Come tutti sapete Gela è un rilevantissimo centro archeologico, città dalla storia antichissima, la cui realtà odierna non rispecchia (purtroppo) per nulla quella antica.
Non so se qualche tempo fa avete avuto modo di sentire su giornali, tv, riviste, il moviemnto per far ritornare in Sicilia la Venere di Morgantina esposta in un museo americano (mi sembra Chicago). Nonchè il movimento per realizzare a Catania presso il Castello Ursino un Museo Archeologico Regionale con qualcosa come 20.000 reperti.
Anche Gela ha il suo gioiello internazionale (o forse più di uno): un cratere a figure nere esposto al Metropolitan Museum di New York. Perchè anche noi gelesi una volta tanto non scendiamo in piazza, come hanno fatto ad Aidone (Morgantina), per reclamare la valorizzazione di una grandissima risorsa che la nostra città presenta? O dobbiamo scendere in piazza soltanto per difendere il petrolchimico e le case abusive? E' questo l'interesse che si ha a Gela verso la cultura?
Ebbene Gela ha un museo assolutamente insufficiente che quantomeno andrebbe raddoppiato (a tal proposito c'era una previsione di allargarlo ad ovest sull'area attualmente occupata dall'ex hotel Venezia). In tutti i musei più importanti del mondo, dell'Italia e della stessa Sicilia (totale 30 musei) si trovano preziosi reperti gelesi che se ritornassero nella loro città potrebbero fare, assieme alle 3 navi greche, la fortuna del turismo gelese.
Eppure nessuno si muove per far ritornare quantomeno i reperti esposti a Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Palermo (che già sarebbero alcune migliaia). Nessuno si muove per l'ampliamento del museo. Nessuno si muove per il recupero delle altre 2 navi sommerse nei fondali gelesi. Nessuno si muove per scavare quelle aree archeologiche rimaste coperte per mancanza di fondi. NESSUNO FA UN C**ZO PER L'ARCHEOLOGIA GELESE????????????????????

per far ritornare 2 vasi ad atene da londra ci sono voluti 55 anni, e con questo ho detto tutto....
poi dobbiamo mettere che la prestigiosa "cura" che è dedicata ai reperti archeologici è fantastica !
tempio di artemide )dalle parti di paperT non è nemmeno considerato, si trova dove c'èera la vecchia ferrovia e la vecchia stazione, è pazzesco ! è solo pieno di rifiuti ed erbaccie ed è vittima delle intemperie, della noncuranza dei teppisti e dell'inquinamento che piano piano lo ridurranno a semplici sassi....
e poi dicono che bisognia rivalorizzare la cultura....

Salve signor Sindaco vorrei porLE una domanda premettendo che io ho contribuito con il mio voto a farla diventare sindaco di gela sia 4 anni fa che nelle ultime elezioni...come mai non ha mai investito un euro sulla valorizzazione e la scoperta di beni archeologici da quando è sindaco di gela?un'ultima domanda:come si possono spendere soldi per i fuochi d'artificio,per la tatangelo,per gigi d'alessio quando le nostre bellezze archeologiche sono lì sofferenti che di tanto in tanto ci strizzano l'occhio? .Sono in attesa di una sua gentile risposta questi 2 quesiti(anche se ne avrei altri 100 da porgerle).

qualche giorno prima del capodanno, all'interno del Museo venne inaugurata una mostra iconografica relativa a una parte piccolissima dei numerosi reperti archeologici che Gela ha sparsi nel mondo intero. All'inaugurazione partecipò anche il Sindaco e la domanda di far ritornare i reperti è nata spontanea, ma anche il direttore del museo, ricordo, disse che il problema fondamentale era economico, pèoichè quei reperti dovevano essere acquistati per poter ritornare a far parte del corredo museale di Gela e il valore di solo uno dei vasi attici è inestimabile.
Credo comunque che al di là di tutto ciò la cosa essenziale è che manca la cultura storica a Gela, quasi nessuno è interessato ormai ai reperti archeologici e un esempio è il fatto stesso che il museo è visitato da pochissime persone. Il mio intervento non vuole essere pessimista, ma ovviamente non si deve perdere di vista la realtà dei fatti, quindi, secondo me occorrerebbe anche rivalorizzare la cultura gelese attraverso interventi nelle scuole. Ad Aidone, realtà che conosco abbastanza bene, sis ono mobilitati e continuano ancora oggi a interessarsi dei beni archologici, e non solo della Venere di Morgantina, per il semplice fatto che a scuola i ragazzi vengon tartassati, in senso buono, a coltvare e rispettare l'ambiente che li circonda, a valorizzare anche un piccolo reperto, e non parlo solo della Venere: loro sanno tutto su cultura, tradizioni, origini della loro città, conoscendo ogni piccola diceria su chiese, anceh se oggi sono ormai chiuse. In sostanza sarebbe molto bello che Gela riavesse i suoi tesori, partendo da quelli che sono conservati nei musei della Sicilia, Agrigento e Siracusa, senza andare a pescare i bellissimi reperti che si trovano in America, in Germania o in altri Stati, ma il recupero dei reperti archeologici non accompagnato dalla sua valorizzazione non serve a nulla, serve solo ad accumulare una nuova vetrina nel museo di Gela.
Questa estate il museo ha ospitato una bellissima mostra cartografica composta da carte geografiche antichissime e recenti, tra cui anche fogli originali di Tolomeo, ma la mostra non è stata pubblcizzata in modo adeguato ( io l'ho saputo perchè ho visto il manifesto fuori dal museo appeso!!!!!) e sicuramente avrebbe meritato molto molto più pubblico e successo.
mobilitiamoci per riportare i reperti all'interno del museo di Gela, ma valorizziamo di più la nostra città, lo merita tanto.

come pe la Ta-Attika (vedere greco a gela), è successa quando io ero alle elementari, e ironia della sorte l0invito per visitarla è arrivato l'ultimo giorno, e non siamo potuti andarla a vedere, io ci avrei tenuto tantissimo, e ancora mio pento di non aver saputo di più.........
comunque, potrebbe ospitare quì a gela, la mostra di un famoso pittore nisseno famoso in tutta l'italia, le sue opere sono letteralemnte accatastate a palazzo moncada a caltanisssetta, le opere sono di Tripisciano e Frattallone, sono opere antiche e quadri, sono conservate ancora a palazzo moncada, e non sono visitabili al pubblico, esse hanno contribuito a rendere caltanissetta famosa e a fargli prendere il nome di "piccola atene" in tempi passati.....
peer questo sarebbe bello fare una mostra quì a gela, in modo da attirare turisti e da mostrare le bellezze della nostra porvinci a tutti !

Il gelese "medio" non ha mai visitato il museo, figurati se scende in piazza per avere i propri reperti...

allora io sono l'unico Sfigato che va a vedere il museo 1 o 2 volte l'anno ...

perchè definiresti sfigato qualcuno che ha sete di conoscenza?

La mia di poco fa era una triste costatazione di quanto importa al gelese
delle proprio origini storiche e culturali...

non sei l'unico sfigato anche io faccio parte di quella piccola schiera che va a visitare il proprio museo e non si stanca mai di vederlo...

siete apprezzabili e da imitare.

si in effetti vorrei nno sentire l'eco quando vado al museo

Pçurtroppo dovremmo prendercela con la ns classe politica.
Invece di battersi per riavere i nostri reperti archeologici,se ne sbattono o regalano i reperti ai vari musei
dietro inchini, ringraziamenti e salamelecchi vari.

anche a me piacerebbe, però ho notato che sopra al monetiere vi è sempre un silenzio di tomba, come se non ci va nessuno..... però è quello qello che mi rilassa di più....
comunque , ma non potrebbero fare un museo-biblioteca? tipo trasformare palazzopigniatelli in una biblioteca-museo, dove d auna parte vi è il museo, e dall'altra la biblioteca, perchè il convitto mi sa proprio di museo, dato che assomiglia al british museum !

SONO D'ACCORDO CON TE... MAH... sssshhhh.... nono gridiamolo troppo forte!!!

A proposito di reperti....... Durante la realizzazione del collettore fognario, dicono che, all'altezza del fiume Gela , l'ultimo tratto del collettore , fosse stato ritrovato un 'insediamento di notevole importanza, tipo la zecca di Gela, dove venivano coniate le monete, ma a causa della sovrintendenza, per non fare sospendre i lavori, è stato tutto ricoperto da cemento armato. Se queste voci fossero vere, è stato un gran disastro ed un furto totale di opere archeologiche sottratte alla città.