preso da quì :
http://viaggi.ciao.it/Gela__Opinione_971107
GELA!
I luoghi si presentano al visitatore trasmettendo sensazioni ed emozioni.
I luoghi parlano ed attraversando le strade, le case, i giardini, il visitatore può raccogliere la storia…..
Io non ho letto nulla circa Gela e non voglio documentarmi per evitare di rimanerne influenzata, voglio semplicemente raccontare " GELA che ho incontrato io".
Sono giunta a Gela percorrendo la strada statale proveniente dall'aeroporto Fontanarossa di Catania verso le 18,30, quindi all'imbrunire. Il mio ingresso a Gela è stato l'essermi trovata di fronte a un enorme insieme di luci quasi suggestive: la Raffineria di GELA dove ogni giorno vengono raffinate grosse quantità di petrolio. Il viale adiacente all'ingresso della Raffineria è un lungo filare di palme rigogliose che ti da l'illusione di aria salubre. Evidenzio" illusione di aria salubre".
Mi addentro per le stradine di Gela, una cittadina che si affaccia sul mare in provincia di Caltanisetta, rimanendo in auto. Vado verso il centro che raggiungo percorrendo per lo più strade ai cui lati svolazzano pezzi di sacchi in plastica, residui di imballaggi vari e rifiuti. Gli unici monumenti che "incontro" è una bella Cattedrale del XVIII secolo ed una Chiesa . Sento nelle vicinanze una macchina della polizia che suona le sirene…. La piazza del centro è interdetta al traffico - mi segnala il vigile - ma altre macchine vedo che entrano. Forse sarà fatta eccezione per gli abitanti locali.
Non mi soffermo a chiedere ulteriori informazioni poiché Gela non mi trasmette calore, ho realizzato che mi trovo in un luogo particolare.
Dentro di me sta crescendo un senso di insicurezza: alcune strade sono deserte, altre nei pressi della piazza del centro sono percorse unicamente "al maschile". Sarà forse una città fatta solo di uomini?
Propongo al collega che sta con me di cercare un bar e berci un aperitivo in attesa dell'ora di cena, ma lui che conosce il luogo, mi fa notare che non siamo a Milano e che l'aperitivo non è d'abitudine ed inoltre i bar non sono molto frequentati dalle signore. Mi guardo comunque attorno ancora speranzosa di vedere qualche bar carino, ma poi desisto.
Oramai è scesa la sera, quindi raggiungiamo l'HOTEL VILLA PERETTI sulla S.S.117 Bis - km 91- 4 stelle, di recente costruzione ed alla reception ci accoglie personale cordiale ed efficiente. L'ambiente è raffinato ed elegante, arredato con gusto. Mobili di pregio e lampadari imponenti. La camera offre ogni confort e come tutte le altre ( totale 78) è dotata di un bel terrazzo che si affaccia su un giardino interno ben curato e ,non esito a consigliarne il soggiorno a chiunque si rechi a Gela.
Lasciamo il nostro bagaglio, usciamo da Villa Peretti , ripercorriamo le medesime strade e ceniamo in una trattoria molto conosciuta in loco. Ambiente niente di che, una quindicina di tavoli, un mobile-credenza adibito ad enoteca ed alle pareti qualche quadro. Veniamo accolti con calore e gentilezza. Mi guardo attorno: siamo in 8 di cui oltre a me c'è un'altra ragazza in compagnia di un probabile fidanzato, il quale ad un tratto si alza dal tavolo, esce dalla trattoria per rientrare qualche minuto dopo con in mano un grande pacco ben confezionato.
La ragazza lo apre ed ecco una bellissima bambola di porcellana avvolta in trine e merletti! Probabilmente stanno festeggiando qualche evento speciale e lui le ha fatto un regalo.
Per il menu' ci affidiamo al cameriere, nipote del proprietario, che non ci delude:
diversi antipasti a base di pesce, tagliatelle all'uovo impastate con il nero di seppia e condite con gamberetti e prezzemolo, un trancio di pesce , gamberoni alla griglia, un ottimo vino bianco fruttato di Sicilia di cui non ricordo il nome, sorbetto al limone e per finire una grappa tipica. Anche il conto riteniamo sia congruo: 35 euro ciascuno.
Ed eccoci di nuovo per le strade di GELA. Sono le 22,30 ed ora veramente le strade sono deserte , neppure uomini . Intravedo qualche sagoma solitaria che col bavero rialzato cammina spedita. Sento intorno a me un'aria sinistra, desidero rientrare alla Villa Peretti e godermi il vento marino sul balcone della mia camera ed immaginare che domani vedrò GELA con la luce del giorno e forse l'aspetto sarà migliore.
Illusione: il sole già caldo della Sicilia, il cielo terso, la luce, evidenzia il degrado delle case.
Case che hanno tutto l'aria di essere state costruite liberamente, case non finite, case con intonaci staccati, case di mattoni mai intonacati, case che per definirle tali ci vuole veramente grande fantasia. Le ringhiere dei balconi necessitano di diversi barattoli di vernice.
Non esiste la minima parvenza di rispetto di un piano edilizio, ammesso che un piano regolatore a Gela sia mai stato elaborato.
Unico quartiere "decente" è un cospicuo gruppo di case costruito a suo tempo per le famiglie dei dipendenti della raffineria, ma ritengo che risalgono a 40 o 50 anni fa ,quindi anch'esse necessitano di manutenzione. Di positivo c'è che qui il "verde" non manca.
Infine mi domando chi può aver concesso le regolari licenze a negozi allestiti dentro locali che definirei box o cantine, eccezione fatta per i negozi di arredamento che vantano esposizioni di mobili di pregio. E mi domando ancora: quali saranno le case a cui sono destinati quei mobili!?
Troppe domande a cui probabilmente non esistono risposte.
Gela ha comunque anche un lungomare, le palme sono presenti ovunque ma anche le spiagge hanno un aspetto di degrado ed abbandono. Solo il porto con le grandi navi petroliere danno segno di attività.
Porto a termine il mio lavoro, (la ragione per cui sono venuta qui), ed infine lascio alle spalle Gela senza nessun rammarico e raggiungo nuovamente l'aereoporto Fontanarossa di recente ammodernamento, attraversando la piana di Catania. Un susseguirsi di dolci rilievi e spazi pianeggianti gia ricoperti di verde, qualche paesino abbarbicato sui colli, Caltagirone. Passo nei pressi di SIGONELLA, la base NATO, ed ho l'impressione di vedere un villaggio costruito coi " Lego".
Mi riempio le narici del profumo degli agrumeti, è il periodo della raccolta delle "sanguinelle",mi lascio avvolgere dal calore del sole, e rimango affascinata dall'Etna innevata….
Forse la Sicilia è davvero " MAGIA" ed io desidero ritornare per approfondirne la conoscenza.