che avesse in un qualche tempo amato,

ben lo dovrei fare

e con più diletto

io, che son di tal donna innamorato,

nella quale è dolce piacere,

pregio e valore e gioioso apparire

e di bellezze così grande abbondanza

che mi sembra,

quando la guardo, sentir la dolcezza

che sente la tigre nel guardarsi allo specchio.


tutto ciò si produceva alla corte di Federico II di svevia, a Palermo

l'uomo non ha forse bisogno anche di questo?

Io non penso sia inutile.
Sicuramente molto, ma moto meglio di quella cacata dei promessi sposi.
Ovviamente non dedicherei allo studio della lingua, più di due ore a settimana.