CI si appresta a regalare la Wj all'Alitalia.
La wj ha dichiarato 500 esuberi, cioè tutti e posto in mobilità 500 persone, cioè tutti.
In questa maniera furbetta, l'antistrust che doveva dare il suo parere sulla fusione, sarà costretto a farlo velocemente e anche chiudendo un occhio alla nuova situazioen di monopolio. SI possono far perdere soldi agli operai?
La politica? ASSENTE e gli imprenditori fanno quel che ca**o vogliono.

che significa? volerà ancora? sarà ancora low cost? a sicurezza come la mettiamo?

tu quindi sei un dipendente eni. che ne pensi della storia del blocco di un anno? ma soprattutto....sarà fatto davvero?

potrebbe anche essere una buona notizia

bisogna riconvertire l'economia Gelese.

se prendessi un euro per tutte le volte che l'ho sentito dire assumerei Berlusconi come lustrascarpe e la Merkel come Tata per i miei figli!

Se hai il contratto energia e fai le notti, non puoi prendere 1500 euro in qualsiasi parte d'Italia.

Riconvertire in cosa?

1400 li prenderesti senza fare i turni.
Fai i turni?

ma che ne so...
Lo dicono tutti dal 1912

No, non lo so.
Ma oggi sono a Gela, domani ti farò sapere maggiri dettagli.

Ci sono operai che sicuramente andranno a fare un secondo lavoro.

Cmq tiratine di capelli e disperazione io non ne vedo assolutamente... anche sentendo parlare chi andrà in cig...

Col Cig si guadagna circa 900 euro, poi chi a figli e moglie a carico si arriva a 1300 circa, stando a casa con la possibilità di poter fare qualche altro lavoretto, ho comunque sbrigare faccende che lavorando non si potrebbe, il cig fa gola a tanti.

Petrolchimico di Gela, la cassa integrazione copre trasferimenti internazionali
MERCOLEDÌ 02 MAGGIO 2012 15:36 DAL BLOG VISITE: 193


C'è un nuovo accordo che sta per essere discusso proprio in queste ore al petrolchimico di Gela, un accordo che l'ENI non avrebbe voluto far sapere ma che siamo in grado di documentarvi grazie alla testimonianza diretta di un dipendente che ha deciso di spiegarci cosa sta succedendo.

Nonostante l'arrivo di ben 15 piattaforme off-shore lungo le coste siciliane e la messa in cassa integrazione del 66% dei lavoratori del petrolchimico addetti alla raffinazione del petrolio greggio, l'ENI ha individuato un esubero di almeno 200 dipendenti. Per alcuni si metterà in moto un meccanismo di pre-pensionamento per poter garantire le tutele sindacali, ma per altri 180 dipendenti si prospetta un trasferimento in una delle sedi estere dell'ENI, dalla Libia fino alla Nigeria.

L'intervento costringerebbe i dipendenti ad una scelta dolorosa: abbandonare definitivamente l'Italia con le proprie famiglie per poter continuare a lavorare o dire addio ma ecco la testimonianza raccolta. Le voci sono ovviamente modificate per mantenere la privacy di chi ha deciso di spiegare questa situazione.