Io non avrei avuto il coraggio di intervenire per paura che facessero del male alla donna, evidentemente ha agito in modo da farli sentire "ricattati". Complimenti a quest'uomo ^^

alcuni doverosi chiarimenti

1 per ottenere il porto di pistola non basta esibire tutti i documenti citati prima e il pagamento delle tasse, serve soprattutto l'autorizzazione del prefetto che consulta tutte e tre le forze dell'ordine per avere informazioni sul richiedente. quindi, soprattutto a Gela vi garantisco che non è per niente facile averlo.

2 Il signore in questione è un ristoratore conosciuto dai dipendenti della banca che sanno che (per necessità) è armato e lo fanno entrare nonostante il metal detector blocchi le porte

3 Purtroppo a Gela imprenditori e commercianti vanno in giro armati per necessità, in quanto hanno subito avvertimenti e magari si recano in cantieri isolati o abitano in zone fuori città

La cosa importante è non abusarne mai. Giorgio Vella ha avuto sangue freddo, è stato eroe per caso ma vi assicuro che non sarà stato un bel momento per lui.

sono della stessa idea

sono d'accordo, ma vi siete chiesti che angoscia per una persona comune trovarsi in una situazione del genere?

Giorgio mi risulta che non sia uno sceriffo o uno che fa pesare il fatto di girare armato e comunque ha agito dopo parecchi minuti solo quando stavano uscendo ed era certo che non avessero altro che banali taglierini.

e se con questo gesto ci scappava il morto oggi noi cosa staremmo a scriveri qui nel forum????

non vorrei essere frainteso quello che ha fatto ha un suo valore ,ma ciö non toglie che poteva succedere qualsiasi cosa .....

sono assolutamente d'accordo ...................... non bisogna far passare il messaggio che i cittadini si trasformano in sceriffi

leggo con piacere che ci siamo capiti ciao e buona serata.

Vorrei chiarire che il Prefetto fa fare indagini, anzi chiede l'informativa alla locale stazione dei carabinieri circa la condotta del richiedente e stop!

Non so di altre indagini, ve lo assicuro!

Ma il pericolo non è questo!
Il pericolo sono gli esaltati che vanno in giro armati credendosi degli sceriffi, il pericolo è il fatto che si lasci al medico curante e senza l'esibizione di analisi del sangue, la certificazione che il soggetto non fa uso di droghe e che non assume psicofarmaci (magari per stati di ansia e depressione).

Ma dai non potete credere che il porto d'armi lo ottenga soltanto chi ha tutti i requisiti a posto.

Ma, io non amo le armi, tuttavia in questi casi penso che siano necessarie, ora capisco perfettamente il tuo messaggio, ma tieni conto che i commercianti onesti del meridione a volte hanno come unica loro salvezza... proprio le armi .
So che in passato ci sono stati degli eccessi, ma penso che a pagare per quelli eccessi non possono essere le persone per bene .

SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO CON FRANCESCO E LA PENSO COME LUI IN TUTTE LE SUE DISCUSSIONI.

PERSONALMENTE ODIO LE ARMI E NON SOPPORTEREI NEANCHIO CHE VENISSE TROPPO CELEBRATA L'IMMAGINE DEL CITTADINO CHE SI FA GIUSTIZIA DA SE'.

CIO' NON SI ADDICE A UN PAESE CIVILE!.

Io, a volte sono d' accordo con Francesco e a volte no, spero non me ne fai una colpa.

Io non celebro nessuno dico solo, che l' autodifesa è un diritto del cittadino, in questo caso non mi sembra che si sia trattato di un caso di auto giustizia ma semplicemente di un atto di civiltà.

Voglio pensare che il commerciante in questione sia intervenuto perchè accortosi che i due ragazzi erano armati di un semplice taglierino. Non voglio assolutamente pensare cosa sarebbe successo se fosse intervenuto in presenza di due rapinatori scaltri ed armati di ben altro. Ciò che non capisco è il perchè non si sia evitato di rendere pubbliche le generalità del commerciante. Come quando a Gela per più di 1 anno c'era un atto incendiario a notte e si rendevano pubbliche le generalità delle vittime: al danno s'aggiungeva la beffa. A me pare informazione sensazionalistica e selvaggia con effetti chiaramente distorsivi.

Infatti, gianiro era quello che affermava Cummare tituzza, ma su questo punto penso che molto dipenda dalle autorità competenti. Si, ghelaspolis anch'Io la penso come te per un certo verso ,però penso anche che la vittima va tutelata soprattutto da noi cittadini, d' altronde i giornali ,a volte bene e a volte male non fanno altro che il loro dovere.

Non penso proprio che evitando di dare un nome e cognome, l'atto eroico non sarebbe risultato tale. Ecco perchè ho creduto al chiarimento di Francesco (non deve passare il messaggio che i cittadini diventino sceriffi) poichè quale autore del topic l'ha giustamente intitolato atto eroico focalizzando l'attenzione sull'atto e non sul protagonista. I giornali, la tv e la radio locale non fanno il loro "mestiere" ed il più delle volte male.

Il problema sono i giornalisti, che hano la tendenza di enfatizzare le loro notizie, talmente da distorcere dando tutta un'altra immagine della realtà.
Chi scrive ha un nonno che qualche anno fa svento una rapina alla Posta centrale di Gela semplicemente a mani nude.