Di sicuro non sono tanti tra voi che ricordano questi cartelloni ma parlando spesso al passato
e ricordando la propria infanzia mi son venuti in mente i cantastorie...

quante volte da bambino andavo in piazza S. Giacomo la sera e rimanevo incantato
ad ascolatre il cantastorie di turno...altro che amici della De Filippi
pagherei chissà cosa per rivivere una di quelle magiche serate..
di seguito un trafiletto che ho trovato in rete...











Questa è una delle pagine di storia più intriganti, avvolta di mistero e di fascino come è la terra di Sicilia. Composta dal grande Poeta dialettale Ignazio Buttitta nel 1963 è stata cantata da quasi tutti i grandi cantastorie siciliani, incisa su disco (5 L.P.) da Vito Santangelo nel 1966 con la casa discografica SAAR di Milano

I° Cartellone La storia di Turiddu inizia nel 1943 quando, dopo aver comprato un sacco di grano al mercato nero, per sfamare se e la sua famiglia, sulla strada di casa ha uno scontro a fuoco con i carabinieri, i quali non sentendo ragioni volevano sequestrarglielo. Nello scontro a fuoco muore un carabiniere e Giuliano subito dopo si dà alla macchia. E’ importante sottolineare che essendo in periodo di guerra, in Italia vigeva un regime autarchico per cui il grano e la farina erano razionate, e averne una quantità maggiore, significava fare contrabbando; Come dicono i versi della cantata:

"accattari un cirinu oppuru un lazzu, significava fari ntrallazzu"

Tutto questo naturalmente a discapito dei poveri, poiché i ricchi e i latifondisti avevano i granai pieni, ed è proprio per questa ingiustizia che scattò in Giuliano l’irrefrenabile istinto alla rivolta. Da quel momento nasce il Bandito Turiddu Giulianu che per tanti anni ha impegnato la cronaca, e del quale ancora oggi si parla.

II° Cartellone Questo cartellone è la seconda parte della storia che inizia con la strage di Portella delle Ginestre avvenuta nel 1947, quando la banda di Giuliano sparò sui contadini riunitisi a Portella (ancora oggi non è chiaro come siano andati realmente i fatti). Da questo momento Turiddu non ha più dalla sua parte il popolo. La storia si conclude con la morte di Turiddu Giulianu avvenuta nel 1950 a Castelvetrano a causa del tradimento di Gaspare Pisciotta "Il cugino Traditore " che fu poi avvelenato nel carcere dell’Ucciardone il 9 febbraio 1954; come dicono i versi della cantata:

"a tazza di cafè di dda matina pi zuccaru ci avia la strichinnina"
La storia si conclude con dei versi carichi di rabbia e indignazione:

"ora nun semu chiù cu l'occhi chiusi, sapemu Giulianu zoccu fù, nni ficiru di iddu tutti l'usi, ca ci sirbia e ora un serbi chiù. Sti genti sunnu ancora allu cumannu,
Sicilia, finu a quannu? sinu a quannu?"

NOTE: Questi cartelloni uscirono nelle piazze per la prima volta nel 1964. Ci racconta Vito Santangelo, che durante un’esibizione, fu fermato dai carabinieri che gli sequestrarono il cartellone e gli fecero divieto assoluto di narrare la storia di Giuliano; solamente dopo l’intervento di Buttitta, Vito fu rilasciato insieme al suo aiutante.

io qs cose nn me le ricordo proprio.....

pagherei oro anchio

anchio mano nella mano con mio padre in piazza San Giacomo, rimanevo a bocca aperta tutto il tempo.
Ho visto passare da quella piazza il grandissimo Cicciu Busacca e anche Nonò Salamone, e ho ascoltato le storie di Turiddu Giuliano, Salvatore Carnevale ecc..

Ti ricordi il furgoncino 850 bianco con il tabellone su un lato e il cantastorie sul tetto con una voce ed una musica talmente sconvolgente e struggente che la sento ancora adesso.

forse perchè io sono un grande appassionato di musica popolare di tutti gli angoli del mondo ma l'emozione di quelle cose difficilmente si prova.

in ogni modo se vuoi, scaraventa su google i nomi di cui sopra e trovi un bel po di materiale

chiudi gli occhi e buon ascolto Ziupè

Magari siamo stati vicini a vedere la stessa cosa in piazza S. Giacomo chissà quante volte Sarbatò...
...mia nonna ci abitava poco lontano, in via Salerno in pratica sotto il campanile
e io e miei fratelli da bambini ci passavamo le serate...si del furgone bianco ho un vago ricordo

il ricordo più vivo è che spesso erano storie atroci quelle che raccontavano...tradimenti,
corna e successive ammazzatine con l'inevitabile arresto del colpevole

seguirò il tuo consiglio

P.s. per ma cuscina Città..stiamo parlando degli anni 60 penso che abbiano smesso di farle
nei primi anni 70..te eri piccina picciò presumo...

io sono troppo giovane per ricordarli i cantastorie, però li ho consociuti, sono venuti a scuola per un progetto di gemellaggio con un'altra scuola del Lazio, e hanno cantato proprio la storia di Salvatore Giuliano, erano bravissimi avrei potuti ascoltarli per ore senza il pericolo di stancarmi

piccina? primi anni 70? oh....guarda che nn sono così vecchia......

io sono nata nell'80......oh vuagliò!!!!!

Perdonooooo non ti facevo cosi criatura...peddono...peddono...peddono!!!

perdonato....perchè mi hai dato della "criatura" ....

E macari c´era puru iu a Sagnapicu.

io non li ho mai visti. mi piacerebbe un sacco riuscire ad ascoltarne qualcuno....ma sapete se in altre parti della sicilia ci sono ancora?

bhe che dire !!!!sono tornato indietro nel tempo di tantissimi anni fa!! ebbene si anchio andavo ad ascoltare quelle storielle belle ma nello stesso tempo stristi !!!! se qualcuno mi chiderebbe cosa preferirei vedere una gara di formula uno dal vivo ,o una bella stornellata con tanto di cartellone e via dicento ,bhe allora io so cosa direi!!!!una bella stornellataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.


c'é qualcuno di voi che sa chi canta la famosissima canzone che fa::::: a na passari sti 29 anni 11 misi e 29 iorna .... e via di seguito!! mi piacerebbe sapere il titolo della canzone, chi la canta, magari forse cosi la potrei scaricare . grazie in anticipo a tutti ciao.

molte ballate tipiche siciliane le canta rosa balestrieri
si trova molto suo materiale in rete..non saprei dirti se canta quella che dici tu
e comunque se digitate su un motore di ricerca "Cantastorie sicilia" c'e' tanta robetta interessante

io intendevo dal vivo!

certu Gerry....chissà quante volte ci siamo ritrovati a guardare la stessa cosa

in internet ne gira una versione della Grandissima Rosa Balistreri
Il titolo è "bu**ana di to mà".

http://www.youtube.com/watch?v=uEpf5LrjDeg