Pizzo a Gela: 9 arresti
Scritto da Giuseppe D'Onchia su tg10
venerdì 18 gennaio 2008
Non ha avuto tregua. Dall’apertura del locale, nel lontano 2002, fino al 2006, dunque per quattro anni di seguito, ha dovuto pagare mensilmente, sottostando alle richieste di pizzo. I soldi venivano consegnati in occasione delle principali festività annuali: Natale, Pasqua e Ferragosto. Quattordici rate per una cifra complessiva di 7.000 euro. Ed inoltre somministrazione gratuita di pranzi e cene in favore degli esponenti mafiosi e dei loro familiari, per un danno economico di 9.000 euro. In più, saltuariamente, pagamento di altre somme di denaro. All’esercente veniva rappresentata l’appartenenza alle consorterie criminali presenti nel territorio, Cosa Nostra e Stidda, e la ncecessità di “mettersi in regola”, nonché la destinazione delle somme estorte al mantenimento delle famiglie dei detenuti, con la minaccia, che se avesse voluto continuare a lavorare tranquillo, avrebbe dovuto pagare quanto richiesto. La vittima è un ristoratore di Gela, il quale, messo alle strette dagli investigatori, ha ammesso il pagamento della tangente. Con l’accusa di estorsione continuata aggravata dal metodo mafioso, la Polizia del locale Commissariato, agli ordini del dirigente Angelo Bellomo, la Squadra Mobile e la sezione criminalità organizzata di Caltanissetta, guidati da Marco Staffa e Giovanni Giudice, hanno tratto in arresto 9 persone, sei delle quali erano già in galera. Si tratta di Giuseppe Billizzi, 36 anni; Ignazio Scollo, 32; Nicola Palena, 26 anni, ammanettati la scorsa notte. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata a Enrico Maganuco, 44 anni; Carmelo Massimo Billizzi, 33; Nunzio Salerno, 36; Paolo Di Maggio, 48 anni, Marcello Scerra di 35 e Crocifisso Smorta di 49 anni. I provvedimenti restrittivi sono stati spiccati dal Gip del Tribunale di Caltanissetta, Andrea Fiore, su richiesta del Procuratore Renato Di Natale, e dei sostituti Rocco Liguori e Nicolò Marino. Il blitz è stato nominato “Ibis”, al fine di identificare comunemente un gruppo di uccelli che si ciba di carogne e divora serpenti. Per gli investigatori, i 9 arrestati avrebbero fatto l’identica cosa ma al posto di animali, avrebbero mangiato, a sbafo, piatti succulenti e chiesto soldi. E non una volta. Ma per quattro anni consecutivi.

La buona notizia é che li hanno presi, ma é triste pensare che uno degli arrestati é più giovane di me e alcuni sono poco più grandi. Chissà se hanno avuto la possibilità di scegliere una vita onesta. Chissà se una maggiore occupazione potrebbe far diminuire la criminalità Spesso gli attentait incendiari sono fatti epr mano di ragazzini accecati dai facili guadagni... é uno schifo!

Bisogna riconoscere che le forze dell'ordine stanno facendo un grande lavoro.
Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza stanno facendo il proprio dovere come non era mai successo prima.
Questo ci dà ancora più fiducia.

le prime mattonelle sul viale della libertà !

Purtroppo la repressione da sola non basta, bisogna fare prevenzione e soprattutto rilanciare l'economia della nostra città per consentire a tutti di condurre una vita dignitosa. Così sarà più difficile che i giovani vengano assoldati dalla malavita per pochi spiccioli. Dobbiamo recuperarli. In questo serve un'intervento forte del governo che deve prestare attenzione a Gela che rappresenta un esempio di lotta alla criminalità e al racket che non ha precedeni in Italia.

complimenti per il lavoro svolto....

Spero continuino così, Gela pulita!!!

l'associazione antiracket assiste i commercianti che denunciano per tutta la durata del processo, costituendosi parte civile al loro posto-

in tutti i processi ha ottenuto risarcimenti costistenti -
tali risarcimenti sono poi materialmente erogati con fondi dello Stato -
francesco manda in rete il testo della legge che obbliga risarcisce le parti civili di reati estorsivi e mafiosi -

questo il vademecum con tutti i benefici di legge in favore delle vittime dell'estorsione e dell'usura

http://www.antiracket.it/vademecum.html

Solide basi su cui costruire una resistentissima casa della libertà (non quella der "Nano")
che ogni siciliano onesto deve aiutare a costruire!

FORZA GELA!!!

Queste si che sono belle notizie per Gela, bravi tutti continuate così

Anche loro, al dì fuori della divisa, sono comuni cittadini come noi e condividono come noi lo stesso senso di giustizia e ribellione che abbiamo tutti noi.

ed eccoli qui i "protagonisti"

scusate la provocazione:
ma chissà quanti di voi li vedevano per strada...

ora sarà più difficile incontrarli.
e speriamo per tanti, tanti anni.