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A proposito di Rosalia Lombardo 
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Allyhunter ha scritto:
Caravigghiaro ha scritto:
Ippocrate ha scritto:
Certo che fare foto con quella bambina , è un po' macabro

Cmq è impressionante


posso assicurarti che la ragazza in foto ama quella bambina piu di una figlia.....nella chiesa si curava della bara,pulendola e standole sempre vicino.....


Ciao, io sono la ragazza in foto...

Sono rimasta sorpresa dal fatto che le pagine e le foto del mio blog abbiano fatto tanta strada, non me l'aspettavo, devo essere sincera...
Sapevo che alcune foto avrebbero fatto storcere il naso a qualcuno (quella in particolare mi è stata scattata da un giornalista), ma pazienza, era la prima volta in cui i trovavo così vicina a Rosalia e mi si presentava l'opportunità di "studiarla" da vicino e di fare qualche gesto, anche semplice ed elementare, per lei, come appunto, pulire il vetro della bara, che era completamente impolverato...
Ho letto il libro di Tiziana Lanza, che citate, e mi è piaciuto tantissimo, la conosco (non di persona) e posso dire che è una persona eccezionale, che ha messo tanta, tanta passione nelle sue ricerche.
Vorrei solo dire (e vi prego, non è una critica a nessuno!!) che le cose raccontate relativamente agli ultimi momenti di vita di Rosalia sono andate in maniera leggermente diversa da quanto voi riportate. Tutto qui, e solo per non creare equivoci. Ho incontrato la sorella di Rosalia, la quale mi ha detto che sua madre è morta molti anni dopo la bambina. Tutto ciò, solo per dovere di cronaca, specie perchè ho visto l'interesse di tutti in relazione a questa storia. Non avrebbe avuto senso, per me, investire 6 anni di vita in ricerche se poi dovevo lasciare che sulla vicenda continuassero a farsi supposizioni. Anche io, nel mio libro, non scrivo (quasi) nulla di reale sulla bambina, sulla sua vita e sulla sua morte, all'epoca non avevo iniziato le "vere" ricerche e soprattutto, non avevo incontrato tutte le persone che ho avuto accanto in questo lungo, lungo viaggio.
Grazie per avermi ascoltata,
Alessandra



ciao è un piacere parlare con te:dovresti essere la de matteis giusto?
volevo farti i complimenti per le tue ricerhe.Qui da quello che puoi vedere c'è molto interesse per la storia della piccola rosalia lombardo..quando vuoi qui sei la benvenuta per scriverci un tuo parere o qualche info in piu..........noi,nel nostro piccolo,seguiremo con attensione il tuo blog sperando che tu possa darci notizie che possano "placare la nostra sete di sapere"...........ciao alessandra e buon lavoro

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venerdì 27 febbraio 2009, ore 15:49
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Sì, sono proprio la de Matteis! :-)
Sul blog ho scritto praticamente tutto su Rosalia, sul mio incontro con la sorella... se avete domande precise, chiedete pure, sono qui per rispondere!!
A presto e grazie di tutto, Alessandra


venerdì 27 febbraio 2009, ore 15:54
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posto il blog perchi non lo conoscesse:
http://perdutamente2007.splinder.com/

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venerdì 27 febbraio 2009, ore 15:57
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Allyhunter ha scritto:
Sì, sono proprio la de Matteis! :-)
Sul blog ho scritto praticamente tutto su Rosalia, sul mio incontro con la sorella... se avete domande precise, chiedete pure, sono qui per rispondere!!
A presto e grazie di tutto, Alessandra


grazie mille e complimenti :wink:

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venerdì 27 febbraio 2009, ore 18:29
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Grazie a tutti, soprattutto per esservi interessati a Rosalia. Lo dico col cuore. Grazie davvero.


venerdì 27 febbraio 2009, ore 19:55
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se vuoi puoi raccontarci il tuo incontro con la sorella.........emozioni,sentimenti,se hai raccolto altre foto della piccola magari quando era in vita........qui siamo molti curiosi :D

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lunedì 9 marzo 2009, ore 16:44
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Ciao a tutti. Mi scuso per il ritardo nella risposta, ma è stato ed è ancora un periodo piuttosto problematico, quanto ad impegni :-)
Il mio incontro con la sorella di Rosalia... vediamo che cosa posso dire senza risultare ripetitiva rispetto a quanto ho scritto nel mio blog. Be', di certo ora vedo la cosa "a freddo", essendo ormai trascorsi 3 mesi da quel giorno. Eppure... le emozioni non sono cambiate. La sento spesso, molto spesso, per telefono. Quello che mi ha colpita innanzitutto, è stata la somiglianza che definirei folgorante con la bambina. Come ho già detto, si vede che il DNA non è un'opinione: stessa forma del viso, stesso, identico naso... davvero, è qualcosa di sorprendente.
Quando sono entrata in casa sua, sapevo che mi aspettava. Sua figlia era venuta a prendermi in stazione ed avevo capito immediatamente che si trattava di persone speciali, dal modo in cui sono stata abbracciata. Ho provato una serie di emozioni che si rincorrevano troppo velocemente, perchè fossi in grado di coglierne anche solo una, per poterla gestire e fermare. Controllare. Tenete presente che stavo per trovarmi di fronte ad una persona che io avevo "immaginato" nel mio libro, ma della cui esistenza non avevo nè conferme, nè "sospetti" concreti. Lasciatemi dire che già questo è stato abbastanza... spiazzante. Sono entrata in ascensore praticamente contando i secondi, e non so ancora oggi dire se stessi contando per mantenere un minimo di contatto con la realtà, il minimo sindacale per ricordare tutte le domande che volevo farle. Per me, in fondo, la questione "Rosalia Lombardo" aveva ancora troppi punti oscuri per potersi considerare chiusi, e avevo un'opportunità unica per aprire qualche porta che mi sembrava, fino ad allora, chiusa a doppia mandata.
La più grande sorpresa? Quando sono entrata in casa, e lei mi ha guardata, e mi ha sorriso, e mi ha abbracciata forte, mi ha fatto una domanda. E'stata LEI a fare una domanda a ME. Esattamente il contrario di ciò che mi sarei aspettata che accadesse. Ma le mie, di domande, non si sono fatte attendere.
Le ho chiarito i motivi per i quali sua sorella fosse per me diventata così importante, nel tempo; le ho spiegato che per sei lunghi anni non avevo fatto altro che cercare di sapere come fossero andate veramente le cose, se il fatto di vederla lì, dove e come tutti la conosciamo, andasse collocato tra i "gesti di umana pietà" o tra "le dinamiche del destino", o, malauguratamente, in qualcosa di oscuro, e quando dico oscuro non mi riferisco a nulla di soprannaturale, perchè per quel che mi riguarda (forse anche per un minimo di deformazione professionale) sono gli uomini ad essere capaci delle azioni più nefande.
Non ho mai escluso quest'ultima ipotesi, forse perchè la mia più grande paura è stata, prima ancora che conoscessi il nome di quella bambina e di Salafia, che le fosse stato fatto qualcosa di ingiusto, di sbagliato, di irrispettoso. Lei mi ha semplicemente detto che ciò che è stato fatto, è stato fatto con la coscienza e la volontà di tenere vivo un amore tanto forte quando breve, purtroppo. Che suo padre (anzi, loro, padre) è stato quello che ha sofferto maggiormente di tale perdita; non sto dicendo che la madre non abbia sofferto, ma solo che il padre, forse perchè anche l'artefice della scelta di "bloccarla" fisicamente nel tempo, non si è mai dato pace per come siano andate poi le cose.
Rosalia non mi ha parlato di pentimenti, ma di una tristezza infinita, tanto più che il destino ha voluto che nonostante il padre fosse riuscito a fermarla come in una foto, in attesa solo di essere guardata, il fatto di trovarsi in due città diverse lo portava a frequenti trasferte con destinazione Palermo, trasferte che lo provavano ogni volta di più, tanto da determinare la scelta di lasciare l'Italia per un certo periodo di tempo. Paradossale, in un certo senso. Come dire: lontano non era ancora abbastanza. Era necessario che fossero "ancora più lontani". E tornando a monte del problema, questo ha cozzato, nella mia testa, con la ragione prima dell'imbalsamazione di Rosalia. Doveva essere qualcosa che lenisse il dolore di chi l'amava, e invece ha finito per stravolgerne ulteriormente le esistenze.
Insomma, mi ha veramente fatto male, e non lo dico per dire. Lo dico perchè ho visto decine e decine di foto del padre di Rosalia, ma mai in nessuna di esse io ho visto anche il solo accenno di un sorriso.
Questa cosa devo averla pensata ad alta voce, a un certo punto, perchè poi Rosalia mi ha guardata e mi ha detto che il loro padre pensava e ripensava a quello che aveva fatto, che le aveva provate tutte per cercare di "dimenticare", che aveva dovuto distruggere tutto ciò che rimaneva della piccola da viva. Niente foto, niente di niente. Solo memorie. Nient'altro che memorie.
E quelle, quanto più si vuole che sbiadiscano, meno vengono via. Incredibilmente, sono sempre le cose che vorremmo cancellare che ci rimangono più impresse. Almeno per me è sempre stato così, ma qui aprirei una parentesi inutile e fuori luogo sull'impatto emotivo degli eventi, e non ci sta, credo.
Tornando a noi, devo dire che la conseguenza più particolare di quell'incontro è stata l'essermi trovata praticamente "adottata" da quella famiglia. A parte la familiarità che si respirava tra noi, è il legame che si è instaurato dopo, che mi ha molto colpita. Il che non è necessariamente del tutto positivo, perchè questo comporta anche molte responsabilità, o almeno nel mio caso è successo questo (avete mai avuto paura di deludere qualcuno a voi caro? Ecco, mi riferisco a questo...). Mi sono ritrovata "dall'altra parte del muro", con la responsabilità di essere stata scelta dalla famiglia Lombardo per "parlare" per conto suo, ma, ancora peggio, con la responsabilità di convincere, in un certo senso, la stessa famiglia che le persone a cui era stata affidata la cura di Rosalia erano proprio quelle "giuste".
Mi sono fermata un attimo a pensare. Credetemi, per la testa mi è passato di tutto. Forse non potete immaginarlo, ma mentre il 26 gennaio facevo le pulizie del vetro della bara (odio questo termine, perchè in fondo non riesco a vedere Rosalia come una persona morta: ha catalizzato intorno a sè una quantità di vita e di energia che non so quantificare, è diventata il nodo e l'incrocio di una serie di vite che mai, altrimenti, avrebbero potuto finire con lo sbattere l'una contro l'altra), dicevo, mentre facevo le pulizie, la guardavo e pensavo che non avevo sbagliato, che avevo fatto la scelta giusta, che se ho convinto la famiglia Lombardo che la scelta di affidare la bambina alle persone che ora se ne stanno prendendo cura era giusta, era perchè io in primis ne ero e ne sono convinta.
Immagino che sia difficile da comprendere, per chi non vive la cosa anche da un punto di vista "affettivo", ma Rosalia per me è qualcosa di estremamente importante. E'ancora una grande quantità di pagine non scritte, ma che ho voglia e fretta di leggere.
E', nonostante tutto, ancora un grande mistero, almeno per alcuni aspetti, e visto che è necessario che io...aspetti, allora imparerò l'arte della pazienza e la utilizzerò: le mie domande, quelle "tecniche", sono state fatte, ora aspetto solo che le persone alle quali le ho rivolte, mi diano anche le risposte.
:-)


giovedì 19 marzo 2009, ore 18:02
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Ma la sorella di Rosalia Lombardo è molto grande?? Potresti dirci l'età? Si chiama anche lei Rosalia?

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giovedì 19 marzo 2009, ore 21:00
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Ciao. Sì, si chiama anche lei Rosalia, ed è nata 7 anni dopo la bambina.
A presto!
:-)


venerdì 20 marzo 2009, ore 8:55
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Allyhunter ha scritto:
Ciao a tutti. Mi scuso per il ritardo nella risposta, ma è stato ed è ancora un periodo piuttosto problematico, quanto ad impegni :-)
Il mio incontro con la sorella di Rosalia... vediamo che cosa posso dire senza risultare ripetitiva rispetto a quanto ho scritto nel mio blog. Be', di certo ora vedo la cosa "a freddo", essendo ormai trascorsi 3 mesi da quel giorno. Eppure... le emozioni non sono cambiate. La sento spesso, molto spesso, per telefono. Quello che mi ha colpita innanzitutto, è stata la somiglianza che definirei folgorante con la bambina. Come ho già detto, si vede che il DNA non è un'opinione: stessa forma del viso, stesso, identico naso... davvero, è qualcosa di sorprendente.
Quando sono entrata in casa sua, sapevo che mi aspettava. Sua figlia era venuta a prendermi in stazione ed avevo capito immediatamente che si trattava di persone speciali, dal modo in cui sono stata abbracciata. Ho provato una serie di emozioni che si rincorrevano troppo velocemente, perchè fossi in grado di coglierne anche solo una, per poterla gestire e fermare. Controllare. Tenete presente che stavo per trovarmi di fronte ad una persona che io avevo "immaginato" nel mio libro, ma della cui esistenza non avevo nè conferme, nè "sospetti" concreti. Lasciatemi dire che già questo è stato abbastanza... spiazzante. Sono entrata in ascensore praticamente contando i secondi, e non so ancora oggi dire se stessi contando per mantenere un minimo di contatto con la realtà, il minimo sindacale per ricordare tutte le domande che volevo farle. Per me, in fondo, la questione "Rosalia Lombardo" aveva ancora troppi punti oscuri per potersi considerare chiusi, e avevo un'opportunità unica per aprire qualche porta che mi sembrava, fino ad allora, chiusa a doppia mandata.
La più grande sorpresa? Quando sono entrata in casa, e lei mi ha guardata, e mi ha sorriso, e mi ha abbracciata forte, mi ha fatto una domanda. E'stata LEI a fare una domanda a ME. Esattamente il contrario di ciò che mi sarei aspettata che accadesse. Ma le mie, di domande, non si sono fatte attendere.
Le ho chiarito i motivi per i quali sua sorella fosse per me diventata così importante, nel tempo; le ho spiegato che per sei lunghi anni non avevo fatto altro che cercare di sapere come fossero andate veramente le cose, se il fatto di vederla lì, dove e come tutti la conosciamo, andasse collocato tra i "gesti di umana pietà" o tra "le dinamiche del destino", o, malauguratamente, in qualcosa di oscuro, e quando dico oscuro non mi riferisco a nulla di soprannaturale, perchè per quel che mi riguarda (forse anche per un minimo di deformazione professionale) sono gli uomini ad essere capaci delle azioni più nefande.
Non ho mai escluso quest'ultima ipotesi, forse perchè la mia più grande paura è stata, prima ancora che conoscessi il nome di quella bambina e di Salafia, che le fosse stato fatto qualcosa di ingiusto, di sbagliato, di irrispettoso. Lei mi ha semplicemente detto che ciò che è stato fatto, è stato fatto con la coscienza e la volontà di tenere vivo un amore tanto forte quando breve, purtroppo. Che suo padre (anzi, loro, padre) è stato quello che ha sofferto maggiormente di tale perdita; non sto dicendo che la madre non abbia sofferto, ma solo che il padre, forse perchè anche l'artefice della scelta di "bloccarla" fisicamente nel tempo, non si è mai dato pace per come siano andate poi le cose.
Rosalia non mi ha parlato di pentimenti, ma di una tristezza infinita, tanto più che il destino ha voluto che nonostante il padre fosse riuscito a fermarla come in una foto, in attesa solo di essere guardata, il fatto di trovarsi in due città diverse lo portava a frequenti trasferte con destinazione Palermo, trasferte che lo provavano ogni volta di più, tanto da determinare la scelta di lasciare l'Italia per un certo periodo di tempo. Paradossale, in un certo senso. Come dire: lontano non era ancora abbastanza. Era necessario che fossero "ancora più lontani". E tornando a monte del problema, questo ha cozzato, nella mia testa, con la ragione prima dell'imbalsamazione di Rosalia. Doveva essere qualcosa che lenisse il dolore di chi l'amava, e invece ha finito per stravolgerne ulteriormente le esistenze.
Insomma, mi ha veramente fatto male, e non lo dico per dire. Lo dico perchè ho visto decine e decine di foto del padre di Rosalia, ma mai in nessuna di esse io ho visto anche il solo accenno di un sorriso.
Questa cosa devo averla pensata ad alta voce, a un certo punto, perchè poi Rosalia mi ha guardata e mi ha detto che il loro padre pensava e ripensava a quello che aveva fatto, che le aveva provate tutte per cercare di "dimenticare", che aveva dovuto distruggere tutto ciò che rimaneva della piccola da viva. Niente foto, niente di niente. Solo memorie. Nient'altro che memorie.
E quelle, quanto più si vuole che sbiadiscano, meno vengono via. Incredibilmente, sono sempre le cose che vorremmo cancellare che ci rimangono più impresse. Almeno per me è sempre stato così, ma qui aprirei una parentesi inutile e fuori luogo sull'impatto emotivo degli eventi, e non ci sta, credo.
Tornando a noi, devo dire che la conseguenza più particolare di quell'incontro è stata l'essermi trovata praticamente "adottata" da quella famiglia. A parte la familiarità che si respirava tra noi, è il legame che si è instaurato dopo, che mi ha molto colpita. Il che non è necessariamente del tutto positivo, perchè questo comporta anche molte responsabilità, o almeno nel mio caso è successo questo (avete mai avuto paura di deludere qualcuno a voi caro? Ecco, mi riferisco a questo...). Mi sono ritrovata "dall'altra parte del muro", con la responsabilità di essere stata scelta dalla famiglia Lombardo per "parlare" per conto suo, ma, ancora peggio, con la responsabilità di convincere, in un certo senso, la stessa famiglia che le persone a cui era stata affidata la cura di Rosalia erano proprio quelle "giuste".
Mi sono fermata un attimo a pensare. Credetemi, per la testa mi è passato di tutto. Forse non potete immaginarlo, ma mentre il 26 gennaio facevo le pulizie del vetro della bara (odio questo termine, perchè in fondo non riesco a vedere Rosalia come una persona morta: ha catalizzato intorno a sè una quantità di vita e di energia che non so quantificare, è diventata il nodo e l'incrocio di una serie di vite che mai, altrimenti, avrebbero potuto finire con lo sbattere l'una contro l'altra), dicevo, mentre facevo le pulizie, la guardavo e pensavo che non avevo sbagliato, che avevo fatto la scelta giusta, che se ho convinto la famiglia Lombardo che la scelta di affidare la bambina alle persone che ora se ne stanno prendendo cura era giusta, era perchè io in primis ne ero e ne sono convinta.
Immagino che sia difficile da comprendere, per chi non vive la cosa anche da un punto di vista "affettivo", ma Rosalia per me è qualcosa di estremamente importante. E'ancora una grande quantità di pagine non scritte, ma che ho voglia e fretta di leggere.
E', nonostante tutto, ancora un grande mistero, almeno per alcuni aspetti, e visto che è necessario che io...aspetti, allora imparerò l'arte della pazienza e la utilizzerò: le mie domande, quelle "tecniche", sono state fatte, ora aspetto solo che le persone alle quali le ho rivolte, mi diano anche le risposte.
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Innanzitutto ti volevo ringraziare a nome del forum per le info che ci hai dato:da quello che avrai capito anche noi nutriamo un affetto verso quella bambina , e il tuo condividere le emozioni non fa altro che riempirci di gioia ma soprattutto alimentano la nostra voglia di sapere........grazie milee di cuore.....Personalmente sono felice per te:non oso immaginare la tua gioia di quei momenti passati insieme alla sorella......immagino che era come se vedessi lei Rosalia......come se il tempo avesse dato il giusto ordine delle cose,come se niente fosse successo!
Passando dal tuo blog ho visto che hai avuto un ottima recensione....Un motivo in piu per acquistare prima possibile il libro e leggerlo in un sol fiato!

Grazie alessandra

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venerdì 20 marzo 2009, ore 10:50
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Messaggio Re: A proposito di Rosalia Lombardo
novità sul caso!

la famiglia fa causa al national geographic: "hanno rovinato rosalia" :o

Rosalia Lombardo 'rovinata' da National Geographic?
di Walter Giannò
rosalia lombardo

7 luglio 2011 - Dopo aver pubblicato ieri quest’articolo che riguarda Rosalia Lombardo, BlogSicilia ha rintracciato la nipote, Rosanna La Ferla, figlia della sorella che ha lo stesso nome della ‘bimba dei Cappuccini’.

Questa ci ha segnalato una lettera, diffusa anche su Facebook, scritta dalla madre, oggi 86enne, che riportiamo integralmente:

“Egregi signori, spettabili autorità, mi chiamo Rosalia Lombardo e sono nata a Gaeta il 15 settembre 1925 e sono sorella della omonima Rosalia Lombardo, la famosa mummia che è attualmente custodita presso le catacombe dei cappuccini di Palermo.
Mi pregio, con questa mia, di porre alla vostra attenzione alcuni fatti che, secondo il mio modesto parere, hanno dell’incredibile e che hanno toccato profondamente la mia sensibilità di sorella della compianta.

Ogni giorno vedo, su diversi canali televisivi e su ogni rete pubblica e privata, trasmissioni che parlano di mia sorella con riferimenti a fatti e situazioni a dir poco ”surreali” e usando anche mezzi meschini, pur di fare audience, quali anche la messa in onda di foto dei miei compianti genitori e di mia figlia Rosanna La Ferla e ciò avviene senza le autorizzazioni dovute.

A tutto ciò voglio aggiungere che l’ultima volta che ho visto mia sorella, nel 2007, questa aveva un aspetto meraviglioso, con un colorito roseo e degno della fama che l’ha resa famosa in tutto il mondo, paragonandola alla bella addormentata.

Purtroppo ho dovuto, mio malgrado, verificare che quella creatura che sembrava addormentata oggi sembra un’altra persona: ha i capelli diversi, gli occhi semi aperti e il colorito, il suo meraviglioso colorito roseo è diventato di un colore strano… sembra ossidata!

E volete sapere come è avvenuto tutto questo? Volete sapere chi ha rovinato irrimediabilmente la mia sorellina? Io lo so e quando ho provato, per mezzo dei miei legali, di ottenere giustizia su tutta la vicenda, sono stata ignorata, minacciata e” invitata” a tacere!

Ma dal momento che mi restano pochi anni di vita, vista la mia veneranda età, io e mia figlia Rosanna non abbiamo paura di nessuno e non abbiamo nulla da temere e vogliamo dire ”tutta la verità” su questa penosa vicenda che ”tutti”, istituzioni comprese, hanno taciuto fino ad oggi.

Invio questa mia a tutti voi perché l’eco del mio dolore possa aprire un varco alla possibilità che mia sorella possa tornare ad essere quella creatura ammirata da tutto il mondo, e non un povero corpo vittima di esperimenti che ne hanno fatto,irrimediabilmente,compromesso l’essere e che hanno, invece, regalato una immeritata notorietà a chi si vanta di aver scoperto il ”segreto del sonno eterno’ ‘in cui Rosalia sembrava essere caduta.

Quello che chiedo è di ascoltare me e mia figlia Rosanna per il solo rispetto della mia famiglia e della piccola rosalia! A vostra completa disposizione.

Grazie dell’attenzione”.

Fin qui la lettera della sorella di Rosalia Lombardo, una chiara richiesta di ‘aiuto’. Ma su BlogSicilia ha commentato anche Rosanna La Ferla: “I miei nonni decisero di mummificarla per il grande dolore, stavano impazzendo. Prima che l’Eurac con i Cappuccini girassero quel documentario della National Geographic (dove fanno i raggi a rosalia! e del quale noi familiari non eravamo al corrente…..!!!!!), mia zia aveva un bel colorito roseo e il viso paffuto ma, dopo i ”raggi”, mia zia sembra carbonizzata, l’hanno rovinata! Lo chieda ai palermitani se non mi crede…“.

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giovedì 8 dicembre 2011, ore 15:18
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Messaggio Re: A proposito di Rosalia Lombardo
terrificante...è diventata un orrendo fenomeno da baraccone :(

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è iniziato tutto nel silenzio e finirà nella stessa maniera...in silenzio...anche se le grida,le urla saranno solo dentro...


giovedì 8 dicembre 2011, ore 16:59
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Messaggio Re: A proposito di Rosalia Lombardo
Comunque sia rimarra' sempre quella Bambina addormentata dalle guance rosse, e piene di VITA.

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Messaggio Re: A proposito di Rosalia Lombardo
ryoga ha scritto:
Invio questa mia a tutti voi perché l’eco del mio dolore possa aprire un varco alla possibilità che mia sorella possa tornare ad essere quella creatura ammirata da tutto il mondo, e non un povero corpo vittima di esperimenti che ne hanno fatto,irrimediabilmente,compromesso l’essere e che hanno, invece, regalato una immeritata notorietà a chi si vanta di aver scoperto il ”segreto del sonno eterno’ ‘in cui Rosalia sembrava essere caduta.

Quello che chiedo è di ascoltare me e mia figlia Rosanna per il solo rispetto della mia famiglia e della piccola rosalia! A vostra completa disposizione.

Grazie dell’attenzione”.

Fin qui la lettera della sorella di Rosalia Lombardo, una chiara richiesta di ‘aiuto’. Ma su BlogSicilia ha commentato anche Rosanna La Ferla: “I miei nonni decisero di mummificarla per il grande dolore, stavano impazzendo. Prima che l’Eurac con i Cappuccini girassero quel documentario della National Geographic (dove fanno i raggi a rosalia! e del quale noi familiari non eravamo al corrente…..!!!!!), mia zia aveva un bel colorito roseo e il viso paffuto ma, dopo i ”raggi”, mia zia sembra carbonizzata, l’hanno rovinata! Lo chieda ai palermitani se non mi crede…“.[/i]


Posso capire l'indignazione perchè il corpo di un proprio caro viene sottoposto a esperimenti, ma questi parenti ne parlano come se fosse ancora viva...è vero che sembra addormentata, ma devono rendersi conto che è un cadavere!

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-Eleanor Roosevelt


giovedì 8 dicembre 2011, ore 19:42
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