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LAURA77
Super user
Data iscrizione: domenica 23 luglio 2006, ore 13:32 Messaggi: 237
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AMMUCCAMMUNILLA!
SI MA ALLORA... LE HANNO GIA' PIANTATE COL PUNTERUOLO: A MO DI OPTIONAL! IO PENSAVO FOSSERO "ARBELA RI BELLA VISTA": UN PO' COME GLI ALBERI DI NATALE SENZA RADICI...ECONOMICI, DECORATIVI E A BREVE SCADENZA! A CHI IL PROSSIMO APPALTO SUL VERDE PUBBLICO? PROPORREI DI INSERIRLO NEL CAPITOLO USCITE DELLE BONIFICHE AMBIENTALI...XCHè DUE PRESE PER IL CUL IS MEGL CHE ONE!
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domenica 13 gennaio 2008, ore 18:18 |
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dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
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ma ci vuole tanta intelligenza punterolo rosso= disinfestazione!
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domenica 13 gennaio 2008, ore 20:08 |
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Piccola Iena*
Baby Admin*
Data iscrizione: mercoledì 12 ottobre 2005, ore 7:21 Messaggi: 4616 Località: Catania / Gela (nel WE)
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Eh hai ragione tu Laura!!! Però usalo il programmino che Enzo t'ha fatto con tanto amore!
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domenica 13 gennaio 2008, ore 20:13 |
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dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
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p.s. se aliminalo le palme subito si potranno evitare altre infestazione, perchè quelle sono quasi morte, ma se invece le eliminano più tardi sarà troppo tardi ...... cmq arriveranno subito alla villa ! http://www.wikipedia.it/
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domenica 13 gennaio 2008, ore 20:16 |
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LAURA77
Super user
Data iscrizione: domenica 23 luglio 2006, ore 13:32 Messaggi: 237
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RIBADISCO IL SOSPETTO CHE LE ABBIANO MESSE LI' GIA' IMBALSAMATE!
_________________ Per contatti:
PRC_gela@yahoo.it
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domenica 13 gennaio 2008, ore 20:49 |
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Jeps
City Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 26 maggio 2007, ore 23:20 Messaggi: 1628
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Re: AMMUCCAMMUNILLA!
ma dici che si poteva prevedere che all'interno ci fosse stato il parassita bast..do?
_________________ Voglio cambiare il mondo: ho tenuto lo scontrino?!
Trova il tempo di essere amico: è la strada della felicità. (Madre Teresa di Calcutta)
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domenica 13 gennaio 2008, ore 20:52 |
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LAURA77
Super user
Data iscrizione: domenica 23 luglio 2006, ore 13:32 Messaggi: 237
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NO, VOLEVA ESSERE IRONICO! NON C'E' NEANCHE ORA, SECONDO ME! LE RICORDO IN QUELLO STATO DA MOLTO PRIMA DELL'EPIDEMIA DA PUNTERUOLO ROSSO!
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PRC_gela@yahoo.it
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domenica 13 gennaio 2008, ore 21:06 |
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Jeps
City Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 26 maggio 2007, ore 23:20 Messaggi: 1628
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quindi credi che sia solo una "balla"? e per quale motivo secondo te?
_________________ Voglio cambiare il mondo: ho tenuto lo scontrino?!
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domenica 13 gennaio 2008, ore 21:08 |
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LAURA77
Super user
Data iscrizione: domenica 23 luglio 2006, ore 13:32 Messaggi: 237
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COGLI L'ATTIMO...PER NASCONDERE UN "ERRORE"PRIMA CHE CASCHI ADDOSSO A QUALCUNO? SENZA TROPPE SPIEGAZIONI E CON NUOVI FINANZIAMENTI? IPOTESI, NATURALMENTE...NON SONO IO L'AGRARIA! CHE NE PENSI?
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domenica 13 gennaio 2008, ore 21:13 |
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Jeps
City Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 26 maggio 2007, ore 23:20 Messaggi: 1628
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non saprei... Dovrei essere lì come te e gli altri per andare a fondo alla questione...
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domenica 13 gennaio 2008, ore 21:14 |
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dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
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no no, non erano in quello stato, io di li ci passo ogni giorno per andare a scuola, e anche per andare dai miei amici, pultroppo sono diventate così a causa del punteruolo, prima erano verdi ...
ma poi mi chiedo, non se ne potevano accorgere dato che c'èrano pure dei buchi nel tronco ???
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domenica 13 gennaio 2008, ore 22:37 |
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anami
City Soldier
Data iscrizione: domenica 9 dicembre 2007, ore 3:13 Messaggi: 10858 Località: roma...ma Gela nel cuore e nella mente!
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e mica stanno li a controllare......li piantano e poi....COME VENI SI CUNTA!
_________________ è iniziato tutto nel silenzio e finirà nella stessa maniera...in silenzio...anche se le grida,le urla saranno solo dentro...
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domenica 13 gennaio 2008, ore 22:42 |
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Jeps
City Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 26 maggio 2007, ore 23:20 Messaggi: 1628
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ù non credo sia così semplice caro amico...
_________________ Voglio cambiare il mondo: ho tenuto lo scontrino?!
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domenica 13 gennaio 2008, ore 22:43 |
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dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
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Rhynchophorus ferrugineus Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Punteruolo rosso della palma
Rhynchophorus ferrugineus Classificazione scientifica Regno: Animalia Phylum: Arthropoda Subphylum: Hexapoda Classe: Insecta Ordine: Coleoptera Sottordine: Polyphaga Infraordine: Cucujiformia Superfamiglia: Curculionoidea Famiglia: Curculionidae Sottofamiglia: Dryophthorinae Tribù: Rhynchophorini Genere: Rhynchophorus Specie: R. ferrugineus
Nomenclatura binomiale Rhynchophorus ferrugineus (OLIVIER, 1790) Sinonimi Calandra ferruginea Fabricius, 1801 Curculio ferrugineus Olivier, 1790 Rhynchophorus signaticollis Chevrolat, 1882 Partecipa al Progetto:Forme di vita
Il punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus OLIVIER,1790) è un coleottero curculionide, originario dell'Asia, micidiale parassita di molte specie di palme.Indice [nascondi] 1 Diffusione 2 Descrizione 2.1 Adulto 2.2 Uova 2.3 Larva 2.4 Pupa 3 Biologia 4 Uso alimentare 5 Ospiti 6 Sintomi della infestazione 7 Metodi di lotta 8 Note 9 Bibliografia 10 Altri progetti 11 Collegamenti esterni
Diffusione [modifica]
R. ferrugineus è originario dell'Asia sudorientale e della Melanesia, dove è responsabile di seri danni alle coltivazioni di Cocos nucifera. A seguito del commercio di esemplari di palme infette la specie ha raggiunto negli anni '80 gli Emirati Arabi e da qui si è diffusa in Medio Oriente (segnalata in Iran, Israele, Giordania e Territori palestinesi) ed in quasi tutti i paesi del bacino meridionale del Mar Mediterraneo (a partire dall'Egitto dove è stata segnalata per la prima volta nel 1992); risalita sino alla Spagna (prima segnalazione nel 1994), ha successivamente raggiunto la Corsica e la Costa Azzurra francese (2006). La prima segnalazione in Italia è del 2004 e si deve ad un vivaista di Pistoia che aveva importato delle piante dall’Egitto; nel 2005 viene segnalato in Sicilia e quindi in veloce diffusione verso il Nord della penisola: arriva in Campania, portando a morte centinaia di palme secolari in parchi pubblici e nei giardini privati, in Lazio, torna in Toscana ed è infine anche in Liguria.
La causa della rapida diffusione è principalmente il commercio di esemplari infetti non riconosciuti tali.
Descrizione [modifica] Esemplare adulto Larva Pupa Bozzolo
Adulto [modifica]
Lungo circa 35 mm, presenta una livrea di colore rosso-brunastro, con macchioline nere nella parte superiore del torace. Possiede un lungo rostro ricurvo, che nel maschio è più accentuato e ricoperto da una fitta peluria brunastra.
Maschio - dettaglio del rostro
Femmina - dettaglio del rostro
Uova [modifica]
Sono sottili, oblunghe, di colore bianco crema, lunghe in media 2.62 x 1.12 mm.
Larva [modifica]
Lunghe 35-50 mm, hanno il capo marrone, con apparato buccale masticatorio ben sviluppato e fortemente chitinizzato, e il corpo bianco, composto da 13 segmenti.
Pupa [modifica]
La pupa misura in media 35 mm x 15 mm, ed è inizialmente di color bianco crema e quindi marrone negli stadi più avanzati.
Biologia [modifica]
Gli adulti di R. ferrugineus sono attivi sia di giorno che di notte. Sono abili volatori, in grado di raggiungere nuovi ospiti nel raggio di 1 km.
La oviposizione avviene solitamente in corrispondenza delle porzioni più giovani e tenere della pianta o in ferite del tronco o del rachide fogliare. Una femmina può deporre sino a 200 uova per volta.
Dopo la schiusa le larve si dirigono verso l'interno della pianta, scavando gallerie grazie al robusto apparato masticatorio e danneggiando sopratutto la zona del tronco immediatamente sottostante alla corona foliare. Il periodo larvale dura in media 55 giorni.
Le larve si impupano in genere alla base della pianta, formando dei bozzoli ovali di fibre di palma all'esterno del tronco. Dopo l'emergenza dalla pupa gli adulti rimangono all'interno di tali bozzoli per 4-17 giorni (media 8 giorni), raggiungendo la maturità sessuale.
Il ciclo vitale completo, dall'uovo allo sfarfallamento, dura in media 82 giorni. Gli adulti hanno una durata di vita di circa 2-3 mesi.
È stato stimato che, in assenza di fattori limitanti, una singola coppia di R. ferrugineus possa dare vita, nell'arco di 4 generazioni, a circa 53 milioni di esemplari.
Uso alimentare [modifica]
Presso i Iatmul, una popolazione indigena della Papua Nuova Guinea, le larve di R. ferrugineus costituiscono un importante elemento della dieta, arrivando a rendere conto di circa il 30% del fabbisogno proteico e costituendo la principale fonte di zinco e ferro. [1]
Ospiti [modifica]
R. ferrugineus colpisce parecchie specie di Arecaceae tra cui le più diffuse palme ornamentali del Mediterraneo, Phoenix canariensis e Phoenix dactylifera, ma anche specie di interesse economico quali la palma da cocco (Cocos nucifera) e la palma da olio (Elaeis guineensis). Altre specie su cui sono stati segnalati attacchi sono Areca catechu, Arenga pinnata, Borassus flabellifer, Calamus merillii, Caryota maxima, Caryota cumingii, Corypha gebanga, Corypha elata, Livistona decipiens, Metroxylon sagu, Oreodoxa regia, Phoenix sylvestris, Sabal umbraculifera, Trachycarpus fortunei, Washingtonia sp.. Occasionalmente può anche attaccare Agave americana e Saccharum officinarum. Alcune specie, quali la Chamaerops humilis, che sembrano essere immuni all'infezione, si sono rivelate in grado di produrre una secrezione gommosa che sembra impedire l'attecchimento del parassita [2].
Sintomi della infestazione [modifica] Esemplare di palma infestata dal R. ferrugineus (a destra)
La infestazione può essere a lungo asintomatica e manifestarsi solo in una fase avanzata. I primi sintomi sono rappresentati da un anomalo portamento della chioma, che assume un caratteristico aspetto divaricato "ad ombrello aperto". Nei casi più gravi si arriva alla perdita completa delle foglie, per cedimento del rachide fogliare, per cui la pianta appare come "capitozzata". Nello stadio terminale della infestazione si produce un vero e proprio "collasso" della pianta: solo a questo punto le colonie di curculionidi abbandonano la pianta attaccata migrando su un nuovo esemplare.
Metodi di lotta [modifica]
Il controllo del R. ferrugineus è problematico e molto difficile a causa del concorso di molteplici fattori che favoriscono il fitofago. Gli adulti si muovono con facilità e possono eludere eventuali barriere di protezione o di contenimento espandendo i focolai d'infestazione.
I trattamenti chimici curativi richiedono l'impiego di insetticidi sistemici e una diagnosi precoce dell'infestazione; trattamenti curativi tardivi, oltre ad essere inutili per risolvere l'attacco nella pianta infestata, sono anche di scarsa efficacia. I trattamenti chimici preventivi possono avere una loro efficacia come barriera chimica, tuttavia presuppongono l'impiego di prodotti attivi per contatto, dotati anche di una certa tossicità, e la copertura di tutta la pianta con l'irrorazione. Il trattamento di esemplari di grandi dimensioni, che espone al rischio di fenomeni di deriva, e l'intervento in aree urbane pongono inoltre vincoli nella scelta del principio attivo subordinando l'efficacia alla tutela della salute pubblica.
L'impiego di antagonisti naturali è ancora in fase di studio e al momento non ci sono ancora prospettive di applicazione significative: gli Artropodi ausiliari si sono finora rivelati insufficienti a contenere la dinamica della popolazione. Migliori prospettive sono offerte dall'impiego degli entomopatogeni, in particolare Virus agenti della poliedrosi citoplasmatica e Nematodi. L'efficacia di questi ultimi, almeno in ambito sperimentale, sarebbe stata messa in evidenza da ricerche condotte in Spagna nell'impiego sia preventivo sia curativo: la liberazione di adulti su piante preventivamente trattate con Nematodi ha prodotto una mortalità del 100%; sembra inoltre che i Nematodi siano in grado di penetrare nelle gallerie e raggiungere le larve, permettendo perciò un intervento anche in sede curativa[3].
L'impiego delle trappole, largamente sperimentato in diverse regioni dell'Asia, del Medio Oriente e in Spagna, ha messo in evidenza l'utilità accessoria sia nel mass trapping sia nel monitoraggio della popolazione di adulti. Le indicazioni riportate in letteratura sul grado di efficacia sono discordanti, tuttavia mettono in evidenza una maggiore efficacia dell'uso di attrattivi combinati (feromone e attrattivi alimentari a base di zucchero) e l'importanza della disposizione delle trappole in relazione all'altezza. Sulla base dei risultati finora conseguiti è presumibile che la tecnologia debba essere ancora raffinata per migliorare ulteriormente le prospettive di successo.
Scarsi risultati hanno finora prodotto le ricerche in merito alla possibilità di sfruttamento della tecnica del maschio sterile.
Interessanti sono le prospettive di adozione di tecniche di lotta integrata, sulla base dei risultati di prove condotte in Medio Oriente. In generale la lotta integrata presuppone l'adozione di tecniche combinate che agiscono a vari livelli: monitoraggio della popolazione, ricorso al mass trapping, esame delle palme ai fini di una diagnosi precoce, misure di profilassi che consistono nell'eliminazione dei possibili siti di riproduzione, nella bonifica dei possibili focolai d'infestazione (es. giardini e palmizi abbandonati), mantenimento delle piante in buono stato fitosanitario, ricorso ai trattamenti chimici preventivi e curativi, ricorso a regolamenti che impongono misure fitosanitarie, educazione e divulgazione. L'adozione di tecniche combinate ha permesso di ottenere anche un successo nell'eradicazione (Israele), sia pure in un contesto locale e circoscritto. La letteratura cita anche la possibilità di sviluppo di metodi di diagnosi precoce più o meno singolari, come l'impiego dei cani o il rilevamento del tasso di traspirazione, che nelle palme infestate s'intensifica.
In ambienti di recente introduzione, come in Italia, è di fondamentale importanza la profilassi al fine di evitare l'espansione del fitofago, intervenendo precocemente sui focolai d'infestazione. In proposito, sulla base delle difficoltà oggettive di diagnosticare precocemente gli attacchi e d'intervenire con interventi curativi, si rivelano di particolare importanza le seguenti azioni: il monitoraggio da parte degli Osservatori fitosanitari; il mantenimento delle palme in buone condizioni nutrizionali e fitosanitarie, in quanto la suscettibilità agli attacchi da parte degli insetti xilofagi aumenta nelle piante in condizioni di stress o comunque indebolite; l'adozione di tecniche di potatura e cure che riducano i possibili siti di penetrazione dell'insetto; la distruzione dei focolai d'infestazione, rappresentati da palme attaccate, adottando accorgimenti finalizzati ad impedire lo sfarfallamento degli adulti (rimozione delle palme, allestimento di barriere fisiche di contenimento, distruzione con la trinciatura e con la bruciatura in tempi brevissimi).
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domenica 13 gennaio 2008, ore 22:47 |
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Jeps
City Keys Owner!
Data iscrizione: sabato 26 maggio 2007, ore 23:20 Messaggi: 1628
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se hai letto tutto hai visto che è difficile contrastarli...
_________________ Voglio cambiare il mondo: ho tenuto lo scontrino?!
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domenica 13 gennaio 2008, ore 22:52 |
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