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Scusate se vi sembrerò inopportuna e fuori luogo, ma ho letto l'epilogo della vicenda e ho notato che si é sottolineato abbastanza il fatto che il ragazzino in questione é un rom...

La mia solidarietà a ziupeppi é la stessa di ieri e il gesto del bulletto é grave e va punito, ma non vorrei passasse il messaggio: la situazione si complica perché é rom, é violento e ha una situazione difficile perché é rom, volevo parlare con i genitori ma non posso confrontarmi in modo soddisfacente con loro perché sono rom...

La situazione é grave perché la violenza non é mai giustificabile e perdonabile; il ragazzino é problematico perché ha una situazione difficile e questo rendoe poco probabile che i genitori prestino la adeguata attenzione al problema... ma tutto questo non é OVVIO perché il ragazzino é rom...

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didi79 ha scritto:
Scusate se vi sembrerò inopportuna e fuori luogo, ma ho letto l'epilogo della vicenda e ho notato che si é sottolineato abbastanza il fatto che il ragazzino in questione é un rom...

La mia solidarietà a ziupeppi é la stessa di ieri e il gesto del bulletto é grave e va punito, ma non vorrei passasse il messaggio: la situazione si complica perché é rom, é violento e ha una situazione difficile perché é rom, volevo parlare con i genitori ma non posso confrontarmi in modo soddisfacente con loro perché sono rom...

La situazione é grave perché la violenza non é mai giustificabile e perdonabile; il ragazzino é problematico perché ha una situazione difficile e questo rendoe poco probabile che i genitori prestino la adeguata attenzione al problema... ma tutto questo non é OVVIO perché il ragazzino é rom...


Il fatto che i rom abbiano situazioni familiari e di vita disagiate penso sia una cosa risaputa...non è questione di razzismo ma di obiettività...c'è anche da considerare le difficoltà di comunicazione che potrebbero esserci in un'eventuale dialogo con i genitori...per il resto l'attenzione dovrebbe essere la stessa identica sia a questo caso sia a quello di ragazzini disadattati che non sono rom.

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dada ha scritto:
didi79 ha scritto:
Scusate se vi sembrerò inopportuna e fuori luogo, ma ho letto l'epilogo della vicenda e ho notato che si é sottolineato abbastanza il fatto che il ragazzino in questione é un rom...

La mia solidarietà a ziupeppi é la stessa di ieri e il gesto del bulletto é grave e va punito, ma non vorrei passasse il messaggio: la situazione si complica perché é rom, é violento e ha una situazione difficile perché é rom, volevo parlare con i genitori ma non posso confrontarmi in modo soddisfacente con loro perché sono rom...

La situazione é grave perché la violenza non é mai giustificabile e perdonabile; il ragazzino é problematico perché ha una situazione difficile e questo rendoe poco probabile che i genitori prestino la adeguata attenzione al problema... ma tutto questo non é OVVIO perché il ragazzino é rom...


Il fatto che i rom abbiano situazioni familiari e di vita disagiate penso sia una cosa risaputa...non è questione di razzismo ma di obiettività...c'è anche da considerare le difficoltà di comunicazione che potrebbero esserci in un'eventuale dialogo con i genitori...per il resto l'attenzione dovrebbe essere la stessa identica sia a questo caso sia a quello di ragazzini disadattati che non sono rom.


Io volevo solo che non si pensasse che solo i rom possono avere situazioni familiari disagiate. Per quanto riguarda poi le difficoltà di comunicazione non credo si debba dare per scontato, io un tentativo lo farei.

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didi79 ha scritto:
Scusate se vi sembrerò inopportuna e fuori luogo, ma ho letto l'epilogo della vicenda e ho notato che si é sottolineato abbastanza il fatto che il ragazzino in questione é un rom...

La mia solidarietà a ziupeppi é la stessa di ieri e il gesto del bulletto é grave e va punito, ma non vorrei passasse il messaggio: la situazione si complica perché é rom, é violento e ha una situazione difficile perché é rom, volevo parlare con i genitori ma non posso confrontarmi in modo soddisfacente con loro perché sono rom...

La situazione é grave perché la violenza non é mai giustificabile e perdonabile; il ragazzino é problematico perché ha una situazione difficile e questo rendoe poco probabile che i genitori prestino la adeguata attenzione al problema... ma tutto questo non é OVVIO perché il ragazzino é rom...


Non mi trovo d'accordo in alcuni punti del tuo discorso, che non fà una piega. Ma ti sei mai chiesta i serial killer da dove escono. Dal disagio familiare. Oggi picchiano e domani?. Forse questo piccolo rom , ne riceve di tutti i colori dai suoi genitori e da quelli del Clan, ed è per questo che reagisce in modo violento contro quelli che sono più deboli di lui.
Il problema sta nel fargli capire che il suo comportamento non è giusto, con o senza i genitori davanti. Anche se penso che i genitori lo difenderanno e non daranno mai soddisfazione.
Io ho adottato lo stesso metodo che ha usato Max, ho preso per il colletto il bulletto, scusate la rima, e l'ho informato che se si avvicinava ai miei figli per una distanza inferiore ai cento metri se la doveva vedere con me. Ebbene ha funzionato.
Purtroppo a mali estremi , estremi rimedi. Non ci sono vie di mezzo, le violenze bisogna stroncarle sul nascere.
Quindi caro Ziupè, se non vuoi pentirtene devi prendere la situazione in pugno. Aspettalo e gli fai capire che per lui potrebbe essere doloroso, riprovare a toccare tuo figlio, con modi persuasivi e non violenti. Guardalo fisso negli occhi.
A conforto di ciò è il fatto che non è la prima volta, come hai detto tu, quindi questo ragazzo non è mai stato richiamato come si deve e continua a perpretare violenze su quelli che come tuo figlio sono educati e buoni.
Mandalo a scuola di arti marziali, così comincia a sapersi difendere, perchè i bulli ci sono e ci saranno tutta la vita. Aiutalo a superare le sue paure.

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didi79 ha scritto:
Io volevo solo che non si pensasse che solo i rom possono avere situazioni familiari disagiate. Per quanto riguarda poi le difficoltà di comunicazione non credo si debba dare per scontato, io un tentativo lo farei.


No assolutamente...e chi lo pensa? Poi certo che il tentativo si dovrebbe fare...se mandano il figlio a scuola sicuramente non sono degli incivili...

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Sugnustuffu ha scritto:
didi79 ha scritto:
Scusate se vi sembrerò inopportuna e fuori luogo, ma ho letto l'epilogo della vicenda e ho notato che si é sottolineato abbastanza il fatto che il ragazzino in questione é un rom...

La mia solidarietà a ziupeppi é la stessa di ieri e il gesto del bulletto é grave e va punito, ma non vorrei passasse il messaggio: la situazione si complica perché é rom, é violento e ha una situazione difficile perché é rom, volevo parlare con i genitori ma non posso confrontarmi in modo soddisfacente con loro perché sono rom...

La situazione é grave perché la violenza non é mai giustificabile e perdonabile; il ragazzino é problematico perché ha una situazione difficile e questo rendoe poco probabile che i genitori prestino la adeguata attenzione al problema... ma tutto questo non é OVVIO perché il ragazzino é rom...


Non mi trovo d'accordo in alcuni punti del tuo discorso, che non fà una piega. Ma ti sei mai chiesta i serial killer da dove escono. Dal disagio familiare. Oggi picchiano e domani?. Forse questo piccolo rom , ne riceve di tutti i colori dai suoi genitori e da quelli del Clan, ed è per questo che reagisce in modo violento contro quelli che sono più deboli di lui.Il problema sta nel fargli capire che il suo comportamento non è giusto, con o senza i genitori davanti. Anche se penso che i genitori lo difenderanno e non daranno mai soddisfazione.
Io ho adottato lo stesso metodo che ha usato Max, ho preso per il colletto il bulletto, scusate la rima, e l'ho informato che se si avvicinava ai miei figli per una distanza inferiore ai cento metri se la doveva vedere con me. Ebbene ha funzionato.
Purtroppo a mali estremi , estremi rimedi. Non ci sono vie di mezzo, le violenze bisogna stroncarle sul nascere.
Quindi caro Ziupè, se non vuoi pentirtene devi prendere la situazione in pugno. Aspettalo e gli fai capire che per lui potrebbe essere doloroso, riprovare a toccare tuo figlio, con modi persuasivi e non violenti. Guardalo fisso negli occhi.
A conforto di ciò è il fatto che non è la prima volta, come hai detto tu, quindi questo ragazzo non è mai stato richiamato come si deve e continua a perpretare violenze su quelli che come tuo figlio sono educati e buoni.
Mandalo a scuola di arti marziali, così comincia a sapersi difendere, perchè i bulli ci sono e ci saranno tutta la vita. Aiutalo a superare le sue paure.


Ho evidenziato le parti che quoto al 100% :wink:

Su due cose non sono d'accordo:
1) i problemi familiari, come hai detto tu, sono alla base di problemi che la gente si porta dietro, io volevo solo dire che secondo me ciò non succede solo tra i rom e non vale per tutti i rom
2) il tuo metodo contro il bulletto sicuramente sarà efficace, ma forse non del tutto educativo... magari non lo farà più con tuo figlio per paura di te, non perché ha capito la gravità del gesto... così lo potrebbe fare a qualcun altro, ci sono anche figli che per paura del bulletto non raccontano certe cose a casa...

Ovviamente la mia é solo un'opinione personale :wink:

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dada ha scritto:
didi79 ha scritto:
Io volevo solo che non si pensasse che solo i rom possono avere situazioni familiari disagiate. Per quanto riguarda poi le difficoltà di comunicazione non credo si debba dare per scontato, io un tentativo lo farei.


No assolutamente...e chi lo pensa? Poi certo che il tentativo si dovrebbe fare...se mandano il figlio a scuola sicuramente non sono degli incivili...


Ok , allora avevo frainteso :wink:

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didi79 ha scritto:
dada ha scritto:
didi79 ha scritto:
Io volevo solo che non si pensasse che solo i rom possono avere situazioni familiari disagiate. Per quanto riguarda poi le difficoltà di comunicazione non credo si debba dare per scontato, io un tentativo lo farei.


No assolutamente...e chi lo pensa? Poi certo che il tentativo si dovrebbe fare...se mandano il figlio a scuola sicuramente non sono degli incivili...


Ok , allora avevo frainteso :wink:


:wink:

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Ciao Zùpeppi, brevemente la mia:
non puoi chiedere il tel dei familiari, per l'appunto perchè la scuola violerebbe la loro privacy. Puoi comunque responsabilizzare gli insegnati, che se già ti hanno detto che l'episodio è avvenuto fuori dalla scuola, e a modo loro si sarebbero messi al riparo.
Gli insegnanti devono prendere provvedimenti, anche nei confronti dei genitori e coinvolgerli nell'educazione del proprio figliolo. Non credo, onestamente, che viva una situazione di percosse e quant'altro solo perchè è ro, penso invece che viva in un contesto di estremo lasismo, come, purtroppo, quasi sempre avviene negli ambienti rom (ovvero con figli che crescono praticamente da soli senza alcuna guida!).

Comunque, al tuo psoto, mi sarei fatta una passeggiatina al pronto socorso e mi sarei fatto refertare l'ematoma sul naso...non si sa mai!

All'interno della scuola, e comunque anche nelle vicinanze, la scuola è responsabile, non i genitori!

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didi79 ha scritto:
Sugnustuffu ha scritto:
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Scusate se vi sembrerò inopportuna e fuori luogo, ma ho letto l'epilogo della vicenda e ho notato che si é sottolineato abbastanza il fatto che il ragazzino in questione é un rom...

La mia solidarietà a ziupeppi é la stessa di ieri e il gesto del bulletto é grave e va punito, ma non vorrei passasse il messaggio: la situazione si complica perché é rom, é violento e ha una situazione difficile perché é rom, volevo parlare con i genitori ma non posso confrontarmi in modo soddisfacente con loro perché sono rom...

La situazione é grave perché la violenza non é mai giustificabile e perdonabile; il ragazzino é problematico perché ha una situazione difficile e questo rendoe poco probabile che i genitori prestino la adeguata attenzione al problema... ma tutto questo non é OVVIO perché il ragazzino é rom...


Non mi trovo d'accordo in alcuni punti del tuo discorso, che non fà una piega. Ma ti sei mai chiesta i serial killer da dove escono. Dal disagio familiare. Oggi picchiano e domani?. Forse questo piccolo rom , ne riceve di tutti i colori dai suoi genitori e da quelli del Clan, ed è per questo che reagisce in modo violento contro quelli che sono più deboli di lui.Il problema sta nel fargli capire che il suo comportamento non è giusto, con o senza i genitori davanti. Anche se penso che i genitori lo difenderanno e non daranno mai soddisfazione.
Io ho adottato lo stesso metodo che ha usato Max, ho preso per il colletto il bulletto, scusate la rima, e l'ho informato che se si avvicinava ai miei figli per una distanza inferiore ai cento metri se la doveva vedere con me. Ebbene ha funzionato.
Purtroppo a mali estremi , estremi rimedi. Non ci sono vie di mezzo, le violenze bisogna stroncarle sul nascere.
Quindi caro Ziupè, se non vuoi pentirtene devi prendere la situazione in pugno. Aspettalo e gli fai capire che per lui potrebbe essere doloroso, riprovare a toccare tuo figlio, con modi persuasivi e non violenti. Guardalo fisso negli occhi.
A conforto di ciò è il fatto che non è la prima volta, come hai detto tu, quindi questo ragazzo non è mai stato richiamato come si deve e continua a perpretare violenze su quelli che come tuo figlio sono educati e buoni.
Mandalo a scuola di arti marziali, così comincia a sapersi difendere, perchè i bulli ci sono e ci saranno tutta la vita. Aiutalo a superare le sue paure.


Ho evidenziato le parti che quoto al 100% :wink:

Su due cose non sono d'accordo:
1) i problemi familiari, come hai detto tu, sono alla base di problemi che la gente si porta dietro, io volevo solo dire che secondo me ciò non succede solo tra i rom e non vale per tutti i rom
2) il tuo metodo contro il bulletto sicuramente sarà efficace, ma forse non del tutto educativo... magari non lo farà più con tuo figlio per paura di te, non perché ha capito la gravità del gesto... così lo potrebbe fare a qualcun altro, ci sono anche figli che per paura del bulletto non raccontano certe cose a casa...

Ovviamente la mia é solo un'opinione personale :wink:



Didi, il discorso sul disagio era in generale, non mirato al rom, ma pittosto a tutti quelli che fanno i prepotenti con i più deboli.
Altro punto, sui miei metodi era dovuto al fatto, da quanto ha raccontato ziupeppi, che il bulletto, si era accanito su suo figlio, e quindi questo esula da un discorso di solo e puro bullismo, perchè i cosidetti sperti o bulli, se ti menano ti danno solo un pugno o ti buttano a terra, per farti capire che sono superiori a te, ma questo va oltre. Quindi il disagio , come nei rom anche in famiglie diverse c'è.
Io da ragazzino, considerato che la mia altezza non è mai stata tanta, venivo preso di mira da quelli più alti, mi denigravano mi sfottevano, mi prendevano in giro, ma fino a che stavano con le mani a posto non succedeva nulla. Quando poi volevano sentirsi ancora più superiori e mi alzavano le mani, ero capace di farli pentire perchè non avevo paura di loro. Il risultato era che dopo non ci riprovavano più ed ero lasciato in pace, e anzi diventavamo amici.
A te le conclusioni.

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giovedì 24 gennaio 2008, ore 9:47
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Didi, il discorso sul disagio era in generale, non mirato al rom, ma pittosto a tutti quelli che fanno i prepotenti con i più deboli.
Altro punto, sui miei metodi era dovuto al fatto, da quanto ha raccontato ziupeppi, che il bulletto, si era accanito su suo figlio, e quindi questo esula da un discorso di solo e puro bullismo, perchè i cosidetti sperti o bulli, se ti menano ti danno solo un pugno o ti buttano a terra, per farti capire che sono superiori a te, ma questo va oltre. Quindi il disagio , come nei rom anche in famiglie diverse c'è.
Io da ragazzino, considerato che la mia altezza non è mai stata tanta, venivo preso di mira da quelli più alti, mi denigravano mi sfottevano, mi prendevano in giro, ma fino a che stavano con le mani a posto non succedeva nulla. Quando poi volevano sentirsi ancora più superiori e mi alzavano le mani, ero capace di farli pentire perchè non avevo paura di loro. Il risultato era che dopo non ci riprovavano più ed ero lasciato in pace, e anzi diventavamo amici.
A te le conclusioni.


Ho sottolineato 3 punti:
1) Ok, avevo frainteso, avevo capito male, evidentemente invece la pensiamo allo stesso modo :wink:
2) Io non avevo capito che il bullo ce l'ha solo col figlio di ziupeppi, ma che il bullo lo aveva fatto altre volte con altri ragazzini quindi mi ero riferita ad un approccio che fosse più generico
3) Il fatto che tu da ragazzino riuscissi a difenderti é sicuramente importante, perciò ero anche d'accordo con te sul corso di arti marziali (che può essere utile sempre nella vita) ma questo vale per un confronto tra coetanei. Certo sarebbe meglio se fossero in grado di risolvere da soli certi rapporti ma ciò non accade sempre, perché ci sono bambini meno aggressivi, che non si pongono con i bulli come riuscivi a fare tu... Però io credo che se intervenga un genitore non dovrebbe fare un discorso del tipo "se meni mio figlio te ne faccio pentire"

Scusate l'analisi per punti, ma mi veniva più facile rispondere così :wink:

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giovedì 24 gennaio 2008, ore 12:06
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ziupeppi ha scritto:
Riecchime ragazzacci
vi aggiorno sulla piccola vicenda
stamattina ci siamo recati a scuola e ci ha accolto la vice preside
che ci ha spiegato che la cosa è successa prima che i ragazzi entrassero a scuola
e quindi al di fuori dell'istituto..
è stato redatto cmq un verbale dell'accaduto,dove le due versioni sul diverbio verbale divergono
malgrado tutto rimane il fatto che c'è stata l'aggressione gratuita da parte del bulletto
è stato convocato per oggi un consiglio di classe urgente per discutere eventuali provvedimenti
sembra che l'amico in questione non sia la prima volta che mena le mani
e che è stata convocata a scuola la famiglia...
dulcis in fundo...ci ha detto che è un ragazzino con problemi sociali e udite udite
è un rom e vive in un campo nomadi
questo è quanto
ciauz


Caro Ziupè...mi spiace leggere quanto accaduto.

Ti porto però a conoscenza di una regola che vige nelle scuole italiane:
dal momento in cui il genitore lascia il figlio davanti a scuola la mattina
il responsabile degli alunni diventa la scuola o nella veste di un insegnante
che fa "vigilanza" o di una "operatrice scolastica".

Comunque è un gesto che anche se compiuto da un ROM (non può essere
una giustificazione) o all'esterno della scuola, va punito con l'espulsione
del giovane.

Non ci sono alternative.

Mi spiace per quanto accaduto e ti sonomolto vicino.

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Voglio cambiare il mondo: ho tenuto lo scontrino?!



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venerdì 25 gennaio 2008, ore 0:27
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