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C'è solo 1 motivo per non votare
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ghelaspolis
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| | | | siciliano ha scritto: | | | | ghelaspolis ha scritto: | | | | siciliano ha scritto: | | | | ghelaspolis ha scritto: | | | | siciliano ha scritto: il simbolo è una cosa importante per chi ha fede, chi crede in qualcosa si lega anche ai simboli. Io ho avuto la possibilità, quando vivevo a catania, di frequentare sia comunisti che fascisti. Ti assicuro che quello che dicono gli altri su di loro è diverso da quello che dicono loro. Io, come anche la tua piccola figlioletta, sono nato antifascista, così vuole il sistema. Ma conoscere oltre ciò che mi hanno imposto dalla nascita mi ha provocato curiosità e solidarietà anche verso ciò è disegnato come brutto e cattivo ma non ha la possibilità di esprimersi. Onde evitare equivoci ribadisco la mia assoluta ammirazione per il COMUNISTA Ferrando, candidato premier del PCL.
La stessa minestra a cui fai riferimento tu la ripropone chi, di fronte alle proprie incapacità, tira fuori la solita pappetta della resistenza o dell'anticomunismo etc etc etc... Non ho paura dei simboli, ho paura degli stereotipi accettati acriticamente. Grandi Giornalisti come Blondet o Fini che hanno voluto sfondare i limiti della censura del sistema e della falsificazione storica hanno pagato a caro prezzo la loro intraprendenza. Oggi è a loro che io rivolgo la mia attenzione per tenermi informato. L'informazione libera, non quella di ragime mi ha dato un senso di solidarietà. Dall'altra parte vedo disprezzo e chiusura. | | | | |
Secondo quel che dici, anche Ferrando è nato antifascista nel 1954..... e poi è diventato comunista, insegnando Storia e Filosofia nei libri scritti dai suoi compagni che avevano monopolizzato la scuola: oggi è il paladino della non censura? Il programma di Ferrando è una minestra riscaldata, con proposte vecchie, anacronistiche, irrealizzabili e persino sciocche. Ciò che dico Io è che mia figlia nasce repubblicana e sarà educata a non essere aprioristicamente anti-niente. Neanch'io ho paura dei simboli ed è stato un argomento essenziale della mia tesi di laurea. Non critico il simbolismo, ma l'abuso di un simbolo. Se Fini sapesse che guardi con ammirazione Ferrando, probabilmente, ti inviterebbe a non leggerlo più. Ti ricordo che essere critici è qualcosa che va oltre l'essere polemici. Anche in te leggo stereotipi e, perdonami se lo ribadisco, un po' di confusione: metti troppe cose nel calderone pur di essere "alternativo" a tutti i costi. | | | | |
Leggo nel programma di Ferrando un suo pensiero, non una ricerca di consensi e questo mi porta a considerarlo un AVVERSARIO (sono anticomunista) vero. Figlio di un sistema ovviamente non democratico (chissà perchè c'è lui dietro quella cattedra), ma comunque uno che ha qualcosa da dire e che non va censurato. Il tuo giudizio sul valore delle sue affermazioni è personale e legittimo. Mi sento io il paladino della non censura, scusa la presunzione, ma vengo attirato in maniera irresistibile da ciò che è diverso da me, che non vuol dire condividere. LA minestra riscaldata è buonissima quando ferrando mi sorprende riconoscendo ad un popolo (paesi baschi, Tibet, Palestina) il diritto di avere propri confini, proprie regole, propria religione, proprio governo. Mi sembra un evoluzione del comunismo internazionale. Avrebbe potutto, come il comunista da salotto Bertinotti, ambire a qualcosa di più prestigioso rispetto ad una candidatura a premier senza speranza. Leggo ferrando, non lo condivido, ho avuto con lui, quando usci da rifondazione, un bellissimo scambio di email. Io sono polemico con chi non riconosce l'esistenza di un pensiero diverso pensando di poterlo sopprimere con l'esclusione dalla vita pubblica. Io credo che Fini non consiglierebbe mai a qualcuno di non leggere qualcosa. Preferisco, quando espongo le mie tesi, combattere contro un nemico vero, mosso da sentimenti e da fede nelle sue battaglie piuttosto che trovarmi nella mischia con gente che vive alla giornata, si muove solo dietro la spinta della convenienza. Chi ha ideologie è mosso da sogni e sentimenti. CHi non ne ha è mosso da calcoli e tornaconti personali. Ovviamente con le dovute eccezioni... Con la mia associazione ho pagato cara quasta mia diversità, non riusciamo più nemmeno a farci ricevere dal sindaco e nemmeno dal VESCOVO. Ma mi sento più libero così, guardo tutto da lontano ma guardo tutto... e dall'insieme riesco a vedere qualcosa che mi piace e che gli altri non vogliono vedere. | | | | |
Quando leggo che sei figlio di un sistema non democratico, leggo una minchiata col botto. Tu saresti quello che vorrebbe dialogare con queste premesse? Chi ha detto che un popolo deve avere la propria religione? Non sarebbe omologante per chi come te si sente così libero e diverso? Pensi che il bipartitismo si fa per legge? Quale legge italiana ti ha escluso dalla vita pubblica? Io, in questo piccolo recinto virtuale, non ti ho mai censurato, ti ho posto argomentazioni e tu divaghi con discussioni che lasciano il tempo che trovano. Non ti trovo affatto presuntuoso, penso solo che tu sia un po' arrabbiato ed è per questo che non vai a votare: non c'è nulla di male. | | | | |
Chiarisco meglio: figlio di un sistema non democratico non sono io: è ferrando, che ha occupato gli spazi nei tempi in cui pochi distribuivano cattedre ed incarichi partiticizzati (non so se il termine è corretto)... Io sto dialogando con te fornendoti il mio modo di vedere. Un popolo può anche non avere propria religione mi riferivo a discorsi recenti di un ferrando che riconosce l'identità di una nazione (in alcuni casi, come nel tibet anche religiosa) e la conseguente autodeterminazione come stato. Nessuna legge Italaina mi ha escluso dalla vita Pubblica? guarda oggi, in virtù della tendenza al bipartitismo come l'IMPAR CONDICIO conceda piccoli spiragli ai "diversi" e solo per questo periodo. Dopo di che il regime agisce con tutta la sua prepotenza. Il bipartitismo può esistere solo in virtù di una forzatura di legge, non è una condizione naturale e non rispecchia un volere popolare ma una comodità gestionale. In questo piccolo recinto virtuale mi sento libero perchè la rete ancora sfugge alle regole della censura, ma dimmi quanti giornali quante emittenti, danno spazio a tutti. Ti posso fornire anche la mia esperienza personale con l'associazione ARIA NUOVA, non è un partito, ma una associazione che per le posizioni forti, oggi rivelatesi corrette, ha subito la sistematica censure da parte di tutti i quotidiani locali e di tutte le televisioni. La presunzione me la sono attribuita da solo dopo essermi nel post precedente essermi definito paladino della non censura in quanto ostile all'occultamento di qualunque pensiero politico. Non vado a Votare semplicemente perchè non credo in questo sistema e non riesco a vedere nessun valore nel voto. Nessuna rabbia, ho votato pochissime volte in vita mia per colpa di incoerenza fra quello che mi si propone e quello che vorrei. E non mi riferisco ai nomi! | | | | |
L'IMPAR CONDICIO ha permesso ieri a Fiore e Ferrando ciò che nella Repubblica di Salò e nella Repubblica Democristiana non potevano neanche sognare: una magra consolazione? Meglio di niente. Scusami la presunzione, ma in una democrazia il bipartitismo non lo determina una legge, perchè se così fosse non saremmo più in una democrazia. Solo nei totalitarismi o nei regimi autoritari si stabilisce per legge il sistema partitico. Il bipartitismo lo stabilisce l'elettorato, una legge eventualmente può solo consolidarlo. A differenza tua, ti argomento quel che dico con l'esempio inglese dove i due partiti esistevano già prima del 900 (in cui avviene la comparsa dei partiti di massa ed il diritto di voto viene esteso a tutti): il sistema elettorale maggioritario a turno unico ha solo consolidato il bipartitismo che era già esistente. Se fai parte di una minoranza devi accettarlo: l'unanimità non esiste. Non so a quale titolo ti ergi a paladino della non censura e per natura diffido da questo tipo di interlocuzioni. Non ho letto alcun pensiero politico nelle tue parole se non alcuni richiami generici. In Italia vige una forma di governo parlamentare come in Germania ed in Inghilterra (per fare due grossi esempi di Stati occidentali) ma a differenza di questi in Italia c'è una "Dittatura del Parlamento" colonizzato da elites politiche espressioni del proprio popolo. Ho già detto che il problema è nella Costituzione. Dopo aver riempito le piazze a sentire il comico Grillo, voglio proprio vedere quanti andranno alle urne a votare Sonia Alfano. Pienamente legittimo pensare che non ci sia valore nel voto, sfugge in me parimenti il valore del non voto. Se anzichè discutere ancora sui valori, pensiamo a dibattere sui metodi, questo paese inizierebbe a cambiare. La tua democrazia partecipata è un'utopia ancor più dell'isolia che non c'è di Tommaso Moro. Non credo più a chi si professa un idealista perchè è un facile rifugio. Sono molto più critico Io di te sul nostro sistema democratico: fidati, ne ho un quadro chiaro e cristallino, libero da pregiudizi di sorta. A proposito: ho ascoltato bene le parole di Fiore e Ferrando: come pensavo, sono rimasti indietro 40 anni e lo considero allucinante. Spero che questo giudizio che ho espresso non suoni come una censura perchè non vorrei che chi non la pensi come te sia un censore, alla faccia del dialogo.
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giovedì 3 aprile 2008, ore 18:58 |
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siciliano
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L'IMPAR CONDICIO da spazio alle alternative solo in tempi di elezione e comunque senza parità di trattamento rispetto ai signori della Politica. Guarda i tg, leggi i giornali, poi parliamo di par condicio. Riguardo alla mia democrazia partecipativa sarà pure un utopia (cosa che non condivido) ma se le utopie possono farci muovere verso un approdo migliore vale la pena di inseguirle. Comunque la democrazia partecipativa è tutt'altro che utopistica. Ritengo essenziale abolire il senato e costruire una camera del lavoro. E' indispensabile per me avere rappresentanze di ogni categoria nei consigli di amministrazione delle fabbriche. E' altrettanto fondamentale dare al mondo della scuola (presidi, docenti, segretari etc. la possibilità di partecipare con rappresentanze proprie alle riforme della scuola. Stessa cosa per la sanità, per il commercio, per l'agricoltura etc. Niente di utopistico. la costruzione di uno stato parte dal basso, non si impone dall'alto. riguardo a Ferrando o Fiore o qualunque altro puoi anche non condividerli, come non li condivido io, ma, insieme ad altri che giorno 13 spariranno dalle tv e dai giornali, portano alternative, idee, spunti di riflessione e anche valori che i dittatori del bipartitismo censurano per tornaconti personali.
Il non voto è motivato ne rifiuto di questa forma di politica, nel rifiuto di una impossibilità di sentirsi partecipe, nel rifiuto di sentirsi solo un numero. E soprattutto nel non trovare rappresentanza di alcun tipo in gente che rappresenta solo se stessa. I politici non sono rappresentanti del popolo nelle sedi decisionali ma al contrario sono tentacoli del potere centrale che devono catturare il consenso dei cittadini. Rappresentano un partito, non un popolo, non una categoria, non un territorio. Riguardo al Bipartitismo, lo trovo violento nei confronti di chi non si ritrova in uno dei due partiti. E' comodo per i detentori del potere, orribile per il popolo.
_________________ "Le masse popolari in Europa,non sono contro le masse popolari in Africa. Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa. Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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giovedì 3 aprile 2008, ore 19:22 |
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ghelaspolis
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| | | | siciliano ha scritto: L'IMPAR CONDICIO da spazio alle alternative solo in tempi di elezione e comunque senza parità di trattamento rispetto ai signori della Politica. Guarda i tg, leggi i giornali, poi parliamo di par condicio. Riguardo alla mia democrazia partecipativa sarà pure un utopia (cosa che non condivido) ma se le utopie possono farci muovere verso un approdo migliore vale la pena di inseguirle. Comunque la democrazia partecipativa è tutt'altro che utopistica. Ritengo essenziale abolire il senato e costruire una camera del lavoro. E' indispensabile per me avere rappresentanze di ogni categoria nei consigli di amministrazione delle fabbriche. E' altrettanto fondamentale dare al mondo della scuola (presidi, docenti, segretari etc. la possibilità di partecipare con rappresentanze proprie alle riforme della scuola. Stessa cosa per la sanità, per il commercio, per l'agricoltura etc. Niente di utopistico. la costruzione di uno stato parte dal basso, non si impone dall'alto. riguardo a Ferrando o Fiore o qualunque altro puoi anche non condividerli, come non li condivido io, ma, insieme ad altri che giorno 13 spariranno dalle tv e dai giornali, portano alternative, idee, spunti di riflessione e anche valori che i dittatori del bipartitismo censurano per tornaconti personali.
Il non voto è motivato ne rifiuto di questa forma di politica, nel rifiuto di una impossibilità di sentirsi partecipe, nel rifiuto di sentirsi solo un numero. E soprattutto nel non trovare rappresentanza di alcun tipo in gente che rappresenta solo se stessa. I politici non sono rappresentanti del popolo nelle sedi decisionali ma al contrario sono tentacoli del potere centrale che devono catturare il consenso dei cittadini. Rappresentano un partito, non un popolo, non una categoria, non un territorio. Riguardo al Bipartitismo, lo trovo violento nei confronti di chi non si ritrova in uno dei due partiti. E' comodo per i detentori del potere, orribile per il popolo. | | | | |
Se Ferrando e Fiore otterranno un determinato consenso andranno più spesso in prima pagina: è talmente ovvio che rasenta la banalità. Io sono per il bipartitismo da tempo ecco perchè non andavo a votare per le politiche ed ora ci ritorno. Ti ho già risposto, con esempi storici e non opinioni personali, sulla Camera del Lavoro, le rappresentanze dei lavoratori nei consigli d'amministrazione, ecc. ecc., ma vedo che torni a battere a coppe anche se la briscola è a bastoni, alla faccia del dialogo e del confronto: e tu saresti per la democrazia partecipativa? Lungi da me, a questo punto, chiederti cosa intendi per "tentacoli del potere centrale" e per "detentori del potere" perchè poi, dal tuo angolino dove osservi tutto, cominci con le lobby, la P2, le banche, gli ebrei, il signoraggio......evviva quel genio latino che ha inventato et cetera, et cetera. Vabbè...torniamo all'inizio del topic. L'UNICO MOTIVO PER NON VOTARE E' NON SENTIRSI RAPPRESENTATI. TUTTO IL RESTO E' CHIACCHIERA O, PER DIRLA ALLA GELESE, PARRARI SULU PI FARI SPUTAZZA.
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venerdì 4 aprile 2008, ore 1:31 |
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siciliano
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la tua risposta sulla democrazia partecipativa è la tua risposta, la mia convinzione è la mia convinzione. Battu a coppi ma se non mi convinci non è comlpa mia. Il bipartitismo è una scelleratezza per me, ripeto che può andare al governo una assemblea di capi famiglia, mi interessa la partecipazione quetidiana, non quella di un giorno l'hanno. Ferrando e Fiore (che ripeto non condivido ma gli riconosco diversità e coraggio) hanno la censura 350 giorni l'hanno. Non credere che in 25 giorni possano infastidire chi in una vita ha sistemato tutto a suo piacimento per averne un ritorno di consensi. Parlaredi lobbies, p2, signoraggio, massoneria, non è possibile? se ti ritieni custode della verità e convinto che questa sia una democrazia solo per uno scarabocchio su una scheda fatto 1 volta l'anno mi dispiace, abbiamo parlato di cose diverse. NON SI VOTA PERCHE' ABBIAMO PROVATO CHE IL SISTEMA NON FUNZIONA. UN OLIGARCHIA CON IL CONSENSO VUOTO DI UN GIORNO COMANDA SULL'INTERA NAZIONE!
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venerdì 4 aprile 2008, ore 9:33 |
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ghelaspolis
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Il bipartitismo non è una scelleratezza. Il bipartitismo non equivale alla presenza di soli due partiti e non esclude nessuno. Il bipartitismo allude alla presenza di due grossi partiti in grado di proporsi come alternative di governo perchè è l'elettorato che lo decide: potrebbero essere i partiti di Fiore e Ferrando ad esempio, nulla lo esclude. Personalmente sono favorevole a due partiti non ideologici, ma la mia opinione conta solo 1 voto. Fiore e Ferrando non devono infastidire nessuno, devono convincere l'elettorato. Se è per questo, in una democrazia lo scarabocchio sulla scheda elettorale dovrebbe essere ogni 4 o 5 anni e non una volta l'anno. Per carità, parlare di lobbies, p2, signoraggio, massoneria, è possibilissimo ma si potrebbe e si dovrebbe andare oltre: noto con ne sei capace. Continui a parlare di Democrazia partecipativa e Partecipazione quotidiana ma dopo 10 pagine non ho letto neanche un esempio concreto di cosa intenti quanto affermi queste "convinzioni" a fronte delle mie "risposte". Ti sei limitato a richiami come il Venezuela di Chavez e l'Irlanda, ma su entrambi i punti mi pare inutile ripetersi. Scorgo in te una mentalità esclusivamente negativa, da perfetto italiota: anche per questo l'Italia è una Repubblica delle banane. Vedi cosa è successo in Germania? La compravendita dei voti? Scorgi in ciò un'oligarchia con il consenso vuoto sull'intera nazione? Vendono schede elettorali; un giornalista le ha comprate a 25 euro ciascuna e poi le ha consegnate agli elettori per votare. Un popolo nella stragrande maggioranza onesto, produce una classe politica onesta non ti dico cosa accede in caso contrario. Il coraggio delle affermazioni del docente di storia e filosofia alle scuole superiori Ferrando è lo stesso del docente di diritto romano all'università Di Liberto 40 anni fa: non ti dice qualcosa? Il primo è ancora fermo al suo ideale, il secondo lo ha tradito? Il primo deve ancora dare in Parlamento, il secondo ha già dato.
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venerdì 4 aprile 2008, ore 11:42 |
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siciliano
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| | | | ghelaspolis ha scritto: Il bipartitismo non è una scelleratezza. Il bipartitismo non equivale alla presenza di soli due partiti e non esclude nessuno. Il bipartitismo allude alla presenza di due grossi partiti in grado di proporsi come alternative di governo perchè è l'elettorato che lo decide: potrebbero essere i partiti di Fiore e Ferrando ad esempio, nulla lo esclude. Personalmente sono favorevole a due partiti non ideologici, ma la mia opinione conta solo 1 voto. Fiore e Ferrando non devono infastidire nessuno, devono convincere l'elettorato. Se è per questo, in una democrazia lo scarabocchio sulla scheda elettorale dovrebbe essere ogni 4 o 5 anni e non una volta l'anno. Per carità, parlare di lobbies, p2, signoraggio, massoneria, è possibilissimo ma si potrebbe e si dovrebbe andare oltre: noto con ne sei capace. Continui a parlare di Democrazia partecipativa e Partecipazione quotidiana ma dopo 10 pagine non ho letto neanche un esempio concreto di cosa intenti quanto affermi queste "convinzioni" a fronte delle mie "risposte". Ti sei limitato a richiami come il Venezuela di Chavez e l'Irlanda, ma su entrambi i punti mi pare inutile ripetersi. Scorgo in te una mentalità esclusivamente negativa, da perfetto italiota: anche per questo l'Italia è una Repubblica delle banane. Vedi cosa è successo in Germania? La compravendita dei voti? Scorgi in ciò un'oligarchia con il consenso vuoto sull'intera nazione? Vendono schede elettorali; un giornalista le ha comprate a 25 euro ciascuna e poi le ha consegnate agli elettori per votare. Un popolo nella stragrande maggioranza onesto, produce una classe politica onesta non ti dico cosa accede in caso contrario. Il coraggio delle affermazioni del docente di storia e filosofia alle scuole superiori Ferrando è lo stesso del docente di diritto romano all'università Di Liberto 40 anni fa: non ti dice qualcosa? Il primo è ancora fermo al suo ideale, il secondo lo ha tradito? Il primo deve ancora dare in Parlamento, il secondo ha già dato. | | | | |
ma cosa vuoi di concreto, la democrazia partecipative è una forma di realizzazione dello stato in via di applicazione in diversi posti. Ti ho fatto gli esempi che a te non piacciono, irlanda, venezuela, ma anche l'organizzazione economica dell'italia del ventennio era partecipativa. Se ti pare inutile ripetersi non sono affari miei, siamo davanti ai fallimento della democrazia rappresentative, in cui i soliti uomini, distaccati dal popolo che rappresentano, manovrano servendo grossi gruppi finanziari, i vertici economici, confindustria e le banche. Il popolo è quelcos'altro. Vuoi parlare di massoneria, signoraggio, e lobbies? bene. I ministri dell'economia degli unltimi anni dietro il finto bipartitismo italiano, fanno parte di un unica organizzazione che annualmente li convoca per stabilire le direttive politiche MONDIALI. Una sorta di governo mondiale che soffoca la singolarità di ogni stato.
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venerdì 4 aprile 2008, ore 13:29 |
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siciliano
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a proposito... io guarderei con attenzione alla russia di Putin... una rinascita di un certo interesse.
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venerdì 4 aprile 2008, ore 14:20 |
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ghelaspolis
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Data iscrizione: sabato 5 gennaio 2008, ore 18:06 Messaggi: 1427 Località: Gela
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| | | | siciliano ha scritto: | | | | ghelaspolis ha scritto: Il bipartitismo non è una scelleratezza. Il bipartitismo non equivale alla presenza di soli due partiti e non esclude nessuno. Il bipartitismo allude alla presenza di due grossi partiti in grado di proporsi come alternative di governo perchè è l'elettorato che lo decide: potrebbero essere i partiti di Fiore e Ferrando ad esempio, nulla lo esclude. Personalmente sono favorevole a due partiti non ideologici, ma la mia opinione conta solo 1 voto. Fiore e Ferrando non devono infastidire nessuno, devono convincere l'elettorato. Se è per questo, in una democrazia lo scarabocchio sulla scheda elettorale dovrebbe essere ogni 4 o 5 anni e non una volta l'anno. Per carità, parlare di lobbies, p2, signoraggio, massoneria, è possibilissimo ma si potrebbe e si dovrebbe andare oltre: noto con ne sei capace. Continui a parlare di Democrazia partecipativa e Partecipazione quotidiana ma dopo 10 pagine non ho letto neanche un esempio concreto di cosa intenti quanto affermi queste "convinzioni" a fronte delle mie "risposte". Ti sei limitato a richiami come il Venezuela di Chavez e l'Irlanda, ma su entrambi i punti mi pare inutile ripetersi. Scorgo in te una mentalità esclusivamente negativa, da perfetto italiota: anche per questo l'Italia è una Repubblica delle banane. Vedi cosa è successo in Germania? La compravendita dei voti? Scorgi in ciò un'oligarchia con il consenso vuoto sull'intera nazione? Vendono schede elettorali; un giornalista le ha comprate a 25 euro ciascuna e poi le ha consegnate agli elettori per votare. Un popolo nella stragrande maggioranza onesto, produce una classe politica onesta non ti dico cosa accede in caso contrario. Il coraggio delle affermazioni del docente di storia e filosofia alle scuole superiori Ferrando è lo stesso del docente di diritto romano all'università Di Liberto 40 anni fa: non ti dice qualcosa? Il primo è ancora fermo al suo ideale, il secondo lo ha tradito? Il primo deve ancora dare in Parlamento, il secondo ha già dato. | | | | |
ma cosa vuoi di concreto, la democrazia partecipative è una forma di realizzazione dello stato in via di applicazione in diversi posti. Ti ho fatto gli esempi che a te non piacciono, irlanda, venezuela, ma anche l'organizzazione economica dell'italia del ventennio era partecipativa. Se ti pare inutile ripetersi non sono affari miei, siamo davanti ai fallimento della democrazia rappresentative, in cui i soliti uomini, distaccati dal popolo che rappresentano, manovrano servendo grossi gruppi finanziari, i vertici economici, confindustria e le banche. Il popolo è quelcos'altro. Vuoi parlare di massoneria, signoraggio, e lobbies? bene. I ministri dell'economia degli unltimi anni dietro il finto bipartitismo italiano, fanno parte di un unica organizzazione che annualmente li convoca per stabilire le direttive politiche MONDIALI. Una sorta di governo mondiale che soffoca la singolarità di ogni stato. | | | | |
Devo ripetermi? L'Irlanda è una democrazia rappresentativa, la camera con membri espressi dalle varie categorie non influisce sul governo che per rimanere in carica deve godere della fiducia della sola camera eletta dal popolo. Quella Venezuelana è una Repubblica Federale con forma di governo presidenziale: il presidente della repubblica è eletto dal popolo ed oltre ad essere il capo dello Stato è anche il capo del governo. Non deve avere la fiducia del parlamento per rimanere in carica. Il Parlamento è composto da 1 sola camera eletta dal popolo. Di partecipativo c'è solo il tuo finto richiamo. Magari attuassimo una riforma in senso presidenziale nel nostro paese. Magari ci fosse un monocameralismo in Italia e meno signori a bivaccare a Roma. Nella tua democrazia partecipativa che posto avrebbe confindustria? Dietro il finto bipartitismo? Ancora non esiste il bipartitismo e già lo definisci finto? Finto era la stronzata che in Italia avremmo avuto una democrazia maggioritaria con una semplice legge elettorale (il mattarellum) senza modificare la costituzione. Finto era la stronzata che avremmo avuto un presidente del consiglio (capo del governo) più forte senza modificare la costituzione. Ecco perchè non votavo. Guarda caso di queste stronzate non se ne sentono più e la campagna elettorale sembra più blanda. Ti do un pronostico: chi vince governa, ma PD e PDL faranno le riforme assieme. Sono già d'accordo. Poi valuteremo le riforme, ma non farle significa andare al collasso e non perchè c'è la massoneria, ma molto più semplicemente perchè le regole del gioco sono obsolete.
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venerdì 4 aprile 2008, ore 18:45 |
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ghelaspolis
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Data iscrizione: sabato 5 gennaio 2008, ore 18:06 Messaggi: 1427 Località: Gela
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certo, per un paladino della non censura, guardare alla Russia di Putin è davvero interessante: ottimo argomento. OK, diciamo che abbiamo scherzato...
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venerdì 4 aprile 2008, ore 18:51 |
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siciliano
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Data iscrizione: giovedì 21 febbraio 2008, ore 11:02 Messaggi: 8642 Località: gela
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vedo censura ovunque, guardo ad una forma di governo che restituisce uno stato ai cittadini. Il contrario di quello che avviene in Italia dove 4 0 5 nomi hanno in mano tutto. C'è più censura in Italia, e ne ho esempio diretto anche a Gela con i giornali locali, che in Russia... diciamo che sei bravo, come d'altra parte ogni bel prodotto di un sistema fradicio, a guardare il male negli altri e non vedere il marcio in casa propria.
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sabato 5 aprile 2008, ore 12:02 |
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siciliano
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Data iscrizione: giovedì 21 febbraio 2008, ore 11:02 Messaggi: 8642 Località: gela
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Allora, vediamo se riesco a spiegarti. Non è l'elezione del popolo o la nomina da parte del padreterno che cambia le cose. Tu non vedi oltre le elezioni. Per te la democrazia inizia il 13 aprile e finisce il 14 per ricominciare alla tornata elettorale successiva. In Venezuela la anzionalizazzione delle risoprse e una chiaro segno di socialismo nazionale. La camera del lavoro in Irlanda ha un ruolo chiaro. Non butta giù il governo, ma la presenza nelle istituzioni dei lavoratori attraverso i loro rappresentanti è un elemento consultivo importante che in Iytalia, nella tua finta repubblica fallimentare che tanto difendi e che ci ha portato col culo per terra, non esiste. Anche una direttiva europea da sempre disattesa in Italia parla di parteciazione dei lavoratori, che dovrebbe, a detta di chi l'ha formulata (alla faccia dell'utopia e di tutte le altre sparate che ti ho visto scrivere) consentire ai dipendenti partecipazione alle scelte aziendali o quanto meno con ruolo consultivo e un ingresso, al momento dell'assunzione, nella società con l'aquisizione di quote aziendali. Il lavoro e il capitale vengono in questo modo equiparati, che è la base delle istituzioni di economia polotica, che li ritiene, insieme alla terra fattori di produzione equivalenti. In Italia questo non è mai avvenuto, grazie al tuo sistema politico servo del capitale e distruttore dell'autorità popolare. Vota, tornerai a prenderla in quel posto il giorno dopo, Io NON VOTO, e dal giorno dopo le elezioni tornerò a fare quello che ho sempre fatto per essere protagonista del mio paese, chiedendo l'imposizione delle leggi a tutela del cittadino. DECINE di procedimenti penali, centinaia di denuncie mentre tu aspetti che berlusconi o veltroni pensino a quello che non conoscono, ai problemi dell'operaio in catena di montaggio, a quelli dell'ammalato prenota una visita specialistica per il 2010, a quelli di un cittadino che torna da lavoro e non trova acqua a casa... il cittadino è padrone del lavoro, dello stato, della terra, e le forme di partecipazione (molto studiate e che nulla hanno a che vedere con l'isola che non c'è ) sono molto studiate e auspicate da grandi autorevoli studiosi ed economisti che devono scontrarsi col sistema in atto in cui tutte le posizioni politiche strategiche sono occupate da arruolati del governo sovranazionale capiatal-massonico-sionista. Non si capisce perchp nessun politico mette in discussione certe scelte di politica estera imposte dall'america, perchè nessuna nazione occidentale si oppone al trattamento violento che certi stati subiscono, nessuno ha mai parlato pubblicamente di signoraggio o di biderberg gruop in televisione (eccola la par condicio, solo in campagna elettorale se ne fanno accenni), perchè nessuno lo stato non interviene sulla crisi delle ferrovie (serve ancora per la politica clientelare e per posizionare uomini arruolati in posizioni di potere)... E il cittadino o è ignaro o è impotente (e non prendermi il discorso del voto che è falso come una banconota da 20 centesimi). La lobby delle assicurazioni tu non la riconosci, eppure il governo ha legiferato a danno degli utenti e a favore dei grossi gruppi assicurativie, la lobby delle banche, tutti si riempiono la bocca con il termine "tassi usurai" ma quando un gruppo di persone protesta o manifesta o raccoglie firme la stampa li ignora o parla di violenze e scontri (BELLA PAR CONDICIO, FUORI DALLE ELEZIONI C'è DITTATURA). LA VCOSTITUZIONE VA CAMBIATA MA SE NON PARTECIPANO TUTTE LE COMPONENTI POLITICHE SARA' SEMPRE UNA COSTITUZIONE MONCA.
_________________ "Le masse popolari in Europa,non sono contro le masse popolari in Africa. Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa. Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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sabato 5 aprile 2008, ore 12:28 |
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ghelaspolis
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| | | | siciliano ha scritto: Allora, vediamo se riesco a spiegarti. Non è l'elezione del popolo o la nomina da parte del padreterno che cambia le cose. Tu non vedi oltre le elezioni. Per te la democrazia inizia il 13 aprile e finisce il 14 per ricominciare alla tornata elettorale successiva. In Venezuela la anzionalizazzione delle risoprse e una chiaro segno di socialismo nazionale. La camera del lavoro in Irlanda ha un ruolo chiaro. Non butta giù il governo, ma la presenza nelle istituzioni dei lavoratori attraverso i loro rappresentanti è un elemento consultivo importante che in Iytalia, nella tua finta repubblica fallimentare che tanto difendi e che ci ha portato col culo per terra, non esiste. Anche una direttiva europea da sempre disattesa in Italia parla di parteciazione dei lavoratori, che dovrebbe, a detta di chi l'ha formulata (alla faccia dell'utopia e di tutte le altre sparate che ti ho visto scrivere) consentire ai dipendenti partecipazione alle scelte aziendali o quanto meno con ruolo consultivo e un ingresso, al momento dell'assunzione, nella società con l'aquisizione di quote aziendali. Il lavoro e il capitale vengono in questo modo equiparati, che è la base delle istituzioni di economia polotica, che li ritiene, insieme alla terra fattori di produzione equivalenti. In Italia questo non è mai avvenuto, grazie al tuo sistema politico servo del capitale e distruttore dell'autorità popolare. Vota, tornerai a prenderla in quel posto il giorno dopo, Io NON VOTO, e dal giorno dopo le elezioni tornerò a fare quello che ho sempre fatto per essere protagonista del mio paese, chiedendo l'imposizione delle leggi a tutela del cittadino. DECINE di procedimenti penali, centinaia di denuncie mentre tu aspetti che berlusconi o veltroni pensino a quello che non conoscono, ai problemi dell'operaio in catena di montaggio, a quelli dell'ammalato prenota una visita specialistica per il 2010, a quelli di un cittadino che torna da lavoro e non trova acqua a casa... il cittadino è padrone del lavoro, dello stato, della terra, e le forme di partecipazione (molto studiate e che nulla hanno a che vedere con l'isola che non c'è ) sono molto studiate e auspicate da grandi autorevoli studiosi ed economisti che devono scontrarsi col sistema in atto in cui tutte le posizioni politiche strategiche sono occupate da arruolati del governo sovranazionale capiatal-massonico-sionista. Non si capisce perchp nessun politico mette in discussione certe scelte di politica estera imposte dall'america, perchè nessuna nazione occidentale si oppone al trattamento violento che certi stati subiscono, nessuno ha mai parlato pubblicamente di signoraggio o di biderberg gruop in televisione (eccola la par condicio, solo in campagna elettorale se ne fanno accenni), perchè nessuno lo stato non interviene sulla crisi delle ferrovie (serve ancora per la politica clientelare e per posizionare uomini arruolati in posizioni di potere)... E il cittadino o è ignaro o è impotente (e non prendermi il discorso del voto che è falso come una banconota da 20 centesimi). La lobby delle assicurazioni tu non la riconosci, eppure il governo ha legiferato a danno degli utenti e a favore dei grossi gruppi assicurativie, la lobby delle banche, tutti si riempiono la bocca con il termine "tassi usurai" ma quando un gruppo di persone protesta o manifesta o raccoglie firme la stampa li ignora o parla di violenze e scontri (BELLA PAR CONDICIO, FUORI DALLE ELEZIONI C'è DITTATURA). LA VCOSTITUZIONE VA CAMBIATA MA SE NON PARTECIPANO TUTTE LE COMPONENTI POLITICHE SARA' SEMPRE UNA COSTITUZIONE MONCA. | | | | |
Non rispondo all'affermazione nel post precedente questo perchè è tanto forzata quanto ridicola e non merita risposta. Più in generale, le affermazioni forzate si accompagnano a labili argomentazioni. Caro siciliano, dirigente di Aria Nuova e paladino della non censura gelese, siciliana, italiota, europea e cosmica, il Socialismo Nazionale non coincide con la democrazia partecipativa perchè laddove esso s'afferma è segno di un potere centrale accentratore come nell'Italia Fascista ancor prima della sua fase degenerativa. Avevo da subito capito che hai un concetto distorto di democrazia partecipativa. Se per te, per fare un esempio, democrazia partecipativa è che i lavoratori siedano nei consigli di amministrazione delle fabbriche, ti ricordo che il codice civile italiano prevede la possibilità delle cooperative e in regioni come l'Emilia Romagna o la Toscana (cosiddette regioni rosse) ne hanno fatto, diciamo, buon uso: su cosa oggi siano le COOP in Italia, lascio a te ogni considerazione. In Irlanda così come ovunque, se una funzione consultiva (=fornire pareri) non è vincolante oltre che obbligatoria serve a ben poco. Paradossalmente ha più potenziale il nostro CNEL: sapevi della sua esistenza? Il tuo attacco nei miei confronti è oltremodo, fasullo: non difendo affatto quest'italietta, di cui, ti ho già detto, ho un quadro chiarissimo e verso cui sono molto più critico di te. La mia è una lettura scientifica, veramente minoritaria in questo paese, libera da contorsioni come le cozzaglie ideologiche che riporti, superate e che solo con l'avvento di internet hanno trovato nuova linfa: da quel tuo angolino dove osservi tutto, aggiornati e, soprattutto, sulle notizie o documenti cui in un modo o nell'altro t'imbatti (dall'informazione ufficiale come da quella alternativa) cerca di trasporle nella realtà dei fatti senza rimanere affascinato dalla teoria. Sei fermo, sono Io che sono andato oltre. La circostanza secondo cui gli Italioti s'interessino di politica solo nel periodo elettorale è un dato di fatto: a me come a te piacerebbe il contrario ma è un dato di fatto assodato da oltre mezzo secolo. Gli Italioti se ne fregano della Politica, s'appassionano di calcio e gossip. La classe politica è fedele rappresentanza di ciò: non ti sei accorto che in Parlamento ci sono due curve di ultras? Perchè secondo te gli italioti si appassionano nella campagna elettorale? Perchè c'è da fare il tifo per una o l'altra sponda. Oltre il tifo, gli Italioti non vogliono andare. Per gli Italioti la patria è quando Mennea conquista una medaglia d'oro in Atletica, quando la Nazionale di Calcio alza la Coppa del Mondo, quando una Ferrari taglia il traguardo per prima. Gli Italioti sono coloro che salutano Mussolini con bandierine nelle parate e poi ci salgono sopra con i piedi sul corpo inerme. Gli Italioti sono coloro che se ne fregano che Craxi ingrossa il debito pubblico perchè con uno stipendio hanno 2 macchine almeno 3 televisioni e possono persino permettersi di mandare i figli all'università per poi farne bersaglio di monetine nella "Milano da Bere" all'indomani dello scandalo mani pulite. Potrei continuare con altri esempi, ma questo è quello che ha prodotto, nell'Italiozia, il secolo ideologico, ossia il 900. Più che interrogarti sui teatrini romani ed esteri, rifletti su cosa succede a Gela: come puoi pensare di essere preso seriamente in considerazione da me, quando asserisci di essere censurato da un paio di tv locali: in una settimana tu e la tua associazione con un semplice porta a porta informereste tutta la cittadinanza. Vorresti farmi credere che tutti i cittadini gelesi spendino due euro al giorno per comprare la Sicilia ed il Giornale di Sicilia da cui saresti censurato? Se sbatti contro il muro dell'indifferenza in una piccola realtà territoriale su un argomento così palesemente manifesto come l'inquinamento, la causa è il governo sovranazionale capiatal-massonico-sionista? Non appicicarmi addosso queste considerazioni, perchè, purtroppo, sono una lettura oggettiva dei fatti. Cambiare è sempre possibile, ma rivoluzionare è ben altra cosa. Nell'Italiozia, del resto, chi ha parlato di rivoluzioni s'è poi ben integrato nelle istituzioni: e lo dice la storia. Vuoi continuare ad illuderti? Fai pure. Dai a me dell'illuso perchè vado a votare? E tu che non vai a votare cosa sei? Da quando esiste il concetto di popolo presuppone che debba essere governato. Un popolo è incapace di autogovernarsi perchè non è una semplice associazione come Aria Nuova. Chi governa? Chiamalo Nerone, Attila, Luigi XIV, Enrico VI, Napoleone, Hitler, Stalin, Bush, Chavez e come vuoi tu, la sostanzia non cambia, sono le regole a cambiare. In ogni parola che ho scritto non c'è uno slogan e siamo in piena campagna elettorale a cui parteciperò. Nelle tue posso dire altrettanto? Sei un libro già letto
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sabato 5 aprile 2008, ore 15:20 |
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siciliano
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| | | | ghelaspolis ha scritto: Non rispondo all'affermazione nel post precedente questo perchè è tanto forzata quanto ridicola e non merita risposta. Più in generale, le affermazioni forzate si accompagnano a labili argomentazioni. Caro siciliano, dirigente di Aria Nuova e paladino della non censura gelese, siciliana, italiota, europea e cosmica, il Socialismo Nazionale non coincide con la democrazia partecipativa perchè laddove esso s'afferma è segno di un potere centrale accentratore come nell'Italia Fascista ancor prima della sua fase degenerativa. Avevo da subito capito che hai un concetto distorto di democrazia partecipativa. Se per te, per fare un esempio, democrazia partecipativa è che i lavoratori siedano nei consigli di amministrazione delle fabbriche, ti ricordo che il codice civile italiano prevede la possibilità delle cooperative e in regioni come l'Emilia Romagna o la Toscana (cosiddette regioni rosse) ne hanno fatto, diciamo, buon uso: su cosa oggi siano le COOP in Italia, lascio a te ogni considerazione. In Irlanda così come ovunque, se una funzione consultiva (=fornire pareri) non è vincolante oltre che obbligatoria serve a ben poco. Paradossalmente ha più potenziale il nostro CNEL: sapevi della sua esistenza? Il tuo attacco nei miei confronti è oltremodo, fasullo: non difendo affatto quest'italietta, di cui, ti ho già detto, ho un quadro chiarissimo e verso cui sono molto più critico di te. La mia è una lettura scientifica, veramente minoritaria in questo paese, libera da contorsioni come le cozzaglie ideologiche che riporti, superate e che solo con l'avvento di internet hanno trovato nuova linfa: da quel tuo angolino dove osservi tutto, aggiornati e, soprattutto, sulle notizie o documenti cui in un modo o nell'altro t'imbatti (dall'informazione ufficiale come da quella alternativa) cerca di trasporle nella realtà dei fatti senza rimanere affascinato dalla teoria. Sei fermo, sono Io che sono andato oltre. La circostanza secondo cui gli Italioti s'interessino di politica solo nel periodo elettorale è un dato di fatto: a me come a te piacerebbe il contrario ma è un dato di fatto assodato da oltre mezzo secolo. Gli Italioti se ne fregano della Politica, s'appassionano di calcio e gossip. La classe politica è fedele rappresentanza di ciò: non ti sei accorto che in Parlamento ci sono due curve di ultras? Perchè secondo te gli italioti si appassionano nella campagna elettorale? Perchè c'è da fare il tifo per una o l'altra sponda. Oltre il tifo, gli Italioti non vogliono andare. Per gli Italioti la patria è quando Mennea conquista una medaglia d'oro in Atletica, quando la Nazionale di Calcio alza la Coppa del Mondo, quando una Ferrari taglia il traguardo per prima. Gli Italioti sono coloro che salutano Mussolini con bandierine nelle parate e poi ci salgono sopra con i piedi sul corpo inerme. Gli Italioti sono coloro che se ne fregano che Craxi ingrossa il debito pubblico perchè con uno stipendio hanno 2 macchine almeno 3 televisioni e possono persino permettersi di mandare i figli all'università per poi farne bersaglio di monetine nella "Milano da Bere" all'indomani dello scandalo mani pulite. Potrei continuare con altri esempi, ma questo è quello che ha prodotto, nell'Italiozia, il secolo ideologico, ossia il 900. Più che interrogarti sui teatrini romani ed esteri, rifletti su cosa succede a Gela: come puoi pensare di essere preso seriamente in considerazione da me, quando asserisci di essere censurato da un paio di tv locali: in una settimana tu e la tua associazione con un semplice porta a porta informereste tutta la cittadinanza. Vorresti farmi credere che tutti i cittadini gelesi spendino due euro al giorno per comprare la Sicilia ed il Giornale di Sicilia da cui saresti censurato? Se sbatti contro il muro dell'indifferenza in una piccola realtà territoriale su un argomento così palesemente manifesto come l'inquinamento, la causa è il governo sovranazionale capiatal-massonico-sionista? Non appicicarmi addosso queste considerazioni, perchè, purtroppo, sono una lettura oggettiva dei fatti. Cambiare è sempre possibile, ma rivoluzionare è ben altra cosa. Nell'Italiozia, del resto, chi ha parlato di rivoluzioni s'è poi ben integrato nelle istituzioni: e lo dice la storia. Vuoi continuare ad illuderti? Fai pure. Dai a me dell'illuso perchè vado a votare? E tu che non vai a votare cosa sei? Da quando esiste il concetto di popolo presuppone che debba essere governato. Un popolo è incapace di autogovernarsi perchè non è una semplice associazione come Aria Nuova. Chi governa? Chiamalo Nerone, Attila, Luigi XIV, Enrico VI, Napoleone, Hitler, Stalin, Bush, Chavez e come vuoi tu, la sostanzia non cambia, sono le regole a cambiare. In ogni parola che ho scritto non c'è uno slogan e siamo in piena campagna elettorale a cui parteciperò. Nelle tue posso dire altrettanto? Sei un libro già letto | | | | |
1) caro ghelapolis non permetterti di aprire bocca su ARIA NUOVA che da parte di gente come te ha avuto solo discredito gratuito 2) tornando ai discorsi di cui sopra, il socialismo nazionale coicide con la prtecipazione popolare, anche e non solo la dove si esprime con dittature. Anche in epoca fascista con decenni di anticipo, il corporativismo fu l'unico tentativo della storia italiana di realizzare il socialismo reale, fallito poi per colpe politiche nel momento in cui fu nei fatti delegittimato imponendo nomine dall'alto. LA parola socializzare, la socializzazione di un ente, di un azienda, di uno stato ha un significato particolare che evidentemente fa fatica a trovare spazio nella tua testa. Prendi un libro o una tesi di laurea o quello che vuoi che parli di socializzazione o di partecipazione popolare, me lo porti e io te lo leggo e te lo spiego. ti ripeto che in italia la direttiva europea che inviata alla cogestione delle imprese è stata sempre disattesa, il cooperativismo è estraneo a quelle forme, la cooperativa non prevede cogestione da parte delle categorie di dipendenti non prevede partecipazione azionaria. Il concetto distorto di partecipazione evidentemente ce l'hai tu, non io. Propio sull'alitalia per esempio molti economisti (non utopisti) hanno affermato che il sistema partecipatico e la socializzazione dell'azienda con quote azionarie e partecipazione alle scelte dei dipendenti quando ancora non era inatto la crisi avrebbe cambiato il destino dell'azienda. Le scelte verticistiche in economia così come in politica sono forme di sfruttamento di popolazione e lavoratori secondo la aleege dell'io pago, io comando, io scelgo. A me non interessa andare oltre, la tua lettura scisntifica non è convincente perchè non credo che i cambiamenti li possano portare coloro che nello stato di rovina dell'Italia ci hanno sguazzato e guadagnato bene. O le riforme si fanno in modo partecipato o non sono riforme che mi riguardano. sulla tua idea di italia posso anche condividere ma chi ha passione per la politica sono proprio quelli che vengono tagliati fuori e ripresi solo quando fomentati al punto giusto danno prova che si sta lasciando fuori il peggio. Il socialismo nazionale è un idea pura, pulita ed è quello, insieme all'autonomia siciliana (non è affatto una contraddizzione riconoscere la tipicità storico culturale di una parte della nazione), in cui credo di più. Ma non l'autonomia del Lombardo del tuo sistema, ma quella degli autonomisti veri che da anni si battono per l'autonomia della regione siciliana. Io e la mia associazione, tanto per darti quelche lezione di giornalismo gelese, abbiamo fatto incontri con i cittadini, volantinaggio in pieno centro storico, e dopo un giorno, TG10 (la principale forma di deformazione a Gela) e i giornali, intervistando solo politici ed eni spengono notizia ed entusiasmi. Sappi che siamo l'unica associazione che non viene ricevuta dal Sindaco, l'unica che non viene intervistata dalle tv, l'unica che è presente SEMPRE in tribunale a difesa dei cittadini in sostituzione degli enti pubblici. E questi enti pubblici quando hanno finto di occuparsi di ambiente non ahnno mai nemmeno consultato un associazione come la nostra che ha un patrimonio scientifico e culturale da poter mettere a disposizione. Ci cercano adesso, in camopagn a elettorale. Tutti a chiederci notizie sull'amianto,sull'acqua, sul pet coke. Anche nelle scuole non ci fanno parlare e se vuoi ti porto le prove facendoti nmi e cognomi di professori che non hanno permesso un nostro confronto con studenti e docenti! quindi prima di nominare ARIA NUOVA sciacquati la bocca, visto che lavoriamo anche nel tuo interesse. e se a gela non si riesce ad entrae è perchè un azienda del sistema liberal massonico sionista che a Gela ha creato un campo di sperimentazione, ha messo uomini in ogni istituzione e paga campagne elettorali e mette al servizio posti di lavoro ai maggiori politici locali che si guardano bene dall'attaccarli! informati prima di pensare stronzate al riguardo, su questo punto non tollero pregiudizi visto che abbiamo pagato personalmente la nostra azione di contrasto! riguardo a quelli che parlano di rivoluzioni e poi si sono integrati non li considero rivoluzionari, chi fa le rivoluzioni le porta a compimento senza svendersi. L'ideale è puro, gli uomini corrotti, quindi il discorso non mi interessa, quando mi troverai sistemato in parlamento a rinunciare a quello in cui credo ti autorizzo fin da ora a sputarmi addosso. vai a votare, e legittima ulteriormente l'azione di chi ha finora manipolato nel peggiore dei modi il destino del tuo paese, non voto perchè sono diverso, perchè non vedo dempcrazia e perchè non vado scelta. Ma soprattutto perchè vivo in un paese in cui non c'è PARTECIPAZIONE!
_________________ "Le masse popolari in Europa,non sono contro le masse popolari in Africa. Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa. Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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sabato 5 aprile 2008, ore 17:11 |
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ghelaspolis
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| | | | siciliano ha scritto: | | | | ghelaspolis ha scritto: Non rispondo all'affermazione nel post precedente questo perchè è tanto forzata quanto ridicola e non merita risposta. Più in generale, le affermazioni forzate si accompagnano a labili argomentazioni. Caro siciliano, dirigente di Aria Nuova e paladino della non censura gelese, siciliana, italiota, europea e cosmica, il Socialismo Nazionale non coincide con la democrazia partecipativa perchè laddove esso s'afferma è segno di un potere centrale accentratore come nell'Italia Fascista ancor prima della sua fase degenerativa. Avevo da subito capito che hai un concetto distorto di democrazia partecipativa. Se per te, per fare un esempio, democrazia partecipativa è che i lavoratori siedano nei consigli di amministrazione delle fabbriche, ti ricordo che il codice civile italiano prevede la possibilità delle cooperative e in regioni come l'Emilia Romagna o la Toscana (cosiddette regioni rosse) ne hanno fatto, diciamo, buon uso: su cosa oggi siano le COOP in Italia, lascio a te ogni considerazione. In Irlanda così come ovunque, se una funzione consultiva (=fornire pareri) non è vincolante oltre che obbligatoria serve a ben poco. Paradossalmente ha più potenziale il nostro CNEL: sapevi della sua esistenza? Il tuo attacco nei miei confronti è oltremodo, fasullo: non difendo affatto quest'italietta, di cui, ti ho già detto, ho un quadro chiarissimo e verso cui sono molto più critico di te. La mia è una lettura scientifica, veramente minoritaria in questo paese, libera da contorsioni come le cozzaglie ideologiche che riporti, superate e che solo con l'avvento di internet hanno trovato nuova linfa: da quel tuo angolino dove osservi tutto, aggiornati e, soprattutto, sulle notizie o documenti cui in un modo o nell'altro t'imbatti (dall'informazione ufficiale come da quella alternativa) cerca di trasporle nella realtà dei fatti senza rimanere affascinato dalla teoria. Sei fermo, sono Io che sono andato oltre. La circostanza secondo cui gli Italioti s'interessino di politica solo nel periodo elettorale è un dato di fatto: a me come a te piacerebbe il contrario ma è un dato di fatto assodato da oltre mezzo secolo. Gli Italioti se ne fregano della Politica, s'appassionano di calcio e gossip. La classe politica è fedele rappresentanza di ciò: non ti sei accorto che in Parlamento ci sono due curve di ultras? Perchè secondo te gli italioti si appassionano nella campagna elettorale? Perchè c'è da fare il tifo per una o l'altra sponda. Oltre il tifo, gli Italioti non vogliono andare. Per gli Italioti la patria è quando Mennea conquista una medaglia d'oro in Atletica, quando la Nazionale di Calcio alza la Coppa del Mondo, quando una Ferrari taglia il traguardo per prima. Gli Italioti sono coloro che salutano Mussolini con bandierine nelle parate e poi ci salgono sopra con i piedi sul corpo inerme. Gli Italioti sono coloro che se ne fregano che Craxi ingrossa il debito pubblico perchè con uno stipendio hanno 2 macchine almeno 3 televisioni e possono persino permettersi di mandare i figli all'università per poi farne bersaglio di monetine nella "Milano da Bere" all'indomani dello scandalo mani pulite. Potrei continuare con altri esempi, ma questo è quello che ha prodotto, nell'Italiozia, il secolo ideologico, ossia il 900. Più che interrogarti sui teatrini romani ed esteri, rifletti su cosa succede a Gela: come puoi pensare di essere preso seriamente in considerazione da me, quando asserisci di essere censurato da un paio di tv locali: in una settimana tu e la tua associazione con un semplice porta a porta informereste tutta la cittadinanza. Vorresti farmi credere che tutti i cittadini gelesi spendino due euro al giorno per comprare la Sicilia ed il Giornale di Sicilia da cui saresti censurato? Se sbatti contro il muro dell'indifferenza in una piccola realtà territoriale su un argomento così palesemente manifesto come l'inquinamento, la causa è il governo sovranazionale capiatal-massonico-sionista? Non appicicarmi addosso queste considerazioni, perchè, purtroppo, sono una lettura oggettiva dei fatti. Cambiare è sempre possibile, ma rivoluzionare è ben altra cosa. Nell'Italiozia, del resto, chi ha parlato di rivoluzioni s'è poi ben integrato nelle istituzioni: e lo dice la storia. Vuoi continuare ad illuderti? Fai pure. Dai a me dell'illuso perchè vado a votare? E tu che non vai a votare cosa sei? Da quando esiste il concetto di popolo presuppone che debba essere governato. Un popolo è incapace di autogovernarsi perchè non è una semplice associazione come Aria Nuova. Chi governa? Chiamalo Nerone, Attila, Luigi XIV, Enrico VI, Napoleone, Hitler, Stalin, Bush, Chavez e come vuoi tu, la sostanzia non cambia, sono le regole a cambiare. In ogni parola che ho scritto non c'è uno slogan e siamo in piena campagna elettorale a cui parteciperò. Nelle tue posso dire altrettanto? Sei un libro già letto | | | | |
1) caro ghelapolis non permetterti di aprire bocca su ARIA NUOVA che da parte di gente come te ha avuto solo discredito gratuito 2) tornando ai discorsi di cui sopra, il socialismo nazionale coicide con la prtecipazione popolare, anche e non solo la dove si esprime con dittature. Anche in epoca fascista con decenni di anticipo, il corporativismo fu l'unico tentativo della storia italiana di realizzare il socialismo reale, fallito poi per colpe politiche nel momento in cui fu nei fatti delegittimato imponendo nomine dall'alto. LA parola socializzare, la socializzazione di un ente, di un azienda, di uno stato ha un significato particolare che evidentemente fa fatica a trovare spazio nella tua testa. Prendi un libro o una tesi di laurea o quello che vuoi che parli di socializzazione o di partecipazione popolare, me lo porti e io te lo leggo e te lo spiego. ti ripeto che in italia la direttiva europea che inviata alla cogestione delle imprese è stata sempre disattesa, il cooperativismo è estraneo a quelle forme, la cooperativa non prevede cogestione da parte delle categorie di dipendenti non prevede partecipazione azionaria. Il concetto distorto di partecipazione evidentemente ce l'hai tu, non io. Propio sull'alitalia per esempio molti economisti (non utopisti) hanno affermato che il sistema partecipatico e la socializzazione dell'azienda con quote azionarie e partecipazione alle scelte dei dipendenti quando ancora non era inatto la crisi avrebbe cambiato il destino dell'azienda. Le scelte verticistiche in economia così come in politica sono forme di sfruttamento di popolazione e lavoratori secondo la aleege dell'io pago, io comando, io scelgo. A me non interessa andare oltre, la tua lettura scisntifica non è convincente perchè non credo che i cambiamenti li possano portare coloro che nello stato di rovina dell'Italia ci hanno sguazzato e guadagnato bene. O le riforme si fanno in modo partecipato o non sono riforme che mi riguardano. sulla tua idea di italia posso anche condividere ma chi ha passione per la politica sono proprio quelli che vengono tagliati fuori e ripresi solo quando fomentati al punto giusto danno prova che si sta lasciando fuori il peggio. Il socialismo nazionale è un idea pura, pulita ed è quello, insieme all'autonomia siciliana (non è affatto una contraddizzione riconoscere la tipicità storico culturale di una parte della nazione), in cui credo di più. Ma non l'autonomia del Lombardo del tuo sistema, ma quella degli autonomisti veri che da anni si battono per l'autonomia della regione siciliana. Io e la mia associazione, tanto per darti quelche lezione di giornalismo gelese, abbiamo fatto incontri con i cittadini, volantinaggio in pieno centro storico, e dopo un giorno, TG10 (la principale forma di deformazione a Gela) e i giornali, intervistando solo politici ed eni spengono notizia ed entusiasmi. Sappi che siamo l'unica associazione che non viene ricevuta dal Sindaco, l'unica che non viene intervistata dalle tv, l'unica che è presente SEMPRE in tribunale a difesa dei cittadini in sostituzione degli enti pubblici. E questi enti pubblici quando hanno finto di occuparsi di ambiente non ahnno mai nemmeno consultato un associazione come la nostra che ha un patrimonio scientifico e culturale da poter mettere a disposizione. Ci cercano adesso, in camopagn a elettorale. Tutti a chiederci notizie sull'amianto,sull'acqua, sul pet coke. Anche nelle scuole non ci fanno parlare e se vuoi ti porto le prove facendoti nmi e cognomi di professori che non hanno permesso un nostro confronto con studenti e docenti! quindi prima di nominare ARIA NUOVA sciacquati la bocca, visto che lavoriamo anche nel tuo interesse. e se a gela non si riesce ad entrae è perchè un azienda del sistema liberal massonico sionista che a Gela ha creato un campo di sperimentazione, ha messo uomini in ogni istituzione e paga campagne elettorali e mette al servizio posti di lavoro ai maggiori politici locali che si guardano bene dall'attaccarli! informati prima di pensare stronzate al riguardo, su questo punto non tollero pregiudizi visto che abbiamo pagato personalmente la nostra azione di contrasto! riguardo a quelli che parlano di rivoluzioni e poi si sono integrati non li considero rivoluzionari, chi fa le rivoluzioni le porta a compimento senza svendersi. L'ideale è puro, gli uomini corrotti, quindi il discorso non mi interessa, quando mi troverai sistemato in parlamento a rinunciare a quello in cui credo ti autorizzo fin da ora a sputarmi addosso. vai a votare, e legittima ulteriormente l'azione di chi ha finora manipolato nel peggiore dei modi il destino del tuo paese, non voto perchè sono diverso, perchè non vedo dempcrazia e perchè non vado scelta. Ma soprattutto perchè vivo in un paese in cui non c'è PARTECIPAZIONE! | | | | |
Sul primo punto: non getto alcun discredito sulla tua associazione, anzi ti sto facendo pura pubblicità rispondendoti altrimenti ti avrei lasciato pagine dietro, perchè sei indietro rispetto a me: scusami la presunzione. Sul secondo punto: ti sei risposto da solo, rileggiti bene. Sull'Alitalia: ciò che citi si chiama GOVERNANCE concetto da me conosciuto nell'ambito della Democrazia Partecipativa e non da quello che dici tu a proposito di Socialismo nazionale. Ritorni a fare confusione. Tu non sei diverso, ne ho incontrati molti come te, sei un film già visto, con tutti i punti esclamativi che ci metti. Io nomino ARIA NUOVA perchè c'è la libertà di parola in questo paese: che fai, paladino, mi censuri?
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sabato 5 aprile 2008, ore 17:38 |
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siciliano
City Soldier
Data iscrizione: giovedì 21 febbraio 2008, ore 11:02 Messaggi: 8642 Località: gela
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Mi dispiace farti cadere dal piedistallo ma distingui le due cose. Sull'alitalia, molti economisti invocarono e oggi rimpiangono la partecipazione dei dipendenti alle quote societarie dell'azienda, cosa che fu frenata dalla situazione già debitoria dell'azienda. Si chiama socializzazione dell'azienda. Non per forza conicide con un socialismo nazionale. Nessuna confusione. sulla mia associazione tui ringrazio ma non abbiamo bisogno di essere pubblicizzati da chi non sa cosa pubblicizzare. Sul socialismo nazionale, che è un estensione a livello politico del concetto che oggi viene considerato solo in economia e che esiste da secoli rimango dell'idea che è il miglior sistema possibile, e comunque, anche in ui sistema non socialista come il nostro, la pertecipazione del cittadino deve seguire altre vie e non quella (o solo quella ) del voto. Nessuna utopia, tutto semplice.
_________________ "Le masse popolari in Europa,non sono contro le masse popolari in Africa. Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa. Abbiamo un nemico comune ! " (Thomas Sankara)
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sabato 5 aprile 2008, ore 17:54 |
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