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Solo un luogo comune? 
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
Jack Sparrow ha scritto:
Crudeli..poor ellenico :lol:
Ritornando in topic, io la penso in questo modo...la coppia che ha figli, deve prendersi la responsabilità di seguirli.
Se si ha la possibilità economica, uno dei due genitori deve prendersi l'incarico di seguirli stando a casa il più possibile insieme a loro fin quando non saranno più autonomi....è la legge della natura.
Non è detto che questo genitore debba essere nel 90% dei casi la donna!
Se un giorno avrò figli e moglie, se mia moglie guadagnerà più di me, me ne starò io a casa. Come si fa nei paesi scandinavi.
Il problema è che la cultura prevalente in Italia dice che è la donna che si deve occupare dei figli e della famiglia....
Chi rimane a casa come una donna siciliana qualunque, ad esempio, lo fa perchè sente la responsabilità ESCLUSIVA di farlo il più delle volte.
Quindi è inutile che parlate di emancipazione mamme del nord contro mamme del sud, ancora voi stesse non siete pronte!!!! :lol:

Si ma perchè una donna che non lavora, e sta a casa con i figli, non è emancipata? Trascialando il numero spaventoso di donne che pensano al matrimonio come alla vittoria della lotteria per restare a casa, c'è anche chi sceglie di restarci avendo la possibilità di lavorare e questo le fa onore. Siamo abituati a pensare che la donna "emancipata" (poi si potrebbe aprire un dibattito su cosa significa questo termine) sia solo quella in carriera, col tailleur. Ma non c'è nulla di piu' nobile che crescere (bene) i propri figli.
Tutti questi discorsi su femminismo e maschilismo li trovo basati sul nulla. Oggi le donne hanno ruoli di rilievo in ogni campo e non c'è nessuna barriera di nessun tipo che le impedisca di arrivare dove vuole. Detto questo la donna sbaglia quando non capisce che è diversa dall'uomo, non peggio, ma con caratteristiche diverse. Ad esempio, una donna nell'esercito è una cosa innaturale, fin quando siamo nel 2012 e un ufficiale sta ben seduto in ufficio ok, ma nel 1943 in Russia, in trincea, quell'esercito che avesse avuto donne tra i ranghi avrebbe perso dopo due minuti. In nome della parità si fanno fesserie cosmiche, come cosidette quote rosa, che ad una donna dovrebbe far partire l'embolo, cosi come usanze che sono la quintessenza del maschilismo, come gesti ritenuti galanti come il baciamano, l'apertura della portiera , il regalare fiori ect. c'è molta confusione tra le femministe.
Sempre per esempio, ho avuto discussioni con femmine che mi davano del maschilista... min**ia pero' appena andavamo a fare la spesa, la cassetta dell'acqua toccava (giustamente) a me portarla... ma che l'uomo ha caratteristiche fisiche diverse, e che quindi ci sono lavori che puo' fare solo un uomo non si poteva dire!

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venerdì 9 marzo 2012, ore 17:14
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
Jack Sparrow ha scritto:
Crudeli..poor ellenico :lol:
Ritornando in topic, io la penso in questo modo...la coppia che ha figli, deve prendersi la responsabilità di seguirli.
Se si ha la possibilità economica, uno dei due genitori deve prendersi l'incarico di seguirli stando a casa il più possibile insieme a loro fin quando non saranno più autonomi....è la legge della natura.
Non è detto che questo genitore debba essere nel 90% dei casi la donna!
Se un giorno avrò figli e moglie, se mia moglie guadagnerà più di me, me ne starò io a casa. Come si fa nei paesi scandinavi.
Il problema è che la cultura prevalente in Italia dice che è la donna che si deve occupare dei figli e della famiglia....
Chi rimane a casa come una donna siciliana qualunque, ad esempio, lo fa perchè sente la responsabilità ESCLUSIVA di farlo il più delle volte.
Quindi è inutile che parlate di emancipazione mamme del nord contro mamme del sud, ancora voi stesse non siete pronte!!!! :lol:


E' vero, secondo la nostra mentalità la famiglia è al primo posto, la mamma deve accudire i figli, badare alla casa, ecc...non ho mai detto il contrario. Non ho neanche detto che sia sbagliato e che siano meglio loro...sono due mentalità diverse, due modi diversi di essere mogli e madri.

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venerdì 9 marzo 2012, ore 17:46
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
dada ha scritto:
Jack Sparrow ha scritto:
Crudeli..poor ellenico :lol:
Ritornando in topic, io la penso in questo modo...la coppia che ha figli, deve prendersi la responsabilità di seguirli.
Se si ha la possibilità economica, uno dei due genitori deve prendersi l'incarico di seguirli stando a casa il più possibile insieme a loro fin quando non saranno più autonomi....è la legge della natura.
Non è detto che questo genitore debba essere nel 90% dei casi la donna!
Se un giorno avrò figli e moglie, se mia moglie guadagnerà più di me, me ne starò io a casa. Come si fa nei paesi scandinavi.
Il problema è che la cultura prevalente in Italia dice che è la donna che si deve occupare dei figli e della famiglia....
Chi rimane a casa come una donna siciliana qualunque, ad esempio, lo fa perchè sente la responsabilità ESCLUSIVA di farlo il più delle volte.
Quindi è inutile che parlate di emancipazione mamme del nord contro mamme del sud, ancora voi stesse non siete pronte!!!! :lol:


E' vero, secondo la nostra mentalità la famiglia è al primo posto, la mamma deve accudire i figli, badare alla casa, ecc...non ho mai detto il contrario. Non ho neanche detto che sia sbagliato e che siano meglio loro...sono due mentalità diverse, due modi diversi di essere mogli e madri.


Il fatto e che viviamo in un epoca che l'uomo deve saper fare la mamma e viceversa come dice Jack, io per fortuna questa dindole lo sempre avuta pensate che so cucinare meglio di mia moglie :P e non solo comunque e importante che entrambi i coniugi sappiano coprire i due ruoli, la vita come si sa ci riserva anche brutte sopprese allora e importante che ci si trovi preparati, tipo quando e nato l'ultimo della ciurma e mia moglie era all'ospedale io con tre figli a casa me la sono sbrigato da solo in tutto, quindi nuovi padri ho nuovi mariti occhiù datevi da fare.

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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
Razio ha scritto:
Si ma perchè una donna che non lavora, e sta a casa con i figli, non è emancipata? Trascialando il numero spaventoso di donne che pensano al matrimonio come alla vittoria della lotteria per restare a casa, c'è anche chi sceglie di restarci avendo la possibilità di lavorare e questo le fa onore. Siamo abituati a pensare che la donna "emancipata" (poi si potrebbe aprire un dibattito su cosa significa questo termine) sia solo quella in carriera, col tailleur. Ma non c'è nulla di piu' nobile che crescere (bene) i propri figli.
Tutti questi discorsi su femminismo e maschilismo li trovo basati sul nulla. Oggi le donne hanno ruoli di rilievo in ogni campo e non c'è nessuna barriera di nessun tipo che le impedisca di arrivare dove vuole. Detto questo la donna sbaglia quando non capisce che è diversa dall'uomo, non peggio, ma con caratteristiche diverse. Ad esempio, una donna nell'esercito è una cosa innaturale, fin quando siamo nel 2012 e un ufficiale sta ben seduto in ufficio ok, ma nel 1943 in Russia, in trincea, quell'esercito che avesse avuto donne tra i ranghi avrebbe perso dopo due minuti. In nome della parità si fanno fesserie cosmiche, come cosidette quote rosa, che ad una donna dovrebbe far partire l'embolo, cosi come usanze che sono la quintessenza del maschilismo, come gesti ritenuti galanti come il baciamano, l'apertura della portiera , il regalare fiori ect. c'è molta confusione tra le femministe.
Sempre per esempio, ho avuto discussioni con femmine che mi davano del maschilista... min**ia pero' appena andavamo a fare la spesa, la cassetta dell'acqua toccava (giustamente) a me portarla... ma che l'uomo ha caratteristiche fisiche diverse, e che quindi ci sono lavori che puo' fare solo un uomo non si poteva dire!


Sono d'accordo con te sul concetto di "emancipazione"...non è detto che chi sta a casa sia la classica casalinga pulizie e telenovelas. Non è solo la carriera a rendere una donna emancipata, ma anche la sua educazione e istruzione, i suoi interessi, l'apertura mentale, ecc.
Non penso che ancora si possa parlare di parità tra uomini e donne...lo dicono i numeri, le donne lavorano di meno, hanno meno posti di importanza nella politica, nell'imprenditoria, ecc e sono molto penalizzate nel periodo della maternità. In molti paesi le condizioni della donna sono molto peggiori in altri migliori, dipende dal grado di civiltà.
Io non credo al femminismo estremo, secondo cui la donna deve essere uguale all'uomo per autodeterminarsi...ma non penso neanche che certe cose siano obbligatoriamente prerogativa maschile! Ci sono donne non portate per i lavori femminili, che riescono a portare anche due casse d'acqua, che guidano i camion, che fanno il soldato, ecc.
Infine non credo che la galanteria c'entri con il maschilismo...regalare i fiori o aprire la portiera sono gesti di delicatezza e cortesia che rientrano nella fase del corteggiamento e nei rapporti interpersonali in genere, dove i ruoli devono essere necessariamente definiti, altrimenti rischiamo l'estinzione :asd:

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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
io non so che mentalità c'è a casa mia, mia madre ha sempre lavorato e non mi sono mai sentito trascurato. E lei non si è mai sentita più emancipata o meno emancipata di altre donne.

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Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa.
Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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venerdì 9 marzo 2012, ore 18:37
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
dada ha scritto:
Razio ha scritto:
Si ma perchè una donna che non lavora, e sta a casa con i figli, non è emancipata? Trascialando il numero spaventoso di donne che pensano al matrimonio come alla vittoria della lotteria per restare a casa, c'è anche chi sceglie di restarci avendo la possibilità di lavorare e questo le fa onore. Siamo abituati a pensare che la donna "emancipata" (poi si potrebbe aprire un dibattito su cosa significa questo termine) sia solo quella in carriera, col tailleur. Ma non c'è nulla di piu' nobile che crescere (bene) i propri figli.
Tutti questi discorsi su femminismo e maschilismo li trovo basati sul nulla. Oggi le donne hanno ruoli di rilievo in ogni campo e non c'è nessuna barriera di nessun tipo che le impedisca di arrivare dove vuole. Detto questo la donna sbaglia quando non capisce che è diversa dall'uomo, non peggio, ma con caratteristiche diverse. Ad esempio, una donna nell'esercito è una cosa innaturale, fin quando siamo nel 2012 e un ufficiale sta ben seduto in ufficio ok, ma nel 1943 in Russia, in trincea, quell'esercito che avesse avuto donne tra i ranghi avrebbe perso dopo due minuti. In nome della parità si fanno fesserie cosmiche, come cosidette quote rosa, che ad una donna dovrebbe far partire l'embolo, cosi come usanze che sono la quintessenza del maschilismo, come gesti ritenuti galanti come il baciamano, l'apertura della portiera , il regalare fiori ect. c'è molta confusione tra le femministe.
Sempre per esempio, ho avuto discussioni con femmine che mi davano del maschilista... min**ia pero' appena andavamo a fare la spesa, la cassetta dell'acqua toccava (giustamente) a me portarla... ma che l'uomo ha caratteristiche fisiche diverse, e che quindi ci sono lavori che puo' fare solo un uomo non si poteva dire!


Sono d'accordo con te sul concetto di "emancipazione"...non è detto che chi sta a casa sia la classica casalinga pulizie e telenovelas. Non è solo la carriera a rendere una donna emancipata, ma anche la sua educazione e istruzione, i suoi interessi, l'apertura mentale, ecc.
Non penso che ancora si possa parlare di parità tra uomini e donne...lo dicono i numeri, le donne lavorano di meno, hanno meno posti di importanza nella politica, nell'imprenditoria, ecc e sono molto penalizzate nel periodo della maternità. In molti paesi le condizioni della donna sono molto peggiori in altri migliori, dipende dal grado di civiltà.
Io non credo al femminismo estremo, secondo cui la donna deve essere uguale all'uomo per autodeterminarsi...ma non penso neanche che certe cose siano obbligatoriamente prerogativa maschile! Ci sono donne non portate per i lavori femminili, che riescono a portare anche due casse d'acqua, che guidano i camion, che fanno il soldato, ecc.
Infine non credo che la galanteria c'entri con il maschilismo...regalare i fiori o aprire la portiera sono gesti di delicatezza e cortesia che rientrano nella fase del corteggiamento e nei rapporti interpersonali in genere, dove i ruoli devono essere necessariamente definiti, altrimenti rischiamo l'estinzione :asd:


Sono d'accordo.

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venerdì 9 marzo 2012, ore 19:31
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
dada ha scritto:
Non penso che ancora si possa parlare di parità tra uomini e donne...lo dicono i numeri, le donne lavorano di meno, hanno meno posti di importanza nella politica, nell'imprenditoria, ecc


Vero è... ma perchè? quali sono le barriere che impediscono ad una donna di trovare lavoro? Non credo ce ne siano, è una statistica, data dal fatto che la maggior parte delle donne sceglie di accudire i figli. Se una donna vuole fare carriera politica si candida, prende i voti ed è eletta, semplice. Ad un colloquio di lavoro non penso che il datore discrimini in base al sesso, se lo fa è perchè o è cretino o perchè è rimasto scottato da donne furbe che si prendono anche 3 anni per una maternità. certo, se parliamo del medio oriente, del sud-est asiatico, o dell'africa, il discorso cambia, ma in occidente il problema non si pone.

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venerdì 9 marzo 2012, ore 21:52
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
ma secondo me la parità non deve intendersi come parità numerica in ogni campo dell'esistenza. Questa assurda rincorsa ai numeri ci sta rovinando il cervello.
Quote rosa a tutti i costi, privilegi insensati solo per poter dire che abbiamo più donne degli altri...
ma che roba è?
parità di condizioni di partenza per tutti, i più bravi emergono, che siano donne o uomini.

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venerdì 9 marzo 2012, ore 23:02
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
siciliano ha scritto:
ma secondo me la parità non deve intendersi come parità numerica in ogni campo dell'esistenza. Questa assurda rincorsa ai numeri ci sta rovinando il cervello.
Quote rosa a tutti i costi, privilegi insensati solo per poter dire che abbiamo più donne degli altri...
ma che roba è?
parità di condizioni di partenza per tutti, i più bravi emergono, che siano donne o uomini.



condivido in pieno!! =D> =D> =D>
ricordo ancora certi concorsi o della finanza o di altro dove per esempio c'erano 100 posti a disposizione di cui 30 riservati alle donne, senza tenere in considerazione che magari partecipavano 6 miliardi di uomini e 30 donne!!!

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IL PALMARES NON SI PRESCRIVE

[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)


sabato 10 marzo 2012, ore 0:24
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
Ai tempi Dell'Amor Cortese,la società aveva raggiunto il più alto livello di elevazione.
La Beatrice di Dante non aveva bisogno di mostrare una farfalla inguinale per mostrarne grazia e bellezza. :(
Poi,è arrivato il culto del corpo femminile e l'abuso della sua immagine fino a creare l'immagine della donna oggetto.

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sabato 10 marzo 2012, ore 14:29
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
Razio ha scritto:
dada ha scritto:
Non penso che ancora si possa parlare di parità tra uomini e donne...lo dicono i numeri, le donne lavorano di meno, hanno meno posti di importanza nella politica, nell'imprenditoria, ecc


Vero è... ma perchè? quali sono le barriere che impediscono ad una donna di trovare lavoro? Non credo ce ne siano, è una statistica, data dal fatto che la maggior parte delle donne sceglie di accudire i figli. Se una donna vuole fare carriera politica si candida, prende i voti ed è eletta, semplice. Ad un colloquio di lavoro non penso che il datore discrimini in base al sesso, se lo fa è perchè o è cretino o perchè è rimasto scottato da donne furbe che si prendono anche 3 anni per una maternità. certo, se parliamo del medio oriente, del sud-est asiatico, o dell'africa, il discorso cambia, ma in occidente il problema non si pone.


Non ci sono barriere? In occidente il problema non si pone?? Secondo te da noi le donne lavorano di meno rispetto al nord Europa e ad altri paesi perchè preferiscono stare a casa? Questo è vero per una minoranza di donne, soprattutto al Sud. Vuoi sapere perchè le donne lavorano di meno? Carenza di asili nido, mentre quelli privati e le babysitter costano un botto, mancanza di part-time e orari flessibili per chi ha figli piccoli, datori di lavoro che non assumono le donne sposate perchè potrebbero chiedere permessi, maternità, ecc, mariti che di aiutare in casa non ne vogliono neanche a brodo, mentalità che ancora stigmatizza la donna in carriera, considerandola arrivista e snaturata...e potrei continuare. Le donne lavorano tanto quanto gli uomini nelle società in cui i pregiudizi sono stati superati e le donne non sono una "fascia debole" ma una una risorsa, una ricchezza alla pari dell'uomo.

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sabato 10 marzo 2012, ore 16:38
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
siciliano ha scritto:
ma secondo me la parità non deve intendersi come parità numerica in ogni campo dell'esistenza. Questa assurda rincorsa ai numeri ci sta rovinando il cervello.
Quote rosa a tutti i costi, privilegi insensati solo per poter dire che abbiamo più donne degli altri...
ma che roba è?
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Sì giusto, però per essere veramente alla pari anche voi uomini dovreste partorire, allattare e accudire i figli...ma siccome questo è impossibile la società deve agevolare le donne durante la maternità, invece di mettere i bastoni tra le ruote. Ci guadegnerebbero tutti, uomini, donne, economia, ecc...

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sabato 10 marzo 2012, ore 16:43
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
dada ha scritto:
siciliano ha scritto:
ma secondo me la parità non deve intendersi come parità numerica in ogni campo dell'esistenza. Questa assurda rincorsa ai numeri ci sta rovinando il cervello.
Quote rosa a tutti i costi, privilegi insensati solo per poter dire che abbiamo più donne degli altri...
ma che roba è?
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Sì giusto, però per essere veramente alla pari anche voi uomini dovreste partorire, allattare e accudire i figli...ma siccome questo è impossibile la società deve agevolare le donne durante la maternità, invece di mettere i bastoni tra le ruote. Ci guadegnerebbero tutti, uomini, donne, economia, ecc...

Bastoni tra le ruote? in Italia la legge mi sembra anche fin troppo larga e infatti molte donne anche non avendone bisogno se ne approfittano prendendosi tra maternità e allattamento anche piu' di 2 anni... il problema è , e qui hai ragione, dopo, nell'accudimento e la crescita, nella mancanza di strutture e servizi come asili nido o babysitter...

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sabato 10 marzo 2012, ore 16:48
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ma che roba è?
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Sì giusto, però per essere veramente alla pari anche voi uomini dovreste partorire, allattare e accudire i figli...ma siccome questo è impossibile la società deve agevolare le donne durante la maternità, invece di mettere i bastoni tra le ruote. Ci guadegnerebbero tutti, uomini, donne, economia, ecc...

Bastoni tra le ruote? in Italia la legge mi sembra anche fin troppo larga e infatti molte donne anche non avendone bisogno se ne approfittano prendendosi tra maternità e allattamento anche piu' di 2 anni... il problema è , e qui hai ragione, dopo, nell'accudimento e la crescita, nella mancanza di strutture e servizi come asili nido o babysitter...


Quello che dici tu può avvenire solo nel pubblico, ma nel privato no. E comunque non solo le donne se ne approfittano, c'è gente che sta più tempo in malattia che a lavoro e questo è inaccettabile. Siamo ancora arretrati, questo è il problema...

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sabato 10 marzo 2012, ore 17:00
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Messaggio Re: Solo un luogo comune?
La parità? a pirati do culu! Prima con una jamma e poi ccù l'atra jamma!

Io non ho mai capito il discorso "a partà di lavoro le donne guadagnano acora meno degli uomini". Qualcuno me la sa spiegare sta cosa che si sente ogni tanto nei tg?

I contratti di lavoro non fanno distinzione fra uomo e donna.
Poi è ovvio che cu cchiù travagghia, cchiù guadagna.

In ogni caso la parità è raggiunta, da quando permettiamo alle nostre donne di darci del tu, coem se fossimo allo stesso livello. Ma cosa vogliono di più?
Roba da matti!

Finchè la Panda va, lasciala andare, finchè la Panda va, non la fermare.

Questa l'ho sentita cantare ieri a Zelig da Omen riferito al fato che le donne non controllano mei le macchine, ddrumunu e partun!

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Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto. (John Hedgecoe)


sabato 10 marzo 2012, ore 19:06
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