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Eni chiude una parte del petrolchimico
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Brazo
City Soldier
Data iscrizione: lunedì 3 marzo 2008, ore 15:21 Messaggi: 9043 Località: Terranova
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Ma hai letto miei commenti negativi/positivi, quando io ho postato quei dati? Ho paragonato quei dati con quelli attuali? Non mi sembra, anzi ho chiesto se qualcuno ha la possibilità di farmi conoscere gli stessi dati relativi ad oggi. I giornali continuano a non far capire un caxxo, perchè (lo sai meglio di me), scrivere 200 milioni di perdita non significa un ca**o e quello che è più importante, non significa che anzichè aver avuto un risultato netto pari a 5.765 Mln €, hanno registrato un -200 Mln €. Quindi in definitiva, non voglio fare nessuno slogan, anche perchè non ne ho il minimo interesse, mi piacerebbe solo conoscere numeri veri e discuterli con voi.
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[Una volta a Pietro Secchia] Cos'ha fatto ieri la Juve? [...] E tu pretendi di fare la rivoluzione senza sapere i risultati della Juve? (Palmiro Togliatti)
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venerdì 11 maggio 2012, ore 8:20 |
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gianiro
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Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
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Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto. (John Hedgecoe)
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venerdì 11 maggio 2012, ore 20:18 |
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gianiro
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Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Scusa, intanto ovviamente io quando parlo con te uso sempre parolone forti....per babbiare. Poi i dati li ho postati 300 volte nell'ultimo anno e nel 2011 la raffineria ha chiuso con 230 milioni di euro di negativo. Non con 230milioni di euro in meno rispetto l'anno precedente, ma 230 milioni sotto lo zero. Il 2012 sarebbe stato peggiore. Quindi conviene pagare le persone per stare a casa e chiudere la raffineria. Più della metà delle perdite dell'intera divisione refining & marketing. Scaroni parla in maniera rassicurante davanti i giornali, ma nelle riunioni cascade, se avesse potuto chiuderla 3 anni fa lo avrebbe fatto. Ci vuole tempo ma chiuderà, a meno che il mondo non cambi nuovamente.
Vi ho anche detto che se non ha chiuso, o se tutte le raffinerie non sono state vendute, è solo perchè c'è una lotta interna fra Eni holding ed Eni divisione. La holding le avrebbe chiuso perchè sono una zavorra. La divisione cerca di mantenersi. L'holdig gli aveva fissato dei paletti da raggiungere per evitare la vendita o chiusura, traguardi da raggiungere in 3 anni. Ma, purtroppo, invece di avvicinarsi ci si è allontanati di un anno luce. Hanno le palle girate.
Lo sapete quanto incidono tutte le raffinerie e tutti i depositi in Italia per i guadagni eni? Solo l'1%. Ma in questa divisione ci sono quasi tutti i dipendenti e tantissime grane, tipo i processi ambientali.
Guarda due anni fa cosa diceva Paolino S.:
La raffineria di Gela conferma il trend di assenteismo denunciato dall'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni per i siti industriali presenti in Sicilia, tra questi anche il petrolchimico gelese. Tra leggi che consentono ai dipendenti di astenersi dal lavoro per accudire i parenti e malattie, anche a Gela l'assenteismo sfiora il 10%. Il sito industriale gelese lo scorso anno ha chiuso i bilanci con il segno rosso. Meno 300 milioni di euro per una grande industria che, prima del 2009, registrava incassi record garantendo non solo l'occupazione, ma anche la realizzazione di nuovi impianti industriali.
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venerdì 11 maggio 2012, ore 20:22 |
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gianiro
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Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Fonte ufficiale Eni Refining & Marketing Nel quarto trimestre 2011 i margini di raffinazione si sono attestati su livelli non remunerativi (2,52 dollari/barile il margine medio di raffinazione sul Brent nel Mediterraneo, -8% rispetto al quarto trimestre 2010) a causa degli elevati costi della materia prima non trasferiti nei prezzi finali dei prodotti, la cui dinamica è stata frenata dai deboli fondamentali dell'industria (domanda stagnante, eccesso di capacità ed elevati livelli delle scorte). I margini realizzati da Eni nello stesso periodo hanno sofferto anche della contrazione del differenziale di quotazione tra greggi leggeri e pesanti nell'area del Mediterraneo, con impatto negativo sulle raffinerie Eni a elevata conversione. L'andamento del margine di raffinazione nell'esercizio 2011 ha risentito delle stesse dinamiche del trimestre. Nel quarto trimestre 2011 le vendite di prodotti petroliferi nel mercato rete Italia hanno registrato una flessione del 6% (-3% su base annua) a causa del calo dei consumi di carburanti; le azioni di marketing hanno consentito di difendere la quota di mercato pari al 30,4% nel quarto trimestre 2011 (30,5% nel 2011). Stabili le vendite nel Resto d'Europa del quarto trimestre 2011 (-3% su base annua).
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venerdì 11 maggio 2012, ore 20:42 |
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Brazo
City Soldier
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
230 milioni sotto lo zero, avrebbero messo in CIG pure Scaroni. Ti sbagli.
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sabato 12 maggio 2012, ore 0:25 |
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gianiro
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Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Invece la chiuderanno. Scaroni non riesce più a dare giustificazione al mantenimento del settore raffinazione agli azionisti. E' ovvio che si trova in bilico e a rischio. Per questo penso abbia le palle girate. Quando ero dipendente, ogni 6 mesi arrivavano i divd con le comunicazioni dell'AD agli azionisti. Quando parlava del settore raffineria si tramutava in volto e rivolgendosi ai suoi direttori di divisione con uno sguardo inquisitorio (come se fosse colpa loro anche se ovviamente non possono cambiare gli scenari internazionali) diceva: "Quando la R&M vorrà contribuire anch'essa, lo farà, per ora la trasciniamo". http://www.ilsole24ore.com/art/impresa- ... fromSearchIn ogni caso, 200 milioni, 400 milioni, 100mila euro, 300 euro, la decisione è segnata da tempo. Pianno piano stanno staccando i tubi dell'ossigeno per avere una morte meno traumatica. Nessuno al suo interno, ad ogni livello, vede più un futuro che vada al di là di 5 anni. Il mondo cambia e Gela ce la può fare.....se non avrà paura.
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sabato 12 maggio 2012, ore 9:54 |
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Brazo
City Soldier
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
| | | | gianiro ha scritto: Invece la chiuderanno. Scaroni non riesce più a dare giustificazione al mantenimento del settore raffinazione agli azionisti. E' ovvio che si trova in bilico e a rischio. Per questo penso abbia le palle girate. Quando ero dipendente, ogni 6 mesi arrivavano i divd con le comunicazioni dell'AD agli azionisti. Quando parlava del settore raffineria si tramutava in volto e rivolgendosi ai suoi direttori di divisione con uno sguardo inquisitorio (come se fosse colpa loro anche se ovviamente non possono cambiare gli scenari internazionali) diceva: "Quando la R&M vorrà contribuire anch'essa, lo farà, per ora la trasciniamo". http://www.ilsole24ore.com/art/impresa- ... fromSearchIn ogni caso, 200 milioni, 400 milioni, 100mila euro, 300 euro, la decisione è segnata da tempo. Pianno piano stanno staccando i tubi dell'ossigeno per avere una morte meno traumatica. Nessuno al suo interno, ad ogni livello, vede più un futuro che vada al di là di 5 anni. Il mondo cambia e Gela ce la può fare.....se non avrà paura. | | | | |
Io concordo con te sul destino della raff. Tant' e' che ho scritto pure che dal gennaio2015 non c'è ancora certezza. Quando parlo pero' di numeri, non voglio ne giudicare le scelte della raffineria tantomeno discuterle, ma vorrei solo capirli meglio, visto che i giornalisti non approfondiscono in tal senso.
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sabato 12 maggio 2012, ore 10:18 |
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siciliano
City Soldier
Data iscrizione: giovedì 21 febbraio 2008, ore 11:02 Messaggi: 8642 Località: gela
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
io non so che fine farà la raffineria. Di certo Gela e la sicilia hanno perso una grande occasione in questi decenni. Quella di poter sfruttare al meglio non una risorsa ma LA RISORSA. Ricchezza finita fuori da qui e che sta lasciando strascichi sociali troppo pesanti. Io non sono contro le raffinerie. Io sono per l'utilizzo corretto, coerente col territorio, compatibile con l'ambiente (e nell'ambiente ci metto anche l'uomo), delle risorse! qui ci sono colpe etiche prima ancora che legali. Perchè se è vero che solo nelgli ultimi anni stanno emergendo le anomalie legali, il comportamento politico di chi ha sempre negato, nascosto, sottratto, è assolutamente odioso. Se ci sarà un nuovo padrone della Raffineria, spero sia diverso. Se si continuerà con l'ENI, spero cambi politica. Succhiare il sangue ad un territorio non paga!
_________________ "Le masse popolari in Europa,non sono contro le masse popolari in Africa. Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa. Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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sabato 12 maggio 2012, ore 10:43 |
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gianiro
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Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Tu hai una visione troppo poetica di ideale di raffineria. La raffineria inquina sotto qualunque padrone. Dimmi una raffineria che non inquina nel mondo. Aveva un senso quando c'erano impiegate 4000 persone e altre 5000 nell'indotto. Oggi per 600 posti di lavoro meglio aprire un centro commerciale.
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sabato 12 maggio 2012, ore 17:30 |
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Razio
City Soldier
Data iscrizione: venerdì 19 ottobre 2007, ore 16:12 Messaggi: 17206
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Perchè una volta c'erano 4000 posti? e adesso sono 1200?
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sabato 12 maggio 2012, ore 17:39 |
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siciliano
City Soldier
Data iscrizione: giovedì 21 febbraio 2008, ore 11:02 Messaggi: 8642 Località: gela
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
| | | | gianiro ha scritto: Tu hai una visione troppo poetica di ideale di raffineria. La raffineria inquina sotto qualunque padrone. Dimmi una raffineria che non inquina nel mondo. Aveva un senso quando c'erano impiegate 4000 persone e altre 5000 nell'indotto. Oggi per 600 posti di lavoro meglio aprire un centro commerciale. | | | | |
le tecnologie esistono, Non sono perfette, ma perfettibili. Non utilizzarle è da criminali. Non so trovare una raffineria che non inquina, ma nemmeno una che scarica in atmosfera quello che è stato trovato a Gela. Una cosa è non poterlo fare, un'altra è non volerlo fare!
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sabato 12 maggio 2012, ore 17:48 |
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Brazo
City Soldier
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Nei primi anni se non ricordo male erano circa 12.000
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sabato 12 maggio 2012, ore 17:51 |
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gianiro
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Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Non so quanto personale ci fosse, ma penso anche molte di più di 4000. Prima gli impianti pullulavano di persone, oltre ad avere falegnami, vetrai, imbianchini, fabbri, ecc...ecc... Per fatti un conto, gli alloggi a Macchitella costruiti per ospitare operai, impiegati e dirigenti, all'inizio erano 8000. In più devi aggiungere i gelesi che abitavano a Gela.
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sabato 12 maggio 2012, ore 17:56 |
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gianiro
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Data iscrizione: giovedì 21 dicembre 2006, ore 20:21 Messaggi: 4083 Località: MACCHITELLA (GELA)
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Siciliano, ci sarà sempre per te una tecnologia migliore a quella che verrebbe applicata. Fra avere una raffineria Eni, ed una privata, senza ombra di dubbio preferisco Eni da un punto di vista di gestione ambientale. L'eni di oggi, ovviamente. Ma penso che ormai in termini di occupazione il gioco non valga la candela. Se c'è la possibilità di una chiusura io sarei d'accordo. Vedrai, ci saranno altri modi per trovare occupazione. Siamo una città di mare, mica Troina.
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Ultima modifica di gianiro eseguita sabato 12 maggio 2012, ore 18:01, modificato 1 volta in totale.
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sabato 12 maggio 2012, ore 17:59 |
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gianiro
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Re: Eni chiude una parte del petrolchimico
Devi considerare che però non c'era indotto. Fra indotto e raffineria, penso che comunque c'erano un 6000 dipendenti in più in totale.
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sabato 12 maggio 2012, ore 18:01 |
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